cribbio...mi sa che ho scritto un "pochino"

scusate è che ho la "tastiera veloce"
ora mi contengo e taccio per un po'. però, visto che fino ad ora ho cercato di portare solo ragionamenti e non numeri (che per assurdo causano più discussioni invece che fare chiarezza) in modo tale che poi ognuno, dopo il "ragionamento" potesse andare a cercarsi le varie fonti, confrontarle e poi trarre le proprie conclusioni, un paio di numeri li vorrei dare.
senza voler essere dalla parte dei "padroni" o dei "lavoratori", però l'EIA (Energy Information Administration) americana, che calcola con scrupolo quanto costa a livello INDUSTRIALE (non privato) l'energia elettrica nei vari Paesi, per poi calcolarne la relativa competitività, presenta i seguenti dati, che dovrebbero essere discretamente imparziali e precisi (notare che non fa distinzione tra nucleare, rinnovabili, fossili etc. solo quanto la paga un' industria):
costo per kWh energia elettrica in Francia: 0,6 euro
costo per kWh energia elettrica in Italia: 0,29 euro.
come fa un imprenditore, con un'attività che assorbe molta energia, a competere con un suo pari in Francia se paga l'energia elettrica CINQUE volte tanto? non il 5% il 50% di più, cinque volte tanto! per quello dicevo che basterebbe un ragionier ugo fantozzi per spiegare perchè alcuni poli industriali italiani stanno chiudendo.
quindi, come lavoratore, senza polemiche, senza politicizzazione, tra me e me penso: ma avrò il diritto di chiedermi se avessimo una centrale nucleare, l'industria che mi sta dando il lavoro che sto perdendo, avrebbe più probabilità di rimanere aperta oppure no?
non ho la pretesa di avere la risposta, magari chiuderebbe lo stesso, magari il nucleare non varrebbe comunque la pena, ma penso che pormi quantomeno la domanda sia non solo lecito, ma anche doveroso.
per questo dicevo che i numeri, a guardarli, fanno impressione. sia sulla convenienza, sia sul rischio (sul quale il discorso è un po' più delicato: però intanto i 2.000.000 di morti all'anno dovuto alle scorie del petrolio sono certificati, mentre al momento, il bilancio dovuto allo stoccaggio di scorie nucleari è 0. mi rendo conto che è un dato che suscita sentimenti diversi, ma se di scorie in stoccaggio parliamo, al momento il dato è quello. poi c'è il dibattito difficilissimo e controversissimo delle vittime dei due incidenti (che è una cosa diversa dallo stoccaggio scorie), cernobyl e fukushima, dove in effetti di discute su quante siano le decine di morti).
ultimo dato, poi tacerò per sempre. sapete quanto spende l'Italia ogni anno per comperare combustibili che utilizzerà per produrre energia elettrica? circa 80 miliardi di euro (di cui il famoso 7% in dubbie "consulenze": son tanti soldini per la corruzione, non vi è una possibilità di corruzione così grande in nessun altro settore). per comperare petrolio, carbone e gas da bruciare per produrre energia elettrica.
boh, non so, i numeri sono davvero così eclatanti che fatico io stesso a crederci...