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lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

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lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda bradipo ita » 19 ott 2009, 23:26

Riporto dal quotidiano della mia citta' “Il Piccolo” questa lettera pubblicata da una madre che ha perso il suo unico figlio in un incidente stradale”.
Sono rimasto colpito, mi ha fatto riflettere molto su quanto sia sottile la linea tra piacere di guida e tragica fatalita'.

Una strage di motociclisti e scooteristi negli ultimi mesi
“quei mostri a due ruote che ci portano via i figli”
Il dolore di una madre che ha perso lo scorso agosto il figlio in un incidente.


“ho perso mio figlio su uno di quei mostri a due ruote. Corrado era un pilota,sapeva condurre la sua moto benissimo.
Eppure e' successo quel maledetto 9 agosto quello che non avrei mai pensato.
La mia vita e' cambiata in un secondo. E ora per me e' un'angoscia strisciante.
Mio figlio era tutto per me e io vivevo per lui.
Agli altri che usano le moto dico che se dovete guidare usate prudenza, guidate con molta cautela,perche' l'incidente e' sempre in agguato.
E a chi governa dico anche che serti mezzi,certe bombe da 150 CV, non dovrebbero essere vendute.
Le strade non permettono di correre, e uno che guida una moto rischia sempre.
Mio figlio si e' schiantato con la sua R6 nel mezzo di un auto che faceva una conversione ad “U” dietro ad una curva (nei pressi dell'Università' di Trieste).
State attenti quando andate in moto. Anzi state attenti due volte. Perche' e' degli altri, del loro comportamento, che non ci si puo' fidare.
Lo so e' difficile cancellare la passione, la voglia della sfida. Ma almeno pensate che la vita e' attaccata ad un filo.
Che in una frazione di secondo puo' essere cancellata da uno schianto. La moto, lo so, fa parte della vita di oggi,
in una citta' come Trieste e' indispensabile per muoversi veloci. So anche che spesso la passione impedisce di ragionare.
Mio figlio, ripeto, era bravo e prudente e non era spaventato dal rischio.
Ma come genitore dico che bisogna avere il rispetto delle scelte dei figli, dobbiamo accompagnarli nella vita e non dobbiamo opporci alle loro scelte.
A volte e' una fatalita'. Cosa possiamo fare? Solo essere piu' civili, piu' rispettosi.
Quel giorno ero a Sappada,dove ho un appartamento. Alle 23:00 stavo quasi per andare a letto quando uno sconosciuto ha suonato alla porta
e mi ha detto di contattare urgentemente il comando dei vigili urbani di Trieste. Non ha voluto aggiungere altro.
Io ho capito che qualcosa di grave era accaduto. La mia agitazione era tale che ho dovuto chiedere ad una mia vicina di casa
se poteva telefonare lei per me. Dopo aver parlato con un maresciallo, ha fatto un cenno con la testa. Ho capito tutto e ci siamo abbracciate.
Da allora vivo in un incubo che non finira' mai. Sono partita da Sappada all'una di notte con la mia vicina.
Alle quattro del mattino ero a Trieste e ho cercato di sapere dove era stato portato il corpo di mio figlio.
E' stato un calvario che e' durato fino al mattino dopo. Corrado aveva 37 anni, era il mio punto di riferimento. Eravamo solo noi due.
Ora non e' rimasto piu' niente. Sono in balia di me stessa. L'unica cosa che desidero e' mantenere la memoria di mio figlio.
I soldi dell' assicurazione li daro' a qualche organizzazione che si occupa di prevenzione e sicurezza sulle strade.
Non mi interessa vivere. Voglio solo la pace."

Risponde il dott. Antonaglia responsabile del 118 di Trieste:

“ Con quel che vedo ogni giorno sulle strade di Trieste dove ogni giorno sono coinvolti i mezzi a due ruote in piu' di 50 incidenti e' gia' un miracolo che solo in 5 sinistri il centauro rimanga in qualche misura ferito. Teoricamente il bilancio potrebbe essere ben piu' grave perche' le strade sono al collasso per il grande volume di traffico. Noi lo sappiamo e siamo sempre pronti ad intervenire tempestivamente. Ma spesso chi viaggia in moto non se ne rende conto del pericolo che corre.
Gli incidenti in moto hanno una rilevanza grave. Adottiamo in ogni intervento di soccorso perametri clinici molto seri. Le lesioni principali riguardano gli arti ma possono esserci spesso anche problemi vascolari o traumi toracici. E' una casistica molto seria quella degli incidenti con moto coinvolte. La maggior parte degli incidenti anche gravi si verifica in centro citta'. Generalmente nessuno indossa protezioni in citta'. Le strade scivolose o dissestate,una velocita' troppo elevata per le condizioni del traffico,un sorpasso a destra o l'infilarsi in spazzi ristretti dove magari i conducenti degli autobus non possono vedere, la distrazione, sono tutte cause che inevitabilmente portano ad un incidente. L'unica soluzione e' il buon senso. Quello che non capisco e' come mai molti viaggiano a velocita' sostenute rischiando anche di morire e magari lo fanno solo per andare al bar,in palestra per arrivare pochi minuti prima. Non ha senso...La vita e' legata ad un filo specie se un motociclista sta lottando tra la vita e la morte. Noi lo sappiamo e i nostri tempi di reazione dalla chiamata sono brevissimi dove la salvezza e' legata ad un filo.”

Risponde il comandante della polizia stradale Abbate:

“ Non possiamo accettare quello che sta succedendo. Troppi morti su due ruote. Abbiamo dato un imput particolare per reprimere i comportamenti pericolosi dei motociclisti in citta' anche se lo so che non basta. Chi viaggia su due ruote deve volersi bene. Deve capire che e' l'utente piu' debole della circolazione e che anche se ha ragione,in caso di incidente e' lui che ha la peggio.
Il mio consiglio e' prudenza,andare piano,bisogna prevenire quello che possono fare gli altri.
Pochi giorni fa in pieno centro uno scooterista a tutta velocita' ha ferito gravemente un pedone sulle strisce pedonali e dopo aver perso il controllo e' morto schiantandosi contro un casonetto della spazzatura. Stragi del genere devono finire. Abbiamo misurato velocita' nelle gallerie cittadine superiori di 80 Km/h sul limite previsto. Purtroppo devo constatare che molti guidano il ciclomotore senza veramente essere in grado di guidarlo,troppo facile conseguire la patente per lo scooter. La tolleranza zero deve diventare un movimento d'opinione che chieda di modificare il codice della strada rendendo piu' difficile il recupero dei punti persi e che preveda una prova pratica piu' impegnativa per mettersi alla guida di una moto. Abbiamo 4000 motorini immatricolati ogni anno,e' un rapporto tra i piu' alti in Italia. Molti genitori ,prima di comprare il primo scooter ai loro figli, si preoccupano della sicurezza del mezzo. I mezzi sono sicuri ma i figli lo sanno usare veramente con testa? “

Risponde il sindaco :
“C'e' una lista agghiacciante di motociclisti triestini morti che si integra con quella lunghissima di feriti piu' o meno gravi.
I numeri parlano chiaro. Due feriti gravi al giorno,piu' di 700 in un anno: una ecatombe se si pensa che d'inverno con la Bora,sono in pochi ad usare le due ruote. Abbiamo una triste media di quasi tre morti al mese sulle strade della nostra citta'. Considerando i 237.000 abitanti tra vecchi,giovani e bambini e' una vera strage. Abbiamo piu' di 50.000 motorini e scooter che girano per le nostre strade. Un numero impressionante rispetto alla popolazione.
Ho chiesto io la tolleranza zero, e nel comandante Abate ho trovato sostegno. Non si puo' continuare cosi'.”

da parte mia,dopo aver letto l'articolo:
Ho ritenuto opportuno riportare i momenti piu' importanti del lungo articolo che il quotidiano riporta oggi a proposito degli incidenti in cui vengono coinvolti i mezzi a due ruote.
Un momento per riflettere sulla nostra passione che in un secondo puo' trasformare un momento di gioia in un vuoto incolmabile nella vita di chi ci aspetta a casa.
Prudenza ,sempre...
"Oggi é ricco chi é padrone del suo tempo. Buona vita.''

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda puha » 20 ott 2009, 8:58

mi piacciono le parole misurate che ho letto...

però mi piacerebbe che tolleranza zero significasse anche che le auto parcheggiate in doppia fila nei punti critici fossero multate, che gli automobilisti che usano il telefonino e rallentano o guidano male fossero multati, che chi fa guida pericolosa in città perché deve riportare il figlio a casa col suv dopo essere andato a prenderlo in città fosse multato, che chi decide di passare di corsa all'incrocio superando a destra quello di 80 anni con la polo fosse multato, e che a quello di 80 con la polo fosse tolta la patente!

e magari invece dell'esame di guida, corso obbligatorio di guida sicura per tutti... poi vediamo
dopotutto cos'è la vita se non un viaggio?.... e i motociclisti la strada del loro viaggio se la godono tutta... rotolando come calcatreppole

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda Arthur Fonzarelli » 20 ott 2009, 9:06

puha ha scritto:mi piacciono le parole misurate che ho letto...

però mi piacerebbe che tolleranza zero significasse anche che le auto parcheggiate in doppia fila nei punti critici fossero multate, che gli automobilisti che usano il telefonino e rallentano o guidano male fossero multati, che chi fa guida pericolosa in città perché deve riportare il figlio a casa col suv dopo essere andato a prenderlo in città fosse multato, che chi decide di passare di corsa all'incrocio superando a destra quello di 80 anni con la polo fosse multato, e che a quello di 80 con la polo fosse tolta la patente!

e magari invece dell'esame di guida, corso obbligatorio di guida sicura per tutti... poi vediamo


come non quotarti, aggiungerei solo la pubblica gogna per chi commette queste pirlate......ma siamo in Italia, dove l'attenzione mediatica va sulle frequentazioni "allegre" delle autorità o su quell'uomo di merda ( passatemi il francesismo) di Corona, piuttosto che sulle 4 sgallettate che vanno biotte in tv.
Purtroppo non c'è rimedio a questa situazione, se non armarsi di tanta sana buona volontà e esporsi in prima persona per rrisolverla.
Scusate ma io posso!
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda Salzig » 20 ott 2009, 9:08

Ieri ho fatto la visita per il rinnovo della patente: una farsa!
Prima di me hanno fatto idoneo un anziano che andava in giro con la bombola dell'ossigeno e si reggeva a malapena in piedi :grr2: :head:
Al mondo esistono 10 tipi di persone:
chi sa contare in base 2 e chi no.


Wave75: "molla i freni!"
Salzigii ii i: "NO!"
.

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda bradipo ita » 20 ott 2009, 10:57

Salzig ha scritto:Ieri ho fatto la visita per il rinnovo della patente: una farsa!
Prima di me hanno fatto idoneo un anziano che andava in giro con la bombola dell'ossigeno e si reggeva a malapena in piedi :grr2: :head:


Immagine


Sei sicuro che la bombola non fosse quella del NOS.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda trivella » 20 ott 2009, 11:10

Non voglio creare una discussione quello che ho letto mi ha colpito, sono d'accordo con Fonzie, sono d'accordo con Salzig sono d'accordo con tutti ma comunque molti motociclisti e soprattutto scooteristi se ne fregano del codice della strada, se ne fregano della sicurezza se ne fregano della vita altrui. Vivendo a Milano ne vedo di cotte di crude automobilisti (taxisti soprattutto) che fanno quello che vogliono ma il dato pesante che vedo persone con due ruote che ne fanno di peggio e questo mi fa riflettere e penso che io che non ho dato mai confidenza alle mie moto al 100%, che non ho mai non avuto paura di quello che poteva succedere e ho sempre avuto 100 occhi ma non per colpa mia ma di automobilisti e scooteristi mi sono rotto parecchie ossa.

Ci vuole testa

scusate se ho detto qualcosa di sbagliato
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda ulvisma » 20 ott 2009, 11:24

come non quotare tutti COMPRESO TRIVELLA. Io non sono di Milano e Milano, come tutte le grandi città, non mi piace affatto. Non mi piace la gente, il modo di porsi verso il prossimo... Quando DEVO andare a milano è sempre un'angoscia... troppo stress troppa gente che fa cio che vuole troppi St@@nzi che si credono dei in terra e parlo sia di motociclisti che scooteristi che automobilisti che pedoni!

E si che la costituzione è chiara.... la mia libertà finisce dove inizia la liberta dell'altra persona!! Personalmente pernso di essere uno corretto sotto tutti gli aspetti quando mi metto alla guida di qualsiasi mezzo... Mia nonna mi diceva sempre: "Stai attento quando vai in giro in mto perchè ricordati che hai in mano un'arma!"
così Vulvy che son Vulvissima...
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Sono un brianzolo vero... e ne sono fiero!!!! Insomma, sono un diversamente cittadino
Non sono ne una donna ne un 50enne...

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda bradipo ita » 20 ott 2009, 11:32

Trievella,concordo,sappiamo benissimo che nel fascio dei motociclisti e scooteristi ci sono
i bravi,i buoni e quelli che con la loro stupidita' attirano l'odio della gente su tutti.

In tempi recenti vedo sempre piu' ragazzini viaggiare come missili sui motorini truccati,sorpassando a destra
o zizzagando tra i pedoni.Molta gente si prende come primo scooter un T-MAX senza sapere cosa sta guidando.
Ho visto e conosciuto 50enni passare da un burgman 650 ad una R1 senza mai aver guidato una moto.
Poi ci sono le patenti troppo facili da conseguire e l'80% degli automobilisti che se ne fregano se ti arrivano adosso.
Basta mettersi vicino alle strisce pedonali e contare quante macchine passano prima che uno si fermi per darti la precedenza.
Non rispettare il passaggio pedonale sono -6 punti patente e 68 o 70 euro di multa per velocita' non moderata nei pressi di attraversamenti pedonali,
in quanto non si e' riusciti a fermarsi.

Quanto accaduto al ragazzo morto della lettera e' una tagedia che si ripete puntualmente.
Tre mesi fa,avevo gia' postato l'articolo di un altro centauro che con la stessa dinamica era deceduto.
Anni fa,un mio vicino di casa con un ZXR non e' piu' tornato a causa di una conversione ad "U" fatta dietro ad una curva.

Secondo me oltre tolleranza zero ma fatta con buon senso,serve piu' rispetto per il prossimo e per se stessi.
Serve una revisione generale sul come ottenere la patente,corsi di guida sicura per tutti e patente speciale per le moto oltre i 750 cc.
perche' guidare 150 o 200 CV non e' per tutti e l'auto come la moto sono armi potenzialmente letali, quindi in caso di incidente dove
sia dimostrato che chi guidava non era in condizioni di farlo applicherei anche le sanzioni previste dal codice penale in tema di omicidio colposo.
Forse cosi',avremo un po' piu' di disciplina. :roll:
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda bradipo ita » 20 ott 2009, 11:38

Tanto per fare un esempio...stamattina rientravo dal lavoro alle 06:30 ero sulla grande viabilita' quando uscendo dallo
svincolo che mi porta vicino a casa un TIR polacco che avevo davanti subito dopo essersi reso conto di aver imboccato
la rampa sbagliata ha inchiodato e tentanto di mettere la retro per ritornare sulla superstrada.
Io che ero dietro di lui ho inchiodato e l'auto che sopraggiungeva quasi quasi mi spalmava sul camion... :roll:

La butto sul ridere e non penso mai se poteva andare diversamente...pero' riflettendo,almeno una volta al mese mi capita di dire
di aver evitato per un soffio una collissione...e mai per colpa di una mia imprudenza. :roll:
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda Arthur Fonzarelli » 20 ott 2009, 11:40

matteo la aptente seciale ci vorrebbe per le moto oltrei i 125 4t, io vado a 150 all'ora anche con lo scooterone e mi pare di essere fermo, però ho sulla groppa già qualche centinaio di migliaia di km e diversi incidenti, dai quali ho tratto insegnamento. Concordo che ci sono troppe persone che montano su missili a due ruote senza un briciolo di esperienza, e sono quelli che ti trovi contromano sui tornanti o spesso spiaccicati da qualche parte...

quanto al camionista polacco, quelli così andrebbero messi in condizione di non nuocere, senza patente in galera e con le gambe rotte ;)
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda bradipo ita » 20 ott 2009, 11:45

Vi ricordate il tremendo incidente di Cessalto con il Tir che fa il salto di corsia?
I periti hanno appurato ce a provocare l'incidente e' stato il cedimento di una sospenzione del trattore.
Ma la polizia stradale ha appurato che l'autista guidava da 24 ore.

Anche arrivando al Ciocco una tipa mi e' sbucata dallo stop senza guardare....a 7 metri da me.
Li ho ringraziato la Bosch per l'ABS.
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda alessandro » 20 ott 2009, 11:55

Trivella è d'accordo con tutti e io sono d'accordo con Trivella. Ci vuole testa. E forse non basta nemmeno quella: ci vuole occhio e ci vuole soprattutto la convinzione che in moto non basta aver ragione. Puoi avere tutte le ragioni che vuoi, ma quando con una moto da 200 kg centri un SUV da 2000, beh, le ossa sono tue.
Ne parlavo stamane con un amico libraio. Mi diceva che qualunque cosa di male ci capita non è bene incolpare gli altri. Sta a noi sapere quello che ci sta attorno. Sta a noi sapere che per la strada ci sono persone dotate di mezzi meccanici più grossi e guidati da gente più piccola. A costo di apparire ridicolo, in città guido sempre senza togliere le mani dalle leve di freno e frizione. So che non dovrebbe esserci quello che fa l'inversione a U o che svolta a sinistra senza segnalare le sue intenzioni, o si immette sulla carreggiata senza guardare i retrovisori, o ti butta dal finestrino la bottiglia vuota che finisce sul tuo casco o il mozzicone che ci finisce dentro al casco, o ...
Ciò non toglie che mi ha colpito la pacatezza e il rispetto nei nostri confronti di una mamma che ha perso il figlio.
Qualche giorno fa, sono stato a trovare mio papà che si trova all'ospedale per riabilitarsi dopo una malattia rognosa, ma tutto sommato benigna (ammesso che esistano malattie benigne a ottant'anni). Mi diceva che durante l'attività in piscina si è trovato a parlare con un giovane ragazzone "come un armadio" che, caduto in moto si era rotto questo e quello. "Ho pensato a te", mi ha detto. Sono sicuro che non mi ha pensato per il fisico del suo interlocutore :mrgreen: e non ho saputo cosa rispondergli.

Ciao.

ale
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda Panda » 20 ott 2009, 12:12

Questo sara' quasi OT ma..ieri una mia cliente mi ha chiamato e raccontato che la settimana scorsa suo figlio di 15 anni è stato centrato,mentre era in scooter, da un'auto che ha effettuato una svolta a sinistra vietata in uno dei viali centrali piu' trafficati della citta' (e la signora ha pure dato versione falsa..fortuna che ci sono tanti testimoni :shock: )
Quello che più mi ha schifato è stato che mentre il ragazzino era per terra accanto allo scooter-per fortuna non è grave-le macchine passavano oltre,schivandolo :? :? :? ..e ne son passate tante..che schifo.
Io mi fermo per spostare i ricci e i rospi dalla carreggiata... :roll: ..mah..

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda bradipo ita » 20 ott 2009, 12:17

Si Panda...lo so.
l' altro estate sulla nostra spiaggia principale
la gente prendeva il sole con un morto d'infarto vicino....
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda alessandro » 20 ott 2009, 12:26

"Se uno muore non importa a nessuno purché sia sconosciuto e lontano" (Eugenio Montale, fine del '68)

"Se uno muore non importa a nessuno purché sia sconosciuto" (alessandro, fine del 2008)


:evil: :evil: :evil:
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda dduke » 20 ott 2009, 12:42

Io insisto col dire che il vero problema sono le persone che guidano il due ruote (non i motociclisti, quelli sono un'altra cosa) e chi guida un auto senza essere mai stato un motociclista, non ha cioe' la cognizione di pericolo che ogni buon motociclista avverte ogni momento. Quando guidavo l'auto avevo ugualmente 100 occhi come quando guido la moto, quando prendo una curva in moto rallento sempre, piego il minimo indispensabile specie se con zavorrina, e per questo nelle uscite domenicali sono quasi sempre l'ultimo, ma arrivo sano e soddisfatto, se sono solo, forse e dico forse la cosa cambia.
Ultimamente mi capita spesso di vedere auto che dallo stop escono guardando dall'altra parte e non sentono nemmeno quel cesso di clacson che monta l'ADV, ecco perche' voglio montarne uno piu' potente, vanno tutti di corsa, manco trasportassero ghiaccio! :shock:

alessandro ha scritto:"Se uno muore non importa a nessuno purché sia sconosciuto" (alessandro, fine del 2008)

...la sintesi e' questa, a prescindere da un morto o meno, la gente fa solo i cazzi propri :evil:
Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Dalai Lama 

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda Kappa690 » 20 ott 2009, 15:00

dduke ha scritto:Io insisto col dire che il vero problema sono le persone che guidano il due ruote (non i motociclisti, quelli sono un'altra cosa) e chi guida un auto senza essere mai stato un motociclista, non ha cioe' la cognizione di pericolo che ogni buon motociclista avverte ogni momento. Quando guidavo l'auto avevo ugualmente 100 occhi come quando guido la moto, quando prendo una curva in moto rallento sempre, piego il minimo indispensabile specie se con zavorrina, e per questo nelle uscite domenicali sono quasi sempre l'ultimo, ma arrivo sano e soddisfatto, se sono solo, forse e dico forse la cosa cambia.
Ultimamente mi capita spesso di vedere auto che dallo stop escono guardando dall'altra parte e non sentono nemmeno quel cesso di clacson che monta l'ADV, ecco perche' voglio montarne uno piu' potente, vanno tutti di corsa, manco trasportassero ghiaccio! :shock:

alessandro ha scritto:"Se uno muore non importa a nessuno purché sia sconosciuto" (alessandro, fine del 2008)

...la sintesi e' questa, a prescindere da un morto o meno, la gente fa solo i cazzi propri :evil:



Non mi resta che quotare, io da scooterista, vivo da vicino quella che è la jungla quotidiana...come dduke può confermare, a catania, la nostra città, il rispetto delle regole è ridotto al minimo indispensabile...

Da noi avere una due ruote significa correre sempre e dovunque, il casco è una cosa sconosciuta...
Speriamo che in un futuro non troppo lontano la moto diventi quello che deve sessere, il mezzo di espressione di ogni "motociclista vero" e non il mezzo di trasporto di ogni criminale... :evil:
Sogno l'avventura su due ruote...

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda Skeb21 » 20 ott 2009, 15:40

"Chi viaggia su due ruote deve volersi bene. Deve capire che e' l'utente piu' debole della circolazione e che anche se ha ragione,in caso di incidente e' lui che ha la peggio."
Il Comandante della Polizia ha straragione!
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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda Valz » 20 ott 2009, 19:06

Tolleranza 0 ? Il 30 % degli automobilisti parla al cellulare , Quasi nessuno tiene la destra , Qualcuno quando vede che stai per sorpassarlo allarga a sinistra , Qualche guidatore chiacchiera col passeggero guardandolo negli occhi :shock: , Chi guida col cane in braccio , Impazza ultimamente l'inversione selvaggia , Le frecce le usano gli indiani , Le rotonde sono delle chicanes dove l'autista a destra immancabilmente ti stringe sul rondò , I mezzi pubblici partono regolarmente come se fossero soli su Marte , Agli incroci se hai la precedenza la devi regalare preventivamente . e le forze dell'ordine dove sono ? O in centro a multare le auto col parchimetro scaduto o a preparare qualche trappola su strade extraurbane a 4 corsie col limite di 50 Km/h .
Dimenticavo ultimamente hanno rifatto la segnaletica orizzontale usando delle vernici che ti fanno perdere la ruota col secco , non oso pensare cosa succederà quando pioverà , ne ho parlato con un vigile motociclista mi ha detto che è quasi caduto anche lui ma che dovevo fare un esposto io al sindaco ed al comando dei vigili perchè a lui avevano detto di non rompere .
Ci sono poi motociclisti che trovano normale guidare sulle urbane o extraurbane come al Mugello . Gli ultimi morti che ho visto ultimamente a Brescia avevano il tachimetro che non era quasi mai bloccato a velocità inferiori ai 160 km/h . in urbano !!

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Re: lettera di una madre che ha perso il figlio in un incidente

Messaggioda alessandro » 20 ott 2009, 19:47

Valz ha scritto:Tolleranza 0 ? Il 30 % degli automobilisti parla al cellulare , Quasi nessuno tiene la destra , Qualcuno quando vede che stai per sorpassarlo allarga a sinistra , Qualche guidatore chiacchiera col passeggero guardandolo negli occhi :shock: , Chi guida col cane in braccio , Impazza ultimamente l'inversione selvaggia , Le frecce le usano gli indiani , Le rotonde sono delle chicanes dove l'autista a destra immancabilmente ti stringe sul rondò , I mezzi pubblici partono regolarmente come se fossero soli su Marte , Agli incroci se hai la precedenza la devi regalare preventivamente . e le forze dell'ordine dove sono ? O in centro a multare le auto col parchimetro scaduto o a preparare qualche trappola su strade extraurbane a 4 corsie col limite di 50 Km/h .
Dimenticavo ultimamente hanno rifatto la segnaletica orizzontale usando delle vernici che ti fanno perdere la ruota col secco , non oso pensare cosa succederà quando pioverà , ne ho parlato con un vigile motociclista mi ha detto che è quasi caduto anche lui ma che dovevo fare un esposto io al sindaco ed al comando dei vigili perchè a lui avevano detto di non rompere .
Ci sono poi motociclisti che trovano normale guidare sulle urbane o extraurbane come al Mugello . Gli ultimi morti che ho visto ultimamente a Brescia avevano il tachimetro che non era quasi mai bloccato a velocità inferiori ai 160 km/h . in urbano !!


E a questo punto? Delle due una: o giriamo con una S&W 44 magnum (col rischio di trovare dall'altra parte qualcuno con una Colt Python) o ci diamo da fare. Molti di noi hanno avuto modo di apprezzare le strade, i motociclisti e gli automobilisti francesi. Non è che i francesi siano extraterrestri. Il Joe bar se lo sono inventati loro :mrgreen: . Però negli ultimi anni i motociclisti francesi si sono dati da fare, si sono dati una credibilità che in altri paesi (eccetto forse qualche paese del Nord Europa) non esiste, hanno trovato una forma di convivenza con gli altri utenti della strada e hanno fatto in modo che ora, quando mi organizzo la mia solitaria annuale, me ne vada sulle loro strade. Andrei anche in Austria o in Germania, ogni tanto lo faccio, ma la lingua teutonica mi riesce meno bene di quella del Bel Paese dove il "oui" suona.
Qui in Svizzera ci sono probabilmente delle iniziative (lodevolissime) come ce ne sono in Italia dove, per esempio, opera Motocivismo. Tuttavia, con ogni probabilità sia nella parte latina del mio paese, sia lì, sia in questo e in altri forum, c'è ancora parecchio da lavorare. :wink:
A volte è l'insieme delle esperienze e dei ricordi a farci da casa, e a volte siamo a casa dovunque ci troviamo, purché ci sia accanto la persona giusta.

Lynn Schooler, L'orso azzurro

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