
innanzitutto doveroso ringraziamento all'amico Mario Mennix Menicocci (grande enduro manetta!) che ha fatto si che ci fossero messe a disposizione entrambii modelli di 1190 presso Celestini KTM di Civitavecchia che ringrazio per la grande disponibilità concessaci e la cortesia del personale.
Entrambi i modelli , standard ed R, sono stati testati in una giornata intera e in più prove sullo stesso tracciato fatto ad hoc per queste moto: un misto di curve veloci e strette su cui dar sfogo ad ogni velleità provaiola.
Io ho effettuato circa tre turni di prove su entrambi i modelli variando ad ogni turno mappatura, setting sospensioni e carico (mi son portato anche la zavorrina dietro).
ebbene questa è la mia personalissima opinione:
versione standard
superato l'impatto estetico deludente (sarà per le livree un pò tristi) ci salgo su e trovo immediatamente tutto dove deve essere: comandi al manubrio e distanza manubrio-pilota ottimali. La distanza leve-pedane non mi è piaciuta.
Il manubrio l'ho trovato basso ma è la mia deformazione enduristica a volerlo diverso. Invece ho dovuto immediatamente rialzare la sella inquanto la posizione bassa mi "incavava" al tal punto da dover ranicchiare le gambe (io sono altezza media). Dopo una difficoltosa operazione di rialzo posizione (troppo macchinosa a dire il vero) le cose vanno meglio
si parte.
In marcia la moto sembra elettrica. Questa è la prima cosa che mi arriva.
anche con mappa sport fino ad un certo regime la moto sembra molto dolce ed eroga fluidamente ciò che deve...girando la manopola ecco che i cavalli si fanno sentire, diventa un altro mezzo.LA frizione è un sogno.
All'inizo mi è sembrata "pesante" colpa della ruota da 19 a cui non sono abituato ma via via che aumentavano ritmo e curve se gli davi fiducia con il gas la moto diventava una specie di supersportiva.
Niente da dire quindi sull'ottimo lavoro fatto da KTM in termini di rapporto tecnologia-guidabilità: i vari "antitutto" elettronici fanno il loro lavoro evitando anche che la moto , a gas aperto, proietti il pilota fuori dalla curva verso lo spazio siderale.
La moto , regolata a dovere per i carichi giusti non soffre variazioni sensibili come invece accade con la 990, per cui con paseggera e settata per due si comportava egregiamente.
Al contrario ho trovato povera la protezione aerodinamica (ottima dal busto in giù, meno in su) e scarsamente comoda la seduta , soprattuto in due.
Nelle lunghe tratte macinando km e km non credo sia sufficientemente confortevole. Cosa confermata anche dalla mia passeggera abituata ai viaggi in 990 che scesa dalla moto mi ha confessato che pur trovando meno vibrazioni alle gambe rispetto al 990 stava più comoda su quest'ultima.
In effetti lo spazio a disposizione per due sulla 1190 è inferiore che sulla 990: forse perchè più comaptta, meno lunga. Ma le gambe del passeggero erano troppo avanzate con l'effetto di ritrovarmi "addosso" la zavorrina.
In sintesi la sensazione generale alla guida della 1190 standard è stata quella di essere su una superbike un pò più addomesticata e mascherata da enduro.
La versione R:
qui ammetto che , forse merito della livrea e dell'assetto diverso rispetto alal standard, è come se si trattasse di un altra e diversa moticicletta.
Bellissima esteticamente, in sella mi son trovato a casa. Come sulla mia 990 R
la posizione "sulla moto" e non dentro la moto, il comportamento della 21 e l'assetto generale hanno reso la guida più godibile: più vicina all'idea di endurona forse.
Certo questo se si sta all'interno di un certo regime, superato il quale la 21 mostra il suo limite rispetto alla 19 e paga pegno.
Continuo a non capire perchè mai si debba togliere per forza alla versione R qualcosa di elettronico: sono bestioni da 200 e rotti kg a cui prima han tolto l'ABS (bastava metterlo escludibile) e poi il setting elettronico sospensioni...è una filosofia che non condivido e non serve su animali da viaggio di questo tipo.
mi manca la prova in off ma temo che siamo lontani dalla versatilità ed agilità della 990 in questo senso. per non parlare degli elettrodanni e non possibili in caso di caduta

Conclusi i test
scendo dalle moto e inizio a girarci intorno, le guardo e le riguardo cercando qualcosa.
Ma cosa?!
Poi arriva l'illuminazione!
sono le emozioni che cerco.
Quelle che non ho avuto alla guida di questo ipertecnologico superibrido mezzo jap-mezzo altro. Quelle che invece tutti i giorni ritrovo sulla 990 anche con un certo amore-odio.
Volete la mia verità? fosse stata marchiata da un altra casa è una moto che non mi sarebbe venuto in mente di voler provare.
Il fascino del marchio KTM ha fatto la parte principale e pur ammettendo (e plaudendo) ad un investimento di KTM in direzione di un prodotto destinato ad un uso più ampio spero sempre che la casa austriaca continui a far moto uniche e straordinarie , fuori dal coro semmai, come è stato nel caso della 950-990 da cui questa 1190 è lontanissima in termini di unicità e fascino.
Ma il mercato detta legge e bene ha fatto KTM a giocare con le regole della sopravvivenza.
Personalmente non me ne voglia il signor KTM se continuo ad attendere una 800 Adv o la 390 enduro Adv
