Parlando con l'omino della bancone Honda mi ha detto che la AT è quella punto e basta e la produzione sarà in Japan con i primi arrivi nella seconda metà dell'anno prossimo.Alla domanda se monterà l'Ohlins dietro come quella esposta non ha risposto,così come per i litri del serbatoio.
Se sognando devo votare allego queste

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Messaggio » 07/10/2012, 13:24
Pubblico questo resoconto di viaggio, che ho già postato anche su un altro forum . Descriverò le mie impressioni sul viaggio fatto in Albania e rimango disponibile , per chi avesse bisogno di maggiori informazioni, ad essere contattato.
Partenza in traghetto da Ancona a Durazzo . In Agosto 2012 per due persone in cabina doppia e con la mia ADV 990 è costato 600,00 euro (andata e ritorno). L’orario era ottimo, soprattutto per me che partivo da Trieste, in quanto si salpava alle 19.00 e si arrivava a Durazzo alle 14.00 circa. Stesso orario per il ritorno con la comodità quindi di potermi fare 500 km da Ancona a Trieste prima del buio . Considerata però la qualità del traghetto, il prezzo non è stato per nulla economico. Ci sono anche traghetti che partono da Bari. Per chi abita nel nord est Italia si può valutare di percorrere tutta la costa dalmata e montenegrina in moto (io l’ho già fatta ed è molto bella). In alternativa alla costa dalmata esiste anche una buona autostrada croata che è piuttosto veloce. Per i più pigri c’è la compagnia di traghetti croata Jadrolinia che fa la rotta Rieka (Fiume) – Dubrovnik (Ragusa) e viceversa.
ll mio itinerario in terra albanese è durato 7 giorni per un totale di circa 2.000 km (escluso il trasferimento dall’Italia. IL giro è stato il seguente: da Durazzo (in direzione sud ) verso – Fieri – Vlora – Dhermi - Himara – Saranda - Butrint (praticamente tutta la costa da Durazzo fino al confine con la Grecia). Siamo poi risaliti per Gjirokastra - l’occhio blu- Berati – Tirana. Inizialmente volevamo anche visitare il lato est (Korca – il lago di Ohrid, che dicono essere stupendo soprattutto dalla parte macedone - Elbasani ). Il gran caldo (si arrivava anche a 42 gradi ) e gli interminabili tempi di percorrenza dovuti alle pessime strade (calcolate sempre un tempo doppio rispetto alla normale viabilità) ci ha fatto optare per pause più “remunerative” e fresche al mare (….. su via, è pur sempre vacanza) .
Informazioni pratiche: per noi italiani la vita in Albania è piuttosto a buon mercato. Ci possiamo permettere abbastanza agevolmente i migliori alberghi, i migliori ristoranti e fare una vita spassosa. Si mangia bene spendendo poco, e trovi un buon caffè espresso. Le strade però sono pessime. In quella poca autostrada / superstrada che possiedono bisogna prestare grande attenzione . E’ frequente che anziani attraversino l’autostrada a piedi, o che pseudo commercianti dal centro della carreggiata espongano e commercializzano conigli (non sto scherzando). Purtroppo non si contano i cani randagi investiti dalle automobili, carri a trazione animale in contromano sulla corsia (rigorosamente sterrata ) di emergenza o la mancanza (causa i furti degli zingari) delle coperture dei tombini o dei giunti metallici dei ponti. Anche le inversioni di marcia sono una costante delle poche autostrade Albanesi. Aggiungete che una buona parte della viabilità è sterrata e quando si intervalla con tratti autostradali, non ci sono preavvisi di inizio strada sterrata. Molte strade sono state costruite dall’Italia fascista negli anni 30 e non hanno subito importanti o sistematiche manutenzioni. Grosse buche e pozzanghere profonde è la norma nelle strade sterrate e non. Gli albanesi guidano in maniera abbastanza “allegra”. Fino al 1992 il regime aveva vietato l’uso di mezzi privati, mentre oggi c’è moltissimo traffico . Ecco quindi spiegato il perché c’è una rete stradale così ridotta e mal conservata. Evitate quindi di muovervi col buio, soprattutto in moto e ricordate che non esiste la pubblica illuminazione. Noi, un paio di volte , per un spostamento notturno abbiamo optato per il taxi. (Durazzo Tirana a/r con attesa del taxista (abusivo) di qualche ora, per un totale di circa 90 km è costato 35 euro).
La Carta stradale utilizzata (a Trieste reperibile solo su ordinazione) era la Freytag e Berndt scala 1:400.00 . Attenzione però che non sempre le strade corrispondono alle indicazioni della cartina. Oltretutto mezza Albania è un cantiere stradale. Da un anno all’altro possono esserci tantissime modifiche nella viabilità e dei grossi miglioramenti delle rete stradale. Mi rendo conto che se qualcuno di voi intraprenderà il viaggio fra un paio d’anni, potrà trovare una situazione nettamente migliorata a quella da me descritta oggi.
Altra informazione importante è che molte compagnie assicurative italiane NON coprono i sinistri in Albania. Controllate la vostra carta verde. Io, subito fuori dal porto di Durazzo, per mezzo di agenti assicuratori ambulanti, ho stipulato un’assicurazione per 15 gg a 20 euro.
Ultima raccomandazione, il sistema sanitario albanese è molto carente oltre che corrotto. Il servizio di ambulanza è quasi inesistente. Vietato star male e soprattutto farsi male in moto. Attenzione quindi a dove e cosa si mangia o beve. Personalmente non ho avuto nessun problema applicando le normali precauzioni di igiene e buon senso.
L’uso della carta di credito non è ancora molto diffuso se non negli alberghi internazionali. Vi consiglio di avere sempre contante per i rifornimenti di benzina (distributori molto frequenti) e le varie spese. Di solito però accettano euro senza problemi. La moneta locale è il Lek con cambio 1 euro = 137 lek (agosto 2012).
Guida turistica in italiano utilizzata (ce ne sono poche e questa è ottima): Albania (bradtguides) di Gillian Gloyer, fbe edizioni.
Altre informazioni e mie considerazioni
Sicurezza: non ho mai avuto la sensazione di essere in pericolo per furti o aggressioni. Anzi, gli albanesi sono stati molto generosi con noi. E’ capitato che un negoziante mi abbia regalato la coca cola, il taxista di cui sopra ci ha regalato dell’ottima frutta, alcuni individui hanno lasciato il bar per accompagnarci ed aiutarci a trovare l’albergo (rifiutando poi la nostra mancia) . Chiunque in Albania si prodiga per darti informazioni, aiuto, o semplicemente per chiacchierare in italiano (lingua ben conosciuta sulla costa e un po’ meno all’interno). La grande sorpresa di questo viaggio è stata la gente molto amichevole, cordiale e buona con cui ho potuto fare delle belle chiacchierate. Il paese purtroppo però è ancora molto povero e la maggior parte della gente vive alla giornata.
Il turismo di massa in Albania non è ancora arrivato. Prima c’era il problema della severa dittatura comunista , mentre ora la mancanza di infrastrutture fanno si che il turismo sia per lo più locale o kossovaro e macedone. Sono moltissime le macchine targate Italia che incontravamo, ma appartengono ad albanesi che lavorano in Italia e in agosto vanno a farsi le ferie a casa.. Di moto ne girano pochissime. Se hai un guasto, soprattutto all’elettronica, non penso lo riesci a riparare in Albania. Proprio per questo motivo, pur non essendoci pericoli autentici, consiglio di andare in almeno due moto .
Sulla bellezza dei posti visitati mi soffermo molto poco in quanto, oltre ad essere una questione di gusti personali (spesso influenzati da quanti viaggi e posti uno a visitato), trovate in internet tante descrizioni e foto. Il Paese (dal punto di vista naturalistico e architettonico ) non mi è sembrato particolarmente bello. L’edilizia, soprattutto costiera, non ha un piano urbanistico razionale e sembra che costruiscano a caso.. C’è molta immondizia per le strade, nelle le spiagge e nelle città. Dal punto di vista ambientalistico, almeno la parte dell’Albania da me visitata, non offre panorami di grande suggestione. Sicuramente è bella la strada costiera con le sue baie, il passo di montagna prima di Dhermi con la vista dell’isola di Corfù, il parco naturale dell’occhio blu, ecc…. ma da sole queste attrazioni non giustificherebbero un viaggio in Albania. La cittadina di Gjirokastra è molto carina. Il sito archeologico di Butrint è veramente interessante (ci hanno dedicato un’intera puntata del documentario Quark). Non perdetevelo anche se si trova all’estremo sud del paese e quindi risulta un po’ scomodo raggiungerlo. La città però che mi ha sorpreso più favorevolmente è stata Berati (patrimonio dell’Unesco). Il suo centro storico , sopratutto di notte, quando le case dalle mille finestre sono illuminate è di una bellezza incredibile. Tirana e Durazzo sono città interessanti ma non certo città stupende.
Il giudizio complessivo del viaggio è POSITIVO. Ha meritato scoprire questo Paese che ha molte contraddizioni. Un Paese che si è liberato recentemente da una pesante dittatura e che ne porta ancora i segni quando parli con la gente. La corruzione, la miseria, l’annientamento di ogni religione , la mancanza di infrastrutture e di un’economia produttiva è il risultato di tanti anni di dittatura. L’Albania è un paese che pur essendo in continua crescita ed evoluzione, è ancora molto distante dagli standard europei e anche profondamente diverso dagli altri paesi balcanici. Forse è questo che lo rende unico e meritevole di essere visitato. E’ un paese molto ospitale con un popolo caloroso e buono. Va certamente visitato prima che il turismo di massa faccia perdere parte di questo suo fascino e genuinità .
Non ho visitato il nord del Paese. Mi hanno riferito che dal punto di vista naturalistico, questa zona è molto bella e che, enduristicamente parlando, è una zona vergine e tutta da scoprire. Sicuramente però non va fatta in solitaria con moglie e bagagli al seguito, come ho fatto io in questo viaggio.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggermi fino a qui e spero che altri di voi visiteranno questo stato europeo.
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