da alessandro » 26 set 2009, 19:04
Sono cose che noti e dimentichi (purtoppo). Qualche anno fa, scendendo dal Passo del Lucomagno, sono incappato in quello che sembrava un incidente. Ho intravisto un poliziotto mio amico e mi sono fermato per chiedere cosa fosse successo. "Un motociclista", mi dice, "guarda lì". Vedo un lenzuolo azzurro da cui spuntano due stivali. Chiedo due dettagli sulla presunta dinamica: cinque metri prima o cinque metri dopo sarebbe finita con una caduta e basta. In quel punto il povero diavolo si è ammazzato. Una curva presa larga per la velocità o per un malore, chissà. C'erano molte moto che passavano. Sono sceso con qualcuna di queste moto. Fin verso Olivone tutti andavano più piano del solito, forse impressionati da quella che era più di una pubblicità d'impatto. Usciti dal villaggio si è ricominciato ad aprire come prima, magari per poi frenare alla disperata nella curva detta "dei macellai", proprio in fondo al rettifilo, dove più di uno ci ha lasciato le penne. Ben venga dunque la pubblicità d'impatto, ma credo che alla fine tutto dipenda comunque dal nostro modo di agire e di vivere la moto.
Ciao!
ale
A volte è l'insieme delle esperienze e dei ricordi a farci da casa, e a volte siamo a casa dovunque ci troviamo, purché ci sia accanto la persona giusta.
Lynn Schooler, L'orso azzurro