Ciao ragazzi, venerdì scorso ho ritirato la Kappona lasciando al concessionario la mia amatissima ADV1250, e nel weekend ho iniziato a farmi un’idea della nuova moto.
Ho poi condiviso coi ragazzi del forum BMW queste mie impressioni, ricevendo molti feedback la maggior parte dei quali di approvazione per la scelta fatta… poi c’è anche qualcuno che dice che la terrò pochi mesi e farò dietrofront, ma vabbè !
Mi farebbe piacere condividere le stesse considerazioni con voi e sentire cosa ne pensate , sperando anche che possano essere utili a qualcuno o che comunque possano essere spunto di discussione.
È la prima discussione che apro in questo forum e mi sembra giusto iniziare in questo modo, anche per un tributo alla moto che ho amato e ha preceduto l’attuale.
Riporto qui il testo del mio messaggio (molto lungo) scritto su Quellidellelica
ADV1250 vs SADV S 1290
Modalità “brutally honest” ON
Cercherò di valutare ogni aspetto in maniera più oggettiva possibile, anche se la soggettività è quasi impossibile lasciarla completamente da parte, in certi giudizi.
Due premesse:
1) sono in rodaggio (con ciò che comporta e consegue per un motore nuovo che deve ancora slegarsi) e non ho tirato oltre i 6500 giri, quindi non so ancora cosa succeda oltre quella soglia.
2) non ho ancora montato la sella PP alta ed i risers che dovrebbero modificare alcuni aspetti di ergonomia e comfort
Da ciò che ho notato, e dalle sensazioni che ho ricevuto, posso dire che il mio ex ADV 1250 (dotato di risers che alzano e arretrano il manubrio di circa 3cm) batte sicuramente il mio attuale Super Adventure 1290 in :
- Comfort generale: sella molto più imbottita, manubrio più largo, alto e vicino al corpo, erogazione* più burrosa e grande facilità* di guida (riprenderò i due argomenti subito sotto) creano un quadro per cui l’ADV complessivamente risulta più confortevole sia fisicamente che “psicologicamente”, con un approccio molto user friendly che mette a proprio agio immediatamente e che permette di fare moltissimi km con veramente poca fatica e poco impegno psicofisico. In ottica Touring, con andature da tranquille a mediamente brillanti, penso che l’ADV sia un pacchetto superiore, e preferibile soprattutto sulle lunghe distanze
- Erogazione motore: qui è sicuramente soggettivo ma per me il boxer 1250 ShiftCam è un motore difficile da battere: per come “pulsa”, per come risponde al comando del gas e per come spinge in maniera “burrosa” e gentile ma energica a regimi bassi e medi, diciamo fino ai 5000, entro i quali si ha tutto ciò che serve nel 90% delle situazioni e le mie percezioni mi dicono che sia più “coppioso” del KTM, e sembra spingere di più nonostante lo svantaggio di peso… cosa da riverificare dopo il 1º tagliando
Il V2 austriaco è sicuramente un mostro di potenza in alto, ma è un po’ più irruento nella risposta al gas e vibra in maniera per me meno gradevole del boxer, anche se non posso dire che sia fastidiosa.
Entrambi sono definibili “pugno di ferro in guanto di velluto”, ma nel boxer c’è un po’ più velluto, ed il ferro arriva e finisce prima, nel V2 c’è sicuramente più ferro ma bisogna “estrarlo” a regimi più elevati.
Devo però dire che la trattabilità del KTM mi ha sorpreso, nelle marce fino alla 4ª si riesce a scendere a regimi del tutto analoghi a quelli a cui sono abituato col boxer, e da lì riprendere senza strattoni e senza sentire la catena sbattere… notevole, non mi aspettavo tanto.
- Facilità di guida: l’ADV 1250 è… “pane burro e marmellata”: ci sali, innesti la 1ª e vai… e ti sembra di averla sempre guidata (in effetti io la guido da molto tempo, ma credo valga anche per molti altri che la guidano da poco) per come è intuitiva e docile.
La geometria della ciclistica dalle doti quasi “magiche” e il manubrio extra large, in movimento fanno sparire buona parte del peso, l’elevata inerzia della moto viene fuori solo nella guida molto sportiva, e può mettere in crisi le sospensioni che non sono all’altezza di quelle della rivale, e non nascono per reggere certi ritmi.
Ma nella guida disimpegnata o anche moderatamente sportiva … fa diventare pilota anche chi non lo è (come me, ad esempio), e anche nello stretto si destreggia con una leggerezza inaspettata, permettendo di tenere ritmi anche allegrotti senza nemmeno farci caso, senza accorgersene, guidando con lo sguardo e, potenzialmente, con una mano sola.
In questo sicuramente influisce anche la scelta della gommatura, che può dare più agilità e leggerezza o più stabilità, ma indipendentemente dal tipo di profilo montato l’ADV scende in piega e si lascia guidare con una facilità superiore a quella del KTM, che richiede qualche “competenza” ed un minimo di impegno in più…
- Qualità dell’illuminazione: nella guida notturna il faro del GS è secondo solo… a quello dell’RT!
L’intensità del fascio luminoso e l’efficacia del sistema adattivo nell’illuminare l’interno curva lo pongono un gradino (o anche 2!) sopra a quello del 1290!
Ho già guidato il KTM col buio e … sul dritto direi che non è esagerato ma fa il suo, in curva i 3 faretti che si accendono in sequenza nelle varie inclinazioni proiettano 3 “pannelli” luminosi non particolarmente intensi e non perfettamente allineati tra di loro e allo sviluppo della curva: meglio così che niente (qualcosa si vede) ma il GS fa un altro mestiere, e l’interno curva è illuminato in modo più omogeneo e maggiormente.
Questa differenza si traduce in maggior comfort visivo e maggior sicurezza.
- Consumi: il KTM è nuovo e probabilmente consuma un po’ di più di quando avrà fatto qualche migliaio di chilometri, ma per ora la media è sui 18 km/l (che comunque non è male) contro i 20-21 dell’ADV, più o meno a parità di percorsi e di apertura del gas
- Cardano: ieri , dopo quasi 600 km percorsi in totale, ho dato una prima passata di spray alla catena del KTM… si fa, ma preferirei non doverlo fare, come negli ultimi quasi 20 anni!!
- Protezione aerodinamica di fianchi e gambe: il serbatoio largo dell’ADV funge quasi da carenatura e i flussi d’aria, fredda (dall’ambiente) o calda (dai radiatori) che sia, sono deviati più efficacemente dalle gambe del pilota.
Sul KTM ne arrivano un po’ di più… con le temperature con cui ho guidato per il momento non ho notato calore fastidioso, bisognerà vedere più avanti
Ma anche il KTM ha parecchi punti a suo favore, nei quali batte il BMW, e allacciandomi all’ultimo “vantaggio” dell’ADV partirei proprio da quello che forse mi ha stupito di più :
- Protezione aerodinamica di busto, testa e braccia: non me lo sarei mai aspettato, ma il frontale con quel faro gigantesco, il plexiglas, e i paramani del KTM creano una “bolla” più calma di quella che si ha con l’ADV!
Un po’ di aria arriva ma sono flussi molto puliti, con pochissimo “buffeting”, e anche il comfort acustico è superiore.
Venerdì, durante il mio ultimo viaggio con l’ADV verso il concessionario di Piacenza dove dovevo permutarlo col KTM, ho fatto autostrada, ascoltando musica negli auricolari come al solito: da velocità superiori ai 120-130 il suono degli auricolari era quasi coperto dal rumore del vento (ma in parte anche dello scarico, più rumoroso di quello di serie del KTM), e un po’ di turbolenze sulle braccia e intorno a collo e spalle c’erano
Anche il KTM nel weekend l’ho provato in autostrada, fino a circa 150 km/h: stentavo a crederlo io per primo, ma avevo meno turbolenze e rumore causato da esse, e riuscivo ad ascoltare meglio la musica! Non l’avrei mai detto!
Prima ho detto che per il Touring disimpegnato l’ADV è un pacchetto preferibile in generale per l’equilibrio complessivo che offre, ma alla voce comfort acustico il SADV secondo me lo batte.
E non solo in quello…
- Sospensioni: semplicemente fantastiche!
Possibilità di regolazioni infinite (e con ogni step si sente la differenza! ) ma anche possibilità di avere dei setting predefiniti di precarico e idraulica che semplificano la vita anche a chi non mastica la materia.
Ma non sono solo altamente sofisticate, sono anche altamente evolute ed intelligenti (e studiate intelligentemente), perché ad esempio è possibile mantenere la funzione adattiva del precarico anche utilizzando 3 differenti altezze di retrotreno, (Low, Standard e High) in modo da poter avere sospensioni semi-attive con 3 assetti diversi, da più seduto dietro a più puntato sul davanti, accontentando i gusti e le esigenze di guida di tutti… e la stessa cosa vale per l’idraulica!
Con sospensioni così ci si può realmente confezionare la moto addosso, e avere un attimo prima un tappeto volante che passa su tutto in totale comfort (filtrano veramente benissimo! ) , con un’avancorsa aperta che arrotonda le linee e dona grande stabilità, e un attimo dopo, se lo si vuole, una supermoto rigida, agile ed iperreattiva che asseconda ingressi fulminei senza battere ciclio e fa sentire ogni cosa che passa sotto le ruote.
Ho scritto volutamente “un attimo prima” e “un attimo dopo” perché tutto questo si può fare in movimento, senza bisogno di fermarsi… un altro bel vantaggio!
La funzione Anti-Dive attivabile a piacimento poi permette di scegliere se avere la forcella che affonda in staccata, per caricare l’anteriore e chiudere l’avancorsa, agevolando ingressi in curva sportivi, o farla affondare molto poco per ridurre i trasferimenti di carico a tutto vantaggio, ad esempio, del comfort del passeggero (o di chi è abituato al telelever) che non si trova scaraventato in avanti in frenata… e funziona bene!
Mi fanno rimpiangere il telelever solo per come riduceva le reazioni sullo sterzo in occasione di sconnessioni prese a moto piegata
- Elettronica di controllo: come per le sospensioni, anche i vari sistemi elettronici presenti sulla moto sono super sofisticati e super regolabili, e in accelerazione consentono di gestire finemente (9 livelli + esclusione totale) il grado di slittamento della ruota posteriore o di quanto l’anteriore si solleva da terra ( in realtà il sistema è unico, non c’è un “wheely control” separato, ma in pratica con quanta libertà si dà al posteriore si stabilisce anche il grado di impennata prima che il sistema intervenga).
Questo amplifica le possibilità di sfruttare l’enorme potenziale di questo motore con maggior sicurezza, e di divertirsi molto!
- Cambio: frizione molto morbida, innesti precisi e silenziosi e QS che nel 90% dei casi funziona in maniera che oserei definire commovente, è davvero un piacere da utilizzare!
Ogni tanto qualcosa si impunta, ma per come funziona nella maggioranza delle volte credo di essere io la causa di quei malfunzionamenti, probabilmente devo ancora capire qualcosa…
- Peso, altezza sella e facilità di spostamenti da fermo e a basse velocità: se l’ADV in movimento maschera molto bene i suoi chili, il SADV si prende una grande rivincita nelle manovre da fermo!
La sella è alla stessa altezza (850 cm.) della mia RT dotata di sella comfort alta e a seconda della posizione è 3-5 cm più bassa di quella dell’ADV, ed il peso è esattamente a metà strada tra quello dell’ADV e quello del mio … scooter (C400GT) !!
Anche per uno alto come me (186 cm.) a volte l’ADV impone attenzione a come si parcheggia o a dove si appoggia il piede a terra, perché basta poco per trovarsi potenzialmente in difficoltà (io stesso diverse volte ho “zampettato” in modo quanto meno ridicolo), e se non si supera almeno il metro e 75-80 questo rischio è all’ordine del giorno; con il SADV questa evenienza è molto più difficile da verificarsi, se non totalmente scongiurata.
E anche il posizionamento della moto sul cavalletto centrale è sensibilmente più agevole e meno faticoso.
Il cavalletto laterale invece mi sta cordialmente antipatico, per estrarlo bisogna passare il piede dietro la pedana, mentre nell’ADV basta far scorrere in avanti il tallone mentre si poggia il piede a terra per incontrare il “pirulino” del laterale ed estrarlo… lo trovo più naturale.
E siamo arrivati al punto cruciale: quale è, delle due, la moto più bella, gratificante e divertente da guidare?
Qui si entra per forza nel soggettivo, e comunque “bella da guidare” e “divertente” possono essere due concetti nettamente distinti…
Ho già parlato della facilità dell’ADV, e di come renda accessibili ritmi di tutto rispetto con un impegno molto ridotto: per questo motivo per tanti (mi ci metto anch’io, che non sono un pilotone e invece sono uno scansafatiche! ) può risultare mooolto gratificante e bella da guidare… e sa anche far divertire!
Ma la KTM… potenzialmente se la mette nel taschino, sia alla voce efficacia , che a quella sportività , che a quella divertimento.
È vero, è un po’ più fisica e richiede un po’ più di impegno (nemmeno troppo in verità) , ma ripaga con una solidità e precisione veramente notevoli e maggiori della rivale bavarese, e l’elettronica sofisticatissima rende possibile “osare” moltissimo potendo contare su un angelo custode che veglia su di noi se esageriamo!
Al momento posso dirmi contento di questo cambiamento, la moto mi piace molto, anche esteticamente, e ho intenzione di approfondirne la conoscenza, cercare di cucirmela addosso e godermela per un po’.
Non è perfetta, ma nessuna lo è… ci saranno sicuramente momenti in cui preferirei riavere l’ADV, magari in una di quelle giornate che capitano a tutti in cui ci sentiamo un po’ meno in forma e pimpanti… ma nel complesso ho la consapevolezza di avere un’altra moto fantastica, anche se con l’equilibrio più spostato verso le prestazioni e la sportività.
Paradossalmente potrei decidere di cambiarla anticipatamente se… dovessi accorgermi di fare troppo il deficiente alla guida, e questa moto te lo chiede in ginocchio di farlo!!