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Mi scusi mi sa dire dove...

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Tancrediprato
 
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Mi scusi mi sa dire dove...

Messaggioda Tancrediprato » 2 ott 2022, 10:39

Sono in auto, e devo raggiungere un certo posto ma non ho copertura, quindi niente navigatore, niente aiuti.
Inizio ad incazzarmi perche ho dato per scontato che tutto funzionasse e invece sono qua nel traffico e non so se girare a dx, a sx o andare dritto.

Sento la rabbia montare forte perchè devo chiedere a qualcuno altrimenti non arrivo. Ma questa rabbia davvero mi manda ai matti : non ho il controllo della situazione e il fatto di dovermi appoggiare ad un terzo mi rende furioso.

E percepisco questa furia montare dentro di me come una marea che si alza travolgendo ogni cosa.

Ma d’uno tratto mi viene un pensiero. PERCHE? Perche mi sto innervosendo cosi tanto per una sciocchezza alla fin fine? E il fatto di perceperire da un lato la rabbia che avanza e dall’altro l’assurdita’ della cosa non fa che dare ossigeno al fuoco e ingigantire ancor il mio nervosismo.

Capisco che c’e’ all’opera un che di irrazionale che sfuggendo alla mia attenzione, lavora nel torbido. Non posso spiegare altrimenti.

Non mi piace percepire di essere preda di qualcosa senza sapere cosa essa sia.


Mi guardo attorno: la mia auto e’ strapiena di gadget, accessori, dispositivi per vezzeggiarmi, per farmi stare bene ed e’ incredibile che non ci abbia mai fatto caso. La quantita’ di fini accorgimenti, di carezze, di minute coccole che mi circonda quasi stordendomi è stupefacente. Stereo, dab, android auto, sedili ergonomici super regolabili, riscaldabili, ventilati, volante riscaldato, climatizzatore automatico separato, sbrinatore automatico anche sul parabrezza, fari automatici, vari adas.. potrei andare avanti per molto.

Mi rendo conto che sono spinto dal sistema, dalla publicità, dalla pervasiva presenza di delicati accorgimenti che sembrano necessari, a rifugiarmi in questo luogo dove io ed i miei desideri sono al centro di tutto, e tutto si piega al mio volere e dove tutto e’ al mio servizio - docile e ubbidiente-.

Ora lo vedo chiaramente: non sono in un mezzo di trasporto: sono in una culla.

Ma una culla che mi forza a regredire ad uno stato passato dove il mondo non era presente al mio orizzonte ma solo me stesso e i miei desideri che chiedevano di essere soddisfatti, non importa come basta che sia fatto.

Mi vengono in mente varie pubblicità di auto dove si fa vedere un ambiente esterno che si trasforma al passaggio dell’auto: ecco è questo il paradigma dove sono sospinto. Un mondo non percepito con la sua unicità e terzieta rispetto a me stesso, ma ai miei voleri piegato e assoggettato. Questo sono invitato a credere, questo sono invitato a desiderare. Il progresso tecnico mi devia inesorabimente verso un regresso emotivo e le tappe faticamente conquistate dove ogni piccolo successo sul mondo era una gioia, sembrano inutili, futili, puerili di fronte a tanta superiorita tecnica.

Penso al bambino felice perchè per la prima volta e’ riuscito ad afferrare il bicchiere e portarselo alla bocca per bere senza versare niente a terrra. E’ un operazione difficile e richiede percezione tridimensionale dello spazio e del proprio corpo e una padronanza dei meccanismi motori, sensoriali, propriocettivi immersi in un ambiente variegato e cangiante.

Adesso, qua in auto, sono invitato a provare fastidio per una operazione del genere e mi viene chiesto - in via ideale- di preferire un gadget che mi offre da bere in automatico, senza muovere un muscolo, ogni volta che ne ho voglia, magari con un coctail diverso via via che passa la giornata, memorizzato secondo i miei gusti nel sistema.

Mi viene chiesto di ridimensionare il mio stato di essere umano delegando capacità e competenze ad una macchina -in senso lato- affinchè tutto quello che voglio sia immediatamente disponibile, senza sforzo, pret a consumer. Al limite ogni mio desiderio verra’ un giorno soddisfatto ancor prima che questo si sia materializzato e un sistema dedicato leggerà i miei pensieri e lo stato del mio corpo per prevedere il prossimo intervento.
Quel giorno non saro’ piu in una culla, dove almeno devo urlare per farmi portare da mangiare o farmi coprire perche ho freddo, ma in un utero collegato con un cordone ombellicale, al riparo da fame, freddo e altro.

Quando arriveremo a tanto, mi rendero’ conto che il cordone ombellicale e’ una fune che mi lega e mi diminuisce oppure bacerò e benedirò le mie catene e sgobberò sempre di piu per ottenere sempre nuovi upgrades?

Percepisco adesso il desiderio di potenza assoluto e di dominio totale sul mondo che vengo spinto a cercare all’interno del mio abitacolo e che mi che fa ritenere di essere al di sopra di tutto e di tutti. Ed il semplice fatto di dover chiedere una informazione, che in effetti e’ un riconoscere una “potenza” nell’altro che tu non hai, una “dipendenza” verso gli altri, un sottomettersi e un piegarsi al fatto di non essere autosofficiente (me + i miei gadget), mi genera ansia.
In un mondo artificiale creato perche tu ne sia il re e il padrone assoluto (per lo meno quando sono chiuso qua dentro), il dover ammettere che il tutto e’ irreale e senza gli altri sono meno di nulla, mi abbatte e mi porta ad un senso di frustrazione.

Il mondo non si piega al mio passaggio, non cambia di colore, non mi sorride, non si volta estasiato a guardarmi. Il mondo e’ la indifferente e se mi ci devo muovere e vivere devo apparecchiarmi in tal senso e sforzarmi di acquisire pratica e intelligenze (formale, motoria, relazionale ed affettiva) per una efficace ed soddisfacente interazione.

E soprattutto non dovrei sentirmi appagato nel delegare a mezzi e dispositivi esterni queste “intelligenze” affinchè questi si interfaccino col mondo e si adoperino al mio posto.


Non dovrei barattare il mio stato di uomo con quello di un feto.


Torno in me. Ho fatto 10 km sono fuori citta. Non so nemmeno dove sono, ma non importa.

Mi fermo, sento che la testa mi gira devo riprendermi.

Fossi stato in moto avrei dovuto far BENE E COSTANTE attenzione ad ogni minuta particolarita’ del mondo, della strada, del tempo, delle mie capacita di guida, dello stato della moto, degli altri e non mi sarei nemmeno un istante dimenticato che il mondo e’ la - distante e indifferente - ed io devo sforzarmi di capirlo, interpretarlo e successivamente adattarmici per trarne soddisfazione e capacita di azione.

Avrei saputo che in ogni anfratto e’ insito un pericolo ed una sfida ma pure un immensa gratificazione quando superati con successo. Avrei saputo che il mondo, benchè distante e forse cattivo, lo posso in qualche modo domare (entro certi limiti) con le mie capacità a patto di riconoscerne la forza e l’indipendenza. Avrei chiaro che sta solo a me cercare di farne parte nel modo piu armonico possibile.


Avrei alzato la visiera e chiesto, possibilmente ad un altro motociclista, informazioni sul percorso ma allo stesso tempo scambiato idee sulla strada, sul tempo, su dove mangiare una buona bistecca, su dove fare rifornimento a buon mercato. Magari saremmo andati a bere una birra (piccola) insieme e avremmo scherzato tra noi.

Ma invece sono qua, chiuso da 4 sportelli e non vedo l’ora di mettere il cruise control - meglio se adattivo- e sentire una playlist di spotifiy che cerca la musica per me, secondo i miei gusti (che lui conosce cosi bene).

A questo punto sono invaso dalla nausea, ma adesso so dove puntare il navigatore quando riavrò la linea.

Saluti a tutti voi
Tancredi
Ultima modifica di Bat21 il 2 ott 2022, 20:57, modificato 1 volta in totale.
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Ryupaul
 
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Re: Mi scusa mi sa dire dove...

Messaggioda Ryupaul » 2 ott 2022, 11:10

Ti faccio i complimenti sulla tua capacità di esposizione......io non riuscirei a scrivere così neanche se rinascessi in Dante.

Per quanto riguarda i pensieri che hai avuto......minchia....per arrivare a tanta "profondità"...non so...neanche se mi sparo LSD o droghe del genere....

Cmq, condivisibile il discorso ....

P.s.: ti confesso che ad un certo punto mi sono perso...colpa mia.. :D

P.s2 : ma che c..o di macchina hai? :) se ti crea disagio, sono disponibile a permutare con la mia Ford Fiesta del 2009...spartanissima.....non chiedo nessun conguaglio..... :D

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Giax
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Re: Mi scusa mi sa dire dove...

Messaggioda Giax » 2 ott 2022, 11:46

Tancrediprato ha scritto:non dovrei sentirmi appagato nel delegare a mezzi e dispositivi esterni queste “intelligenze” affinchè questi si interfaccino col mondo e si adoperino al mio posto.

Bel post, come spesso i Tuoi.
Ti quoto.
Unica riflessione: la delegazione di intelligenza (o memoria o relazione) alle automazioni forse potrebbe andar bene, a condizione che fosse utile ad aumentare o liberare altre intelligenze umane.
A tratti invece mi sembra che perdiamo solo qualcosa, senza guadagnare in nulla.

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Re: Mi scusa mi sa dire dove...

Messaggioda Misterkap » 2 ott 2022, 13:08

Tancredi è Tancredi e non si discute, si ama. Piuttosto ti invio un caro saluto.
L'ultima volta che ci siamo visti " in presenza " è stato ad un raduno di lc8 ,anno 2013, sorseggiando un caffè o una bibita ad un bar sul lago di bilancino presso barberino del Mugello. C'era anche max bat 21. Tempi che furono.
Che aggiungere? Poco, anzi niente!
Saluti

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Re: Mi scusa mi sa dire dove...

Messaggioda Breve58 » 2 ott 2022, 18:00

Io ho capito che non sarei mai andato d'accordo con la tecnologia una notte d'estate del 1981 in autostrada come passeggero di una Fiat Ritmo top di gamma e full optional nuova fiammante guidata da un mio amico che la arresto' immediatamente in corsia d'emergenza perché si era accesa una spia rossa (si badi bene, rossa non gialla) sul cruscotto. Dopo avere consultato il manuale in una posizione discretamente pericolosa prendemmo atto che si era fulminata una lampadina di posizione posteriore.

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Re: Mi scusa mi sa dire dove...

Messaggioda Herr Doktor » 2 ott 2022, 18:46

Invece ho colto solo una cosa: che quel sistema di navigazione non dispone di mappe off line
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Re: Mi scusa mi sa dire dove...

Messaggioda Bat21 » 2 ott 2022, 20:53

Ciao Tancredi.

Nell’unirmi alle care reminiscenze di Ronta del Mugello, rievocate dal buon Amico Fabrizio (Misterkap), credo che il paragone tra un “microsistema” qual possa essere l’interno accogliente di una vettura moderna e la culla di un neonato sia alquanto improponibile.

Un neonato ha un obbligato mondo da scoprire che per buona parte lo deluderà, canalizzato nel suo percorso formativo verso scelte non sue che ne determineranno poi altre da adolescente/adulto.
Una spugna la si può impregnar tanto di acqua pura come di fango; strizzata rilascerà sempre liquidi, trattenendo però al suo interno sporcizie varie …mentre da quell’auto ipertecnologica ci si potrà comunque scendere, vagliando di cambiarla nella peggiore delle ipotesi.

Come ben sai leggo sempre volentieri i tuoi sporadici interventi, cosa che facevo già su LC8.org …malgrado i tuoi periodi di assenza da forum e contatti siano sempre più dilatati.

Mi auguro tu non sparisca ancora per mesi …qui c’è chi ti apprezza e valorizza veramente (attendo ancora risposta a mail/mp …).

Un sincero abbraccio, Max
My little orange mustang!!

Barcollo ma non mollo ...semplicemente, resisto(!)

Tancrediprato
 
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Re: Mi scusi mi sa dire dove...

Messaggioda Tancrediprato » 3 ott 2022, 22:22

Cercando di non sparire avvolto da nulla,mi pregio di qualche risposta.

Ruy: E' ben poca cosa rispetto a quello che avrei potuto fare qualche anno fa. I pensieri viaggiano veloci e liberi ma la loro trasmutazione in sintassi corretta affinche siano intellegibili ad altri essere senzienti, mi costa ogni giorno piu fatica. Mi sforzero pero' a vincere l'artrite neuronale.

Giax: Si hai ragione. Non tutto vien per nuocere e sicuramente per esempio le macchine Turing smorzano ma allo stesso tempo stimolano creativita' e progresso. Sta a noi farle funzionare ed ad usarle in un senso invece che nell'altro.

Mister: Grazie.. Bei tempi, ma son passati. Da quel giorno non ho piu ripreso la moto. Uffa

Breve: A me piace la tecnologia, come per esempio piacciono tante altre cose. Ma lo stesso tengo aperti gli occhi per le insidie che son celate al di la delle sfavillanti apparenze. E mi sforzo di notare delle tendenze che portano a modelli di pensiero e di comportamento non del tutto consoni alla specificita' umana, la cui definizione e' un divenire piuttosto che un punto di arrivo.

Herr: Incredibile, avevo anche il navigatore off line, quello della macchina. Ma non mi e' venuto in mente perche uso sempre quello di android auto. La sovrabbondanza di risorse e di risposte porta alla confusione e alla apatia, specialmente se seguo i miei pensieri

Bat: Il mio e' un sottolineare una tendenza, non certo fare un raffronto preciso. Per il neonato la culla protettiva e isolante dagli stimoli esterni e' un luogo dove e' costretto dalla propria provvisoria mancanza di efficacita' nell'azione sul mondo. Mancanza che via via verrà meno con lo sviluppo della motricita' e dell'apprendimento cognitivo e sociale.
Nell'adulto la tendenza a sviluppare auto come culle tecnologiche dove l'isolamento dal mondo ed il correllativo senso di potenza e' foraggiato e' un sintomo.
Sintomo di una fuga all indietro dettata da un fallimento dell'adulto nel sentirsi tale, e trovare felicita e realizzazione in un contesto sociale ormai non a misura d'uomo ma foggiato in conformita' delle strutture produttive.
Il regresso che non si esplicita solo nel fenomeno auto che ho a sommi capi descritto, ma a molti altri livelli nella vita quotidiana.
Incapaci di lottare e di affermarsi come uomini, cerchiamo di tornare bambini in cerca di felicita illusoria. Sono movimenti, tendenze che leggo in filigrana nelle dinamiche sociali che come tali hanno carattere di variabilita' estesissimo e nelle quali ognuno trova la sua collocazione. Senza peraltro nessuna pretesa di essere nel giusto.

Sono e basta.

Buona notte a tutti

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Mad Max
 
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Re: Mi scusi mi sa dire dove...

Messaggioda Mad Max » 4 ott 2022, 15:13

Grazie Tancredi,
un bellissimo spunto di riflessione.
KTM 890 Adventure
Royal Enfield Classic 350


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