da lucajudoka » 8 apr 2013, 8:32
Hanno assolutamente ragione i detrattori del nuovo 1200 sostenendo che il progetto iniziale è completamente snaturato. Questa moto della precedente 990 non conserva più niente. Non ha più un solo singolo elemento che possa in qualche maniera ricordare anche solo lontanamente il vecchio modello.
Questa moto non sostituisce il 990 ma semplicemente lo affianca; non voglio credere che questa possa definirsi la erede della precedente.
Fino a quando non la provi non puoi comprendere che cosa realmente rappresenti il 1200 nella evoluzione delle stradali ktm.
La bilanciatura della ciclistica è lo status quo dell'arte ingengneristica moderna: la moto ha una stabilità strabiliante sul dritto e, soprattutto, in curva.
L'ingresso nelle curve è lineare, solido, facile ed intuitivo. Stimola la guida sportiva, vai cercando il limite della tenuta di strada osando e ti senti portato ad eseguire la curva sporgendo il bacino fuori dalla sella (cosa peraltrodifficile vista la microfibra della sella, che non scivola) esattamente come faresti con una super sportiva.
La voglia di curve cresce in maniera esponenziale e la moto ti regala la sensazione di poter fare faville con pochissimo sforzo.
La progressione e la fluidità delle marce, nel susseguirsi, ha una impostazione quasi da cambio sequenziale. In sesta marcia la schiena del motore è tale per cui passare dai 110 ad uno scatto repentino, è così facile da essere quasi imbarazzante. In pratica fare un sorpasso senza scalare la marcia è possibile a qualunque velocità che la moto risponde sempre, progressivamente ma anche repentinamente.
Probabilmente con la 4a e la 5a ci fai i passi di montagna ad uscire di casa sino a rientrare, senza mai sentire la necessità di usare il cambio.
La velocità che può prendere questa moto e il modo in cui la raggiunge, è uno stimolo a delinquere e a porre in dubbio la tua capacità ad essere ragionevole.
Le sospensioni sono uno spettacolo di meccanica: molla progressiva sul posteriore (senza leveraggi) e forche regolabili asimmetricamente; a guidarla pare che riuscire a metterle in crisi sia un compito veramente arduo, complice l'ammortizzatore di sterzo di serie.
Il cupolino posto alla massima altezza ripara perfettamente anche sopra i 200 km/h (che raggiunge alla velocità della luce) un pilota di 180 cm.
Il blocchetto sx è scomodo perchè orientato tutto verso il basso (non ho avuto tempo e voglia di guardare, ma la domanda è: si può girarlo o ha i due forellini sul manubrio?) e trovo difficile manovrare le frecce.
Detto questo, il 1200 è anni luce lontano dalla 990. Lo guidi e ti sembra di guidare un potentissimo tourer, una moto di cui ti domandi però quale sia la sua vocazione.
Ha la ciclistica e le prestazioni di una supersportiva, la guida aperta e la altezza da terra di una endurona, le finiture e i materiali di un prodotto di altissima gamma, i cavalli (eccessivi) di almeno due moto messe insieme, il confort di una moto da viaggio, e un (a questo punto strano) cerchio da 21
Devo dire che sono sceso dalla moto un poco confuso. Il 990 era una moto spartana, scorbutica ed ignorante con cui dovevi fare profonda amicizia prima di dire di conoscerla e alla quale dovevi SEMPRE un profondo rispetto durante la guida.
Il 990 ha una ciclistica impegnativa che difficilmente ti regala sensazioni di semplicità con un avantreno molto fuoristradistico quindi leggero, una erogazione di potenza impegnativa nella ricerca del millimetro giusto al polso e, in generale, una sensazione di instabilità complessiva che in ogni momento ti ricorda che la forza di gravità non smette mai di lavorare.
Il 990 lo guidi come si guiderebbe una exc con gli ormoni: stesse sensazioni, stesse incertezze complessive, stessa ignoranza e, FONDAMENTALE: stessa vocazione!
In generale il 990 ti sembra una moto che sta insieme come tutte le umane cose: tanta confusione, tanta incertezza, tanta genialità e tanta fortuna.
Questa 1200 è una SPLENDIDA enduro stradale che non conosce dubbio alcuno, è un poco come il superuomo altobellobiondosciupafemmine.
E' tutta perfetta, non sbaglia niente, ha delle super prestazioni, è super in ogni suo particolare e non conosce difetto.
Volevo una moto con cui farci lunghi viaggi, volevo una moto confortevole con cui affrontare lunghe percorrenze in piena sicurezza e senza limiti.
Ho preso questa e credo di non avere sbagliato, è proprio ciò che mi serviva.
Il 990 non mi era adatto, e questa non ha niente del 990. Spero per gli appassionati delle super enduro che facciano veramente un 8/900 negli anni a venire, perchè questa 1200 apre un nuovo capitolo e ne chiude definitivamente un altro.
In Garage: KTM 1190 R; Scorpa 250 Long Ride; Yamaha Tricker 250; Yamaha Tènèrè xt 660 z; Vespa Primavera 125 1975. Honda Dominator Special