Comprare in Cina

[Herr Doktor]

Sono bei ragionamenti quando un terzo dell'economia lombarda è controllata dalla 'ndrangheta. Guarderei prima a casa nostra e comunque nessuno è obbligato a comperare le cinesate

[Breve58]

Dico la mia: se escludiamo I prodotti contraffatti o copiati, come gli akrapovic a 60/80 euro, la maggior parte di ciò che si può ordinare su Aliexpress e' la stessa che si trova presso i canali tradizionali. Mettiamo che sono un grossista di ombrelli e li compero in Cina. Spunto il prezzo migliore ma... sono costretto a comprarne un container intero. Li pago una fischiata, forse 50 centesimi l'uno. E se poi non riesco a piazzarli tutti? Me li mangio? Allora mi tutelo rivendendoli a 4 volte tanto (2 euro l'uno) ai dettaglianti che poi a loro volta ricaricano del 100% e li vendono a chi non vuole bagnarsi a 4 euro. (sono esempi di fantasia) se compro un solo ombrello da Aliexpress magari mi arriva tra 45 giorni, magari non lo pago 50 cent ma 80 cent, ma l'oggetto è lo stesso e non mi sento in colpa perché avrei alimentato in tutti i modi il mercato cinese. Ho solo saltato dei passaggi. D'altra parte un ombrello made in Italy di qualita' può costare anche oltre 100 euro. Quando mi quadruplicheranno la pensione sicuramente mi adopererò contribuendo anch'io a comprare prodotti italiani.

[Herr Doktor]

Il ragionamento è perfetto. Purtroppo quando il primo fattore è "la mia convenienza" passa tutto, dal lavoro in nero al contrabbando alla contraffazione

[Bat21]

E qui ...sposo appieno le considerazioni/tesi di Herr Doktor

[Giax]

@Fabiosky73 non so a che tipologia di prodotti Ti riferisca, ma se è una produzione labour intensive dubito che (a parità di materiali e standard qualitativi) produrre una serie industriale costi in Cina come in Italia o Germania.

[Herr Doktor]

Impossibile

[rcostama76]

@Giax no, non è così perché il costo della manodopera e la relativa tassazione è decisamente differente, senza contare che oneri accessori quali le normative su: sicurezza, salute, ambiente sono diverse e meno impattanti.

Si può affermare che produrre in Cina (od in generale nel Far East) lo stesso oggetto a parità di qualità, costa meno rispetto alla vecchia Europa.

[Albert71]

Lo sapete vero che Pirelli una buona fetta di pneumatici moto la fa produrre in Cina, qui da noi a Ravenna c'è il polo chimico dove producono la gomma praticamente per tutte le case Europee, ingegneri cinesi sono stati quasi un anno affiancati ad un mio amico direttore di produzione per studiare e copiare la produzione della gomma dalla a alla Z , poi importata in Cina per produrre una buona parte di pneumatici importati in Europa , quindi bene o male chi è appassionato di Pirelli per le moto monta quasi sicuramente prodotti cinesi ma a detta del mio amico hanno raggiunto un livello veramente alto in pochissimo tempo !

[Giax]

Rileggendo il post di Fabiosky73 forse il sottinteso è che i costi [logistici di import e] distributivi italiani compensino il differenziale di costo industriale. Resto poco convinto.

Poi stiamo esprimendo pareri relativi a piani economici diversi: B2B vs B2C, importazione di grossisti vs acquisto diretto del consumatore finale, beni complessi vs beni banali, high end vs mass market, alto prezzati vs economici, produzioni massificate vs piccoli lotti… certe ricorrenze ci saranno, ma difficile far un fascio di tutta l’erba.

Per restare un poco più in tema MyKTM forse è meglio iniziare a circoscrivere concettualmente ad accessori o componenti per moto acquistate direttamente.

[Giax]

Nessuna ditta ti da mai il nulla osta a vendere la loro roba. Nessuna ditta ti da il nulla osta per fare sovra produzioni. Alle volte il numero di etichette che ti mandano, sono così precise, che non finisci la produzione. Se ti danno il nulla osta, di solito c'è un papiro di 12 pagine da firmare che si vende NON sul web. Inoltre, spesso, in caso di partire fallate (diverso da sovra produzione), ti chiedono l'attestato di distruzione.

Sì, concordo: la quasi totalità delle casistiche che citavo sono credibilmente condotte commerciali illecite.
Lasciavo fuori il diritto privato (internazionale) e le implicazioni (*), e nel caso mi riferivo al fatto che può capitare che il prodotto sia qualitativamente indistinguibile da quello “originale”, e a volte esattamente lo stesso.

Per i brand uno dei tanti fattori chiave nella delocalizzazione è la tutela del diritto industriale e la certezza (direi più fiduciaria che contrattuale) che non ci siano malversazioni del genere.

(*) disassamento bilancio commerciale, atrofizzazione dell’R&D del soggetto disintermediato, risvolti fiscali, morali etc

[Kinobi]

@Albert: il punto che te hai toccato è uno dei nodi della questione. I cinesi in, tu dici un anno, hanno avuto tutto il know how della Pirelli. Ora le gomme Pirelli di prorietà e produzione cinese, hanno un eccellente prodotto. L'Italia ha svenduto un secolo di know how in un mese, e qualche miliardo. Sappiamo che sarà impossibile per un'azienda italiana avere un vantaggio competitivo contro fornitori X100 volte le nostre dimensioni, per cui, la logica, dice saremmo polverizzati nel settore gomme. Io non so gli azionisti di Pirelli che nazionalità avessero, ma non hanno lasciato un grand futuro ai loro figli.
Concludo che ho tre figli.

@ Matteo 67
In un'altra vita fecevo il programmatore di computer. E' vero che tutta l'elettronica è cinese o koreana. Da non fare mai confusione tra i due paesi che hanno fatto una guerra anche recentemente. Il fatto che l'elettronica è molto recente come tecnologia ed il vantaggio di cui sopra, non lo abbiamo mai avuto. Tutto viene dalla Cina o Korea (o dalle loro fabbriche sparse nel sud est asiatico) perchè li si è iniziato a fare tutto.


Molto interessante era un articolo sul Finantial Time di alcuni mesi fa. Spinti da Trump (che lo dico, per me il migliore presidente USA su alcune cose degli ultimi 100 ani, con la postilla che era un ignorante), alcune ditte, avevano/hanno cercato di riportare in USA la produzione "strategica". Non si riporta una produzione in un paese se sei pratico di produzione, l'unica cosa che puoi riportare è un tentativo di mini produzione che ha cicli temporali comunque lunghi: 5/8 anni per vedere dei risultati.
Una è apple. La quale ha ricevuto un assegno da 100 miliardi di dollari. Per capire, il Recovery Plan è 207 mi pare.
Ebbene, la ditta della mela, si è stanziata in Texas (vi dice qualcosa Texas Instruments?), perchè cercava di trovare un terreno fertile per riattivare la sua produzione di iPhone. Dovevano solo assemblare, i semi conduttori arrivano da Samsung o da QuadComm. Colta di sorpresa da un eccesso di domanda di questo telefono, apple ha dovuto accelerare i tempi in quanto Wuhan (eh si, Wuhan) era in lockdown. apple, in USA (dove ti licenziano in 1 secondo e te ne vai dopo 20 con lo scatolone in mano) ha dovuto arrendersi all'evidenza dei fatti:
- non trovava le viti in USA e doveva attenderle dalla Cina. Non esiste più in USA una fabbrica di viti!
- generazioni di "studia che non vorrai mica fare il mio lavoro" hanno creato una manodopera pessima, poco precisa e con manualità scarsa. Del tipo "predi il cacciavite" e questo vedi che lu impugna come una forchetta. Valanag di errori su telefoni sigillati (per cui di difficilissima riparazione) e molto lenti.
- per sopperire a una pessima efficienza, hanno chesto di fare straordinari. Non si poteva assumere, perchè comunque non si trovavano operatori. I sindacati (comunque inesistenti in USA) hanno messo il carro girato verso la direzione di marcia, non dico di traverso.

L'articolo, concludeva che mentre in Cina (nella famosa Quadcomm) se ti diconodi dormire sotto la tua postazione ma fare quei c@zzo di iPhone, tu lo facevi, anche per 70 ore alle settimana e nessuno diceva nulla, in USA, per i motivi di cui sopra, la resa (da non confondere con efficienza) era 1/8 per operatore con costi comunque 3 volte superiori. Si capiva dalle linee che ora in CIna si fa poco di questo 70 ore alla settimana, perchè i nuovi servi sono in Vietnam o paesi limitrofi. Aggiungo io: dagli tempo tocca a noi.

Per cui, conlcudo, tassazione, manodopera, ambiente, sono tutti dei punti che incidono. Quello che in tanti in particlare nei settori alti delle imprese non comprendono, è che il know how è una cosa che una volta venduto, o lasciato copiare, non tornerà mai più. E permettere di copiare spudoratamente, è peggio.
Tanti dicono siamo servi degli USA in Italia con tante basi militari. Non hanno capito che saremmo servi dei cinesi se già non lo siamo. E ce la siamo cercata.

[Kinobi]

accessori o componenti per moto acquistate direttamente.

Tip il TFT di KTM? O direi di CF?

[Giax]

Trump (che lo dico, per me il migliore presidente USA su alcune cose degli ultimi 100 ani, con la postilla che era un ignorante)

A parte che concordo solo sulla cosa freudiana dei 100 ani, Te prego la politica no.

[Paolol61]

Io concordo con Kinobi, ( ma lasciamo al politica a se ) in buona parte per esperienza diretta e in altra per esperienza indiretta, i cinesi non sono piu' quelli di 20 anni fa' hanno studiato ( soprattutto in america/UK) quindi hanno bravi tecnici e non sono piu' quelli che fanno brutte copie di prodotti occidentali ( non nel design quello e' roba da Italiani ) .
Pirelli come altri aveva bisogno di soldi e mentre anni fa' erano Francesi,Tedeschi,Americani che compravano le ditte ora sono i cinesi non vedo molta differenza, ormai e' tardi le migliori ditte sono state vendute/svendute.
Io compro componenti (pochi pezzi) Cinesi e pago dazi e spese, ho clienti che comprano container e pagano dazi e spese di importazione alcuni mandano il file CAD e gli ritorna il container di pezzi, non vedo nessun tipo di nero nei settori che conosco, ma resta il fatto che quello della Cina costa 1 euro e quello ipoteticamente fatto qui con gli stessi materiali e specifiche costerebbe 10. Poi sono d'accordo che la ( ma anche in USA ) i controlli e le leggi su lavoro/ambiente/.. sono una barzelletta rispetto a noi.
Non credo che ci sara' molta differenza fra la CFmoto fatta in cina e la Benelli fatta in italia con pezzi cinesi, se non il design delle sovrastrutture.

[Kinobi]

@Paolo
E' esattamente quello che dico io.
Il B2B (ditta a ditta) è fiscalmente corretto.
El il B2C (ditta al consumatore o rivenditore al consumatore) tipo via Amazon o Aliexpress, che è nero puro. Anche se fatto con basi industriali, ma sempre B2C.

@ Giax
Trump non è visto bene da tanti al mondo. Ti suggerisco di guardare un film però: The Great Hack su Netflix. Trump ha cercato di riportare in USA della produzione, vedi ad esempio Indian o HD. Di per se, ha ragione, aveva ragione. Solo che non era una soluzione a breve termine, mentre la presidenza è a breve termine. Perchè gli USA (come noi) siamo un mercato, ma con poco know how.
Prendiamo KTM, visto il nome del forum:
- maggioranza indiana.
- 70% delle moto fatte in India.
- Know how trasferito agli indiani.
Io non so a Mattinghofen cosa pensi la gente che vive in paese. Cosa resterà li tra 10 anni, se non le vacche a pascolare. E questo non è un problema. Il problema è come a Mattinghofen riusciranno tra 20 anni a non dover solo pascolare vacche e tirarsi fuori da una spirale di decrescita paurosa.


Comunque...

[Breve58]

Come mai siamo così stupidi? 40 anni fa nel comparto ceramico di Sassuolo c'erano 600 stabilimenti. Poi "abbiamo" esportato la tecnologia prima in Spagna (anni '80) perché la mano d'opera era meno costosa poi progressivamente in tutto il mondo. Risultato: oggi la Spagna ha superato l'Italia come milioni di mq prodotti. Attraversando la zona del comprensorio ceramico si vedono molti capannoni abbandonati o in demolizione per realizzare centri commerciali, supermercati e palazzi. Non c'entra un fico secco col comprare cinese ma si tratta della solita musica che suona da un bel po' di tempo.

[Herr Doktor]

Le Benelli sono fatte 100% in Cina e arrivano già assemblate. Pure il progetto è cinese

[Green]

:down:

[Green]

robe cinesi? costano poco valgono meno.
un conto se una azienda europea o statunitense o giapponese ecc. commissiona in cina oggetti con scarso valore tecnologico ( e poi anche qui ci sarebbe molto da parlare ) giocattoli con plastica tossica, pressofusi in zama spacciati per alluminio, ghisa piena di soffiature e cricche tinte di tessuti cancerose .... comunque se parliamo di telefonini o radioline o taglia capelli potrebbe anche andare ma per il resto ... ognuno faccia ciò che vuole ma vale sempre il discorso a *
( ps: ero un commerciale che per 40 anni ho trattato prodotti di alto valore tecnologico industriale tipo robot macchine utensili componenti settore automotive, macchine industriali e cosi via ) e ogni volta che un prodotto veniva "girato" per cosi dire in manifattura alla cina ci sono " SEMPRE STATI PROBLEMI " puoi anche andare da loro fare scuola e dare direttive con specifiche ma dopo un po ti inchiappettano.. perchè sono ignoranti arroganti e supponenti ma con la faccia da c...che davanti ti fanno l'inchino poi iniziano a fare come gli pare usano altri materiale , altre viti in ferro spacciate per viti in 8.8 o 10.9 marchiate ma farlocche , altri collanti, e oltretutto ti copiano il prodotto o lo svendono al loro amico.
*** un paese che non rispetta i brevetti altrui e li copia pure male dovrebbe essere isolato dal mondo intero ***
per me che ci ho avuto a che fare che si tengano la loro oggi sono in pensione e per lavoro non ho più interesse con i cinesi ma di sicuro quando compero qualcosa cerco sempre di fare attenzione ricordando che anche le famose tazzine cinesi hanno i ricamini al cromo stagno ecc che se non ben fatte rilasciano le sostanze... fate vobis ciao ciao

[matteo67]

un ragionamento fermo all'eta' della pietra.....scusa tanto