scusate sono di fretta ho un aereo da prendere

in effetti basandosi solo su stampa italiana è un po' difficile farsi un'idea precisa...ma sempre facendo sani e liberi ragionamenti...tipo "a chi conviene"
1) la germania è il più grande produttore al mondo di pannelli fotovoltaici ed energie rinnovabili e ne esporta molti di più di quelli che installa al suo interno. quindi sicuramente ha un interesse economico interno affichè le rinnovabili vengano promosse il più possibile
2) la dichiarazione dell'abbandono al nucleare, fatta anche prima del referendum, era dichiaratamente (dalla stampa estera, e anche accennato nell'articolo di repubblica) una mossa principalmente politica per cercare di recuperare i voti dei verdi, dove il partito della merkel ha perso maggiormente consensi. queste notizie hanno ampio risalto in Italia. peccato che quando la siemens e la bayer hanno fatto notare alla Merkel la perdita di 60.000 posti di lavoro direttamente attribuibili a questo ritiro, in quasi totale sordina, i provvedimenti sono stati in direzione opposta a quella pubblicizzata (proprio per rassicurare le industrie).
3) come detto prima, ma se la germania vuole abbandonare il nuclare, perchè sta insistentemente cercando di comperare i brevetti dell'ansaldo nucleare? se non crede in quella forma di energia, perchè insistere così tanto? sapete cosa significa vendere un brevetto?
4) qui nessuno sostiene che il nucleare sia l'energia eterna. penso sia stato un errore grave abbandonarla nell'87 (e su questo non ci sono molti dubbi, non si trovano voci contrarie neppure in Italia), può darsi che non sia così conveniente attuarla adesso, e mi auguro che in futuro, come detto dalla merkel e da tutti gli altri (svezia e giappone in testa) ci saranno soluzioni alternative (riduzione esigenze, ottimizzazione consumi/produzione rinnovabile). il piccolo dettaglio è che nessuno sa e dice chiaramente quando e come questo futuro arriverà, e nel frattempo il nucleare è l'unica soluzione che tiene in piedi l'economia senza devastare il mondo in cui viviamo. quindi tra 40-50-60 anni è possibile (non sicuro) che si potrà fare a meno del nucleare (ma non escluso, perchè può benissimo evolversi anche questa tecnologia: le centrali di terza generazione già adesso sono in grado di utilizzare le scorie di quelle di prima generazione: è come una stufa che brucia al 50% e il resto lascia in cenere rispetto a una con un'ottimizzazione migliore che arriva all'80-90% di combustione).
5) inquinamento: non penso di essermi spiegato bene: io non mi riferivo mica alle centrali italiane che non hanno inquinato! anzi, quelle qualche problema possono averlo avuto proprio perchè non andate a regime. io mi riferisco al vivere in provenza, in svezia, in svizzera, in slovenia, in tutti quei posti dove da 50 anni le centrali funzionano e non hanno inquinato nulla nell'ambiente circostante.
6) l'ho accennato prima: la germania ha una quantità di carbone enorme al suo interno, a prezzi molto bassi, quindi può produrre a costi competitivi anche con quello; il problema è che senza il nucleare inquinerebbe troppo e andrebbe fuori il protocollo di kyoto.
e continuo a dire che mi fa effetto vedere chi non ci vive vicino (italiani) averne così paura/terrore, mentre si ha la sensazione opposta parlando con un francese, un giapponese o uno svedese.
sull'informazione non mi dilungo oltre. ho fatto l'esempio del gpl sulle auto di 20 anni fa, anche se molto più in piccolo. qualsiasi cosa che riguardi ad un anche solo potenziale problema viene pubblicizzato in maniera incredibilmente sovrastimata rispetto ad altri fattori molto più pericolosi ed inquinanti (ma avete fatto un giro a vedere come e da cosa è avvelenata l'Italia cosa?). ma questo lo vedo per certi versi come un bene, non come un male. più attenzione c'è e più difficilmente si potrebbe nascondere qualcosa. ma sui 2milioni di morti dovuti ai combustibili fossili sembra che siano quasi invisibili.
ma ripeto, non son qui per convincere nessuno. però riflettere su come le notizie vengono date e su quale percezione si ha della realtà. in Italia, parlando con chiunque, hai queste "sensazioni"
...in tutto il mondo lo stanno smantellando e noi dovremmo iniziare ora? articoli come quello di repubblica (giornale che leggo con attenzione e stima, ma non in maniera incondizionata)
...le scorie sono pericolose (al momento non si registra un morto dovuto a scorie nucleari civili) e non si sa come gestirle...
...in caso di incidenti si hanno conseguenze catastrofiche irreparabili...
...le centrali inquinano...
etc. etc. ben intenso, tutte "sensazioni" che ho sempre avuto anche io, fin che ho cominciato a documentarmi. queste "sensazioni" le ho ancora, i dubbi, le paure, ci sono ancora: ma c'è anche lo stupore dell'evidenza dei fatti.