Se mi vedessi andare in moto diresti che sono la vergogna del genere motociclistico
La verità è che di andare meglio in moto mi interessa il giusto, quasi nulla. Ormai con alcune centinaia di migliaia di chilometri alle spalle ritengo di essere arrivato al mio limite, più di così non migliorerò, soprattutto perché so cosa dovrei fare ma ho paura a farlo. Andando come vado mi sento sicuro e tanto mi basta.
Siccome vado come vado e son ben conscio dei miei limiti non è che una moto o l'altra mi cambi poi tanto, almeno finché restiamo nel genere enduro stradali / turismo di varia taglia. Diciamo che le differenze le noto, alcune moto si adattano meglio al mio stile di guida di altre, ma alla fine sono io che mi adatto al mezzo che ho sotto le chiappe.
Non so se la mia moto ha gli steli rovesciati o dritti (quale è il verso per dire dritto o rovesciato? Non rispondere, tanto non me ne frega nulla

) o chissà quale altro dettaglio tecnico. Eppure...
Eppure, quando salgo sulla moto mi si stampa un sorriso in faccia fino a fine giornata. Basta fare i primi metri e sentire un po' di aria addosso, cominciare ad assaporare quel senso di libertà che una moto sa regalarti, immaginare il giro che si sta cominciando a fare e poi goderselo davvero. Sentire i profumi dei campi in fiore, vedere il panorama da un costone di montagna o dalla cresta di una collina, o una barchetta su un lago o un castello medievale che domina il paesino con ancora le mura di cinta. La consapevolezza che non mi fermerò a mangiare un panino di plastica in autogrill ma qualche piatto tipico in un'osteria regionale di qualità, buona occasione per conoscere o approfondire la conoscenza con la cultura del luogo. I pensieri di tutti i giorni che spariscono come per magia per far spazio a un sogno che diviene realtà.
Tutto questo grazie a una moto (non uno scooter, funzionano lo stesso ma a me non piacciono, anzi non li sopporto) che ha un cupolino essenziale, sufficiente a togliere un po' di fastidio ma non tanto efficace dal toglierti l'aria di dosso (vado in moto, la voglio!), che ha un motore adeguato alle mie velocità e a quelle delle strade che percorro (e anche ad effettuare qualche sorpasso), che mi permette di fare le curve piegando appena un pochino e non girando un volante, che è comoda a sufficienza per girarci come piace a me. Che altro mi serve? Che mi piaccia esteticamente, che mi ci trovi bene alla guida, che sia affidabile, che abbia il giusto rapporto qualità/prezzo.
Basta, il resto per me sono dettagli trascurabili.
Con un battuta che non rivolgo a te perché non ti conosco, mentre io macino chilometri per le più belle strade d'Italia e d'Europa altri sono al bar con le loro splendide moto perfettamente pulite parcheggiate nel piazzale.