Avevo riposto la cornetta del telefono con rammarico, quel viaggio l’avevo dentro ma l’idea di viaggiare con la scorta armata per lunghi tratti, non mi esaltava e allora?
C’era qualcosa d’inesplorato nel mio orizzonte che mi mancava, complice un passaggio in Tunisia (dove conosco Ermanno e Antonello) , mi ritrovo a disegnare sulla carta l’itinerario.
“HASTA AL FONDO” una battuta che da il senso del viaggio, con partenza da Lima Perù e arrivo a Ushuaia Argentina, la città più a sud del mondo.
Anche se parte dell’itinerario, mi è noto, l’idea di viaggiare sulla criniera andina del Perù, le desolate ma stupende lande boliviane con i suoi salar e lagune, i vulcani e i picchi cileni per poi imboccare la Ruta 40 e scendere laggiù dove lo stretto di Magellano divide l’oceano Pacifico dall’Atlantico mi pone in una condizione di euforia, non resta che attrezzare la moto e girare la chiave una volta giunti in sud America.
Con partenza da Lima e dopo un breve tratto di Panamericana, a Ica imboccheremo la strada per Ayacucho superando passi oltre i 4000 Mt, per poi scendere tutto in off ad Abancay e salire a Cuzco, l’antica capitale Inca.
Machu Picchu, i resti Inca della città perduta, proseguiremo per il Titicaca il lago navigabile più alto del mondo entrando in Bolivia.
Dopo il Titicaca e i resti di Tawainacho, proseguiremo per gli altopiani boliviani, sarà vera avventura, tutto in off, solo lo sguardo all’orizzonte e i suoi riferimenti saranno il nostro GPS.
Dormiremo nello spartano Hotel di Salina di Mendoza, spero di incontrare nuovamente il funzionario governativo che fungeva da primo cittadino di questa land, gentile e ospitale come nel 2005
Al mattino con alle, spalle il paesino ci tufferemo nel salar di Uyunj, il lago salato più grande del mondo con i suoi 12000 Kmq. Personalmente è la terza volta che metto le ruote su questa distesa bianca e luccicante, i nostri mezzi ci condurranno all’isola di Incahuasi, nota per la presenza dei Cactus Corales, a seguire dormiremo a San Juan piccolo pueblo in prossimità del vulcano Chiguana.
Con le moto cariche e in piena autonomia, proseguiamo alla ricerca delle lagune, quella Canapa, Hadionta con i fenicotteri a popolarle, poi le stranezze degli alberi di pietra, per giungere alla Laguna Colorada sinonimo di colori e paesaggi mozzafiato.
All’indomani scendiamo per la Laguna Verde attraversando il deserto di Dalì in onore del pittore spagnolo, così chiamato per le stranezze che riempiranno la nostra vista, ma senza perderci nulla ci concederemo un bagno nei famosi Ghaiser presenti in gran numero lungo la pista.
La Laguna Verde segna la linea di confine con il Cile, breve sosta a San Pedro d’Atacama, da qui in avanti fino a Santiago solo Panamericana e asfalto.
Eseguita la dovuta manutenzione alle moto, non resta che imboccare la Carrettera Austral per Porto Quellon dove traghetteremo per Chaiten, la vista del vulcano che sovrasta la città, in perenne attività, i picchi delle montagne innevate ci porteranno al lago Buones Aires percorrendo la Ruta 7.
Da Chile Chico entreremo in Argentina, la mitica Ruta 40 che parte dal nord dell’Argentina e scende fino a Ushuaia, sarà il nostro riferimento per giorni.
Faremo sosta al Perito Moreno, il ghiacciaio perenne, la maggior attrattiva naturale della Patagonia. Il vento la polvere ci accompagnerà fino a passo Garibaldi, dove la vista di Ushuaia sarà il capolinea del viaggio.
Quattro paesi, circa 11000 Km di cui 7000 di off road , con passaggi oltre i 4000 Mt e vicini a 5000 Mt.
La moto del viaggio KTM 690E, l’affidabilità , la potenza del suo motore unita a una ciclistica di prima qualità, sarà ancora una volta la mia compagna di viaggio, un viaggio tutto Ready to Race, che condividerò con Ermanno in sella un’altra 690E con kit di promozione, Mirco con il 990ADV, Antonello su un 625 a cui è stato sostituito il serbatoio con un 28Lt.
Partner del viaggio
CODE ARCHITECTS
G.E.M.I.C.A.
ACERBIS
MOTOREX
KTMLo staff myKTM.it rigrazia Giampiero per averli coinvolti pubblicando quì la sua avventura.