Sebastian Loeb pilota rallye della Citroen e pluricampione del mondo nel 2004, 2005, 2006, 2007 e 2008 forse guiderà una F1. Intanto da Parigi rimbalza la notizia del possibile esordio di Loeb in F1, già al Gp di Abu Dhabi, ultimo Gp del mondiale 2009. Lo anticipa oggi il quotidiano francese "l'equipe", ricordando che il pluri-iridato alsaziano, che ha appena rinnovato per altri due anni con la Citroen, nel Mondiale rally porta i colori della Red Bull, che vorrebbe quindi affidargli il volante di una delle sue monoposto.
Con la squadra "maggiore" possibilmente ancora impegnata nella lotta per i campionati piloti (sia Webber che Vettel hanno chance di trovarsi in lizza per il titolo fino all'ultimo) e costruttori, Loeb verosimilmente verrebbe dirottato sulla seconda squadra, la Toro Rosso, attualmente in pista con lo svizzero Sebastien Buemi ed il catalano Jaime Alguersuari.
E’ una speculazione insistente quella che vedrebbe la USF1, il team americano che dal prossimo anno intraprenderà l’avventura nel campionato di Formula 1, approcciare con insistenza il pilota francese di rally Sebastian Loeb.
Non è la prima volta che il cinque volte campione del mondo WRC viene sospettato di essere pronto al grande salto, frenato forse solo dalla eccellente collaborazione con Citroen assieme alla quale è padrone assoluto del mondiale rally dal 2004. Sembrava pronto già nel 2007 per far parte del team Renault ma la vicenda si concluse con un nulla di fatto.
A confermare l’interesse USF1 verso l’asso francese è il direttore sportivo della scuderia americana Peter Windsor il quale, ribadendo l’orientamento ad ingaggiare piloti americani, vede in Loeb una delle papabili guide titolari per il 2010. Dal versante Citroen non giungono ne conferme ne smentite, viene invece annunciato un probabile rinnovo del contratto di Sebastian Loeb.
All’orizzonte una soluzione quanto mai curiosa e inedita, il “manico” francese potrebbe avere un ingaggio “part-time” in seno alla USF1, partecipando ai weekend di gara quando il campionato WRC lo permette.
E’ sicuramente una situazione anomala rispetto alle condizioni attuali, ma la Formula 1 sta cambiando radicalmente e la soluzione di permettere ai piloti di partecipare a competizioni diverse potrebbe diventare una consuetudine.