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Pensione …raggiungimento & pensieri

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Bat21 » 3 feb 2025, 18:35

@TIZIANO62

I vicini "francisi" sono un popolo strano pure loro ...come avevo scritto qui, trattando del figlio della mia ex-vicina di campagna che lavora nei BMPM a Marsiglia (Bataillon de Marins-Pompiers de Marseille) e che andrà in pensione l'anno prossimo - con 36 anni d'età - :!:

Avendo ancora vigente un'età minima per il pensionamento volontario, chissà come gestiranno possibili uscite di massa a domanda ...mistero :o
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Herr Doktor » 3 feb 2025, 20:43

Se per questo i ballerini e le ballerine vanno in pensione a 45 anni
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Bat21 » 3 feb 2025, 20:48

Mi riferivo ai dipendenti Statali francesi …alla faccia delle nostre vecchie baby-pensioni …
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Kinobi » 3 feb 2025, 20:52

Ai francesi non è mai interessato di sfruttare gli africani, i magrebini ed i loro nipoti.
Se ne fregano.
Toccherà anche a loro prima o poi.

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda klw » 3 feb 2025, 21:03

Da quanto posso sapere leggendo giornali ed economisti vari la Francia non è messa affatto bene. Ha delle enormi crepe di bilancio che per ora gestisce ma che sono arrivate a un livello critico. Chiunque si troverà a gestirle nei prossimi anni dovrà prendere decisioni difficili e impopolari. Potranno sempre dare la colpa a chi c'era prima ma intanto il lavoro sporco toccherà a loro.
Anche per loro il periodo della grandeur è finito.

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Herr Doktor » 3 feb 2025, 21:11

Infatti Macron e impopolare, a dir poco
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Kinobi » 7 feb 2025, 10:05

Martedì sono in INPS che ho un appuntamento e volevo capire il significato di "Inizio" nel 1995. Io ho iniziato prima, ma il grosso dei contributi è stato versato dal 1999 in poi.
Dal Corriere di oggi:
"Quest’anno la pensione minima sarà di 617 euro al mese, ha comunicato l’Inps. Appena 3 euro in più del 2023. Ma meglio di niente. Soprattutto considerando che l’integrazione al minimo è un istituto che non ci sarà per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 e andrà in pensione con l’assegno interamente calcolato con il metodo contributivo, prendendo un importo commisurato ai contributi effettivamente versati durante tutta la vita lavorativa. Un motivo in più, per i giovani e per i relativamente giovani di pensare alla quiescenza. Non farlo è abbastanza naturale (è stato sempre così), ma è un errore. Per il futuro, forse, più di quanto lo sia stato in passato, quando la vita era più lineare o, se volete, più monotona: dopo 30-40 anni dello stesso lavoro (ma anche meno, basti pensare ai baby pensionati), ecco la pensione solo un po’ più leggera dello stipendio. Il problema maggiore, per le vecchie generazioni, era al massimo quello di farsi riconoscere i contributi non versati in gioventù. Ma il sistema prevedeva appunto l’integrazione al minimo: quando i contributi non erano sufficienti a raggiungere una soglia di legge, lo Stato integrava la pensione fino a quel minimo (nel 2025 esso è stabilito in 616,67 euro al mese).
Ma per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 l’integrazione al minimo non c’è più. Inoltre, è cambiata l’idea stessa di pensione. Sempre più spesso le persone fanno più lavori nell’arco della vita. E lo scenario demografico in cui questo avviene è profondamente diverso. Siamo passati dal baby boom alla generazione Alpha, che non può fare a meno di domandarsi se la pensione la prenderà mai. Se le generazioni del Dopoguerra hanno visto crescere e consolidarsi lo Stato sociale, sono almeno trent’anni che i loro figli e nipoti fanno i conti con i tagli al Welfare, in particolare alle pensioni, imposti dalla necessità di mettere un freno al debito pubblico. Basti pensare che, secondo l’ultimo rapporto della Ragioneria generale dello Stato (giugno 2024) solo dalle riforme dal 2004 in poi si sono ottenuti risparmi «pari a oltre 60 punti percentuali di Pil, cumulati al 2060», cioè circa 1.200 miliardi di euro, quasi 21 miliardi e mezzo in media ogni anno.
Il risultato, dice ancora la Ragioneria, La pensione, dunque, si alleggerirà. Ma arriverà anche più tardi. Prima della riforma Amato del 1992, gli uomini andavano in pensione di vecchiaia a 60 anni e le donne a 55 e si poteva andare in pensione di anzianità con 35 anni di contributi a qualsiasi età, senza parlare dei baby pensionati nel pubblico impiego che potevano lasciare dopo appena 19 anni e mezzo di servizio (14 anni e mezzo le donne). Nel 2025 per andare in pensione di vecchiaia ci vogliono invece 67 anni d’età e 20 di contributi, senza distinzione tra uomini e donne, mentre per la pensione anticipata indipendentemente dall’età servono 42 anni e 10 mesi di contributi per i lavoratori e un anno in meno per le lavoratrici. E tutti questi requisiti, secondo la legge, dovrebbero subire un nuovo adeguamento, dal primo gennaio 2027, alla speranza di vita media rilevata dall’Istat. Che ha già annunciato che lo scatto dovrebbe essere di tre mesi in più. E altri due o tre mesi dovrebbero scattare dal primo gennaio 2029. Questo significa che tra due anni servirebbero 67 anni e tre mesi per andare in pensione di vecchiaia mentre per lasciare il lavoro in anticipo sarebbero necessari 43 anni e un mese di contributi. Significa che, mentre chi è andato in pensione nel 2010 ha preso un assegno pari in media all’82,7% dell’ultima retribuzione netta, chi vi andrà nel 2070 prenderà, a parità di lavoro svolto, solo il 66,3%. Proprio in previsione di questo impoverimento della pensione pubblica, sempre nei primi anni Novanta, fu introdotta la previdenza integrativa, ovvero la pensione privata che i lavoratori avrebbero potuto costruirsi versando una contribuzione aggiuntiva ai fondi. Ma finora vi hanno aderito solo 9,8 milioni di persone, cioè meno del 40% della forza lavoro, e tra gli under 35 gli iscritti sono appena il 27%: forse non ci pensano o spesso non hanno un lavoro continuativo e retribuzioni tali da poter versare altri contributi oltre quelli dovuti all’Inps. O forse si sentono tranquilli, essendo questa la generazione che si prepara a ricevere in eredità un patrimonio senza precedenti.
umenti dei requisiti, questi, determinati dal sistema che li lega appunto alla speranza di vita introdotto nel 2009 dal governo Berlusconi. Da allora, con la parentesi causata dal Covid, c’è stato un continuo incremento e, secondo le ultime previsioni dell’Istat, nel 2051 si arriverà a 69 anni e mezzo d’età per poter andare in pensione di vecchiaia e a circa 45 anni di versamenti per lasciare il lavoro in anticipo. Ma intanto non è detto che l’adeguamento nel 2027 ci sarà, vista la bufera scoppiata qualche settimana fa, quando la Cgil ha denunciato che l’Inps, sul suo simulatore online della pensione, aveva già incorporato i tre mesi in più, nonostante questi non siano stati ancora formalmente decisi dal governo. Il giorno dopo, l’istituto ha dovuto far marcia indietro e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, colui al quale la legge assegna il compito di firmare il relativo decreto, ha detto di essere contrario. Restano intanto ancora diversi canali per anticipare il pensionamento (Quota 103, Opzione donna, Ape sociale) ma molti sono stati fortemente ristretti dalle decisioni prese dal governo Meloni già con la manovra per il 2024.
È vero che i lavoratori che hanno cominciato dopo il 31 dicembre 1995 (sistema contributivo) possono andare in pensione tre anni pima, cioè a 64 anni d’età con 20 di contributi ma solo se hanno maturato un importo pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale, cioè 1.616 euro nel 2025, limite che scende a 2,8 volte (1.508 euro) per le donne con un figlio e a 2,6 volte (1.400 euro) per quelle con due figli. Per raggiungere queste soglie la legge di Bilancio 2025 ha previsto la possibilità di sommare all’importo maturato presso l’Inps la rendita eventualmente maturata presso il fondo pensione, ma in tal caso il requisito dei contributi salirà da 20 a 25 anni. Inoltre, dal 2030 e per tutti la soglia d’importo salirà a 3,2 volte l’assegno sociale. Alla fine, secondo le previsioni dello stesso governo, la platea di coloro che andranno in pensione a 64 anni si amplierà di pochissimo: appena un centinaio di lavoratori in più quest’anno e 600 nel 2034. Chi sta nel contributivo e non potrà accedere al pensionamento tre anni prima dovrà aspettare appunto i normali requisiti (oggi 67 anni d’età e 20 di contributi) a patto però di aver maturato un assegno pari ad almeno l’assegno sociale (538 euro al mese nel 2025) altrimenti dovrà aspettare di compiere 71 anni (in questo caso saranno sufficienti 5 anni di contributi).
I dubbi dei giovani

Come rispondere allora ai giovani che con un motivato scetticismo si chiedono se loro in pensione ci andranno mai? Che sì, salvo catastrofi al momento imprevedibili, ci andranno. Ma sempre più tardi perché la durata media della vita si allunga ed è fondamentale mantenere un equilibrio tra la durata della vita lavorativa e quella della vita in pensione (nel 1990, in Italia, gli uomini vivevano in media 73,9 anni e le donne 80,2; nel 2023 gli uomini sono saliti a 81,1 anni e le donne a 85,2). E che l’importo dell’assegno pubblico sarà, in genere, sensibilmente inferiore a quello dell’ultima retribuzione. Per avere una buona pensione diventa quindi ancora più importante avere un buon lavoro. Perciò occorre pensarci subito."

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda TIZIANO62 » 7 feb 2025, 11:22

be', l'ultima riga scopre l'acqua calda.....per avere una buona pensione,e' importante avere un buon lavoro.....sempre stato cosi' :?

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda klw » 7 feb 2025, 11:41

Ai giovani che ho in azienda dico tutti i giorni di valutare con molta attenzione le offerte di lavoro in Germania e Olanda perché l'equilibrio lavoro/vita privata e il rapporto stipendio/costo della vita sono molto migliori dei nostri.
Dico loro di non fermarsi al livello di istruzione raggiunto ma di continuare con master, certificazioni internazionali e tutto quanto richiesto dal mercato.
Ricordo anche che se non ottengono un aumento di stipendio o un avanzamento di carriera ogni due o tre anni di lasciare subito l'azienda per un'altra perché il loro stipendio non crescerà aspettando di raggiungere la carotina davanti alla bocca.
E in tema di pensione di aderire al fondo di previdenza integrativo perché se resteranno a lavorare in Italia è necessario è indispensabile.

Ritorni? Nessuno di quelli assunti in azienda con cui ho parlato è disponibile a lavorare all'estero e ben poco a cambiare città. Molti hanno aderito al fondo pensioni integrativo. Quasi nessuno continua la sua formazione perché tanto ormai un lavoro ce l'ha. Nessuno comprende che l'azienda punta a non pagare e se non sei disponibile a muoverti, a fare casino (nel modo giusto), a darti da fare sarai sempre un impiegato di medio livello.
E stiamo parlando al 95% di laureati in ingegneria, in teoria dovrebbero avere un'istruzione superiore.

Io a quasi 50 anni e senza altri obiettivi lavorativi da raggiungere dedico ancora 2 ore al giorno di studio in inglese su temi economici, di cybersecurity e di project management.

Quindi sai che ti dico di questi giovani che ho conosciuto? Che hanno il sacrosanto diritto di costruirsi la vita come meglio credono ma se quando saranno vecchi si ritroveranno con una pensione insufficiente e non avranno altro patrimonio su cui contare... cavoli loro.
La vita è fatica, sacrificio e impegno e puntellata da qualcosa di bello che ci da la forza di andare avanti. Se invece un giovane si sente in diritto di avere tutto e subito solo perché ha conseguito una laurea facesse pure. Ci penserà la vita a presentargli il conto.

La realtà dei nostri padri e nonni è finita e da un pezzo. L'articolo postato ricorda che sono 30 anni che che tagliano sul welfare. Quel mondo non c'è più e bisogna adeguarsi al nuovo. Se i giovani si rifiutano di farlo domani si ritroveranno tanto male.

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda TIZIANO62 » 7 feb 2025, 12:09

...mio figlio (18 anni,frequenta la 5a ITIS) da un po' di giorni ha una strana idea.....andare a lavorare in una piattaforma petrolifera offshore
si parla di stipendi da 100.000 euro/anno :shock: :shock:

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Kinobi » 7 feb 2025, 12:25

@TIZIANO62
Corretto, un poco più alto. Turni da tre mesi. Lo faceva un mio amico, ingegnere.

@klw
"Che hanno il sacrosanto diritto di costruirsi la vita come meglio credono ma se quando saranno vecchi si ritroveranno con una pensione insufficiente e non avranno altro patrimonio su cui contare... cavoli loro."
Gli spieghi a questi ingenegri giovani perchè si troveranno così nello sterco? Tipo "anche" perchè ora pagano per gli altri che pagano con loro.
Postilla: hai scritto mi sono vantato di essere un evasore fiscale. Questa è la seconda volta ti scrivo di linkarmi il commento, e come tu sai, non posso modificare i messaggi vecchi. Grazie.

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Herr Doktor » 7 feb 2025, 12:28

TIZIANO62 ha scritto:piattaforma petrolifera offshore
ottima idea
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda TIZIANO62 » 7 feb 2025, 15:08

si'.....io non lo ostacolo di sicuro :D :D

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Herr Doktor » 7 feb 2025, 15:16

Anche se almeno una triennale è meglio che la faccia
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda TIZIANO62 » 7 feb 2025, 15:28

...triennale? :? :?

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda klw » 7 feb 2025, 15:34

Kinobi ha scritto:Postilla: hai scritto mi sono vantato di essere un evasore fiscale. Questa è la seconda volta ti scrivo di linkarmi il commento, e come tu sai, non posso modificare i messaggi vecchi. Grazie.

Sinceramente non mi sono messo a ricercare un messaggio di chissà quando e quale thread. Ricordo che lo commentammo in 3 o 4 un po' basiti. Forse era nel thread del 2035 o forse altrove.
Siccome l'onere della prova spetta a me faccio prima a scusarmi e dire che mi sono sbagliato. Perdonami ma di perdere tempo a cercare un ago nel pagliaio proprio non mi va :wink:

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Herr Doktor » 7 feb 2025, 16:41

Laurea triennale
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Kinobi » 7 feb 2025, 16:54

@klw
Prego.
Di fondo, o ero ubriaco (non capita dal 1997), o drogato (non è mai capitato), o ho proprio sbagliato a scrivere. Per cui, fondalmentalmente estremamente curioso a porci rimedio.
Lamps

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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda Herr Doktor » 7 feb 2025, 20:59

Anche io letto una cosa del genere ma ho sorvolato. Non siamo qui per scannarci
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Re: Pensione …raggiungimento & pensieri

Messaggioda TIZIANO62 » 13 feb 2025, 9:39

Dakhan ha scritto:Sono tasse locali quindi potresti perderli come no, non vivi dove vive BAT21.

L'aumento delle tasse non ha niente a che vedere con l'aumento delle pensioni, quelle le paghi anche sullo stipendio, ci sono alcuni scaglioni che perderanno quest'anno e altri che guadagneranno, purtroppo le leggi scritte come si deve in questo paese e' ben difficile trovarle.


Con 'ste addizionali regionali e comunali, fra pensione e stipendio (ovvio che le becco anche li'...) questo mese mancano all'appello 140 euro.....SPERO non diventi una cosa strutturale,altrimenti a fine anno fanno 1820 euro in meno...
alla faccia :twisted: :twisted:

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