mi spiace soprattutto per tutti coloro che vivendoci vicino non si sono accorti del suo disagio e ora arrovellano il cervello, in preda a sensi di colpa, in cerca di qualche segnale mandato e non captato... vuoi per la fretta, i problemi personali, il pensiero vedendolo così strano: "sarà giornata storta" e che se solo si fossero fermati ad osservare forse, perché quando si arriva a pensare di farla finita poche cose possono farti desistere dal pensiero, con una parola in più avrebbero potuto cambiare il corso della sua esistenza.
In questi momenti l'egocentrismo è al massimo, sei tu, solo, e tutto quanto intorno a te ti è sconosciuto, non ti ritrovi in nulla e non vedi nulla se non la tua disperazione e il desiderio di trovare la pace dell'anima.
Simona, se puoi resta vicina in special modo alla sua compagna perché la cosa più difficile che dovrà fare sarà quella di perdonare se stessa per non essere stata in grado di capirlo e di aiutarlo.