oh mamma. è come se io, che mi sento una specie di eroe quando riesco a crimpare un faston su un cavo elettrico, mi mettessi a dare consigli su come progettare un semiconduttore. che, per appunto, non so nemmeno se si progettino o se spuntino spontaneamente dopo una pioggia abbondante.
qualora un'impresa delle dimensioni e con il debito di KTM dichiarasse veramente fallimento, l'obiettivo non sarebbe più la continuità aziendale (come nel recente caso accomunabile a un concordato preventivo con relativa ristrutturazione del debito) ma la massimizzazione dei ricavi derivanti dalla cessione dei vari cespiti al fine di soddisfare, secondo procedure complesse che ignoro in massima parte e quindi evito di commentare, i diversi creditori (privilegiati, chirografari, sauromanti, o qualsiasi altra fattispecie prevista nel diritto fallimentare austriaco).
Con ogni probabilità, nessuna offerta per il pacchetto completo sarebbe superiore allo scorporo delle diverse attività nei confronti di diversi soggetti. Diverse attività che, è bene ricordarlo, sono tutte NECESSARIE per il funzionamento dell'impresa.
Quindi, qualora anche 2/3 di suddette attività dovessero essere rilevate da un unico soggetto, questi sarebbe sempre e comunque costretto a ricostruire il terzo mancante prima di riprendere l'attività. Il tutto richiede tempi e costi non indifferenti, col risultato di lasciare gli attuali clienti con (stima incredibilmente ottimistica) 12/24 mesi di completo abbandono, senza alcuna garanzia che, al momento della riapertura, il nuovo proprietario intenda farsi carico anche di onorare la garanzia di 24 (in alcuni casi 48) mesi in favore dei clienti DI UN ALTRO SOGGETTO ECONOMICO.
Lo stato austriaco non può intervenire per il divieto agli aiuti di stato, che in effetti sono disciplina molto malleabile ma l'Austria non ha il peso politico per fare la voce grossa come a suo tempo Germania, Francia e Italia, per citare esempi tripartizan (sarà una parola?).
Insomma "chiudiamo e domani ripartiamo belli freschi come non fosse successo niente" non è nemmeno nel reame delle ipotesi più strampalate.