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Spy Story:quando i segreti della MZ finirino alla Suzuki

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Spy Story:quando i segreti della MZ finirino alla Suzuki

Messaggioda bradipo ita » 5 set 2009, 8:40

Wikipedia dice di lui:

Ernst Degner (Gliwice, 22 settembre 1931 – Arona, 10 settembre 1983) è stato un motociclista tedesco.
Dopo la Seconda guerra mondiale, allorchè la città di Gliwice fu ceduta dalla Germania alla Polonia, la famiglia di Degner si trasferì nella Repubblica Democratica Tedesca, stato di cui assunse la cittadinanza. Cominciò la sua carriera nel motomondiale nella stagione 1957 in sella di una MZ, con cui ottenne delle belle soddisfazioni in 125 grazie all'innovativo motore a due tempi progettato dal suo ingegnere Walter Kaaden.
Dopo la costruzione del muro di Berlino, nell'agosto del 1961 Degner tentò la fuga dalla DDR: in occasione del Gran Premio di Svezia arrivò nella nazione scandinava di soppiatto insieme alla sua famiglia e poco dopo, prendendo a pretesto la rottura del motore della sua moto, giunse nella Germania Ovest passando per la Danimarca. Le autorità della Germania Est lo accusarono di essere stato lui stesso a manomettere il veicolo.
Nel 1962 divenne pilota ufficiale per la Suzuki, con cui corse nella 50 e nella 125, conquistando il suo primo e unico mondiale della sua carriera, nella cilindrata più piccola. Continuò a correre fino al 1966, anno in cui fu costretto al ritiro a seguito di un brutto incidente accorsogli nel circuito di Suzuka: la esse in cui cadde venne ribattezzata "Degner" in suo onore. Ormai schiavo dei medicinali e dei calmanti, morì prematuramente di overdose.
È l'unico pilota di una nazione facente parte del Patto di Varsavia ad aver vinto un alloro iridato nelle varie categorie del Motomondiale. ”
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Ma dietro a Degner,tra leggenda e storia vera, sembra che ci sia molto di piu'.

Nel 1961 la Suzuki muoveva i primi passi nelle competizioni internazionali di velocita'.
Allora nelle classi 125 e 250,quelle piu' apetibili per le case esordienti,i mori piu' diffusi erano i 4 tempi e solo una marca poco conosciuta della Germania Orientale,la MZ,era riuscita a realizzare un motore a 2 tempi tanto competitivo da imporsi gia' nel 1958 sulle imbattibili MV bialbero.
Anche la Suzuki correva coi suoi motori 2 tempi ma pur investendo danari in ricerca,i risultati erano scadenti.
Al Tourist Trophy del 1961,Jimmy Matsumiya,manager del team corse della Suzuki,
Convoco' una riunione interna nel quale dichiaro' di aver suggerito al presidente che piuttosto si dissanguarsi economicamente,
era preferibile comprare il know out tecnico della concorrenza .
Erano gli anni della Guerra Fredda, la tensione tre i due blocchi si sentiva.
Matsumiya aveva gia' messo a punto un piano per prendere i segreti del motore 2T piu' forte sul campo.
Aveva stretto amicizia con Degner,per via di una comune passione per il Jazz.
Degner,in quel momento era il pilota di punta della MZ ma sopratutto era aiuto tecnico del progettista della MZ,l'ingegner Walter Kaaden,
a quei tempi il motorista due tempi più rispettato del mondo ed inventore degli scarichi ad espansione.
Addirittura molti dei suoi calcoli e formule sono utilizzati ancora oggi.
quindi sapeva tutto dei segreti che rendevano vincente quel motore.
Matsumiya sapendo che Ernst non ne poteva piu' di stare in Germania,gli propose di organizzargli la fuga in cambio dei progetti del motore MZ 2 tempi con la sua esclusiva valvola di alimentazione a disco rotante.
Ad Assen,durante il GP d'Olanda,Degner firmo' il contratto con la Suzuki e il 13 settembre fece fuggire la moglie Gerda e i due figli Olaf e Boris nascondendoli nel doppio fondo di una Lincon Mercury. Poi si reco' a Kristianstadt, sede del GP di Svezia.
La mattina del 17 settembre,dopo aver preso parte alla corsa della classe 125 ed essersi ritirato per rottura,dolosamente provocata da lui stesso,si allontano' dal paddock con Matsumiya e' raggiunse il traghetto per la Danimarca. Ebbe delle difficolta' col visto,risolte corrompendo le guardie,riusci' a salire a bordo e a fuggire nella Germania Ovest.
La fuga di Degner costitui' un danno enorme per la MZ.
La MZ,infatti sino al GP di Svezia,era in testa al mondiale 125,e sicuramente l'avrebbe vinto se Ernst non fosse fuggito.
La superiorita' del motore a disco rotante con i suoi segreti finirono in Giappone,ad Hamamatsu,
quartier generale della Suzuki,dove Degner si mise al lavoro nel reparto corse come tecnico,con la nuova identita' di Eugen Muller di Zurigo.
La storia dice, che la Suzuki da quel giorno comincio' a mietere vittorie nelle classi 50 e 125 del motomondiale con lo stesso Degner che si era offerto,poi sostituito coi piloti Hugh Anderson e Hans Georg Anscheidt. Misteriosa anche la fine di Ernst. Infatti questa spy story non fini' bene per Degner: fu trovato morto alle isole Canarie nel 1983 e non si e' mai trovato il colpevole.
Ma voci mai confermate dicono che sia stata la vendetta tardiva della polizia segreta della Germania Orientale,la famigerata Stasi.

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Un'immagine dell'ingegner Walter Kaaden,considerato il padre dei moderni motori 2 T competizione.

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Walter Kaaden scopri' la teoria onde sonore che si generano nel tubo di scarico e lo mise in pratica,
segnando il vero punto di svolta nella storia dei motori a 2T.
Kaaden e il suo team della MZ studiarono le onde sonore per perfezionare all’estremo il funzionamento dei motori a due tempi.
Il segreto era “giocare” con la forma del tubo di scarico, nel quale si producevano onde sonore.
Assieme all'innovativa alimentazione a disco rotante sempre da lui concepita i nuovi motori a 2T
avevano un rendimento notevole a fronte di spese di costruzione e manutenzione contenute.
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Re: Spy Story:quando i segreti della MZ finirino alla Suzuki

Messaggioda jenk » 5 set 2009, 9:57

Bravo Matteo
Ottimo far conoscere certi retroscena delle competizioni che pochi conoscono.

La MZ era una potenza ai tempi e un vanto per la Nazione, con retroscena bellici (ma questo esula il discorso).
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
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Re: Spy Story:quando i segreti della MZ finirino alla Suzuki

Messaggioda bradipo ita » 5 set 2009, 10:15

Grazie Giancarlo,mi piace spulciare vecchie storie di tanto in tanto dalla soffitta della storia del motociclismo... :wink:
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Re: Spy Story:quando i segreti della MZ finirino alla Suzuki

Messaggioda trivella » 5 set 2009, 12:26

non sapevo nulla di questa cosa ma molto interessante...bravoooooooooooooo
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Re: Spy Story:quando i segreti della MZ finirino alla Suzuki

Messaggioda bradipo ita » 6 set 2009, 10:21

Nei dintrorni della fabbrica storica MZ di di Zchopau,in periferia di Dresda,nel castello di Augustusburg che è situato in cima ad una collina
in posizione militarmente strategica e' presente un museo di carrozze e motociclette veramente notevole.
Sono circa 500 le motociclette in buona parte composta dalle locali MZ – IFA – AWO – AutoUnion – DKW – NSU , ma anche da altre parti del mondo ed include anche la prima motocicletta mai realizzata, una Daimler benz.
Se avete piacere , a Zchopau c’è invece il museo automobilistico dedicato alla Horch -Audi ,Auto union e Trabant, a soli 3 km,
sicuramente vale la pena di fare un giro anche lì. :wink:

http://www.die-sehenswerten-drei.de/aug ... een_2e.cfm

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Re: Spy Story:quando i segreti della MZ finirino alla Suzuki

Messaggioda bradipo ita » 8 set 2009, 2:02

Ecco un altro e nuovo museo dedicato interamente alle MZ.

http://www.erstesberliner-ddr-motorradmuseum.de

e' a Berlino.
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