Per me andare in moto ha un sapore speciale.
Le ho sempre desiderate, leggendo riviste e guardando foto, fantasticando con gli amici e compagni di scuola sulle qualità di ciascuna.
Alle medie, la Gilera 503, la Aprilia Futura... ma avrei commesso reati anche per un Fifty o un Bullit.
Alle superiori, la Cagiva Mito, ma anche una qualsiasi Honda NSR avrebbe fatto la mia felicità.
Ma i soldi che in famiglia erano quelli che erano ed una madre apprensiva non mi hanno mai permesso di andare più in là di un Piaggio Sì arrivato in casa per caso quando avevo ormai già 18 anni ed era giusto utile per andare al lavoro o a scuola l'ultimo anno.
Più avanti, ho cominciato a mettere via in fondo al cassetto il sogno di una moto, per tutta una serie di altre priorità sopravvenute.
Quando ho potuto, ho cambiato diverse auto e la moto ormai me la precludevo a priori per raggiunti limiti di età, nella mia testa.
Poi ho capito che poteva non essere così.
Ci siamo buttati, la mia compagna ed io, una moto ciascuno e devo dire che... ho ritrovato tutto l'entusiasmo, lo stupore, la gioia di quando ero ragazzino.
Quando vado in moto mi sento felice.
E per un impiegato di 46 anni, non mi pare poco.
Un aspetto ironico, poi, al quale pensavo l'altro giorno é questo: come un ipocondriaco abbastanza ossessionato da malattie e morte se ne dimentichi completamente proprio quando viaggia veloce con l'asfalto bollente che scorre sotto le ruote, nel momento in cui razionalmente sa che in realtà il rischio é oggettivamente più alto...
Quindi, quante calorie io riesca a bruciare non lo so (anche perché ogni volta che esco/usciamo in moto, cibo e birretta sono quasi sempre implicati...

), ma che faccia bene all'umore lo confermo, per parte mia.
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