da Mikey » 2 mar 2019, 23:10
La mia prova (come l’ho scritta su qde)
Oggi ritiro la moto (senza borse e senza paramani che non sono arrivati, a mio avviso una....scivolata di ktm), fatti 200 km di curve appenniniche, per testarla lì dove dovrebbe essere il suo terreno, e 50 km di superstrada veloce per verificare il riparo aerodinamico.
Estetica
L’estetica se la porta il vento disse qualcuno, tutto soggettivo. A tanti non piace, kiska è tendenzialmente indigesto ai più. Io la trovo bellissima, ma mi piacciono tendenzialmente tutte le ktm, quindi non faccio testo.
Finiture
Per me ottime, a livello bmw e una tacca sotto Ducati che a mio avviso è il top (la mano Audi si vede tutta). Eccellente la componentistica, faro full led, Dashboard bosch veramente bello e funzionale, bellissime le pinze brembo m 50, notevole la cura della forcella semi attiva wp e splendido il monobracco posteriore. Mi piacciono anche alcuni dettagli optional tipo la sella power parts che ho fatto mettere, molto curata, così come il terminale akra decisamente ben fatto e mille volte meglio per finitura e “voce” rispetto al barilotto di serie.
Guida
Premesso che vengo da 11 anni filati di gs 1200 standard, ad aria, monoalbero 105 cv con sospensioni ohlins devo ammettere che i primi km sono stati un po’ complessi. Venivo da una moto molto comoda, ingombrante e pesante, con un motore trattabilissimo, qui siamo agli antipodi. Se una è una moto....quella, questa è un’altra cosa, e viceversa.
L’assetto è duro, durissimo, squisitamente sportivo già in street, tanto da obbligarmi subito a scegliere l’assetto comfort per prendere un po’ di confidenza, ma anche così rimane davvero sostenuto. La moto è una tavola ed è piccola, compatta e leggerissima.
Il riparo aerodinamico non è male, lo definirei discreto almeno fino a velocità codice. Mi ha stupito date le dimensioni del parabrezza e la posizione del pilota decisamente sopra la moto e non dentro. Rimangono esposte le braccia (ma quando mi arriveranno i paramani dovrebbe un po’ migliorare) e almeno metà casco. Però dato che si è molto vicino al parabrezza non ci sono vortici (a differenza del gs sul quale avevo anche un parabrezza Wrs più esteso dello standard che creava tanta turbolenza) il flusso d’aria è diretto e considerando la posizione di guida appena caricata in avanti si può sfruttare il peso del corpo per contrastarlo senza doversi appendere al manubrio. Tutto da riverificare, comunque, sulle lunghe distanze.
La posizione di guida è ottima, tendenzialmente verticale, quel minimo di inclinazione e in avanti che scarica la schiena, molto sopra la ruota davanti (un po’ motard), e, appunto, sopra la moto, non dentro.
La moto cambia direzione con una rapidità disarmante ma una volta messa giù in piega sta lì. Un equilibrio notevole tra rigore e rapidità nei cambi di direzione. Ma la guida è prettamente sportiva, attiva e dinamica. Questa, si capisce subito, è una ipernaked appena un po’ civilizzata (ma nemmeno poi troppo)
Motore
Dell’LC8 1301 cc si è già detto tutto ma io non lo avevo mai provato e la forza che sa sprigionare questo motore a qualsiasi regime è qualcosa che va molto al di là delle mie capacità narrative. Non ho frequentato le parti alte del contagiri perché sono in rodaggio ma sopratutto perché ci tengo alla mia salute. Il motore e decisamente regolare, forse non come un boxer ma non è poi tanto distante ai bassi. Con le marce basse riprende regolare da 1500 giri, mentre in sesta è meglio non spingersi sotto i 2500.
Quando si tocca il gas a qualsiasi regime, sopra quelle soglie, si viene catapultati in avanti con una forza che semplicemente non è compatibile col mondo e col traffico circostante.
È una moto che va usata con molto raziocinio perché scarica a terra quantità di cavalli e di copia davvero esorbitanti. Però, va detto, sa anche andare a spasso e tenere gli artigli a bada, se si vuole, complice un pacchetto elettronico che mi pare molto a punto.
In definitiva NON è una moto turistica, la sigla GT, che dovrebbe stare per gran turismo, è li forse in una accezione tutta ktm del concetto ma non certo nel senso più comune del termine. Quindi è una moto pensata per darti piacere, molto piacere, nelle medie distanze non per cavalcare da 1000 km al giorno, cosa che potrebbe certamente fare, ma ritengo ci sia in Baviera molto di meglio.
In sintesi (direte voi che sintesi dopo questo sproloquio)
Pro: motore fuori scala, per coppia potenza e capacità di mettere a terra tutto in un attimo, qualità della componentistica, rapidità della ciclistica e rigore direzionale mixate ad arte, qualità del pacchetto elettronico.
Contro: non è una moto facile, chi viene da un gs come me (moto che rende facile tutto) deve darle del lei, anzi forse del voi. Questa moto non è amichevole anche se sa andare a spasso con buona pazienza. L’assetto è di legno, una vera tavola, anche in confort. Non ha doti turistiche pure, per chi le cerca, ma ha doti sportive cristalline
Ps del tema “calore” non posso dire, oggi l’ho guidata con temperature comprese tra i 13 e i 16 gradi. La cosa andrà rivista con i primi veri caldi
R 1300 GS