Il circuito in sintesi
Nome Twin Ring Motegi
Sede Motegi - Giappone
Edizioni disputate 17
Giri gara 24
Lunghezza circuito 4,800 km
Numero curve 14
Lunghezza gara 115,2 km
Giro record 1' 45" 350
Velocità massima 314,3 km/h
Detentore record Jorge Lorenzo (2014)
Il Twin Ring di Motegi è di proprietà di Honda, nato nel 1997 come pista per i test privati della casa giapponese, si trova in una zona montuosa a 160 km da Tokyo e ospita dal 1999 il GP del Giappone. Il circuito, abbastanza tortuoso, si sviluppa su 4800 m, conta 14 curve, per lo più lente e un rettilineo lungo poco meno di 800 metri e altri più brevi di raccordo. Si tratta di un tracciato impegnativo che mette sotto stress i freni: i dischi hanno poco tempo per raffreddarsi tra una staccata e un'altra. L’impianto è moderno: possiede anche un tracciato ovale di 2,5 km, per le competizioni automobilistiche “all’americana” e ospita al suo interno il Museo Honda, dove si possono ammirare le moto e le auto da competizione che hanno fatto la storia della casa.
Storia della Pista:
https://www.racingcircuits.info/asia/japan/motegi/
Brembo Data:
Una settimana dopo la Formula 1 anche la MotoGP sbarca in Giappone per il 16° appuntamento del Mondiale, in programma dal 18 al 20 ottobre al Twin Ring Motegi. Costruito dalla Honda nel 1997, è situato sulle colline che circondano la città di Motegi, sull’Isola di Honshū, la più grande del Paese.
Il nome Twin Ring deriva dall’unione dei termini inglese Twin e tedesco Ring e serve ad indicare la presenza su quest’area di due tracciati: un ovale e un circuito stradale che si intersecano fra le curve 5-6 e 11-12.
Naturalmente, le MotoGP utilizzano il circuito stradale che è contraddistinto da poche curve veloci e moltissime lente, intervallate da rettilinei di media lunghezza: sono addirittura 7 le curve affrontate dalle moto a meno di 100 km/h.
Proprio l’abbondanza di curve da seconda marcia lo rende fin dal suo primo impiego nel Mondiale, nel 1999 uno dei più impegnativi per i freni complice la difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e l’altra.
Il buon grip offerto dal fondo perfetto inoltre migliora la coppia frenante scaricata a terra e di conseguenza aumenta le sollecitazioni a cui sono sottoposti i freni. Per queste ragioni il regolamento della FIM impone l’uso dei dischi da 340 mm.
Due anni fa, nonostante la pioggia caduta per l’intera gara, i primi 9 al traguardo e 13 dei primi 15 hanno impiegato i dischi in carbonio. Merito anche dei tecnici Brembo che li hanno assistiti in pista, spiegando loro le modalità per il corretto utilizzo del carbonio con la pioggia.
Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100 per cento dei piloti della MotoGP 2019, il Twin Ring Motegi rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore identico a Sepang e a due piste europee.
L’impegno dei freni durante il GP
Ben 10 delle 14 curve del Twin Ring Motegi richiedono l’impiego dei freni e per 5 di queste l’utilizzo supera i 4 secondi. Ciò spiega i 33 secondi al giro di funzionamento dell’impianto frenante, equivalente al 32 per cento della gara, tra i valori più alti del Mondiale.
La presenza di 3 frenate di modesta entità (da 35 a 92 metri l’una) abbassa la decelerazione media che si ferma sugli 1,2 g. comunque superiore al valore fatto registrare dalla Honda Civic Type R in frenata da 100 a 0 km/h.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 930 kg.
Le frenate più impegnative
Delle 10 frenate del circuito 5 sono considerate altamente impegnative per i freni; mentre 2 sono di media difficoltà e 3 sono light.
La più stressante per l’impianto frenante e i piloti (1,5 g di decelerazione) è la curva 11 a 90 gradi: le MotoGP vi arrivano a 308 km/h e frenano per 5,1 secondi necessari a scendere a 86 km/h. In questo intervallo di tempo i piloti esercitano un carico sulla leva di 5,7 kg mentre le moto percorrono 250 metri e la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T schizza a 12,3 bar.
Decelerazioni di 1,5 g si registrano anche alle curve 1, 3 e 5: la 3 in particolare si contraddistingue per lo sforzo richiesto al pilota (5,1 kg sulla leva) e al liquido frenante (11 bar) necessari per frenare da 277 km/h a 93 km/h in 4,2 secondi e 202 metri.
I valori sono più contenuti alla curva 5 ma comunque superiori alla media delle altre curve del tracciato: lo spazio di frenata è di 216 metri in un tempo di 4,8 secondi per una diminuzione di velocità di 194 km/h (da 271 km/h a 77 km/h).
Prestazioni Brembo
Da quando, nel 2004 il GP del Giappone si disputa a Motegi le moto con freni Brembo hanno sempre vinto la gara delle MotoGP: il primo a imporsi fu Makoto Tamada su Honda. E anche i 4 GP del Pacifico corsi a Motegi sono stati vinti dai freni Brembo. Il bilancio delle gare corse a Motegi è il seguente: 9 vittorie per Honda, 5 per Ducati (di cui 3 consecutive con Loris Capirossi), 4 per Yamaha e 1 per Suzuki. Nelle ultime 8 edizioni 7 volte hanno trionfato i piloti spagnoli e in 3 di queste ha vinto Dani Pedrosa. Nel 2017 ha però vinto Andrea Dovizioso.
Orari TV
-SKY Sport MotoGP/HD-
Venerdì 18 ottobre ( anche su SKY Sport Uno/HD)
2:00-2:40 - Moto3 FP 1
2:55-3:35 - Moto2 FP 1
3:50-4:35 - MotoGP FP 1
6:15-6:55 - Moto3 FP 2
7:10-7:50 - Moto2 FP 2
8:05-8:50 - MotoGP FP 2
Sabato 19 ottobre ( anche su SKY Sport Uno/HD)
2:00-2:40 - Moto3 FP 3
2:55-3.35 - Moto2 FP 3
3:50-4:35 - MotoGP FP 3
5:35-5:50 - Moto3 QP 1
6:00-6:15 - Moto3 QP 2
6:30-6:45 - Moto2 QP 1
6:55-7:10 - Moto2 QP 2
7:25-7:55 - MotoGP FP 4
8:05-8:20 - MotoGP QP 1
8:30-8:45 - MotoGP QP 2
Domenica 20 ottobre ( anche su SKY Sport Uno/HD)
1:40-2:00 - Moto3 Warm Up
2:10-2:30 - Moto2 Warm Up
2:40-3:00 - MotoGP Warm Up
5:00 - Moto3 Gara
6:20 - Moto2 Gara
8:00 - MotoGP Gara
-TV8-
Sabato 19 ottobre
14:00 - Moto3 Moto2 e MotoGP Qualifiche sintesi
Domenica 20 ottobre
11:00 - Moto3 Gara diff.
12:15 - Moto2 Gara diff.
14:00 - MotoGP Gara diff.