Visto che al bar si può parlare di tutto vorrei farvi partecipi di un mia grande gioia: ieri a pescasub ho avuto modo di battere un mio record personale che durava da oltre 15 anni. Si tratta della cattura di un sarago di ben 850 gr (non è un record in assoluto dato che esistono esemplari che superano abbondantemente il kg ma per me è un record riguardo questa specie notoriamente diffidente una volta raggiunta l'età adulta)
La cattura è avvenuta in 3/4 metri d'acqua con l'ormai collaudata tecnica del sasso da me chiamata tecnica Bisius (dal nick di uno dei suoi più abili utilizzatori che mi ha dato modo di conoscerla grazie ai video pubblicati sul tubo, i Livornesi fra voi l'avranno forse sentito anche nominare si tratta di Massimo conosciuto anche come il Forchetta). Ero in una zona d'ombra a pochi metri dal costone roccioso a strapiombo, ho lanciato un bel sasso 5 metri avanti a me (per i profani serve a fare rumore e attirare i pesci) e son sceso per fare un aspetto dietro un grosso masso al limitare fra l'ombra e il sole. Si sono avvicinati subito numerosi saragotti e qualche fratellino maggiore si intravedeva più indietro. Ho battuto col calcio del fucile sulla roccia ed ecco che i più temerari hanno cominciato ad avvicinarsi. Avevo già inquadrato un sarago da 3/4 etti quando ho visto apparire il testone del nostro amico, allora ho tentato il tutto per tutto, ho fatto il polpo nascondendomi il più possibile (soprattutto per evitare di allarmare il sarago più vicino perchè se scappava quello spaventava tutti gli altri come mi era già successo in altre occasioni). Da dietro la roccia ho fatto un piccolo richiamo gutturale che lo ha fatto avvicinare ancora, appena ho capito che era a portata del mio Saber 80 (arbalete in legno doppio elastico realizzato da Giorgio Dapiran, noto artigiano del settore) ho sparato anche perchè il sarago di 3/4 etti di cui prima era quasi nel cono d'ombra e senza il sole negli occhi mi avrebbe certamente sgamato. Il saragone ha fatto in tempo a girarsi e l'asta è penetrata appena dietro il peduncolo caudale. Ho preso due boccate d'aria e mi sono fiondato su di lui perchè vedevo chiaramente che l'aletta non era passata e temevo si liberasse dell'asta con un solo colpo di coda, in realtà non era più in grado di muoversi, il colpo gli aveva spezzato la spina, bloccandogli la coda e con essa ogni possibilità di fuga.
P.S. potete vedere in foto come il mio cucciolo sia spaventatissimo dal pescione; come per la Training Bike sembra voler seguire presto le orme di papà, il che mi inorgoglisce ancora di più della cattura stessa