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ABC del fotografo con la carota....

Tutto... proprio tutto quello che non ha sezioni dedicate.

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Patacca
 
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Patacca » 17 giu 2009, 14:31

Oggi vi darò una sgasatina in faccia (passatemi la metafora) per darvi qualche nozione teorica/pratica di come succede che schiacciando un bottone "esce" una foto..... per cui iniziamo dal dire

come si ottiene una foto bella?
Ci sono un sacco di fattori che concorrono alla realizzazione di una bella foto, ma soprattutto cosa vuol dire 'bella foto' inteso "in generale" ?
Quindi tralasciamo un attimo quello che può essere il soggetto (bello-brutto) tralasciamo per un attimo l'inquadratura (bella-brutta) e il taglio (migliore o no). Parliamo invece di esposizione, ossia per semplicità, di foto troppo chiara o scura. La quantità di luce che colpisce il sensore determina l'esposizione finale della foto. E come si dosa la luce? Tramite il diaframma e l'otturatore, che si impostano sulle macchine tramite delle ghiere e dei pulsanti. Spesso anche su qualche compatta si possono impostare. Ma se non potete impostare...chi e come vengono regolati? Vengono impostati in maniera automatica o semi automatica (nel caso possiate impostarne uno e l'altro venga deciso dalla macchina), seguendo un programma o una serie di calcoli che qualche programmatore ha fatto al posto vostro. Ovviamente per quanto raffinati e sofisticati, essendo fatti in laboratorio (e magari testati in esterno) non potranno mai essere precisi e perfettamente appropriati per qualsiasi situazione. Quindi ecco la necessità di capire come funziona tutto il discorso sull'esposizione.

L'esposizione
Il miglior metodo che io conosca per spiegare questo termine è di paragonare la corretta esposizione ad un secchio che deve essere riempito fino all'orlo. E per riempirlo abbiamo sopra di esso un grande rubinetto. Se il secchio lo riempite troppo e fate bagnare il pavimento la foto sarà "slavata" ossia troppo chiara se il secchio non sarà pieno d'acqua fino all'orlo la foto sarà scura. Ma cosa c'entra il rubinetto? Il rubinetto è paragonabile al diaframma, piu' lo aprite e più velocemente scende l'acqua.....meno l'aprite e più tempo ci vorrà a riempire il secchio....
Quindi cosa ne deduciamo? Che col diaframma aperto poco poco (poca acqua dal rubinetto) ci vorrà un tempo d'esposizione lungo (per riempire correttamente il secchio), mentre col diaframma molto aperto (tanta acqua dal rubinetto) basterà un tempo d'esposizione breve (il secchio si riempie in fretta). Se questo concetto vi sarà ben chiaro, capirete semplicemente perchè giocando con le rotelle e le ghiere e i pulsanti della macchina cambiano tutti quei numerini sui display.....
Per rendere più completo il discorso possiamo anche associare al secchio dei valori, dove al secchio piccolo corrisponde un'alta sensibilita' degli ISO (1000 ISO per esempio), mentre al secchio grande corrisponde una bassa sensibilità degli ISO (per esempio 100 ISO).
Ma allora se basta riempire il secchio perchè complicarci la vita con tutte queste possibilità...rubinetto secchio grande etc etc.?
Semplice, perchè con quelle variazioni cambia notevolmente il risultato finale. Vediamo ora in che modo.


DIAFRAMMA e OTTURATORE
Molto brevemente cercherò di nuovo un esempio semplice per farvi ricordare con un concetto di vita quotidiana cosa succede quando cambiamo la coppia tempo diaframma per fare una foto.
Il concetto da tenere a mente è che (decisa la dimensione del secchio in base alla luce disponibile giorno ISO basso e notte ISO piccolo) il secchio deve essere sempre pieno al livello giusto, nè troppo pieno nè troppo vuoto.
Io posso impiegarci tanto tempo per riempirlo o poco tempo, in base a quanta acqua ci verso dentro aprendo più o meno il rubinetto.
Ed ora azzardiamo un paragone. Se vi mettete davanti ad una pagina di un giornale ad occhi chiusi e vi dico, apri gli occhi per un istante e richiudili subito, cosa vi rimarrà impresso nella memoria? Le immagini, ed eventualmente la disposizione del testo in colonne. Se invece vi lascio 30 secondi per guardare la pagina sicuramente riuscirete a ricordarvi più dettagli, e leggerete anche parte del testo.
In fotografia il discorso è analogo. Se avete il diaframma aperto (ossia il rubinetto molto aperto) l'esposizione corretta avverrà in un breve tempo, e avrete pochi dettagli ( il discorso è più evidente più la mia focale sarà distante dal grandangolo per una questione ottico-fisica)
Se il diaframma è chiuso (rubinetto parzialmente chiuso) voi avrete un tempo di esposizione più lungo (per riempire il secchio) e quindi avrete più dettagli (riuscirete a leggere più dettagli della pagina).
In realtà non vorrei essere frainteso su tutto il discorso tempo-diaframma-dettagli. Non fate confusione, quello che determina i dettagli non è il tempo bensì il diaframma. E' il diaframma che determina quanta luce passa. Ossia è il rubinetto che vi dice quanto tempo occorre a riempire il secchio.

Per sfruttare ora queste nozioni e questi paragoni parliamo di un caso medio-normale, ossia di una qualsiasi macchina fotografica con un obiettivo standard che per definizione veniva chiamato normale sulle vecchie reflex, ossia 50 mm, che corrispondeva ad una visione paragonabile al campo visivo dell'uomo (quindi nè una visione grandangolare, nè una visione ingrandita tipo binoccolo).
Usando un obiettivo 50 mm (più o meno presente su ogni macchina compatta o reflex) e mettendo a fuoco una persona davanti a noi, con diaframma aperto sarà nitida solo il viso e non lo sfondo, mentre con diaframma chiuso, mettendo a fuoco una persona davanti a noi sarà nitido anche lo sfondo.
Quale numerino corrisponde ad un diaframma aperto, e quale ad uno chiuso? Per definizione si intende per diaframma aperto il più aperto possibile (limite fisico dell'ottica, normalmente compreso tra f/2.8 e 4) mentre chiuso si intende un valore medio alto attorno a f/11.


Ora qualcuno potrebbe dirmi...ma se non posso cambiarli od impostarli manualmente come posso cambiare l'esposizione? E quando devo sbagliare appositamente per avere risultati migliori? E poi ancora, posso fare il ragionamento contrario ossia decidere x quanto tempo lasciare aperto il rubinetto e lasciare che qualche dispositivo regoli quanto aprire il rubinetto e cosa cambierebbe poter decidere il tempo invece della quantità d'acqua che passa?...
Li vediamo nella prossima puntata per non mettere troppa carne al fuoco.



Cosa dovreste aver imparato oggi?
Che la profondità di campo (ossia la nitidezza dello sfondo rispetto al soggetto principale in primo piano) si regola aprendo o chiudendo il diaframma.


Un saluto a tutti

CIAO RAF

ps. (piccola precisazione per i pignoli: quando ho paragonato le dimensioni del secchio agli ISO, forse invece di parlare di dimensione, sarebbe stato più corretto parlare di pressione dell'acqua, ma diventava troppo complicato....)
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda bradipo ita » 17 giu 2009, 14:34

:clap: :clap: :clap: welllaaaa'.....bravo. :D
"Oggi é ricco chi é padrone del suo tempo. Buona vita.''

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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda icelico » 17 giu 2009, 18:02

Questo post mi intrippa sempre di più!

Bravo Patacca :clap: :s-belpost:
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda stino » 17 giu 2009, 18:04

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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Patacca » 17 giu 2009, 21:59

spero che sia tutto chiaro..... :oops:
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Stillo » 17 giu 2009, 22:30

Patacca ha scritto:spero che sia tutto chiaro..... :oops:

Come un secchio d' acqua pieno (senza versarla naturalmente) :wink:

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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Patacca » 17 giu 2009, 23:47

allora adesso vediamo come usare al meglio una compatta.
Siccome di solito non ci sono molte opzioni sulle compatte cerco di farvi capire come "ragiona" la maggioranza delle macchine fotografiche, in modo da capire cosa vorrebbero fare in automatico e come fregarle per ottenere risultati decenti.
Le macchine sono "tarate" per fare una media dei colori riflessi e portare quel valore all'esposizione corretta per ottenere il "grigio neutro al 18%"
Voi direte...e che bestia è?
E' appunto il risultato di una serie di calcoli matematici sulla riflettenza media e neutra dei colori. Per cui la macchina fotografica (scema) che fotografa una SD bianca, un abito da sposa bianco, o una distesa di neve, tende a sottoesporre (ossia fare entrare meno luce del necessario facendo venire la foto scura) perchè crede che quello che vede è un mix di colori....che deve essere riportato al valore del grigio al 18%...per cui quando secondo la macchina la luce che ha colpito sul sensore ha riempito il secchio (ossia è arrivata a sufficienza) per il 18%....chiude il rubinetto.
Viceversa se fotografate una scena con molto nero....tipo un vestito da sposo, una ADV tutta nera a tutto fotogramma, crederà che ci sia poca luce e prolungherà l'esposizione fino a far risultare troppo chiara la foto, (il nero tenderà a essere grigio....al 18% appunto).

Quindi come regola generale, se avete tanto bianco o tanto nero nell'inquadratura....dovete correggere l'esposizione....col bianco dovete starare ossia sovraesporre con il nero dovrete sottoesporre....normalmente di un valore compreso tra +/- 1 e +/- 3 diaframmi.

Come si fa? Spero per voi che nel menu' della macchinetta ci sia una voce che ha dei valori così -3-2-1-0+1+2+3.....ecco appunto dove dovete intervenire.

In mancanza della staratura intenzionale dell'esposizione (termine corretto correzione dell'esposizione) dovrete ricorrere al grigio al 18%.

Chi mi sa dire che colore è il grigio al 18%?
Semplice, quello dell'asfalto vecchiotto, non nuovo, ma un po' datato e bello asciutto.
In commercio esistono dei cartoncini fotografici con questo colore.... se ne trovate uno potete metterlo nella borsetta fotografica....e sostituirlo ai soggetti che dovete riprendere facendo attenzione però che non faccia da specchio riflettendo la luce verso l'obiettivo. Quindi basta metterlo vicino al soggetto, schiacciare a meta' il pulsante di scatto in modo che si blocchi autofocus e esposizione....ricomporre l'inquadratura e scattare.

Altro trucchetto è regolare l'esposizione leggendo il palmo della mano...che normalmente è abbastanza simile al grigio 18%...solo che con le compatte avete poi il problema della messa a fuoco che è impostata sulla mano....quindi è più un trucchetto per reflex...che hanno la funzione di blocco autofocus e blocco esposizione memorizzabile con due pulsanti differenti.


vediamo ora quali impostazioni usare in generale.
iso: generalmente il numero più basso possibile.
dimensione file: il più grande....sempre, e se possibile senza compressione. Se la macchina ha anche la possibilità di usare formati tipo raw, cr2, nef o simili allora sicuramente sarebbero da preferire questi ultimi, in seguito vi spiegherò perchè....per ora fidatevi. :wink:
messa a fuoco: generalmente continua...salvo qualche volta che va bene diversa.
scatto: normalmente singolo
flash: anche se ciuccia la batteria io lo lascerei sempre acceso tranne quando il soggetto è a più di 3-4 metri...che allora non serve (perchè non ci arriva)
se mi viene in mente qualcos'altro lo aggiungerò qui.



Panorami:
Per quanto riguarda i panorami non vi è molto da dire, abbiamo poche cose su cui intervenire quindi limitiamoci a seguire un paio di regolette generali:
1) se non sapete come unire le foto con il PC allora se avete la funzione unisci foto per panoramiche usate quella della macchina.
2) se sapete unire le foto col PC allora il consiglio è scattare foto verticali, anche se ne farete di più avrete invece che una striscia stretta e lunga una striscia un pochino più spessa....e la cosa non guasta.
3) direi che anche se non è la prima è una delle più importanti....orizzonte dritto per favore!
4) disattivate il flash se ancora non lo avete fatto (simbolo divieto su saetta!)
5) sovrapponete leggermente le foto per unirle
6) cercate di non puntarla ora in alto e ora in basso, ma con l'orizzonte sempre allo stesso livello
7) usate la posizione più grandangolo che avete
8) se avete il programma panorami o qualcosa di simile usatelo in quanto il programma cercherà di regolare il diaframma nella posizione più chiusa per ottenere una buona profondità di campo.
9) da evitare gli altri programmi
10) se avete la possibilità di impostare manualmente il diaframma....mettete un f/8 che dovrebbe essere sufficiente

Ritratti
regolette semplici semplici....
1) abbassatevi o alzatevi in modo di essere alla stessa altezza degli occhi del soggetto. Odiose le foto dei bambini riprese dall'alto classica visione da adulto.....
2) nel 90% dei casi è obbligatorio far scattare manualmente il flash (sulle compatte impostare la saetta singola, non quella con la A vicino che vuol dire flash automatico, che scatta solo al buio aggiungo io!)
3) inquadrate in verticale
4) Se scattate controluce il soggetto eviterà di strizzare gli occhi risultando più naturale, ma...il cielo tenderà ad essere un pochino slavato. Questo perchè per non ottenere una siluette la macchina sovraespone leggermente. MA. Se voi la ingannate facendo scattare il flash per forza...il cielo rimarrà più blu e il soggetto illuminato dal flash. Un trucchetto è far alzare la mano al soggetto con l'indice verso l'alto come se dicesse "numero uno", schiacciate leggermente il bottone per mettere a fuoco, la macchina regolerà anche l'esposizione per il cielo...poi senza mollare re-inquadrate mettendo il viso al centro dell'inquadratura...e scattate (col flash!). Dovreste ottenere un buon risultato.
5) usate le gambe per zoomare, ossia i ritratti vengono bene con l'obiettivo in posizione tele, quindi tiratelo fuori tutto e poi usate le gambe per avvicinarvi o allontanarvi.


ed ora veniamo alla cosa più interesante....
SPORT.
1) E' noto che le compatte scatino con un ritardo immenso....quindi il solo modo per fare centro e avere il soggetto nella foto...è scattare con un adeguato anticipo. Quindi imparate ad orecchio a capire quanto tempo passa dal momento in cui scattate a quando la macchina fa la foto.
2) mettete il programma sport se c'è
3) se avete la possibilità di impostare gli ISO mettere un valore tra 200 e 400 in modo da avere un tempo di scatto più breve
4) mettete a fuoco dove si troverà il soggetto nel momento in cui scatterete la foto premendo parzialmente il pulsante di scatto e aspettate...
5) Ora andate a cercarlo con l'obiettivo e calcolate quando arriverà nel punto fatidico dove avete deciso di scattare, premendo in fondo con un anticipo adeguato. Per allenarvi potreste mettervi a bordo di una strada e provare con le macchine che passano...oppure....con un soggetto che vi dia molte chance per provare e riprovare fin quando non inizierete ad azzeccare il giusto timing...e non scoraggiatevi se all'inizio ne centrate una su 10...è già un buon risultato!
6) solo se il soggetto passa entro 3 metri usate il flash
7)se potete impostare il diaframma usate quello più aperto possibile, ossia il valore più piccolo (f 2,8 f3,5 e così via....non f 11 o f 16)
8 ) potete provare a togliere il flash e ad usare lo scatto continuo.


Buon divertimento. :wink:
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda tocram » 18 giu 2009, 8:29

uauu bellissimo, sono arrivato alla second alezione ma ora devo staccare

grande patacca, bellissimo post!

ho una proposta per i capoccia! perchè non apriamo una sezione in cui poter inserire le foto fatte da noi, ma non di tutti i tipi, quelle belle ...... quelle che potrebbero finire anche su un calendario

e magari il buon patacca potrebbe anche commentarle da tecnico!

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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda lespaul » 18 giu 2009, 9:06

Ottimo patacca...però forse metterei tutto nella prima pagina...in modo da non sparpagliare le informazioni in 10 pagine :)
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda brontolo950 » 18 giu 2009, 9:25

tocram ha scritto:uauu bellissimo, sono arrivato alla second alezione ma ora devo staccare

grande patacca, bellissimo post!

ho una proposta per i capoccia! perchè non apriamo una sezione in cui poter inserire le foto fatte da noi, ma non di tutti i tipi, quelle belle ...... quelle che potrebbero finire anche su un calendario

e magari il buon patacca potrebbe anche commentarle da tecnico!

Non male come idea :wink:
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Patacca » 18 giu 2009, 13:46

lespaul ha scritto:Ottimo patacca...però forse metterei tutto nella prima pagina...in modo da non sparpagliare le informazioni in 10 pagine :)


ok ora chiedo lumi....
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda arzach » 18 giu 2009, 13:58

io direi: proseguiamo ancora così, poi uniamo quando l'affare s'ingrossa :D :?

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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Dade » 18 giu 2009, 16:08

Patacca ha scritto:[CUT...]
SPORT.
1) ...
2) ...
3) se avete la possibilità di impostare gli ISO mettere un valore tra 200 e 400 in modo da avere un tempo di scatto più breve
4) ...
5) ...
6) ...
7) se potete impostare il diaframma usate quello più aperto possibile, ossia il valore più piccolo (f 2,8 f3,5 e così via....non f 11 o f 16)
8 ) ...


Patacchino ma al punto 3 non dovrei scegliere un ISO più alto? anche a discapito della qualità dell'immagine? Così avrei tempi di scatto più bassi, il che sarebbe in accordo con la scelta da fare al punto 7), no? Tralasciando naturalemtne le tecniche particolari tipo panning che tanto sulle compatte nn mi pare abbiano senso.... :roll:
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda arzach » 18 giu 2009, 16:27

Dade ha scritto:Patacchino ma al punto 3 non dovrei scegliere un ISO più alto? anche a discapito della qualità dell'immagine?

personalmente, è proprio lì il punto: un iso troppo alto (in particolare nelle compatte) genere tanti disturbi e le foto fa schifo.. ci vuole un compromesso.

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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Stillo » 18 giu 2009, 17:15

Come dice Arzacchino, sulle compatte già a 800 iso c' è un forte calo della qualità d' immagine.

Tralasciando naturalemtne le tecniche particolari tipo panning che tanto sulle compatte nn mi pare abbiano senso...

Perché non ha senso??
Tieni un tempo di scatto tra i 1\60 e 1\125 (dipende anche dalla velocità del soggetto), e il panning viene bene anche con una compattina.

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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Patacca » 18 giu 2009, 23:43

Dade ha scritto:
Patacca ha scritto:[CUT...]
SPORT.
1) ...
2) ...
3) se avete la possibilità di impostare gli ISO mettere un valore tra 200 e 400 in modo da avere un tempo di scatto più breve
4) ...
5) ...
6) ...
7) se potete impostare il diaframma usate quello più aperto possibile, ossia il valore più piccolo (f 2,8 f3,5 e così via....non f 11 o f 16)
8 ) ...


Patacchino ma al punto 3 non dovrei scegliere un ISO più alto? anche a discapito della qualità dell'immagine? Così avrei tempi di scatto più bassi, il che sarebbe in accordo con la scelta da fare al punto 7), no? Tralasciando naturalemtne le tecniche particolari tipo panning che tanto sulle compatte nn mi pare abbiano senso.... :roll:


Il tuo ragionamento è perfetto, segno che hai seguito attentamente tutto...solo non ho motivato per non essere troppo prolisso...
In effetti noto sulle macchine professionali un incremento esponenziale del "rumore" ossia del disturbo aumentando gli iso, tant'è che io personalmente cerco di non salire mai oltre i 200 (sulle professionali), in caso di pioggia e brutto tempo arrivo a 400.
Anche impostando la funzione presente sulle professionali "riduzione rumore ad alti iso", le foto risultano impastate e davvero discrete.
Se l'intenzione tua è portare a casa uno scatto comunque sia, basta che si veda qualcosa, allora puoi anche mettere al massimo degli iso, ma se invece tieni un po' di più al risultato allora.....200 max 400.

Potrei raccontarti di quella volta che ho usato la funzione auto iso, diaframma tutto aperto e tempo fisso almeno su 1/200 di secondo perchè stava piovendo e dovevo cmq portare a casa degli scatti dall'elicottero....(pensa che sfiga...pioggia a Dubai)
I risultati sono stati così scadenti che le foto scattate con auto iso le ho scartate tutte, e ho usato quelle con iso 200 e priorità di diaframma tutto aperto....anche se erano un po' al limite del micromosso e un po' sottoesposte....poi le ho curate con un programma di grafica...e via, sembravano a posto. Quelle con auto iso le ho desaturate completamente, trasformate in B/N e ci ho aggiunto del rumore a simulare la grana cercando l'effetto della vecchia kodak T-max 3200.....che nostalgia...... :cry:
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda rigel » 19 giu 2009, 0:31

Patacca ha scritto:Se l'intenzione tua è portare a casa uno scatto comunque sia, basta che si veda qualcosa, allora puoi anche mettere al massimo degli iso, ma se invece tieni un po' di più al risultato allora.....200 max 400.



Mah!!...........con una eos5d mkII a 3200 iso hai meno rumore che a 200 iso su una eos20D......che pure è stata una reflex che ha segnato un balzo notevole in questo senso pochi anni fa...........
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Patacca » 19 giu 2009, 7:23

rigel ha scritto:
Patacca ha scritto:Se l'intenzione tua è portare a casa uno scatto comunque sia, basta che si veda qualcosa, allora puoi anche mettere al massimo degli iso, ma se invece tieni un po' di più al risultato allora.....200 max 400.



Mah!!...........con una eos5d mkII a 3200 iso hai meno rumore che a 200 iso su una eos20D......che pure è stata una reflex che ha segnato un balzo notevole in questo senso pochi anni fa...........


Ciao Rigel due considerazioni...
1) tra la 20 d e la 5d MKII c'è almeno una se non due generazioni
2) stavamo ancora parlando di compatte....

E' quasi insindacabile cmq che tra iso 200 e 3200 su qualunque macchina fotografica ci sia un drastico calo delle prestazioni ( a livello di disturbo). Almeno per l'esperienza che ho io, parlando con i miei colleghi e vedendo come lavorano loro, e che impostazioni usano, siamo tutti che, per gli scatti di giorno, usiamo al max 200 iso (con tele attorno agli 800 mm). Certo è, che spesso i pro usano lenti da f2,8 ma quanto passiamo ai super tele tipo 600 f/4 o 800 f/5.6 la luminosità ci impone iso maggiori. Ma ribadisco non ho mai visto usare più di 400 iso in daylight sia su canon che i pochi che usano nikon. (la percentuale nel settore motonautica e vela, nei campionati mondiali che frequento tipo C1 World Championship, America's Cup, Rolex Swan Cup, Volvo Ocean Race, Rolex Open oppure RC44 è 1 su 10 nikon). (scusate le marche ma devo dire una cosa importante)
La Nikon che credo sia quella più avaanti come ricerca sulla sensibilità iso, aveva tirato fuori un modello reflex che aveva fino a 25000 iso, direi un bel gran numero!!! ma credo che queste cose siano più esercizi tecnici/balzelli pubblicitari delle case, più che vere funzioni sfruttabili dalla maggior parte dei pro. (ma la mia è un opinione, e in quanto tale, è sempre opinabile! :wink: )
Ciao R

Ciao Raf
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda Patacca » 19 giu 2009, 13:54

Leggevo giusto oggi un po' di test delle professionali da oltre 20mpx, e a proposito degli iso...a quanto si vede dalle stampe sul giornale sembra tutto oro, ma purtroppo non è così. Sul giornale sembra che anche ad altissime impostazioni iso il dettaglio venga comunque fuori bene senza troppo rumore di fondo. Forse sono troppo abituato io ad essere ipercritico, ma non ci posso fare niente. Secondo i test TIPA realizzati dall'organizzazione tedesca Betternet (e dai grafici pubblicati su Reflex) la spunta in tutti i test anche se di poco la canon eos ds mark III sulla nikon d3x e sulla sony A900 che però vince in termini di rapporto qualità/prezzo.
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Re: ABC del fotografo con la carota....

Messaggioda rigel » 19 giu 2009, 17:25

Patacca ha scritto:
Ciao Rigel due considerazioni...
1) tra la 20 d e la 5d MKII c'è almeno una se non due generazioni
...................................................
.................................


E' vero che ci sono 2 generazioni....ma non 2 generazioni umane, 2 generazioni di computer.....quindi parliamo di 2 anni...davvero poco.

Sul rendimento dei sensori alle alte sensibilità penso non possano esserci dubbi, basta andare a vedere nel settore (..e qui chiedo venia ed esco un po' dal seminato) dell'astrofotografia...qualche anno fa era assoluto dominio di camere CCD specializzate (sensori iperselezionati, raffreddate fino a -25°, etc) dal costo di svariate decine di migliaia di euro (Sbig Instruments, Apogee, Starlight......). Oggi c'è un'invasione di Canon (che tra l'altro è riuscita nell'impresa di portare a questi livelli i sensori Cmos.....teoricamente, e non solo, molto più rumorosi di un CCD.

Tanto per dare un idea, l'immagine che segue (che ritrae la cometa MacHolz con la coda del plasma che attraversa le Pleiadi e quella di materia che sembra cadere in basso) sarebbe stata quasi impossibile da ottenere 15/20 anni fa con la pellicola....nel 2005 con una eos20d l'ho fatta sommando una decina di immagini a 800iso per 10 secondi l'una.....oggi con una eos5D MkII sarebbe alla portata di un qualsiasi mentecatto dotato di treppiede... :wink: :D

Immagine
"Non vi è nulla di più bello che ascoltare il silenzio di un idiota"

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