In una sola mattina, quella dello scorso 7 aprile, un 29enne motociclista portoghese domiciliato a Bodio è riuscito nella poco invidiabile impresa di farsi fotografare ben tre volte a velocità di gran lunga superiori a quelle consentite.
Dapprima sul tratto Motto-Dongio, dove è stato beccato in sella alla sua Honda Cbr 600 Rr mentre sfrecciava a 160 km/h su un tratto limitato a 80. Poi, seguito dalla Polizia, a Dongio paese (96 chilometri orari sui 50) e infine a Corzoneso (137 km/h sui 60).
Gravi e incontestabili infrazioni alle norme della circolazione, riconosciute pure dallo stesso motociclista.
E così ieri la Corte delle Assise correzionali di Blenio riunite a Lugano, presieduta dalla giudice Rosa Item, gli ha inflitto una pena di 12 mesi, sospesi con la condizionale per un periodo di prova di due anni. Si tratta della pena richiesta dall'accusa, rappresentata dal procuratore pubblico Moreno Capella.
All'uomo è stata inoltre ritirata la patente a tempo indeterminato e per un periodo minimo di due anni. Per riottenerla dovrà frequentare un corso rieducativo, superare un test psicotecnico e sottoporsi a controlli regolari per sei mesi.