Ieri sera mi sono fatto un giretto di mezz'ora abbondante sulla nuona Yamaha MT-09 a tre cilindri e mi sono fatto un quadro abbastanza preciso di questa nuova Yamaha che potrei sintetizzare così... è una moto della madonna ma non la cambierei con la mia SMT !!!
Si ragazzi è una moto favolosa, che finalmente riporta un po' di novità ed emozione in mezzo a tante motorette insipide e senza attributi, però in mezzo a tantissime luci c'è anche qualche ombra non da poco... in primis il fatto che non è assolutamente una moto per poco esperti, richiede capacità di guida ed esperienza perchè l'accoppiata tra motore e ciclistica non è delle più rilassanti in circolazione.
Partiamo da lui, dal motore... bhe qui secondo me Yamaha ha fatto una gran cosa... siete convinti che 115 CV siano pochi ? Provatelo e cambierete idea. Tira come una bestia a qualsiasi regime, da 1.000 giri fino al limitatore, e ha una fluidità di marcia pazzesca che permette in sesta di scendere fin quasi a fermarsi per poi riprendere con una forza sufficiente a farti aggrappare al manubrio ! E' veramente un motore allucinante, per la guida in strada sicuramente il più piacevole che potrei al momento immaginare, e condisce il tutto con un sound di scarico e di aspirazione che al salire dei giri diventa davvero appagante. Ah dimenticavo, zero vibrazioni. Quindi il motore del secolo ? No, perchè ha due difetti non da poco: primo il cambio, davvero lento duro e contrastato in pieno stile Yamaha, magari con il passare dei km migliora... secondo un on/off abbastanza fastidioso, e lo dice uno che avendo la SMT è abbastanza abituato a gestirlo... in mappa B si sente poco, ma in mappa Standard e soprattutto in mappa A (la più aggressiva) sporca non poco la fase di riapertura a centro curva. Peccato, spero che in futuro riescano a migliorarlo. Per chiudere il capitolo motore: ho preso come riferimento un tratto di curve medio/lente, all'andata le ho fatto tutte tra terza e quarta e al ritorno le ho fatte tutte volutamente in sesta... cambia poco, il tiro del motore è tale che puoi guidare come cavolo di pare ! Incredibile.
Veniamo alla ciclistica. La moto è davvero leggera, lo senti spostandola da fermo e muovendola tra le gambe una volta in sella, l'inserimento in curva è rapidissimo e invoglia a piegare sempre di più. La forcella lavora secondo me bene, sostiene alla grande staccate decise e inserimenti aggressivi senza andare in crisi in caso di sconnessioni o sul ciotolato; purtroppo non è accordata bene con il mono, che da buona tradizione jap non mi pare di buona qualità... secco nelle risposte, in caso di sconnessioni in successione genera saltellamenti e rimbalzi poco piacevoli. La guida è comunque molto facile e amichevole fin che il ritmo è normale, e questo ti porta a pensare di poterlo alzare senza problemi... errore ! Iniziando a guidare sul serio viene fuori il carattere deciso spigoloso della moto, e servono esperienza e capacità per non rischiare di trovarsi in difficoltà: la sveltezza della ciclistica unita alla furia del motore restituiscono una moto nervosa e impegnativa, dando gas a martello in uscita di curva lo sterzo si alleggerisce molto e fa perdere un po' di precisione e di controllo... nulla di preoccupante, ma per fare sul serio ci vuole concentrazione e capacità. Freni ottimi per potenza e modulabilità, ma inferiori ad esempio ai Brembo della mia SMT.
Passiamo al confort... direi sufficiente ma nulla di più. La posizione di guida mi è piaciuta, corta e raccolta sembra di impugnare direttamente la ruota anteriore ma senza arrivare allo scarso feeling che regala ad esempio la Ducaudi Hypermotard, la posizione di busto e braccia mi ha ricordato molto quella della SMT mentre le gambe sono più scomode perchè le pedane sono piuttosto alte ed arretrate... scelta credo obbligata per avere buona luce in piega dato che sella non è alta da terra. I comandi sono tutti piacevoli e ben posizionati (a parte la leva della frizione, troppo vicina e non regolabile), la sella è stretta e ben conformata ma secondo me duretta. Protezione areodinamica... non pervenuta, zero totale.
Finiture direi buone anche considerando il prezzo, però alcune cadute di stile proprio non le capisco: leva frizione non regolabile come ho già detto, radiatore in ferraccio bruttissimo, cavi e connettori della strumentazione completamente a vista.
Chiudo con l'estetica, che ovviamente è personale... in foto non mi era piaciuta ma devo ammettere che dal vivo rende meglio, però continuo a non digerire la vista anteriore... il faro quasi incastrato tra gli steli della forcella e la strumentazione buttata li alla membro di segugio proprio non li tollero... almeno quando si è in sella non si notano ! Non la trovo un esempio di bellezza ed eleganza, però ha un suo perchè e dice qualcosa di nuovo.
Finisco spiegando quello che ho detto in apertura. Ritengo che Yamaha abbia fatto una gran cosa, una moto capace di distinguersi e di portare una ventata di novità nel settore, con un motore fenomenale (da rivedere però l'on/off) e con una guida non per tutti ma molto appagante se piaciono le moto di carattere. Bravi davvero ! Non la cambierei con la SMT perchè rispetto alla mia è molto meno versatile (la posizione del passeggero mi è sembrata infelice, la calacità di carico è limitata, poca propensione al turismo) e perchè non amo le nude senza un minimo di riparo. Però le qualità di questo progetto sono molte, se da questa base ricaveranno una semicarenata con identico piacere di guida e maggiore versatilità la considererei seriamente.
Spero di non avervi annoiato, e da ultimo un consiglio... andate a provarla, se lo merita !
Lamps