da Breve58 » 10 lug 2023, 9:36
Prendo spunto dalle attuali giornate di caldo torrido che, a chi più, a chi meno, condizionano il godimento dell'uso della moto. L'episodio che sto per descrivere risale ad un paio di settimane fa ed in tanti anni non mi era mai capitato. Premetto che il calore sprigionato dalla mia Ktm non mi ha mai dato fastidio, anche se qui nel forum se ne discute parecchio. Faceva già parecchio caldo anche se non come adesso. Erano le 15,00 e stavo rientrando da un bel giro sui monti, a meno di 10 km da casa, quasi arrivato, mi trovavo sulla cosiddetta tangenziale nord di Verona, che non è una tangenziale perché mancano le corsie di emergenza nonostante sia a 2 corsie per senso di marcia e con limite di velocità recentemente abbassato a 70 km/h. Tutti fermi, stanno asfaltando e la carreggiata si restringe ad una sola corsia. Fermi per 2/3 minuti poi spostamento in avanti di 15/20 mt. così lentamente che in prima al minimo la Sadv 1290 è troppo veloce e devo tirare la frizione più volte. Questo si ripete all'infinito. Del perché ci si muova così lentamente lo scoprirò più avanti constatando che anche una volta superato l'imbuto i veicoli procedevano a passo d'uomo perché la strada era troppo stretta, in più gli operai si muovevano incuranti della possibilità di essere urtati, per loro fortuna i conducenti usavano appunto molta prudenza. Lascio immaginare il calore che saliva dall'asfalto arroventato sommato a quello del motore e a quello del sole cocente addosso. Avevo bevuto acqua mezz'ora prima, sono consapevole che col caldo si rischia la disidratazione senza accorgersene ma nonostante ciò dopo venti minuti di inferno ho iniziato a sentirmi prima disorientato poi credo di essere andato vicino ad un collasso. Ero naturalmente bardato di tutto punto e a parte la protezione maggiore in caso di scivolata quando il caldo è troppo mi sono sempre domandato se soffrano maggiormente il caldo gli intutati oppure i denudati, pensandoci bene nel deserto i beduini sono completamente coperti, mica in canottiera e braghe corte! Non c'era la corsia di emergenza per riprendersi un pò e le auto ed i camion sulle due corsie erano talmente vicini che era impossibile superare la fila da qualche parte. Anche scooteristi dallo zig zag facile avevano rinunciato. Credo di non essere svenuto solo perché sapevo dove sarebbe finito tratto con i lavori e negli ultimi dieci minuti mi sono mentalmente concentrato sul: "c'è la devo fare". Col caldo che ci aspetta mi domando in una situazione simile su di una strada che non conosco e sopratutto non ho idea per quanto tempo debba rimanere in quella situazione quindi non posso essere aiutato dalla forza di volontà come descritto sopra. Non auguro al mio peggior nemico di sentirsi in trappola come mi sono sentito io in quella mezz'ora.