Rumors preoccupanti si aggirano per le vie di Mandello del Lario.
Faccio il punto della situazione. Con la scusa della ristrutturazione della storica fabbrica la Piaggio ha di fatto spostato la produzione
Guzzi a Pontedera lasciando da gennaio i 181 dipendenti di Mandello in cassa integrazione.
Dal quotidiano di Lecco si leggono comunicati preoccupanti:
— MANDELLO —
UN’ALTRA settimana di cassa integrazione ordinaria per i lavoratori della Moto Guzzi di Mandello. La conferma ufficiale è arriva ieri durante un incontro presso l’Unione industriali e così i battenti della storica fabbrica mandellese resteranno chiusi dal 22 giugno. Oggi si svolgerà un’assemblea con i lavoratori in cui le rappresentanze sindacali comunicheranno la cassa integrazione e si decideranno eventuali forme di protesta di fronte all’ennesima chiusura.
«PURTROPPO i miglioramenti che ci si aspettava - spiega Giuseppe Francioso delle Rsu - non sono arrivati, secondo la proprietà Piaggio c’è stata una flessione delle vendite e questo ha portato alla nuova cassa integrazione e noi ne facciamo le spese».
La situazione si fa difficilissima con questa nuova sospensione della produzione che era nell’aria. Negli storici stabilimenti di Mandello sono ancora impiegati 183 lavoratori, ma Moto Guzzi vuol dire anche indotto con tante aziende esterne che producono parti dei veicoli e naturalmente anche il mondo legato alle concessionarie.
Ora è difficile pensare a nuove strategie anche se dall’assemblea di oggi tra i lavoratori potrebbe scaturire la volontà di nuove proteste, forse scioperi o più probabilmente picchetti davanti alla storica azienda motociclistica di Mandello del Lario.
«VEDREMO che cosa fare ascoltando tutti - spiega Francioso - oggi dalle 15 parleremo e valuteremo le possibilità. Ci rendiamo conto che la situazione si fa sempre più difficile. Stiamo attraversando un momento di profonda difficoltà con le moto di grossa cilindrata e la crisi economica non aiuta certo una produzione come la nostra». In azienda sale comunque anche il risentimento verso i vertici della Piaggio accusati di non affrontare il problema con strategie adeguate. La flessione delle vendite tocca tutto il mercato delle due ruote ma secondo molti lavoratori la Piaggio non crede abbastanza in Guzzi e la produzione potrebbe lasciare Mandello. Anche l’annullamento per il secondo anno consecutivo delle giornate dedicate alla Guzzi che richiamavano migliaia di appassionati è letto come un segno delle volontà di staccarsi dalle sponde del Lario.
DALLA PIAGGIO arrivano rassicurazioni ma la continua flessione del mercato delle moto di grossa cilindrata non permette di portare avanti la produzione a ritmo pieno e per questo si è deciso di ricorrere nuovamente alla cassa integrazione che dovrebbe essere l’ultima fino alle vacanze di agosto. A settembre potrebbe arrivare la decisione definitiva sul futuro dell’Aquila di Mandello.
Qualche settimana fa, durante un incontro che si è svolto a Roma, i vertici di Piaggio avevano assicurato alle istituzioni locali che non sarebbero stati effettuati tagli alla produzione. Alla luce dei nuovi dati di vendita queste rassicurazioni potrebbero non avere più nessun peso.
Anche se nella relazione economica di Piaggio si legge che il marchio Guzzi nelle vendite di mercato europeo e' passato dal 0,4 al 0,8 di quota di mercato.
Ma a Mandello voci attendibili dicono che la Piaggio in giugno ha avuto un incontro con i vertici Ducati e Harley Davidson per una possibile trattativa di acquisizione poi non andata in porto,ma l'ultima notizia che gira potrebbe avere un buon fondo di verita'.
Piaggio sarebbe in trattative per vendere il marchio Guzzi a una cordata di imprenditori nel campo automotive. Uno e' russo,il cui nome e' sconosciuto. Gli altri due imprenditori sono italiani,si fa il nome di Bombassei patron della Brembo l'altro potrebbe essere Federico Minoli ex presidente di Ducati.
In una recente intervista su Euro Moto Bombassei ha riferito che Brembo potrebbe essere interessata a Guzzi perche' storicamente legata
a questo marchio. Infatti Guzzi e' stato uno dei primi marchi a legarsi e credere nei prodotti Brembo.
Insomma non c'e' pace per questo marchio tra i piu' vecchi ancora in produzione e tra i piu' prestigiosi,dopo i suoi fondatori Guzzi non ha piu'
trovato persone capaci di rilanciare l'aquila di Mandello.