Evidentemente non ci capiamo. Ci riprovo mai poi mi fermo.
Se su un autobus sale un disabile, un anziano o una persona in difficoltà non deve neanche chiedere, il posto glielo offro io volentieri.
In questo caso la situazione non è paragonabile.
Innanzitutto sui treni non c'è alcuna indicazione di quale posto sia prenotato e quale no. Quindi chi si è seduto nelle fermate precedenti l'ha fatto in buona fede.
Il treno è arrivato in banchina carico come un carro bestiame con persone "in piedi sia nei vagoni che nei passaggi da una carrozza all'altra", quindi non si è neanche posto il problema di lasciare le sedute ai disabili perché non sono proprio riusciti a salire. Né sarebbero potuti salire se 25 persone si fossero alzate per scendere dal treno (quelli in piedi comunque avrebbero ostacolato la loro salita).
Non è riuscita a salire neanche la Polfer, mi pare tutto dire.
Servizio fatto bene? Eccolo. La Polfer trova il modo di far scendere tutti i passeggeri del vagone prenotato. Tutti. Quelli seduti e quelli in piedi (ma la banchina sul binario era colma di gente quindi come fare non si sa).
Liberato il vagone si sarebbe creato lo spazio necessario a far salire dei disabili con accompagnatori, quindi rifar salire le persone fatte scendere. Circa 30 di loro però non avrebbero più trovato spazio neanche in piedi (il vagone ricordo era già pieno) quindi sarebbero stati sbarcati a Genova senza poter proseguire il viaggio per cui avevano pagato con tutte le conseguenze del caso. E qui cito Topo78:
Mettetevi nei panni di chi il giorno dopo deve ritornare a lavorare, ha biglietti regolarmente comprati, e scendendo "per educazione" perde 1) il viaggio 2) il prezzo del biglietto 3) la garanzia di arrivare a casa ad una ora decente 4) il rischio di dover partire il giorno successivo.
Oltre a tutto questo la Polfer (che immagino essere state un paio di persone) avrebbe dovuto gestire in sicurezza tutto questo casino immondo sia dal punto di vista di sicurezza fisica (banchina sovraffollata) che relazionale (come convincere una massa già inferocita per dover viaggiare in quelle condizioni a scendere da un vagone senza sapere neanche se sarebbe potuta risalire per continuare il viaggio?).
Ci sono tante occasioni per puntare il dito contro gli altri ma non mi sembra questa la migliore. In questo thread ero partito con un'idea di enorme maleducazione o addirittura di illecito prendendo per buoni i titoli dei giornali. Poi una volta chiarito il contesto ho cambiato punto di vista e se dovessi indicare un'area di miglioramento più che sull'inciviltà umana stavolta punterei su una migliore organizzazione dei servizi a favore dei più deboli.