da Giax » 11 gen 2025, 9:28
Finché fai SD in versione R ed Evo e GT (contano come tre modelli distinti), non è grande problema perché in termini marginali R&D poca sbatta in più, test e QC idem, purchase e gestione ricambi e logistica idem, formazione tecnica e commerciale bassa etc. Chiaramente oneri di omologazione, investimenti di marketing etc etc tutto inevitabilmente in più.
Ma se inizi a fare i balletti con le unità termiche, tipo facciamo l’Adv 950, no 990, no 1050, no 1090, no 1190, no 1290, famo 1390, con rincorsa all’EURO sempre annaspando… oppure 690, no 790, no 890, famo 990… allora la faccenda credo sia più complessa.
Per altro il tutto lasciando sempre attuatori frizzia, filtri/pompe e connettori benza, clacson e altre parti invece sempre le quasi le stesse e comunque sempre demmerda.
Ma aumentando i listini.
Diciamo per un attimo che, nell’esempio dell’Adventure “maxi”, negli ultimi 22 anni hanno proposto praticamente sette cilindrate diverse (per quanto tutti LC8), una media tipo ogni tre anni.
Il GS “nuovo” per esempio negli ultimi 30 anni ha offerto 1100, 1150, 1200, 1250 e 1300, uno ogni sei anni.
L’Africa Twin in 9 anni ha avuto 1000 e 1100 (escluso il periodo 650/750).
Esempi stupidi e spicci, ma tanto per dare un’ottica.
Capisco che una cosa sia passare da carbs ad iniettori (950->990) o da bi a V al parallelo frontemarcia (LC8->LC8c) o introdurre lo shift cam (1200->1250), e un’altra sia aumentare la cubatura.
E capisco che gli investimenti su un’unità termica di condividano orizzontalmente su più modelli (benché con tarature, accortezze e dettagli diversi).
Ma gli impatti in ambito R&D, test, di linea di produzione etc ritengo siano comunque più importanti e complessi rispetto a fare duplicare i modelli in logiche “base”, “R”, “Rally”/“GT”.
Avrei cercato di puntare su meno motori e più varianti.