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SBK Story: part.05

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jenk
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SBK Story: part.05

Messaggioda jenk » 10 gen 2010, 19:40

SBK Story: Fogarty e la Ducati 916 nella Storia della Superbike. (5° puntata)

Il 1994 si rivela come uno dei più bei campionati della Superbike. Ben tre piloti si contendono fino all'ultima gara il titolo: Carl Fogarty con la nuovissima Ducati 916, Scott Russell con la Kawasaki ZXR 750 (campione del mondo uscente) e la rivelazione Aaron Slight con l’altra debuttante, la Honda RC 45.
Purtroppo la decisione della F.I.M. in merito alla squalifica di Slight (e di Meklau) dopo la gara inglese di apertura per uso di carburante irregolare si fa attendere molto e condiziona tutto l’andamento del campionato.

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Fogarty, Russell e Slight

Scott Russell prende il largo nelle prime quattro gare, ma Fogarty non si fa impensierire e dalla Spagna inizia la rimonta, centrando due vittorie sul circuito di Albacete. A quella doppietta ne segue subito un’altra a Zeltweg ed a quel punto il mondiale è riaperto. L'aiuto occasionale di compagni di squadra o di marca come Meklau, Lucchiari, Whitham, Corser (vere rivelazioni di questa stagione insieme al pilota della Kawasaki, Anthony Gobert), consentono a "Foggy" di passare in testa al mondiale. Russell risponde con una bella doppietta a Sugo, ma al primo posto va, grazie ad una sconcertante decisione della FIM, proprio Slight che, qualche tempo dopo, si vede nuovamente togliere punti.

Il ritorno in Europa consente a Fogarty di riprendere in mano la situazione, anche se né Russell, né Slight si danno per vinti, tanto che l'americano centra una doppietta a Donington. Una gara da manuale sul circuito di Phillip Island, consegna il primo titolo a Carl Fogarty.

Fino al gran premio di San Marino di Misano, sembrava che i contendenti potessero essere quattro, ma una maledetta caduta sul circuito di Albacete, nel corso di alcune prove "private", mette fuori causa il nostro Giancarlo Falappa che ancora porta i segni di quella sfortunata giornata.
Il primo degli italiani è Pirovano, nono, seguito da Bontempi, Lucchiari e Casoli, classificatisi nell'ordine

100 VITTORIE DUCATI - La pole position della Ducati 916 sul velocissimo circuito di Hockenheim (quasi 300 km/h la velocità massima sino ad allora toccata dalle Superbike), sembra voler dimostrare che nulla è cambiato rispetto alla passata stagione. Se poi pensiamo che altre due 916 seguono la prima, il sospetto di un nuovo trionfo esiste. In "pole" parte Troy Corser, il giovane australiano, campione AMA uscente, ingaggiato dal team Promotor, che precede di pochissimo il debuttante di lusso Pierfrancesco Chili (team Gattolone) ed il campione del mondo uscente Fogarty (team Ducati-Ferrari).

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Carl Fogarty

Fogarty non perde tempo e in entrambe le manche domina a mani basse grazie anche al perfetto funzionamento della sua Ducati. Quella tedesca sarà la prima di una serie di quattro doppiette che l'inglese centrerà conquistando così il suo secondo titolo iridato nella Superbike. E non mancherà il brivido nella prima manche giapponese, con la spettacolare e per fortuna innocua caduta di Carl Fogarty. Il leader del mondiale va a terra, si rialza e si avvia subito a piedi alla Clinica Mobile dove Massimo Corbascio e la sua équipe lo mettono in condizione di vincere la seconda manche.

Ma le vittorie Ducati, che in Austria toccheranno quota 100, non sono soltanto conquistate da Fogarty. Con la "rossa a due ruote" l'ex crossista Mauro Lucchiari (team Ferrari) vince ambedue le manche a Misano; Pierfrancesco Chili a Monza regala al team Gattolone il primo successo nella Superbike, grazie anche alla 916 ottimamente preparata da Giannesin e soprattutto l'australiano Troy Corser, pilota del team Promotor che si propone come serio candidato al titolo 1996.

Prima di Monza lascia la Superbike Russell che ha scelto di correre per il team Suzuki nel motomondiale 500, dopo una serie di delusioni nelle prime gare. La Kawasaki si affida così ad Anthony Gobert che vince a Laguna Seca e Phillip Island, ma non riesce a far dimenticare l'americano. La Honda RC 45 grazie ad Aaron Slight, coglie sul circuito spagnolo la prima vittoria ma sarà una delle poche soddisfazioni (oltre all'altra vittoria a Sentul) che riesce a cogliere la quattro cilindri giapponese, che si mette in luce anche con Simon Crafar, il neozelandese che corre con i colori del team RCM-Rumi.

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Aaron Slight

Per quanto riguarda la Yamaha, a due giri dalla conclusione della seconda manche di Assen, Yasutomo Nagai scivola ed è colpito incredibilmente dalla sua moto, trovando così la morte su uno dei circuiti considerati tra i più sicuri del mondo. Le migliori prestazioni della Yamaha - che non partecipa alle ultime gare della stagione in segno di lutto - sono stati i secondi posti conquistati a Brands Hatch da Edwards ed a Sugo dal giapponese. (5 – continua)

1994
1° C. FOGARTY (GBR - DUCATI) p. 305
2° S. RUSSELL (USA - KAWASAKI) p. 280
3° A. SLIGHT (NZE - HONDA) p. 277
4° D. POLEN (USA - HONDA) p. 158
5° S. CRAFAR (NZE - HONDA) p. 153
6° A. MEKLAU (AUT - DUCATI) p. 148
7° J. WHITHAM (GBR - DUCATI) p. 126
8° P.L. BONTEMPI (ITA - KAWASAKI) p. 116
9° F. PIROVANO (ITA - DUCATI) p. 111
10° T. RYMER (GBR - KAWASAKI) p. 106
Seguono altri.

1995
1° C. FOGARTY (GBR - DUCATI) p. 478
2° T. CORSER (AUS - DUCATI) p. 339
3° A. SLIGHT (NZE - HONDA) p. 323
4° A. GOBERT (AUS - KAWASAKI ) p. 222
5° Y. NAGAI (JPN - YAMAHA) p. 188
6° S. CRAFAR (NZE - HONDA) p. 187
7° F. PIROVANO (ITA - DUCATI) p. 178
8° P.F. CHILI (ITA - DUCATI) p. 160
9° M. LUCCHIARI (ITA - DUCATI) p. 156
10° J. REYNOLDS (GBR - KAWASAKI) p. 155
Seguono altri.


fonte gpone.com
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