Hai ragione Bat21: non volevo col mio post consigliare di demordere, e anche per me deve arrivare ad una soluzione.
Ma, se una KTM che ha un post vendita in generale deludente può equivalere ad una “moglie fedigrafa”, non darei per scontato che passare ad una BMW (o una Ducati o a una giapponese o boh) equivalga ad “evirarsi”. “Evirarsi” è tanta roba: su certe questioni ci andrei cauto, anche con le metafore!

[OT mode on]
Le moto sono tutte belle e ciascuno ne sceglie, di volta in volta, una (chi è fortunato anche più di una contemporaneamente!). Se stai fermo 50 giorni a fine primavera perché non ci sono ricambi, e BTW nel frattempo, anziché sistemare il danno, ti hanno pure derosciato una fiancata, be’ l’idea di cambiare mezzo credo possa starci.
Come ho già scritto do molto valore, nella scelta della moto, nella qualità progettuale e alla sostanza costruttiva (qualità componenti, assemblaggio, dettagli…) e al livello di post vendita. Se una moto, che sia o non sia oggettivamente la più fica del mondo, poi mi dà problemi più o meno gravi e ho a che fare con una rete che ci mette dodici giorni per rispondermi che il primo “buco” in officina per un lavoro di un’ora è il mese prossimo, che ci mette quattro mesi per [non] consegnare parti di ricambio prepagate etc etc etc o ancora peggio resto a piedi per decine di giorni durante la bella stagione (*) - be’ allora preferisco magari una che (forse) è un filo meno bella / potente / fica, però ha una gestione meno infastidente.
Poi, oh, a tutte le Case capitano modelli / singole moto / situazioni “sciagurate” - uno cerca di scegliere anche in funzione di consistenza e statistica, e comunque prova.
È ad esempio il motivo per cui non riacquisterei più una MVAgusta né probabilmente un’Aprilia.
[OT mode off]
(*) dal mio conce ad aprile mi raccontavano di una moto lì, ferma da sei mesi (grazie al cielo mesi prevalentemente invernali) perché non arriva il (banale) ricambio; stavano meditando di tirarlo giù da un’altra moto…