Ebbene, Daisy Duke oggi è stata lasciata presso l'agenzia che ha preso in carico di venderla per mio conto. L'ho salutata con un paio di pacche sulla sella e un semplice "ciao piccoletta".
Ieri era scaduta la garanzia, e ieri erano 2 anni che era stata immatricolata. Era(in verità è ancora) mia dal 31 ottobre del 2013, quando mi feci 600km (ad andare ed altrettanti a tornare) per andare a ritirarla in quel di Conegliano Veneto, dopo averla vista su Subito.it ed aver ricevuto parere positivo da un amico padovano del forum cb1000r.it che si era offerto gentilmente di andare a valutarla di persona.
in questi 2 anni ha subito, come tutte le moto che l'hanno preceduta e tutte quelle che le succederanno, un lento ma inesorabile lavoro di affinamento ed adattamento ai miei gusti di guida, concentrandomi come sempre, sulle doti dinamiche che non sul mero e discutibile(quanto inutile) guadagno di Cv superflui. E quindi posizione di guida stravolta(manubrio e pedane), freni migliorati(radiale e zcoo), sospensioni sostituite(mono Fg) ed affinate(cambio molla al mono e olio alla forcella) e tanti gadget elettronici veramente utili ed intelligenti(tripmaster, selettore mappe, interruttore ventola, resistenza lambda, presa usb, ecc). E solo alla fine mi sono deciso a renderla meno afona togliendo l'ingombrante, silenziante e pesante catalizzatore. Ora finalmente le auto si scansavano quando arrivavo.
E' stata una motina che mi ha dato sensazioni contrastanti. Splendida in quella sua maneggevolezza da scooter, in quel suo peso inconsistente, che ti permettono di guidare per 500 km e scendere di sella come se non ti fossi mai alzato dal letto la mattina anche se sei appena sceso dal Passo della Mendola(lato Bolzano) col coltello fra i denti. Stoica nella sua semplicità meccanica e costruttiva e nel suo funzionamento sempre ineccepibile. Mai un avviamento mancato, mai una deficienza di funzionamento, mai una vibrazione, una risonanza strana, una vite persa. Nulla. Per contro non mi sono mai trovato col motore. Il mio uso della moto è quanto di più poliedrico si possa fare; città(Roma ovvero, traffico), statale veloce(abito a 40km da dove lavoro), statali curvose, autostrada, turismo(mai in coppia) con valigie. E purtroppo il motore di questo splendido giocattolo si sposa malissimo con il termine "versatilità". O ci vai sempre forte oppure vibra, strattona, strappa. Troppo limitante per il motociclista che sono sempre stato. Ricordo la sofferenza del trasferimento di 700km quando 2 estati fa passai una splendida settimana sulle Dolomiti. 8 ore di superstrada a 100 all'ora, a dare manate di gas a folle ogni 5 minuti per non far perdere pressione all'olio (nota problematica dei monocilindrici ad alte prestazioni) con la mia compagna (ex) a maledirmi perchè lei, con la sua robusta Sv650, avrebbe potuto tenere medie ben più alte. E, nonostante le accortezze, arrivare e dover rabboccare mezzo litro di lubrificante perchè quel tipo di uso (gas costante per lunghe percorrenze) è quanto di più deleterio cui la si possa sottoporre.
C'è stato un momento, in cui qualcosa ha iniziato a frullarmi in testa, Qualcosa che mi diceva che il feeling non si era mai instaurato del tutto. Ed è stato quando sono caduto lo scorso inverno. Per carità, era freddo, era una curva un pò umida, la gomma anteriore era a fine vita. Però boh, era dall'estate del 2005 che un anteriore non mi prendeva sotto mandandomi in terra, e nel frattempo di km ne avevo fatti e di situazioni ne avevo affrontate. E poi tanti piccoli segnali, anche con gomme nuove e asfalto perfetto; piccole indecisioni, la sensazione di non trovarmi mai ben inserito nel corpo macchina quando il ritmo si alzava, il non riuscire a sentirmi "naturale" in posizione col culo in fuori e il ginocchio aperto a cercare l'asfalto. Una cosa questa di cui ho preso piena consapevolezza domenica 6 scorsa, ultimo giro curvoso fatto con lei; il giorno dopo ho deciso che le nostre strade si sarebbero divise.
Che dire; sono contento di sapere che un pezzetto(o più pezzetti) di Daisy finiranno sulle vostre moto (a proposito, che dobbiamo fare con barre di protezione e monoposto?????) e spero che il futuro proprietario(probabilmente molto più giovane di me) la tratti bene come ho fatto io e sappia apprezzare in che stato gliela consegnerò(e con che gomme, altro che quelle ciofeche di michelin di serie).
Ps: fra ieri e oggi c'ho fatto 50km, per venire a Roma e per raggiungere la concessionaria. Io ve lo dico: SCATALIZZATELA. Dopo aver rimesso tutto lo scarico di serie è tornato quel fastidiosissimo on-off, con quell'erogazione demenziale da moto per bimbiminkia pieni di ormoni cui non sanno dar sfogo. SCATALIZZATELA e godetevi gli 80 all'ora di sesta senza sussulti.
Cambiate pasticche(e pompa)
cambiate mono
cambiate gomme
gas!