http://www.motorbox.com/Moto/Magazine/A ... prima.html
Anteprima: KTM Duke 690 R
Anche la naked monocilindrica di Mattighofen guadagna la "R" simbolo di ready to race. Motore maggiorato a 700, 70 cv e ciclistica più evoluta per una mono priva di complessi.
Martedí, 10 Novembre 2009
di Stefano Cordara - Motorbox.com
TOY BIKE Chi ha provato la Duke sa di cosa possa essere capace questa naked monocilindrica. Con un peso piuma e un monocilindrico da favola è un mezzo che sui percorsi guidati non ha paura davvero di nessuno. Un messaggio che è difficile far arrivare a chi ormai è drogato di cavalli, ma in cui KTM crede fortemente. Sembrava che con la Duke avesse fatto già abbastanza, invece con la Duke R la Casa di Mattighofen si è spinta ancora oltre.
TOP DI GAMMA Come prassi nel mondo KTM, la lettera R sta a significare che il modello in questione è la punta di diamante della gamma, grazie a una ciclistica evoluta e, per qualche modello, un motore ulteriormente pompato o addirittura di maggiore cubatura. Del resto, dopo l’operazione RC8 dovremmo ormai aver capito che KTM anticipa con le sigle le cilindrate "definitive" dei propri modelli. La carenatura della prima superbike di Mattighofen riportava 1190 ma il primo motore era da 1145 cc, salvo poi raggiungere la cilindrata "piena" con la versione R.
690 DI NOME E DI FATTO Con la Duke accade esattamente lo stesso. Tutta la gamma monocilindrica ha, infatti, come sigla 690, anche se la cilindrata effettiva del motore è di 654 cc. Questo fino ad ora, perché la Duke R fa debuttare una versione ulteriormente evoluta del portentoso monocilindrico LC4 cresciuto, guardacaso, proprio fino alla cilindrata nominale Grazie all’allungamento della corsa, da 80 a 84,5 mm la cilindrata effettiva è ora proprio di 690 cc e i cavalli passano da 65 a 70 con una coppia massima di 70 Nm.
MONO DA RECORD Una potenza incredibile per un mono omologato Euro 3, che tra l’altro va di pari passo con una migliorata affidabilità visto che la nuova generazione degli LC4 ha allungato gli intervalli di manutenzione da 5.000 a 7.500 km. Con quella cavalleria e un peso reale di 148 kg, la Duke R si candida al titolo di reginetta dell’agilità. Di pari passo con l’arrivo del nuovo motore (e delle ormai classiche grafiche "R", con telaio arancione e sovrastrutture bianche e nere) la Duke R sfoggia anche sospensioni WP più evolute della versione standard, con la forcella che guadagna il trattamento superficiale in TiAIN per migliorare la scorrevolezza.
CARBONIO Il parafango anteriore è in carbonio e fa risparmiare ben 300 grammi di masse non sospese, ha quindi una sua utilità tecnica oltre che estetica. Nessuna novità invece per quel che riguarda i freni Brembo (monodisco da 320 con pinza radiale all’anteriore) poiché erano già di alto livello. Il prezzo non è ancora stato comunicato, ma è lecito pensare ad un aumento della quotazione rispetto a quella della Duke normale.