Si chiama James Wright, altrimenti noto come Tappy.
Il tecnico, all’epoca seguiva il chitarrista americano in concerto, e dunque si presume parli con cognizione di causa, se non fosse che dietro la morte di ogni musicista o cantante di una certa fama, si nasconde quasi sempre il mistero (vedere Elvis Presley, Jim Morrison, Kurt Cobain).
Sta di fatto che il nostro Tappy oggi pubblica un libro nel quale rivela la incredibile verità, che se fosse confermata costringerebbe a riprendere in considerazione la vita di Jimi Hendrix, da sempre considerata dissoluta o comunque al limite della normalità. Bisogna infatti ricordare che il celebre chitarrista ufficialmente morì per uso eccessivo di alcool e droga, all’età di 27 anni in una stanza d’albergo nel massimo della sua notorietà.
James Wright “Tappy” dà comunque una versione differente della storia. Egli afferma che l’ex manager di Jimi Hendrix, Michael Jeffrey, gli confessò di esser stato lui a uccidere il musicista. Movente? Il solito: il denaro; meglio, l’avidità, tanto da sembrare la vicenda della morte di Jimi Hendrix un episodio di Colombo (che all’epoca andava poi di moda). A quanto è dato sapere, l’ex manager voleva intascare la sostanziosa assicurazione sulla vita del chitarrista, pari all’epoca a 2 milioni di dollari. Non solo, il movente troverebbe la propria giustificazione anche nella paura del manager di essere sbattuto fuori da Jimi.
James Wright “Tappy” afferma che queste verità gliele rivelò il manager, giustificando anche la sua azione; un po’ come fanno gli assassini nei film. Voleva evidentemente solidarietà.
Ora vi chiederete sicuramente cosa accadrà. Be’, nulla: Michael Jeffrey è morto in un incidente aereo nel 1973, per cui, ammesso che la polizia riapra il caso dopo quasi quarant’anni, non ci sarà nessun colpevole da mandare in prigione. In compenso, Tappy potrà guadagnare un sacco di soldi con il suo libro. Quello che piuttosto ci si domanda è perché il tecnico abbia tenuto nascoste queste circostanze fino a oggi.
"Oggi é ricco chi é padrone del suo tempo. Buona vita.''