Corso di guida in pista con la SMT

Vi posto il mio report della mia giornata al corso base di guida in pista di Mirko "Haslam" Maffesi della 76 Racing Team, giornata che si è svolta ieri sul circuito di Ottobiano (PV) sede della scuola di Mirko.
La giornata comincia alle 05.15 quando mi suona la sveglia, ci impiego un attimo a capire cosa cavolo stia succedendo così nel cuore della notte ma subito mi scatta l'interruttore "devo andare al corso !" ed ecco che la prima scarica di adrenalina della giornata mi porta in men che non dica nel mondo degli svegli
Colazione, vestizione, la moto è già pronta dalla sera prima e alle 06 in punto giro la chiave e parto... nel buio più totale e con un freddo becco che proprio non mi aspettavo, ma niente e nessuno potrebbero fermarmi
La strada da Mantova ad Ottobiano è lunga e pallosa, statale fino a Cremona poi autostrada per Piacenza poi verso Torino fino all'uscita di Voghera; mi sono studiato per benino il percorso quindi uscito dalla pallostrada mi metto subito nella direzione giusta, a pocbi chilometri da Ottobiano mi fermo a fare il pieno e chiedo al benzinaro la conferma della strada e lui mi dice "Segui la strada, alla prima rotonda vai a destra poi prosegui per un paio di km e trovi un'altra rotonda alla quale vai a sinistra, poi sempre dritto e arrivi ad Ottobiano. Quando vedi la chiesa prendi a sinistra, passi il cimitero sulla sinistra, prosegui per un km e sulla destra ti trovi il circuito... tanto è li che vai, no ?" Mitico
Arrivo alla pista alle 08.20 che il cancello è ancora chiuso (tipico, la mia paura di arrivare un ritardo mi porta sempre ad essere in anticipo), ci sono altri tre ragazzi e una ragazza infreddoliti quanto me, il tempo di scambiare due chiacchiere che arrivano gli organizzatori della 76 Racing Team e ci fanno entrare; saliamo in saletta a fare colazione con Mirko e la sua dolce metà Federica, nel frattempo arrivano anche gli altri iscritti (siamo 11 in tutto) e poi Jacopo e Giorgio i due istruttori che daranno una mano a Mirko durante la giornata. Caffè, cazzeggio, presentazioni e poi poco dopo le nove inizia la sessione teorica del corso: ci spiegano il programma della giornata, il significato delle bandiere, il comportamento da tenere in pista, l'abbigliamento tecnico e la preparazione delle moto, e si vede già che Mirko è bello carico come al solito
e la voglia di salire in sella aumenta a dismisura
Primo contatto con la pista: ci dividono in 3 gruppi e ci fanno fare alcuni giri con calma raccomandando a tutti di guidare rilassati facendo ciò che siamo abituati a fare, questa fase serve a loro per capire pregi e difetti di tutti e poterci così suddividere in 3 gruppi omogenei; io come mi aspettavo finisco nel gruppo azzurro, quelli che hanno il maggior lavoro da fare in quanto non abituati a guidare spostando il corpo
Fatti i 3 gruppi ci mettiamo vicino alla GSXR 750 di Mirko (la Mirzuki) ben salda sui cavalletti, lui ci monta sopra e ci spiega ben bene la tecnica che dobbiamo imparare: la posizione dei piedi sulle pedane, il bilanciamento del peso, la posizione delle braccia, lo sguardo oltre la curva, il corpo fuori e la gamba bella aperta... facile a dirsi, molto meno a farsi uno alla volta saliamo sulla Mirzuki e Mirko ci fa simulare il tutto più volte, sia a sinistra che a destra, e dentro di me penso "ok qui l'ho capito... ma a moto in movimento ??!!"
Terminata la prova statica viene il bello... gruppo dopo gruppo finalmente si gira
Il metodo didattico di Mirko è ormai conosciuto e collaudato, a turno gli istruttori "prendono in cura" i vari partecipanti ora seguendoli per verificare i difetti ora precedendoli per mostrare cosa deve essere fatto, ogni tanto parte il famoso urlo di guerra di Mirko "fuori quel culo !" che nessun casco è in grado di fermare
poi alla fine di ogni turno ci si confronta per capire cosa va bene e cosa no. Il mio primo turno lo uso per prendere confidenza con la pista e con le traiettorie, il secondo inizio a darmi da fare (e a sudare e faticare, pazzesco quanto !) e i movimenti iniziano a essere fluidi e più convinti, ma arrivo alla pausa pranzo che ancora il ginocchio non tocca mentre molti ci sono già arrivati.
Mi torna in mente la mia partecipazione di due anni fa con il Fazer 1000, quando nonostante tutto l'impegno e gli evidenti progressi non ero arrivato a toccare... inizio a temere che possa finire ancora così, i tanti anni di guida stradale sono difficili da dimenticare e il mio cervello non vuole saperne di fidarsi e di farmi andare ancora più fuori
un po' perplesso e preoccupato, ne parlo con Mirko e Federica che mi incoraggiano e mi rassicurano, convinti che ce la farò; Mirko mi spiega che con la posizione di guida della mia moto tutti i movimenti devono essere ancora più evidenti e ampi rispetto alla posizione delle supersportive, per darmi ancora più confidenza e sicurezza Federica mi fa smontare i gommini delle pedane così che l'appoggio del piede sia più diretto e saldo.
Breve breafing per spiegarci le corrette traiettorie di tutte le curve (e per permettere la digestione) e con un po' di dubbi risalgo in moto per il primo turno pomeridiano, ci do dentro più che posso e in certe curve mi pare di essere praticamente già dalla moto, ma ancora niente... poi negli ultimi due / tre giri inizio a grattare gli slider degli stivali, l'istruttore mi fa segno che manca pochissimo a toccare questo benedetto ginocchio, a fine turno ne parlo con Mirko che sentenzia "il prossimo ti seguo io"... sembra quasi una minaccia
ma deciso a fare del mio meglio rientro in pista con il mio angelo custode che mi marca stretto, facendomi ampi cenni su cosa e quando fare, urlandomi "fuori il culo" e "buttala giù buttala giù " io sono sempre più sudato, mi fanno male le gambe e dentro il casco ho il fiatone (non scherzo)... insisto a cercare di seguire i consigli di Mirko, osservo ben bene come fa lui e certo di imitarlo, passano i giri e sono sempre più stanco ma sono anche deciso e incaz##to a farcela... poi ennesima curva seguendo Mirko, mi butto fuori, ancora più fuori, sono praticamente certo che la moto proseguirà senza di me, mi sento cadere giù dalla moto e di colpo... SGRATTT !!! la saponetta di destra è fatta
nemmeno il tempo di realizzare quello che ho fatto, due curve sempre a ridosso di Mirko e SGRATTT !!! anche la saponetta di sinistra è fatta
mi viene da urlare dentro nel casco, mi sento incredibilmente contento e allo stesso tempo increduto, Mirko mi fa cenno di fermarmi a bordo pista e lo sento urlare come un pazzo anche lui, è quasi più contento di me mi abbraccia, pacca sulle spalle e "lo sapevo che ce l'avresti fatta ! grande Marco !". Ripartiamo per gli ultimi giri del turno, stavolta lui mi segue per verificare come mi muovo, quasi non me ne accorgo che lo SGRATTT !!! si ripete anche in altre curve. Rientro, distrutto dalla fatica ma al settimo cielo... ce l'ho fatta
Sono a pezzi, mi fa male tutto, anche certi muscoli che nemmeno sapevo di avere, non ho più forze... ma non vedo l'ora di rientrare per l'ultimo turno nel quale lo SGRATTT !!! si ripete più volte da entrambe le parti, non sempre ma spesso, una volta capito il gioco è troppo bello... imposto la curva, fuori il culo, sguardo fisso oltre la curva, piego, mi butto fuori più che posso, poi ancora un pochino e SGRATTT !!!... fantastico, sto impazzendo dalla felicità. So che per molti di voi ho scoperto l'acqua calda, ma la sensazione di sicurezza che regala guidare in questo modo è incredibile, non te lo immagini fino che non lo provi, ti senti un tutt'uno con la moto e rendi conto che per tanti anni sei solo andato in giro in moto mentre ora la stai guidando.
Purtroppo la giornata volte al termine, breafing di fine corso, visione delle foto, consegna dei diplomi, saluti baci e abbracci. Una giornata per me meravigliosa che aspettavo da anni, una grande soddisfazione e un traguardo raggiunto... vale per quello che vale, ma per me è importante. Ringrazio tutto lo staff, raccolgo le mie cose, sono ormai le 18 passate quando mi rimetto in sella direzione Mantova... tanti km di pallostrada ma quasi non me ne accorgo per quanto sono felice.
Che dire... tanti motociclisti hanno già sperimentato il corso base di Mirko, chi non l'ha ancora fatto... corra a farlo che ne vale assolutamente la pena, sia che poi si voglia proseguire con la guida in pista sia che si voglia (come me) semplicemente avere più consapevolezza alla guida; in più Mirko e il suo staff sono una garanzia, davvero grandi.
Chiudo con un doveroso ringraziamento alla mia SMT... non è certo una moto da pista (anche se telaio, sospensioni e freni consentono gran numeri anche tra i cordoli), ma la grande confidenza che mi sta dando nell'uso di tutti i giorni in strada è stata fondamentale per portarmi dove sono arrivato in pista... grazie carotona !
Lamps
La giornata comincia alle 05.15 quando mi suona la sveglia, ci impiego un attimo a capire cosa cavolo stia succedendo così nel cuore della notte ma subito mi scatta l'interruttore "devo andare al corso !" ed ecco che la prima scarica di adrenalina della giornata mi porta in men che non dica nel mondo degli svegli



Arrivo alla pista alle 08.20 che il cancello è ancora chiuso (tipico, la mia paura di arrivare un ritardo mi porta sempre ad essere in anticipo), ci sono altri tre ragazzi e una ragazza infreddoliti quanto me, il tempo di scambiare due chiacchiere che arrivano gli organizzatori della 76 Racing Team e ci fanno entrare; saliamo in saletta a fare colazione con Mirko e la sua dolce metà Federica, nel frattempo arrivano anche gli altri iscritti (siamo 11 in tutto) e poi Jacopo e Giorgio i due istruttori che daranno una mano a Mirko durante la giornata. Caffè, cazzeggio, presentazioni e poi poco dopo le nove inizia la sessione teorica del corso: ci spiegano il programma della giornata, il significato delle bandiere, il comportamento da tenere in pista, l'abbigliamento tecnico e la preparazione delle moto, e si vede già che Mirko è bello carico come al solito


Primo contatto con la pista: ci dividono in 3 gruppi e ci fanno fare alcuni giri con calma raccomandando a tutti di guidare rilassati facendo ciò che siamo abituati a fare, questa fase serve a loro per capire pregi e difetti di tutti e poterci così suddividere in 3 gruppi omogenei; io come mi aspettavo finisco nel gruppo azzurro, quelli che hanno il maggior lavoro da fare in quanto non abituati a guidare spostando il corpo

Terminata la prova statica viene il bello... gruppo dopo gruppo finalmente si gira


Mi torna in mente la mia partecipazione di due anni fa con il Fazer 1000, quando nonostante tutto l'impegno e gli evidenti progressi non ero arrivato a toccare... inizio a temere che possa finire ancora così, i tanti anni di guida stradale sono difficili da dimenticare e il mio cervello non vuole saperne di fidarsi e di farmi andare ancora più fuori

Breve breafing per spiegarci le corrette traiettorie di tutte le curve (e per permettere la digestione) e con un po' di dubbi risalgo in moto per il primo turno pomeridiano, ci do dentro più che posso e in certe curve mi pare di essere praticamente già dalla moto, ma ancora niente... poi negli ultimi due / tre giri inizio a grattare gli slider degli stivali, l'istruttore mi fa segno che manca pochissimo a toccare questo benedetto ginocchio, a fine turno ne parlo con Mirko che sentenzia "il prossimo ti seguo io"... sembra quasi una minaccia










Sono a pezzi, mi fa male tutto, anche certi muscoli che nemmeno sapevo di avere, non ho più forze... ma non vedo l'ora di rientrare per l'ultimo turno nel quale lo SGRATTT !!! si ripete più volte da entrambe le parti, non sempre ma spesso, una volta capito il gioco è troppo bello... imposto la curva, fuori il culo, sguardo fisso oltre la curva, piego, mi butto fuori più che posso, poi ancora un pochino e SGRATTT !!!... fantastico, sto impazzendo dalla felicità. So che per molti di voi ho scoperto l'acqua calda, ma la sensazione di sicurezza che regala guidare in questo modo è incredibile, non te lo immagini fino che non lo provi, ti senti un tutt'uno con la moto e rendi conto che per tanti anni sei solo andato in giro in moto mentre ora la stai guidando.
Purtroppo la giornata volte al termine, breafing di fine corso, visione delle foto, consegna dei diplomi, saluti baci e abbracci. Una giornata per me meravigliosa che aspettavo da anni, una grande soddisfazione e un traguardo raggiunto... vale per quello che vale, ma per me è importante. Ringrazio tutto lo staff, raccolgo le mie cose, sono ormai le 18 passate quando mi rimetto in sella direzione Mantova... tanti km di pallostrada ma quasi non me ne accorgo per quanto sono felice.
Che dire... tanti motociclisti hanno già sperimentato il corso base di Mirko, chi non l'ha ancora fatto... corra a farlo che ne vale assolutamente la pena, sia che poi si voglia proseguire con la guida in pista sia che si voglia (come me) semplicemente avere più consapevolezza alla guida; in più Mirko e il suo staff sono una garanzia, davvero grandi.
Chiudo con un doveroso ringraziamento alla mia SMT... non è certo una moto da pista (anche se telaio, sospensioni e freni consentono gran numeri anche tra i cordoli), ma la grande confidenza che mi sta dando nell'uso di tutti i giorni in strada è stata fondamentale per portarmi dove sono arrivato in pista... grazie carotona !
Lamps