GP Commission riunita a Indy: via libera a affitto motori per i privati
La Gp Commission, che si è riunita sabato a Indianapolis, ha discusso di alcune proposte per rinfoltire la griglia della Motogp, che rischia, il prossimo anno di soffrire tanto quanto nel 2009.
Sul tavolo c'erano vari argomenti, compresa, la questione che riguarda la Moto1, ovvero la possibilità di utilizzare per costruire delle Motogp, motori derivati dalla produzione di serie. Ebbene, su questo argomento, per il quale l'organizzazione stessa del campionato Superbike aveva addirittura minacciato azioni legali nei confronti della Dorna, c'è stata una fumata nera che pare definitiva.
La Gp Commission avrebbe deciso che le Case mettano a disposizione dei team che ne facciano richiesta, motori completi da Motogp, porte chiuse quindi ai derivati di serie. A conti fatti però la cosa non sembra molto conveniente. Si parla di costi a pilota per una moto, di circa 700.000 euro all'anno. La scuderia che vuole percorrere questa strada per partecipare alla Motogp, dovrebbe poi allestire una moto con un telaio, delle sospensioni, l'elettronica (almeno una parte, perchè un motore senza la sua elettronica non può funzionare), carene, ricambi, ruote, insomma tante altre voci di spesa che porterebbero i costi molto vicini a quelli delle attuali moto satellite.
C'è da chiedersi a chi giovi una decisione del genere, o piuttosto a chi chiuda le porte. Di sicuro, a tutte quelle case che potevano fornire i propri motori derivati di serie, tra queste: Aprilia e BMW in primis. Ma la questione giova soprattutto a chi in questo business continuerà a guadagnare; Honda su tutti, seguita da Yamaha e poi da chi vorrà accodarsi.
fonte gpone.com