Premessa - Onde evitare puntigliose precisazioni, qui sotto uso il generico ma improprio termine
batteria al posto del più corretto
accumulatore.
A costo di ripetere quanto già detto, ricordo che le capacità di avviamento di una batteria
NON si possono valutare da una semplice misura di tensione a vuoto.
Allo stesso modo NON si può valutare questa capacità dalla semplice misura della perdita di tensione a vuoto dopo X giorni dalla ricarica.
Se la batteria non riesce ad erogare la giusta quantità di corrente, la sola tensione a livelli nominali non basta.
Come prima azione io verificherei se ci sono problemi di dispersione nell'impianto elettrico della moto: si deve rimontare la batteria e mettere IN SERIE al positivo un multimetro configurato per leggere le correnti.
Se a quadro spento il valore letto è di qualche decina di milliAmpere
(*) direi che siamo nella norma, altrimenti c'è dispersione che scarica la batteria anche a quadro spento.
(*) - Valore stimato, ma non conoscendo bene nè moto nè quali accessori sono eventualmente montati, suggerisco di fare una telefonata al concessionario per chiedergli il valore stimato (e attendibile) per verificare con cognizione di causa.
Se la prima verifica dà esito negativo, ossia non c'è dispersione, verificherei se il sistema di ricarica funziona correttamente ossia: tolgo il multimetro in serie, monto i morsetti come di consueto, accendo il motore, lo porto intorno ai 3000-3500 giri e verifico se ai morsetti batteria arriva una tensione di circa 13.5 - 14.0 V, con valore stabile.
Se anche questa verifica va a buon fine, inizierei seriamente a pensare di cambiare batteria. E per la tecnologia scegli quella che ti dà maggior feeling.
L'ottimista dice: "Il bicchiere è mezzo pieno".
Il pessimista dice: "Il bicchiere è mezzo vuoto".
L'ingegnere dice: "Il bicchiere è progettato male perchè ha capacità doppia rispetto a quella necessaria!!!".
Federico