Dico la mia ...essendo (anche) un dei vejas di questo bel sodalizio

...sia anagraficamente (

) che in quanto ad anno d'iscrizione
tutto giusto quanto riportato sopra da molti di voi ...ma ciò che, personalmente, mi sono accorto influisca di più nella riuscita di un BUON rodaggio è la variazione degli itinerari coperti (strade)
Portar gradualmente il propulsore a salir di giri o tirarlo in autostrada, verso fine rodaggio (la cui durata è molto personale), per veder se raggiunge effettivamente la velocità prevista ...non serve a molto
meglio optar per dei sali scendi collinari/montani > in modo che meccanica/freni/sospensioni "maturino" in un iter variegato di apri & chiudi > sfruttando un range di giri confacente con le normative del costruttore ed abituando così
- il gruppo termico ad
adeguarsi su vari picchi di riscaldamento delle parti in attrito diretto;
- il comparto frizione/cambio a "limare" ogni possibile impurita di lavorazione salendo/scendendo di marcia spesso;
- i freni non risulteranno stressati da un (iniziale) utilizzo protratto, intervenendo randomicamente prima di ogni curva.
Importante poi, come per uno che si cimenti nelle prime corse,
dar respiro al mezzo con qlc piccola sosta ...anche di 5 minuti, in modo possano scemare eventuali surplus di calore e ci si dedichi (nel contempo) a qualche controllo di routine su perdite/regolazioni del caso
Questo, sulla base della mia esperienza ultra quarantennale in sella alle due ruote, rappresenta l'optimum per una perfetta riuscita in un'ottica di "assestamento complessivo" della moto ...con gli ovvii benefici, che poi s'andranno via-via ad apprezzare in termini di resistività e durata ...target INDISPENSABILE per chi, come me, non sia avvezzo a cambiar moto ogni due anni

.
n.d.r.Inoltre, inutile dirlo ...un cambio d'olio in più, soprattutto nell'arco dei primi 10.000 km., non può far altro che bene ...il lubrificante, non dimentichiamocelo, è la
linfa del motore
