Si allunghera' la frequenza della manutenzione?

Prendo spunto dalla Multistrada V4 che ha i suoi punti di forza nelle prestazioni e nei costi di manutenzione parecchio diluiti nel tempo. Pur essendo una moto dal prezzo parecchio impegnativo per chi paga una V4 Pikes Peak 30/35 mila euro non dovrebbe costituire un problema un tagliando da mille euro. Nonostante ciò il costruttore punta molto sul fatto che la prima regolazione delle valvole va eseguita a 60mila km. Apro e chiudo una parentesi: alle Sadv 1290 si controllano le valvole a 30mila ma col fatto che in genere non sono da registrare anche Ktm potrebbe volendo spostare l'operazione a 60mila, quindi tecnologicamente hanno inventato l'acqua calda! Avere eliminato il meccanismo desmodromico è stata una scelta per ridurre la complessità meccanica e quindi i costi di produzione e nulla ha a che vedere con la frequenza della manutenzione. Infine Ducati ha copiato il sottoscritto: percorrendo poche migliaia di km l'anno io sostituisco l'olio ogni due anni anziché uno nonostante universalmente si raccomanda di sostituirlo ogni 12 mesi perché l'olio tenuto troppo nel motore formerebbe lacche, morchie & Co. E tutto d'un tratto ecco Ducati che sposta la frequenza del cambio olio motore ogni 24 mesi, oltre al limite dei 15mila km. Poi qui nel forum ci sarà senz'altro chi lo sostituisce ogni 8mila, chi ogni 6mila,chi ogni 6 mesi ecc. Su questo fronte la discussione è già chiusa perché cambiare "troppo" spesso l'olio può far forse male al portafoglio ma non certo alla moto. Penso però che Ducati abbia aperto una nuova strada verso lo spostamento in avanti dei costi di manutenzione e non credo gli altri possano permettersi di restare indietro senza una qualche ripercussione sulle vendite. E tutto ciò senza avere notizia di un nuovo olio sul mercato maggiormente longevo. Un mio amico che si è regalato una Pikes Peak mi ha detto: " il tagliandone? Non sarà certo un problema mio perché mi stancherò della moto e la venderò di sicuro prima di arrivare a 60mila km"