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Marcello Carucci ha scritto:Unrimedio ci sarebbe per fermare tutto sto schifo.Ma non voglio pronunciarmi per non creare polemiche.Stanotte nel mio quartiere rubate 7 macchine e ancora stiamo buoni e calmi
Fra ha scritto:Ecco un altro che spara CAZZATE. Tutti siamo d'accordo su quello che si vorrebbe fare, ma dire queste cose o raccontare di aver rotto braccia, nasi e quant'altro o istigare la gente a difendersi in quel modo vuol dire solo far rischiare la vita!!!
Pensate di essere chuck norris? come se il karatè (l'am più finta della storia) o qualche altra am potesse aiutarti se chi ti trovi davanti tira fuori un arma.
Non mi piace raccontare le mie cose a mo' di medaglie, ma ho fatto 12 anni di karatè, poi ho fatto kickboxing full e light contact a livello agonistico per 15 (9 anni di campionati italiani wako e iaksa), ho fatto muay tahi e muay borat, ho fatto e faccio ancora boxe, ho insegnato alle FFOO e vi dico, ripeto e sottoscrivo, che è meglio mollargli la moto che prendere una coltellata nel fegato. Anche i poliziotti, che per il loro mestiere possono trovarsi nella merda, evitano di reagire in certe situazioni.
lucajudoka ha scritto:Son 30 anni che faccio judo, 6 di ju jitsu tradizionale, 3 di brazilian jiu jitsu e 2 di thai.
Ciò detto aggiungo che la miglior difesa è sempre la fuga.
Si fugge da un coltello così come si fugge dalle brigilie della 'giustizia' italiana.
Finire imputato partendo da vittima è veramente un attimo e allora la tua casa, i tuoi soldi, la tua azienda, diventano merce di scambio, in tribunale, a favore di un delinquente.
Le arti marziali hanno senso solo se le vivi come uno sport bello e divertente, faticoso e affascinante, ma niente più
Il nostro campione di Vale tudo Alessio Sakara detto il legionario, quando ha subito una rapina in Brasile sulla porta di casa, a fronte di un coltello, se ne è stato bello bello fermo a guardare che gli svuotavano l'appartamento. Tutto si può dire di lui, ma non certo che non sia in grado di menare.
La solfa cambia se è in gioco la tua vita: quando tutto è perduto, allora non hai altra scelta e colpisci.
Aggiungo che anche il miglior campione di qualsiasi sport dove è previsto si combatta, se non è allenato, se ne deve ben guardare dall'ingaggiare un combattimento.
L'allenamento è importantissimo: non serve ad un gran che se non hai la forza, la velocità, la determinazione, i riflessi e il fiato per iniziare un combattimento per strada.
Se l'avversario è giovane, sono in più di uno, e non sei allenato, meglio lasciare perdere.
Anche i colpi: sei in grado di deviarli o fermarli se hai i riflessi pronti e allenati a fare proprio quello.
Se ti alleni un paio di volte a settimana un'oretta o giù di li ( o forse anche meno), sei un 'amatore' e come tale è meglio se ti consideri.
In ultimo aggiungo che è indispensabile una certa dose di incoscienza: io personalmente avrei un sacco di remore a colpire qualcuno sapendo molto bene il livello di danno che puoi infliggere con quel colpo, quella angolazione e forza. Chi è inconsapevole ha meno remore.
Significa che mentre tu ti premunisci e periti di stare attento a non fargli 'troppo' male, quello ti spacca in testa una seggiola.
Le am ti danno serenità di azione, ma quello che più di ogni altro allenano è la abitudine ad essere 'toccato'.
Non è stupidaggine, le donne specialmente, si bloccano irretite quando subiscono una violenza. Questo perchè non siamo abituati ad essere afferrati o colpiti da un estraneo.
Quando si violano certi confini di spazi prossemici, le persone adulte non ne hanno alcuna confidenza e si bloccano terrorizzate.
E li il delinquente ci sguazza
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