Bel thread Fabrizio
Per quel che mi consti, l'epoca consumistica e la contestuale mole di nuovi modelli immessi a valanga sul mercato (peraltro sempre più pregni di orpelli inutili che di VERA sostanza!), ha spinto il motociclista medio ad una più marcata "disaffezione" per la moto ...la stessa moto a lungo sognata ed oggetto magari di sudato acquisto
Al di la poi di scelte personali (che restano cmq indiscutibili
), sarà ormai una quindicina d'anni che non s'assiste più a "cambi moto" posti in relazione ad eventuali problematiche, denotandosi nel contempo una spasmodica protensione verso il voler "provare/comprare" a tutti i costi ogni nuovo modello posto in commercio ...indipendentemente dall'utilizzo, capacità e, non di meno, relativo USO che possa farsi delle moto che via via si vadano cambiando
Molte delle moto che hai citato hanno dato una svolta decisa, rispetto a meccaniche/progettualità preesistenti, ma sono poi state da molti abbandonate/alienate/demolite nella pindarica ricerca di ciò che MAI esisterà ...la cd. "moto totale"
Abbandoni di "tali gioielli" (ormai d'epoca), sono per contro stati la GIOIA per vere e proprie orde di tedeschi (i veri estimatori delle
Moto-Moto), che con
quattro ceci si sono portati a casa mitici mezzi quali le Ducati Pantah 500/600, le varie special F1 - Santa Monica - Montjuic, piuttosto che SS 750/900 (le famose "carter quadro" a coppie coniche
) o le già citate Guzzi Le Mans (in tutte le versioni ...I - II e III)
...e come mai ...alcuni si chiederanno
Perchè si trattava di mezzi ancora a misura d'uomo ...moto prestazionali, dotate di cavalli veri e pronti al trotto, per la cui manutenzione (ordinaria e non) ci si poteva ANCORA occupare autonomamente, senza dover obbligatoriamente ricorrere ad onerosi meccanici, mantenendole nel tempo in perfetta efficienza con le proprie cure
Ora (tempi moderni) ...è meglio cambiar moto prima che questa perda di valore ...direi ancor prima di affezionarcisi o conoscerla a fondo
...saltando di modello in modello, magari totalmente differenti tra loro e sempre più impersonali, affascinati dagli ultimi accrocchi elettronici al pari di
allodole con gli specchi, nella sopita consapevolezza che al minimo problema si presenti (per lo più avente carattere elettronico/digitale) ci si dovrà recare in un'officina specializzata, sperando sia dotata di pc e programma dedicato
, per "decifrare" informaticamente la problematica/diagnosi espressa sul cruscotto in forma asetticamente numerica
Ma forse, caro Fabrizio, apparteniemo ormai ad una sorta di
residuati bellici ...di conseguenza solo chi ha posseduto/conosciuto le Moto-Moto potrà carpir l'essenza di tale (per noi) "mancanza"