Espando un po' i tre concetti. Dovesse servire, seguranno ulteriori approfondimenti.
Posizione
Per affrontare al meglio una curva è indispensabile che il pilota abbia già assunto la posizione corretta prima di iniziare la curva.
In particolare, tutti i movimenti per spostare il corpo verso l'interno curva devono essere completati prima ancora di iniziare ad impostare la curva; anzi, in teoria anche la frenata dovrebbe essere fatta con il corpo già in posizione.
Nel caso specifico di moto stradali, quando si è ancora sul dritto e prima di inizare a frenare si dovrebbe iniziare a spostare il corpo fuori dalla moto verso l'interno curva, appoggiando la coscia esterna sulla sella: questo permette di contrastare il peso del corpo in frenata con la coscia stessa e non sovraccaricando gli avambracci, con conseguenze nefaste sulla "stabilità" dell'avantreno.
Allo stesso modo la moto deve essere in posizione "neutra", ossia:
- la scalata deve essere già completata e la marcia corretta (o presunta tale) già inserita per evitare ondeggiamenti da freno motore
- i freni, in particolare l'anteriore, devono essere già mollati, per ridare estensione alla forcella ed avere corsa utile in percorrenza o evitarne l'allungamento in curva, cosa che fa allargare la traiettoria.
Pressione
La moto si guida con i piedi, le pedane non sono dei poggiapiedi.
Esercitando una corretta pressione sulle pedane si può far cambiare traiettoria al veicolo e/o aumentare il grip di una delle due ruote.
In particolare:
- sul dritto, facendo pressione su una determinta pedana (fare pressione, anche se dovrebbe essere ovvio = spingere con la gamba come se volessi alzarmi dalla sella) il veicolo si piega nella direzione della pedana su cui si esercita pressione.
- in curva, pressione su pedana interna aumenta il grip dell'anteriore e pressione su pedana esterna aumenta il grip del posteriore. Solitamente si preme l'interno da inizio curva fino alla corda e l'esterno quando si apre il gas. Il perchè mi pare evidente.
Anche le pressioni sulle estremità del manubrio indirizzano la moto.
In questo caso per pressione al manubrio si intende una (leggera) spinta in avanti o al massimo avanti-alto, non solo in verticale direzione asfalto.
Si facilita la curva, la discesa in piega e nella guida più spinta si minimizzano eventuali chiusure di avantreno.
La frase "si guida in controsterzo" è la sintesi un po' criptica della teoria delle presisoni sul manubrio.
Se devo fare una curva a destra, prima della curva esercito una pressione sul (semi)manubrio destro (come se dovessi curvare a sinistra, da qui il concetto del controsterzo): la moto inizierà a puntare verso destra e "cadrà" verso l'interno curva. Con una mossa si ottengono due vantaggi: la moto volta nella direzione della strada, la moto si piega praticamente da sola verso l'interno curva.
Se poi continuo ad esercitare una leggera pressione sul (semi)manubrio interno anche durante la percorrenza, ecco che "forzo" la moto ad andare nella direzione della curva, a restare piegata, ad aumentare ancora un po' il grip all'anteriore e contrastare eventuali chiususre di sterzo.
Per aumentare la velocità dei cambi di direzione, ad esempio un destra-sinistra, se verso la fine della curva a destra faccio pressione sul (semi)manubrio sinistro, la moto si raddrizza e inizia a puntare verso sinistra.
Se abbino le pressioni al manubrio con le pressioni alle pedane, la velocità del cambio di direzione sarà sbalorditiva rispetto a non fare pressioni.
Se volete provare, il consiglio è farlo su una strada poco trafficata e, per le curve verso destra, partire da una posizione a centro strada: le prime volte le traiettorie saranno ben differenti da prima e si potrebbe correre il rischio di puntare troppo il bordo strada.
Provare prima l'effetto della pressione sulle sole pedane. Poi l'effetto della pressione sul solo manubrio, Poi l'effetto combinato.
Traiettoria
La regola base e fondamentale per portare a casa la pelle è: la linea di mezzeria è invalicabile, anche quando è tratteggiata e anche quando non c'è (in questi casi di solito come riferimento si può usare la giunta dell'asfaltatura).
La percorrenza ottimale è esterno-interno-esterno, ossia ad inizio curva mi metto nella parte esterna della corsia (miglioro la visuale), poi punto verso l'interno per arrivare alla corda e da metà curva in poi inizio ad allargare verso l'esterno.
Ritardare un po' l'ingresso in curva è utile, soprattutto nelle curve verso destra perchè aumenta la visuale libera.