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Le moto da bar

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Re: Le moto da bar

Messaggioda akilao » 23 feb 2021, 10:23

HotRod ha scritto:Sono tra il 90% di quei motociclisti e me ne vanto

Non credo che ci fosse intenzione di fare l'equazione moto lucida=da bar, quanto stigmatizzare la figura di chi intende la moto solo come oggetto da esporre e non per il piacere di usarla. Anche la mia è sempre lucida, ho un pessimo rapporto con gli insetti spiaccicati ovunque, ma non sono motociclista da bar, sebbene abbia come tutti il bar/ritrovo degli amici motociclisti per litigare su gomme e campanilismi di marca... :wink:
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Re: Le moto da bar

Messaggioda Herr Doktor » 23 feb 2021, 13:37

Ho sempre lasciato le moto sporche tra autunno ed estate, un po" perché le uso ma soprattutto perché fanno grande viaggiatore avventuriero. Il tutto rafforzato dalla coperta tucano urbano, per far capire che per me 15 gennaio o 15 maggio è lo stesso
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Re: Le moto da bar

Messaggioda HotRod » 24 feb 2021, 8:21

Ciao akilao, giusto è quello che intendevo. A proposito vorrei dire che sono di Ravenna e che qui in zona non vi sono molti bar da "chiacchierata motociclistica". Ci si deve spostare verso il Muraglione, la Campigna o il Monte Fumaiolo per vedere i bar belli pieni di motociclisti.
A proposito, vista la situazione, auguro a tutti noi di poterli 'riempire' di nuovo non appena possibile, evviva! Sarà bellissimo.
.....e visto che la primavera sta arrivando, l'essere praticamente imbrigliati, mi da non poca malinconia, non so a voi. Ma forse è giusto così. Scusate il mio OT.

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Herr Doktor » 24 feb 2021, 8:32

Bisogna aprire un 3D "le moto da box"
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Re: Le moto da bar

Messaggioda zoff73 » 24 feb 2021, 10:32

Buongiorno
quoto un pò tutti, in parte perchè sono anche io romagnolo (provincia di Rimini) ed essendo ormai vicino ai 50, capisco quando si parla di "sboroni" (come non citare il buon Giacobazzi) detto questo credo che qualcuno che compra la moto per fare solo la sfilata ci sia ancora :lol: , detto questo però anche a me piace tenere entro certi limiti la moto pulita, sabato scorso al rientro del giro di 250km ho lavato la moto visto lo stato in cui erano le strade e di conseguenza di come si era ridotta la moto :mrgreen:

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Re: Le moto da bar

Messaggioda matteo67 » 24 feb 2021, 13:34

...Avete visto nell'altro thread come si fa a lavare la moto ?....come fa Chris Birch !! :rotlf: :rotlf:

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Paolol61 » 24 feb 2021, 19:52

Si piacerebbe anche a me lavarla in quei posti

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Tancrediprato
 
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Re: Le moto da bar

Messaggioda Tancrediprato » 2 apr 2021, 4:01

Salve a tutti.

E’ tanto che volevo scrivere ma non ho mai avuto tempo. Uffa.

Voglio dire la mia su questo in un tentativo di stigmatizzare i due profili che chiamerò Tipo B e tipo K.
Ovvio, tipo B per quelli della moto da bar, tipo K in onore di questo forum dove scrivo, ovvero per quelli che intendono la moto in un moto diverso, che ovviamente non è limitato alla Ktm.

Incominciamo.

Tipo B: non mi soffermo sulla fenomenologia è già stata abbozzata qua. Voglio provare ad andare nel profondo, nel corpo vivo e pulsante della questione e NON sulla descrizione di questo o quest’altro aspetto.

Detto in due parole, a mio avviso, chi appartiene al tipo B usa, vive la moto come uno strumento sociale. Punto. Il resto segue.

Non è interessato nelle caratteristiche della moto in se, ma quello che lui cerca è stimolare sentimenti di ammirazione, invidia e stima presso il gruppo cui appartiene – composto di uomini e donne – affinché questo generi un consenso, un’approvazione e quindi un riconoscimento del proprio valore all’interno del gruppo. Valore che, grazie a questa massa di emozioni, tende a salire tanto più questi sono intensi. La moto è quindi solo un espediente temporaneo, domani sarà sostituito da altro, che serve quasi esclusivamente a questa (effimera?) scalata, a questo tentativo di ascesa che si estrinseca esclusivamente in relazione al proprio gruppo di riferimento.

Giusto o sbagliato? Non mi esprimo. Voglio stare al di la del bene e del male.
Funziona? Vediamo dopo.

Il rapporto che il tipo K instaura con la moto è del tutto diverso. E’ molto più articolato e interattivo e oserei dire, intimo.

Cerco di definirlo, anche se mi rendo conto è più complesso del tipo B e non son certo di non riuscire a circoscriverlo entro una serie di concetti come ho fatto prima tanto è multiforme e caleidoscopico. E per quanto mi sforzi di chiudere il cerchio, qualcosa rimane fuori di insoluto, di inspiegato, di insondabile. Ma siamo umani e ci dobbiamo contentare della finitezza e delle poche cose che possiamo capire. Il mare magnum è e rimane, inesplorabile.

Ritengo che il processo del tipo K sia determinato da un desiderio di “pienezza”, di “completezza” che risiede nella personalità di chi lo prova e che incessantemente spinge verso una ricerca di soluzione.

Mi spiego.

Il tipo K sente, percepisce, intuisce una certa “mancanza”, una deficienza di se stesso e del riflesso di questo nel mondo. Sente che non è tutto qua, ma c’è dell’altro che gli sfugge. Sente la finitezza, la pochezza del quotidiano, castrante.

Questa mancanza mi pare essere riferibile a valori assoluti che lui percepisce relativi e incompiuti e che appartengono al genere di Potenza, Forza, Libertà e da questi elaborati socialmente in Armonia, Simmetria e Giustizia con se stessi, gli altri e il mondo.

Per dirla breve, qualche modo si sente depositario di queste istanze ma che non riesce a esprimere e a rendere palesi e operanti all’interno di se stesso e nei rapporti con gli e con il mondo che lo circonda. Sa che con le sue sole forze il tutto rimarrà inespresso.

Cosa fare quindi? Estroflettere tali valori in un mezzo meccanico deputato a incarnarne la purezza e la pienezza, priva di compromessi sembra essere una soluzione. Ma questa incarnazione è un processo dinamico, non statico, e si pone in essere solo ed esclusivamente se pure lui, come essere umano, è coinvolto in questa dinamica. L’acciaio sferragliante in se non porterebbe a nulla, ma in mano ad un buon conduttore può esprimere e sviluppare le dinamiche che lui va cercando, riattivando potenzialità sopite, via via che il rapporto si stringe, la confidenza aumenta, la distanza tra ferro e carne, tra desiderio in potenze e desiderio in atto, diminuisce. Ovvio non si annulla mai, ma si avvicinano asintoticamente in un abbraccio ideale separato da una bolla di sapone.

Il mezzo quindi è uno strumento di scoperta di se e di accrescimento mutuo e dinamico a mano a mano che la sincronia si accresce. Il tipo K è sicuramente MOLTO interessato alle caratteristiche tecniche perché pensa che in esse possa rispecchiarsi, in qualche modo e trovare in esse parti di se stesso.

Trova colà quello che non trova in se, lo dinamizza, lo amplifica e alla fine – se il processo riesce - lo recupera e lo assume totalmente. In questa dinamica proattiva e non sterile si situa, a mio avviso, il modo di K intendere la moto. In questa delega temporanea, rivitalizzazione e successiva riappropriazione di un qualcosa che ci spetta, che sentiamo nostro e fondante.

Giusto? Sbagliato? Non sta a me dirlo
Funziona? Si e no.

Come l’altra dinamica, quella B, ha i suoi pro e contro.

Il modus B, per poterti tenere sempre a galla, impone una lotta continua con gli altri nello sfoggio di mezzi e strumenti via via sempre più prestigiosi. E questo alla lunga, sfianca. Inoltre con gli anni, la sensazione di essere circondato da “amici” per quello che hai e non per quello che sei, si insinua profondamente e duole come un nervo sciatico. Se l’avere è transeunte, l’essere in se è eterno e la nostra valenza vorremmo si fondasse su quest’ultimo. La delega qua non viene riassorbita e il potere, pompato all’esterno, non torna indietro.

Il modus K traballa sul versante sociale. Per quanto geniale possa essere la scoperta della Relatività, la felicità dello scopritore non può non passare dalla condivisione e dal riconoscimento sociale (per quanto schivo possa essere). Non è per questo che si fanno le cose, ma nessuno (o quasi) vive felice in una grotta o in un convento di clausura a meditare da solo.

Questa mancanza di riflessi sociali che la dinamica K porta con se nel suo dinamismo intimo ed esclusivo, di pompaggio, accrescimento e recupero, genera un curioso fenomeno.
Il mondo K sente la necessità di schernirsi, di distanziarsi, di marcare il territorio rispetto al mondo B. Ci tiene a esprimere in ogni modo la netta differenza. (Al contrario, il mondo B vede il mondo K con sufficienza e ironia ritenendo tutti sfigati e\o nerd. – ovvio qua estremizzo tutto, quasi una caricatura, per esaltare le differenze e mostrarvele. Ma la realtà è sempre più sfumata e sfuggente).

Perché i K sono “quasi” ossessionati dai B e sentono il bisogno di differenziarsi e di tenersi a distanza?

La mia valutazione è che pure il K sente l’attrattiva per il consenso sociale che B genera facilmente e quindi pure in lui risiede da qualche una piccola invidia che però non può assumere su di se e deve quindi respingerla al mittente. Deve tenerla lontano più che può perché questo mina il suo stato di essere K e inibisce la dinamica sopradescritta.

Può essere che, in fondo ad ogni K ci sia un nocciolo B che ambisce ad uscire dalle proprie finitezze e vuole rivolgersi verso gli altri e sentirsi, pure lui, amato e apprezzato.

Può essere che l’orrore del “può accompagnare solo*” che ogni K sente dentro di se è come quello che si prova per il Lupo. Troppo simile a noi per non averne paura.

Saluti Tancredi

https://www.youtube.com/watch?v=YL0mUXRfLZI&feature=emb_logo

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Herr Doktor » 2 apr 2021, 8:30

C'è anche il tipo V, categoria nella quale mi posiziono.
Sono quelli che usano la moto come veicolo traendone godimento se possibile.
Non gli interessa più di tanto come appaiono e come pensano che gli altri (forse) li giudicheranno.
Gli interessa l'aspetto tecnico senza farne malattie ed ossessioni per denti di pignoni, portararga, marmitte, disegno degli pneumatici.

Insomma ci vanno in giro in maniera rilassata
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Re: Le moto da bar

Messaggioda Tancrediprato » 2 apr 2021, 8:51

@Herr Doctor
Giusto! Ci saranno anche altre categorie altri modi di intendere, sicuramente.
Ho estremizzato due mondi ma poi ci sta di tutto.
Ogni volta che si cerca di categorizzare un aspetto o un comportamento umano si compiono delle forzature, delle semplificazioni, dei raggruppamenti che non sono reali. Il reale e' del tutto sfuggente, se preso cosi come e', ad ogni tentativo di comprensione. Possiamo solo comprendere dei "modelli" che operano come "letti" dove speriamo che il fiume del divenire scorra. Ma di capire questo non se ne parla.
Ciao

Ps. V sta per?
Ultima modifica di Bat21 il 2 apr 2021, 8:53, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Eliminato duplicato di risposta

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Herr Doktor » 2 apr 2021, 9:28

V sta per veicolo...
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Re: Le moto da bar

Messaggioda thenext1 » 2 apr 2021, 16:26

Per me i motociclisti da bar sono coloro che prima di mettere una ruota fuori dal garage si preoccupano di essere griffati, accessoriati, manopola riscaldati, interfonati, elettronico sospensionati, e con il GPS (possibilmente accessorio originale) attivo. E magari sono soli e vanno solo al bar!
La stessa cosa si riscontra in molti settori. Se nuotate in piscina, noterete che c'è chi nuota alacremente con solo cuffia e mascherina (obbligatoria la prima, e consigliata la seconda se non vuoi farti mangiare le cornee dal cloro), e c'è chi non si avvicina all'acqua senza tappi per le orecchie o walkman acquatico, molletta al naso, smartwatch per il controllo delle calorie bruciate, pinne e palette per le mani. Non sono MAI a posto e alla fine anche se sono in piscina per nuotare, nuotano poco.
Stessa cosa per le moto: la usano poco. La comprano e scrivono un post al giorno sui gruppi FB per parlare di come aggiustare al meglio le sospensioni, di come risolvere la vibrazione o il buco di erogazione a 3782 giri, quale posizione del cupolino fa meno turbolenze mentre guardo a sinistra a velocità codice.... ecc ecc...
Per me, la moto è prendi il casco e vai... se incontro una strada bianca e non ho le tassellate, chissenefrega, la faccio lo stesso. Io sono più spartano. Per i motociclisti da bar, servono le tassellate assolutamente.
Tanti possessori di GS rispecchiano questo stile di vita della moto, per questo il GS nell'immaginario comune è diventata la moto da bar per eccellenza.

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Herr Doktor » 2 apr 2021, 16:48

Si, ci siamo
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Re: Le moto da bar

Messaggioda frenkygt » 2 apr 2021, 17:01

Poi ci sono i motociclisti di tipo G






Sono quelli che giudicano quelli di tipo B , K e V probabilmente reincarnano tutte le caratteristiche degli altri...

Ma farsi gli affari propri rispetto a come ognuno vive la moto no eh ?. :shock:

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Bat21 » 2 apr 2021, 19:18

@frenkygt

:?

Non si tratta di "farsi gli affari degli altri motociclisti", ma di trattar/parlare di un fenomeno noto a tutti in maniera pacata ed educata :hand:

altrimenti, se proprio, ci sarebbero anche i motociclisti tipo "S" :roll: , la cui iniziale lascia spazio a svariate interpretazioni.
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Re: Le moto da bar

Messaggioda Bubbasqueeze » 2 apr 2021, 19:36

Ahah però franky non ha tutti i torti :D
Detto ciò questa è una discussione balenga, non prendiamola sul serio, deve essere sempre chiaro che ognuno ha il sacrosanto diritto di vivere la moto come mazzo gli pare :wink:

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Re: Le moto da bar

Messaggioda filehippo » 2 apr 2021, 19:46

Per stemperare un po’ la situazione mi sento di dire che a noi motociclisti ci piace un sacco etichettare, in mille modi e categorie, quelli con le moto custom, quelli che vanno in moto solo quando piove, quelli che hanno l’adventure ma montano le gomme da strada e vanno in pista... e via così.
La verità (mia, cioè il mio pensiero) è che ci perdiamo molto dietro queste robe e tante volte ci scordiamo che la passione che ci accomuna è la medesima, due ruote che girano e ti portano dove c***o vuoi andare te, come vuoi andare te, mettendoti in contatto con l’ambiente esterno come pochi altri mezzi riescono.
Quindi da bar, da Dakar o da tragitto casa ufficio godiamoci la nostra passione tra di noi come motociclisti

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Herr Doktor » 2 apr 2021, 19:56

Se fossimo in anni normali il 90% di certi 3d non esisterebbe, ahi noi
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Re: Le moto da bar

Messaggioda frenkygt » 2 apr 2021, 20:05

A me proprio non frega nulla se uno è bravo chiude le gomme e arriva sul passo prima di come non mi interessa se va al bar o si porta lo straccio dietro per pulire la moto..e sticazzi direi

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Re: Le moto da bar

Messaggioda Bat21 » 2 apr 2021, 20:10

Capito Francesco ...nulla da eccepire ...ma quindi, permettimi, perchè rispondi su QUESTO 3D se A TE l'argomento NON interessa minimamente :?: :nerd:

Abbiamo tirato avanti delle infinite tiritere, in argomentazioni e con risposte più o meno dello stesso livello ...eddai su :? :|

Bubba ...sono ben conscio che la discussione non "pregiudichi il futuro del mondo" :lol: ...ma se (a me, esempio) non interessa, non serve ne sottolinei pubblicamente a priori l'inutilità discorsiva ... :arrow:

basta semplicemente m'astenga dal rispondere :wink:
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