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EICMA 2012 - Caponord 1200

Tutto... proprio tutto quello che non ha sezioni dedicate.

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda vare » 15 nov 2012, 12:24

Io davvero non riesco a comprendere cosa passa nella testa di chi disegna le Aprilia. Cavolo ma non possono mettere lo stesso frontale in una Hypersport, uno scooterone, una naked, una 125 e una endurona da viaggio. Fosse almeno così bello e affascinante da non poter dire di no. Questo non è family feeling, questo è Copia&Incolla. Ai disegnatori di Noale sono rimasti solo tre tasti sul computer? ctrl-C e ctrl-V? Io sbavano dietro ai bozzetti della Tuareg 750 di due anni fa, poi si è capito che non ne avrebbero mai fatto nulla e poi fanno uscire l'ennesimo pachiderma 1200. Vogliono portare via i clienti alla Multistrada? :roll: :roll:

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda pave » 15 nov 2012, 14:50

vare ha scritto:Cavolo ma non possono mettere lo stesso frontale in una Hypersport, uno scooterone, una naked, una 125 e una endurona da viaggio


Perfettamente d'accordo !

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La vera moto deve fare come le tro!e... deve fumare, bere, e muovere il culo !!!

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda realtube » 15 nov 2012, 20:37

vare ha scritto:Io davvero non riesco a comprendere cosa passa nella testa di chi disegna le Aprilia. Cavolo ma non possono mettere lo stesso frontale in una Hypersport, uno scooterone, una naked, una 125 e una endurona da viaggio. Fosse almeno così bello e affascinante da non poter dire di no. Questo non è family feeling, questo è Copia&Incolla. Ai disegnatori di Noale sono rimasti solo tre tasti sul computer? ctrl-C e ctrl-V? Io sbavano dietro ai bozzetti della Tuareg 750 di due anni fa, poi si è capito che non ne avrebbero mai fatto nulla e poi fanno uscire l'ennesimo pachiderma 1200. Vogliono portare via i clienti alla Multistrada? :roll: :roll:


straquoto...i designers di aprilia secondo me si drogano...ma possibile che nessuno in ditta si accorga che stanno via via ammazzando sul nascere tutte le moto che fanno (a parte la rsv4)??...fanno cagare...e poi hanno la caratteristica di sembrare vecchie subito...mha

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda tigrotto » 16 nov 2012, 15:46

dal vivo e' molto piu bella ,al contrario il 1190 mi ha un po deluso ...e' da tanto che vorrei comprare qualcosa di italiano questa apriliona la vado a provare senz'altro la stelvio e' troppo grossa e la multi troppo cara....se no mi tengo ancora il mio 990 adv pero' dopo 7 anni di adv avrei voglia di cambiare

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda tocram » 16 nov 2012, 19:48

vista dal vivo non é male, ma nien te di che

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda ex-utente MyKTM » 17 nov 2012, 14:44

vista dal vivo, bella! :D
Finalmente una pseudo endurona stradale che ha un'estetica da stradale e non ha il solito e immancabile becco!
Nera e' troppo seriosa e poco slanciata, invece bianca sembra snella e aggressiva, le borse laterali sono brutte ed hanno una forma strana (sono identuche a quelle della vekkia caponord).
Purtroppo non ci si poteva salire, ma non vedo l'ora di provarla. :wink:
Dovrebbe costare 13500 la base, 15500 la full

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda vare » 18 nov 2012, 12:39

Meno male che c'è qualcuno a cui piace, lo dico sinceramente per Aprilia, spero che venda bene altrimenti è dura andare avanti con la miglior moto che hanno (la RSV4) che andrà alla grande ma soffre anche lei la grande crisi delle supersportive. Le 750 di seguito ne hanno poco (le Shiver che incontro le conto sulle dita della mano) e hanno davvero bisogno di vendere.

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda ex-utente MyKTM » 12 mar 2013, 9:19

Aprilia Caponord 1200
Sono passati 12 anni dal lancio su mercato della prima Caponord, la ETV 1000 presentata nel 2001, che allora riscosse un successo sicuramente inferiore alle importanti doti di guidabilità e comfort che oggi molti le riconoscono.
La casa di Noale rispolvera quel nome che da solo evoca lunghi viaggi e piacere di guida per proporre la Caponord 1200. Il nome identifica la cilindrata cresciuta, che ha nel motore uno degli elementi più significativi: oggi il bicilindrico a V è frutto di un progetto interno, mentre due lustri fa il propulsore era di origine Rotax. Ma la Caponord riserva caratteristiche di rilievo anche quando si fa conoscenza con la sua ciclistica, le sospensioni semiattive (al posteriore però la sospensione è attiva, seppur di tipo a velocità ridotta per questioni di sicurezza) sono una importante novità per l'azienda italiana che qui ha realizzato ben quattro brevetti a tutela del lavoro svolto.

Marco Zuliani: "La Caponord non è una Dorsoduro carenata"
Marco Zuliani (Aprilia Marketing Product) ci spiega che la Caponord non è banalmente una Dorsoduro 1200 carenata. Il motore è rivisto in varie parti, ha due iniettori per cilindro, la doppia accensione e abbatte i consumi del 20% rispetto alla versione supermoto. Sono presenti tre mappe (Touring e Sport con 125 cavalli, Rain con 100).
Il telaio ricalca lo schema della Dorsoduro (traliccio in tubi di acciaio con piastre inferiori in lega leggera), ma ha quote totalmente inedite studiate ad hoc per la Caponord (nuovo è il cannotto di sterzo e il forcellone risulta più lungo).
Di serie sulla versione base troviamo l'ABS, il controllo di trazione, il parabrezza regolabile, i paramani. Sulla più ricca Travel Pack sono presenti anche le borse, il cruise control e le inedite sospensioni elettroniche semiattive.

Andrea Ricci Iamino: "Le sospensioni della Caponord sono una novità assoluta"
E' il responsabile dei servizi elettrici ed elettronici Moto di Aprilia a spiegarci la complessità dell'Aprilia Dynamic Damping (ADD). Andrea è un ingegnere elettronico e la sua grande competenza è necessaria per comprendere la complessità tecnica della nuova maxi italiana.
Nella versione standard, la Caponord è dotata di una forcella rovesciata completamente regolabile con steli da 43mm e monoammortizzatore laterale (forniti da Sachs).
Nell’allestimento Travel Pack queste vengono però sostituite dalle unità semiattive del sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping), sviluppato e brevettato dalla casa di Noale (quattro i brevetti presenti). Il sistema misura l’energia trasmessa al veicolo dalle asperità dell’asfalto, riconosce le fasi di guida (accelerazione, rilascio del gas, frenata, gas costante) e adatta la taratura delle sospensioni in tempo reale, per massimizzare il comfort e mantenere l’assetto della moto grazie ad algoritmi skyhook e acceleration driven damping, già noti nel mondo auto. Il pilota non deve quindi più cambiare il settaggio delle sospensioni e diventare matto col menù di gestione a seconda dello stile di guida o del tipo di fondo.
Ci pensa infatti il potente cervellone elettronico delle sospensioni (la sua centralina è ben più potente di quella del motore!) a variare automaticamente sulla base del frangente di guida la risposta idraulica in compressione e ritorno di forcella e ammortizzatore. Di fatto l'ADD è un MAP BUILDER - come ci spiega l'ingegner Ricci - capace in tempo reale di calibrare alla perfezione la taratura delle sospensioni, migliorando in modo sensibile la stabilità di marcia.
Come dicevamo, il sistema è semiattivo: infatti non è inclusa la variazione del precarico della molla.
A dirla tutta la Caponord si spinge oltre e prevede questa funzione sull'ammortizzatore. Il pilota può infatti scegliere un precarico preciso in base alle condizioni di carico, oppure lasciare che sia la centalina a leggere la variazione di altezza del posteriore e regolare di conseguenza la risposta della molla. In questo caso possiamo affermare che la sospensione posteriore è di tipo attivo.

Tecnologicamente raffinato è anche il controllo di trazione, che prevede due diverse modalità di intervento (brevetto Slip Control). In caso di perdita di aderenza di bassa entità, il controllo si limita a contenere la coppia parzializzando le farfalle, in modo che il pilota non avverta una improvvisa riduzione della potenza erogata. Se invece la perdita di aderenza è violenta e importante, il sistema ritarda l'anticipo dell'accensione.
La Caponord 1200 raggiungerà i concessionari nei prossimi giorni al prezzo di 13.500 euro (15.900 per la Travel Pack). Tre i colori disponibili: grigia, rossa o bianca.
Sempre nei prossimi giorni troverete su Moto.it la nostra prova della versione più ricca e accessioriata della moto di Noale.


La nuova Caponord in pillole
Il frontale è evidentemente derivato da quello di RSV4, ormai pervasivo in casa Aprilia. Si è però lavorato molto in galleria del vento per definire meglio le forme di cupolino e parabrezza regolabile in altezza per conciliare la penetrazione aerodinamica studiata sui modelli sportivi con la protezione del pilota nell’uso turistico, garantita anche da paramani e fianchetti a lato serbatoio. Quest’ultimo è un particolare in nylon realizzato per tecnologia rotazionale con spessori ridotti ed ingombri laterali particolarmente contenuti nonostante i 24 litri di capienza. Che dovrebbero assicurare, per inciso, un’autonomia sempre superiore ai 300km. Tutto nuovo il cruscotto.
Il telaio resta, come su Dorsoduro, la struttura mista tubi d’acciaio/piastre d’alluminio stampato ormai diventata marchio di fabbrica per Aprilia. Naturalmente l’unità è stata profondamente rivista rispetto alla maximotard in termini di quote caratteristiche e robustezze/rigidità. Le attitudini sportive vengono esplicitamente dichiarate dalla coppia di cerchi da 17” in lega leggera di cui è dotata Caponord, gli stessi adottati su RSV4R, con pneumatici da 120/70 e 190/55 all’anteriore e posteriore.
Lo scarico basso già adottato sulla RSV4 consente di integrare facilmente le valige laterali (da 29 litri, in tinta con la carrozzeria) ed è regolabile in altezza proprio per lasciare spazio alle borse. L’impianto frenante è affidato a Brembo, che fornisce dischi flottanti in acciaio di 320 mm e pinze monoblocco a 4 pistoncini e attacco radiale all’avantreno nonché un disco singolo da 240mm al retrotreno, tutti gestiti dall’ABS a due canali di serie.


Motore rivisto
Il propulsore è sostanzialmente lo stesso della Dorsoduro 1200, naturalmente rivisitato tanto nella meccanica che nell’elettronica (ricordiamo la dotazione di acceleratore ride-by-wire con tre mappature ed il controllo di trazione impostabile su tre livelli d’intervento) per rendere più progressiva l’erogazione, aumentare il valore di coppia e migliorare i valori di consumo.
La Caponord 1200 ha una potenza massima di 125 cavalli a soli 8.250 giri, mentre la coppia massima è di 11,7 kgm a 6.800 giri. Sullo scarico è presente la valvola parzializzatrice a controllo elettronico.

fonte moto.it

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda @ldo » 12 mar 2013, 13:05

dal vivo mi piace :) ma non è che costi tanto meno delle concorrenti, per avere le valige occorre aggiungere un altro millino :roll: ....a sto punto è solo questione di gusti :roll:
moto del passato:
990 superduke my07 (attuale), Can-am Renegade 500 (quad 4x4), 690 Duke my08, 690 sm my07 (il papero)
yamaha R1 my04 (l'enterprise), Honda CBR600 (ape maya), Gilera RC600 (il saltafossi), Benelli 125 sport

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda stefano76 » 12 mar 2013, 21:21

Boh, io i designer Aprilia li legherei davanti a una concessionaria di moto qualsiasi che vende (BMW, Ducati...) e li obbligherei a scrivere 1000 volte col sangue delle dita sull'asfalto....non disegnerò mai più un cupolino di mer.a come quello della tuono e della caponord, non disegnerò mai più un cupolino di mer.a come quello della tuono e della caponord, non disegnerò mai più un cupolino di mer.a come quello della tuono e della caponord, non disegnerò mai più un cupolino di mer.a come quello della tuono e della caponord, non disegnerò mai più un cupolino di mer.a come quello della tuono e della caponord e via di seguito.
Aprilia mi sembra uno di quei buchi neri dove le multinazionali fanno a gara a farle andare male per annegarci dentro i cadaveri finanziari...mah....masochismo?

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda ex-utente MyKTM » 12 mar 2013, 21:49

Il momento è arrivato: dopo averla vista da tutti il lati nelle foto ufficiali (cliccate qui per la Mega gallery), ecco in anteprima le impressioni di guida dell’Aprilia Caponord 1200, che abbiamo testato in Sardegna. Per noi c’era Fabio Meloni, che ci racconta come va una delle moto più attese dagli appassionati. Un test un po’ sfortunato, per quanto riguarda il meteo, ma comunque in grado di farci capire che la Caponord 1200 è… uscita bene e che le sospensioni attive non sono solo un gadget di gran moda in quest’ultimo periodo. Ma lasciamo la parola a Fabio.

FACILE DIVERSTIRSI IN TUTTA COMODITÀ
É uscito il sole, ora. Ora che siamo sul pulmino che ci accompagna all'aeroporto. Prima, in sella alla Caponord, pioggia, temporale, vento. Giusto 10 km di asciutto su 150 complessivi di test. Il lato positivo? Abbiamo apprezzato un motore molto dolce ed elastico, una ciclistica intuitiva e maneggevole e una buona -ottima- protezione. Alla fine, tale é la capacità di questa nuova Aprilia di risultare immediata e amichevole, che anche sotto l'acqua quasi ci siamo divertiti. Non solo per merito della ciclistica, ma anche dell'elettronica.

CON L’ELETTRONICA AMICA DIVENTA SPORTIVA
Il Controllo di trazione regolabile non é mai invasivo e ha una dolcezza di intervento esemplare, l'ABS dà sempre sicurezza e permette di sfruttare senza ansie, in condizioni difficili, un impianto frenante potente. E le sospensioni? Finché si guida piano si fanno appena notare. Le sconnessioni filano via senza che te ne accorga, ma la guida rimane quella che ti aspetti, nessuna sorpresa. Le abbiamo apprezzate davvero in quei pochi km di... semiasciutto, dove abbiamo potuto guidare con maggior disinvoltura. Emerge una moto con un assetto molto confortevole, che come per magia si lascia maltrattare come fosse una sportiva senza scomporsi. Viaggi sul velluto e freni forte. Cambi direzione con convinzione. Acceleri senza riguardi. É una sensazione tanto strana quanto piacevole. Che forse, anzi sicuramente, ci saremmo goduti sempre più, se solo non avessimo esaurito così in fretta l'asfalto “buono”.

PREZZI E DISPONIBILITÀ

•Aprilia Caponord 1200 “touring pack” (con borse laterali, cavalletto centrale, sospensioni elettroniche, ABS, controllo di trazione e cruise control di serie): 15.900 fc, già vendita
•Aprilia Caponord 1200 “base” (con Abs e controllo di trazione): 13.500 fc, già in vendita

fonte motociclismo

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda ex-utente MyKTM » 13 mar 2013, 14:52

La prova su strada della Aprilia Caponord 1200 Travel Pack
Cagliari (Sardegna) - C'è scompiglio nella tribuna VIP del settore E. Le solite facce, conosciute dal grande pubblico, hanno preso posto da un pezzo, quando sulla scena irrompe una tipa presuntuosa. E' convinta delle sue ragioni e pretende una poltrona in prima fila. Robe da matti, alcune hanno impiegato 30 anni per farsi un nome, altre hanno puntato sul glorioso trascorso sportivo di rosso (o di Rossi...) vestito per fare breccia nel cuore dei loro fan, mentre la nostra amica vanta solo un'omonimia con una lontana parente.
Il settore E - l'avete capito da un pezzo - è quello delle enduro stradali e la nostra nuova conoscenza è la Caponord 1200, che di ragioni pare averne tante quanti sono i brevetti che coprono il lavoro svolto dagli ingegneri e dai tecnici di Noale.

La Caponord è una vecchia conoscenza degli appassionati del marchio veneto; sono infatti passati 12 anni dal lancio su mercato della prima Caponord, la ETV 1000 presentata nel 2001, che allora riscosse un successo sicuramente inferiore rispetto ai tanti pregi che aveva e che oggi tutti le attribuiscono.
La moto di oggi è tutta nuova. Nel motore, nella ciclistica e nello spirito. Prova ne sia che l'avantreno rinuncia alla ruota da 19" per adottare un cerchio da 17", certo più intonato alla guida sportiva. Il bicilindrico è inedito, deriva da quello montato sulla Dorsoduro 1200 e segna una svolta rispetto a quello che fu della ETV 1000: è frutto di un progetto interno del Gruppo Piaggio (a cui fa capo Aprilia) mentre due lustri fa il propulsore era di origine Rotax. Ma la Caponord riserva caratteristiche di rilievo anche quando si fa conoscenza con la sua ciclistica. Le sospensioni semi-attive sono una importante novità per l'azienda italiana che qui ha concentrato ben quattro brevetti a tutela del lavoro svolto.
La Caponord 1200 raggiungerà i concessionari nei prossimi giorni al prezzo di 13.500 euro (15.900 per la Travel Pack). Tre i colori disponibili: grigia, rossa o bianca.

Stessa faccia, stessa razza
Il popolare adagio greco si adatta alla perfezione alla Caponord che della RSV4 non ricalca solo lo stile della faccia, appunto. Come vedremo, le due moto appartengono alla stessa razza. Comune è infatti il loro DNA che le vede svettare, nei rispettivi ambiti, a livello dinamico grazie a una guida tremendamente efficace e redditizia. Il frontale somiglia a quello della superbike RSV4, si è però lavorato molto nella galleria del vento per definire le forme del cupolino e del parabrezza regolabile al fine di offrire una buona protezione dall'aria. Il serbatoio è stretto tra le gambe del pilota e contiene 24 litri, sufficienti a garantire una valida autonomia.
Potenza e coppia da vendere
Il propulsore è parente di quello montato sulla Dorsoduro 1200, ma viene rivisitato tanto nella meccanica quanto nell’elettronica (ricordiamo la dotazione dell'acceleratore ride-by-wire con tre mappature e il controllo di trazione impostabile su tre livelli d’intervento) per rendere più progressiva l’erogazione, aumentare il valore di coppia e migliorare i valori di consumo. Dispone di 1.197 cc e ha misure superquadre (106 x 67,8 mm alesaggio e corsa).
Il motore è rivisto in varie parti, ha due iniettori per cilindro, la doppia accensione e abbatte i consumi del 20% rispetto alla versione supermoto (dato dichiarato che ci riserviamo di verificare). La Caponord 1200 ha una potenza di 125 cavalli a soli 8.250 giri, mentre la coppia massima è di 11,7 kgm a 6.800 giri. Sullo scarico è presente la valvola parzializzatrice a controllo elettronico. Lo scarico basso già adottato sulla RSV4 consente di integrare facilmente le valige laterali (da 29 litri, in tinta con la carrozzeria) ed è regolabile in altezza proprio per lasciare spazio alle borse.

Ciclistica ad hoc
La Caponord non è banalmente una Dorsoduro 1200 carenata. Il telaio ricalca lo schema della supermoto (traliccio in tubi di acciaio con piastre inferiori in lega leggera), ma ha quote totalmente inedite studiate ad hoc per la Caponord (nuovo è il cannotto di sterzo e il forcellone risulta più lungo). Di serie sulla versione base troviamo l'ABS, il controllo di trazione, il parabrezza regolabile, i paramani. Sulla più ricca Travel Pack (che vedete nelle foto della nostra prova) sono presenti anche le borse, il cavalletto centrale, il cruise control e le inedite sospensioni elettroniche semi-attive.
Nella versione standard, la Caponord è dotata di una forcella rovesciata completamente regolabile con steli da 43mm e monoammortizzatore laterale (forniti da Sachs). Nell’allestimento Travel Pack queste vengono però sostituite dalle unità semiattive del sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping), sviluppato e brevettato dalla casa di Noale (quattro i brevetti presenti). Il sistema misura l’energia trasmessa al veicolo dalle asperità dell’asfalto, riconosce le fasi di guida (accelerazione, rilascio del gas, frenata, gas costante) e adatta la taratura delle sospensioni in tempo reale, per migliorare il comfort e la stabilità; inoltre mantiene l’assetto della moto grazie agli algoritmi sky-hook e acceleration driven damping, già noti nel mondo auto (dove l'indice di difettosità degli apparati elettronici è prossimo all zero per ragioni di sicurezza; si tratta di una garanzia fondamentale che vale anche per l'apparato di bordo della Caponord).
All'atto pratico - e questa è la grande innovazione della nuova Aprilia - il pilota non deve quindi più cambiare il settaggio delle sospensioni e diventare matto col menù di gestione a seconda dello stile di guida o del tipo di fondo.
Ci pensa infatti il potente cervellone elettronico delle sospensioni (la sua centralina è ben più potente di quella del motore) a variare automaticamente sulla base del frangente di guida la risposta idraulica in compressione e ritorno di forcella e ammortizzatore. Di fatto l'ADD è un map builder capace in tempo reale di calibrare alla perfezione la taratura delle sospensioni, migliorando in modo sensibile la stabilità di marcia.
Come dicevamo, il sistema è semiattivo: infatti non è inclusa la variazione del precarico della molla anche se, a dirla tutta, la Caponord va oltre e implementa questa funzione sull'ammortizzatore. Il pilota può infatti scegliere un precarico preciso in base alle condizioni di carico, oppure lasciare che sia la centalina a leggere la variazione di altezza del posteriore e regolare di conseguenza la risposta della molla. In questo caso possiamo quindi affermare che la sospensione posteriore è di tipo attivo.
cerchi sono da 17 pollici e sono realizzati in lega leggera, gli pneumatici misurano 120/70 e 180/55 all’anteriore e posteriore (la moto in prova è equipaggiata con i Dunlop Sportmax Qualifier II). L’impianto frenante è affidato a Brembo, che fornisce dischi flottanti in acciaio da 320 mm e pinze monoblocco a 4 pistoncini e attacco radiale all’avantreno nonché un disco singolo da 240mm al retrotreno, tutti gestiti dall’ABS a due canali di serie.
Il peso a secco è di 214 kg (228 per la Travel Pack) ed è interessante notare come Aprilia sia riuscita a contenere due misure a cui dà importanza chi usa la moto in viaggio: la sella è a soli 840 mm da terra, mentre la larghezza della moto con le due borse laterali è contenuta in soli 908 mm.
Controllo di trazione intelligente
Tecnologicamente raffinato è anche il controllo di trazione, che prevede due diverse modalità di intervento da parte del sistema (brevetto Slip Control). In caso di perdita di aderenza di bassa entità, il controllo si limita a contenere la coppia parzializzando le farfalle, in modo che il pilota non avverta una improvvisa riduzione della potenza erogata. Se invece la perdita di aderenza è violenta e importante, il sistema ritarda l'anticipo dell'accensione. Il controllo di trazione è settabile su tre livelli di intervento ed è escludibile al pari dell'ABS.

La nostra prova su strada
Il forte nubifragio che ha colpito la Sardegna nei giorni della prova non ci regala le migliori condizioni per prendere confidenza con una maxi moto sportiva, ma ci fornisce una volta di più il riscontro sulle notevoli doti dinamiche raggiunte dalle Aprilia degli ultimi anni.
La Caponord 1200 non è la più leggera della categoria, ma questo lo si avverte solo a motore spento. Perché in movimento poche enduro stradali vantano la grande manovrabilità dell'ultima nata dalle parti di Noale.
L'ergonomia è sicuramente valida e consente anche ai meno alti di controllare facilmente la situazione. L'apriliona ha fianchi stretti e un bel manubrio XL che dona tanto controllo. I comandi sono morbidi e precisi, fatta eccezione per quello idraulico della frizione che è decisamente tosto ma si fa perdonare con uno stacco preciso. Perfetto il cambio, ben rapportato (a 130 km/h indicati, corrispondenti a 122 effettivi, il motore gira a soli 4.700 giri in sesta) e con una corsa brevissima.
Anche la gestione dei cavalli per mezzo dell'acceleratore ride-by-wire è di una semplicità esemplare. Delle tre mappature (Touring e Sport da 125 cavalli, Rain da 100) abbiamo preferito decisamente la Touring; la Sport regala una risposta troppo brusca, mentre la Rain ci è parsa superflua. Il motore ha un'erogazione sempre piena ma lineare e in più c'è un controllo di trazione perfettamente tarato, il tutto rende superfluo castrare il motore anche in presenza di forti piogge.
Il bicilindrico Aprilia ha un bel carattere. E' regolare anche in basso, riprende con decisione dai 2 ai 4.000 giri, a 5.000 si schiarisce la voce e a 6.000 giri pianta la sua sfuriata sino ai 9.000 giri di intervento del limitatore (peraltro molto dolce, non ti fa piantare i gioielli di famiglia contro il serbatoio come spesso succede).
I tecnici hanno svolto un ottimo lavoro anche sul sound della moto, pieno e personale, a tratti cupo come quello di un bel V8. Il motore passa il nostro esame con un votone, non ci sono appunti da fargli: il ragazzo ha studiato e si merita la promozione. La menzione di lode la diamo invece alla ciclistica, in particolare alle sospensioni semi-attive della Caponord 1200. Qui gli ingegneri di Noale si sono superati, creando un sistema molto vicino alla perfezione.
Non ci sono setting da impostare, che tanto sono in pochi a usarli, anche dopo averli pagati dei bei soldini. E' l'ADD che legge le condizioni della strada, lo stile di guida, le frenate e le accelerazioni e di conseguenza regola l'idraulica di forcella e ammortizzatore in modo praticamente istantaneo.
Tradotto significa che quando andiamo a pinzare forte, la forcella reagisce dando tanto sostegno e affondando davvero poco. Ma basta rilasciare il freno e iniziare la curva per percepire nuovamente la grande scorrevolezza delle sospensioni in presenza di sconnessioni. La moto digerisce così allo stesso modo i tratti rovinati come la guida più decisa, adeguandosi alle situazioni più diverse in tempo reale. Ci guadagna anche la frenata, che incontra un assetto stabile anche sull'asfalto peggiore e impedisce così l'intervento inopportuno dell'ABS.
La prova del nove è stata la guida sul bagnato: grazie alla ciclistica a punto e alle sospensioni semi-attive il piacere di guida e la sicurezza sono state di poco inferiori a quelle che di solito ci accompagnano sull'asciutto. Quando poi sole e vento hanno asciugato la strada, abbiamo scoperto la vera indole della Caponord 1200.
Una moto comoda e protettiva, che all'occorrenza sfodera il codice genetico della sua razza.


Pregi
Sospensioni semi-attive efficaci | Motore e cambio | Comfort | Frenata con ABS | Controllo di trazione

Difetti
Frizione dura | Strumentazione: mancano le info sul consumo e l'indicazione della temperatura esterna

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda Gherardo » 13 mar 2013, 15:24

L'ho gia' scritto e lo ripeto:
ho avuto per due anni la prima Caponord.
In 50.000 Km e nonostante una cura ed una manutenzione scrupolosa, si e' rotto di tutto e mi ha lasciato a piedi diverse volte (raggi, connettore serbatoio, cuscinetto frizione, teleruttore, serie sterzo, cuscinetti ruota anteriore).
In piu' l'assistenza Aprilia si e' dimostrata - almeno nel mio caso - semplicemente inesistente (p.e. per il serbatoio ho aspettato inutilmente 72 giorni, poi ne ho comprato uno usato, per i raggi solo 28).
Per quanto mi riguarda mai piu' Aprilia.
Buona strada!
Gh & Humphrey

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda Dade » 13 mar 2013, 17:34

@ldo ha scritto:dal vivo mi piace :) ma non è che costi tanto meno delle concorrenti, per avere le valige occorre aggiungere un altro millino :roll: ....a sto punto è solo questione di gusti :roll:


tanto vale mettere la versione con Travel Pack che aggiunge contenuti molto più sostanziosi rispeto alla versione base.
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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda Dade » 13 mar 2013, 17:50

Mi riporto qui la MIA recensione per Motofan (se andate su Motofan.it trovate le foto...)




Prova Aprilia Caponord 1200 - Come tu la vuoi

Una moto tutta nuova che va a sfidare i mostri sacri del settore senza superbia, ma nemmeno senza paura, consapevole delle proprie solide qualità, forte di alcuni jolly che la rendono unica ed attraente come una primizia di primavera (che non vuole saperne di arrivare!)

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Di certo è così, specialmente se si considera che avevamo a disposizione un meraviglioso tracciato lungo la costa e l’entroterra della Sardegna, chilometri e chilometri di curve e controcurve su cui saggiare le qualità dinamiche della nuova Aprilia Caponord 1200. Purtroppo il meteo ci ha messo il bastone tra le ruote rendendo questo test davvero difficile da interpretare: la pioggia torrenziale ha messo in luce alcune tra le doti più nascoste di questa moto, ma non ha permesso di saggiarne altre che probabilmente sarebbero state più evidenti.

Family feeling
Grintosa e sportiva nel color rosso e senza valigie Sgombriamo fin da subito il tavolo da qualsiasi equivoco: la Caponord non è una Dorsoduro 1200 ricarrozzata, come sarebbe facile e superficiale pensare. Sarebbe un po’ come dire che due cugine di terzo grado sono sorelle solo perchè hanno lo stesso cognome. È vero, un antenato comune esiste, il DNA è simile, ma le strade seguite dalle due moto sono decisamente divergenti l’una dall’altra. La Dorsoduro 1200 è una fun bike, una mega motard da sparata della domenica, la Caponord 1200 è una moto da vivere tutto l’anno, pensata e realizzata per mantenere questa promessa. Che non è solo promessa, ma realtà che poggia su solide basi meccaniche (il V2 Aprilia è un buon motore, già ben collaudato) e dinamiche (che Aprilia sappia fare delle ciclistiche di ottimo livello è arcinoto), ottimizzate e migliorate da un condimento di elettronica che al momento non ha rivali. Qua siamo sul podio del Masterchef della moto, gli ingredienti sono uguali per tutti, la ricetta scelta è oltremodo complessa, l’esecuzione da tre stelle Michelin, il risultato da gourmet sopraffino! Se vogliamo, tutto sommato, la pietanza è stata anche impiattata bene, visto che dal punto di vista squisitamente estetico la Caponord è riuscita bene, ovviamente a parere di chi scrive, mantenendo l’”RSV style” che ormai è lo stilema attraverso cui vengono declinate tutte le moto di Aprilia, senza però farlo apparire troppo già visto. Forse anche perché le foto dei primi esemplari di preserie avevano indotto a mantenere bassa l’asticella delle aspettative per evitare delusioni. Beh, se questa tecnica era voluta, ha avuto successo. Pur essendo una moto abbastanza lunga e seduta nella vista laterale, il gioco tra colori delle plastiche e grigi delle strutture meccaniche riesce a slanciare la figura con buona efficacia. Le valigie laterali sembrano meno imponenti di quanto lo siano in realtà ma la forma le mantiene leggere, mentre lo scarico ha una forma ricercata e vanta la possibilità di regolazione dell’inclinazione quando la moto non monta la valigia destra: fa un effetto più dinamico e regala preziosi centimetri di luce da terra. Si può certamente dire che dal vivo piace anche se non ti fa voltare la testa o sgranare gli occhi.

Sotto il vestito tutto
Il V2 1200cc da 125 cv. Quello che però fa davvero la differenza ed ingolosisce è la tecnologia che gestisce per intero la Aprilia Caponord 1200: tutto è governato da un’elettronica onnipresente, dalle funzioni normali, fino a quelle più complesse. Addirittura esiste la possibilità di installare sul proprio smartphone (oggi Apple, tra qualche mese anche Android) un’app che dialoga con la centralina di bordo via Bluetooth e dà la possibilità di visualizzare tutti i parametri vitali di funzionamento della moto, oltre a fornire altre funzioni utilissime. Inimmaginabile solo un anno fa, un sogno che diventa realtà per i più tecno assatanati. Tra questi due estremi troviamo innumerevoli altre funzionalità per esporre le quali ci vorrebbero ore e ore di spiegazioni. Noi proveremo a descriverle in poche righe, semplificando qua e là, ma cercando di dare l’idea dell’enorme potenza di calcolo necessaria a far dialogare ed interagire tutti i sistemi di bordo.
Cominciando dal motore, questo sì di derivazione Dorsoduro 1200, esso è stato leggermente rivisto in un’ottica di fluidità di marcia e contenimento di consumi: nonostante questo ha continuato imperterrito a mantenere quel carattere un po’ ribaldo del motore da cui deriva, pieno ai bassi e grintoso agli altri, pur addomesticato resta sempre bello sportivo, capace di far godere quando si spalanca il gas. Operazione, questa, che si può fare con piacere e fiducia grazie ad un ride by wire che non si fa notare (e questo è un complimento), tarato in maniera così lineare che sembra un normale comando a filo, e ad un controllo di trazione (ATC) di derivazione APRC , capace di combinare due logiche di intervento tarate su tre livelli di intensità: è molto progressivo e regala tanta confidenza, anche se non lo si sfrutta mai al 100% (difficile oltrepassare il proprio istinto di sopravvivenza!). I consumi sono stati ridotti e, assieme ai 24 litri di serbatoio, l’autonomia si aggira nei dintorni dei 350 km con un pieno, come dire da Roma a Reggio Calabria con una sola sosta dal benzinaio! Tre mappe (Rain, Touring, Sport) sono disposizione di chi guida, con la Rain che fornisce solo (solo…) 100 cv ed una risposta del gas particolarmente morbida, mentre le altre due sono full power con erogazione sull’acceleratore differente. I dati di targa parlano di 125 cv e 11,7 Kgm di coppia, sufficienti per permettere alla Caponord di sgomitare con le principali rivali del settore. Curato e piacevole il sound dello scarico, specie in piena accelerazione.
A tenere a bada l’esuberanza del motore provvede un impianto frenante Brembo che potrebbe tranquillamente fare bella figura su una mille carenata, con pinze monoblocco e dischi da 320mm all’avantreno, più un efficace disco da 240 al posteriore. Il modulo ABS, escludibile,dialoga con la centralina del motore e lavora su due canali lasciando a chi guida la scelta su come dosare l’intensità dei due comandi.

L'elettronica delle meraviglie
La sospensione attiva posteriore C’è però un settore della Caponord 1200 in cui Aprilia ha fatto il maggior sforzo in termini di ricerca e sviluppo ed è quello della ciclistica, dove ad un collaudato telaio misto, piastre più traliccio in tubi d’acciaio, realizzato ad hoc e con quote specifiche, si collega un telaietto posteriore realizzato in modo da reggere carichi importanti, un forcellone posteriore a doppio braccio con monoammortizzatore laterale e per finire ruote in lega molto leggere (queste sì, rubacchiate, ma alla RSV4). Restano le sospensioni che sono il vero fiore all’occhiello degli ingegneri Aprilia, potendo vantare vari brevetti che le rendono un prodotto esclusivo, unico al mondo. Tutto lo sforzo di ricerca e sviluppo è stato finalizzato all’ottenimento di un funzionamento il più possibile efficace in tutte le situazioni tanto da farlo diventare pressochè universale. Chi conosce in profondità la teoria del funzionamento delle sospensioni delle motociclette sa che non è possibile ottenere un risultato di questo genere, ma la Aprilia Caponord ci si avvicina davvero facendosi forte di una sospensione semi attiva all’avantreno e –attenzione – una sospensione attiva al retrotreno.

Aprilia Dynamic Damping
Volendo semplificare, senza banalizzare perché sarebbe ingiusto, il sistema battezzato ADD (Aprilia Dynamic Damping) sfrutta un approccio differente da quello dei concorrenti alla problematica della sospensione semiattiva, utilizzando un metodo più sofisticato per “leggere” il movimento di forcella e monoammortizzatore e gestirne in tempo reale lo smorzamento idraulico. All’avantreno viene utilizzato un sensore di pressione della camera d’aria, mentre al posteriore si usa un potenziometro. Questi dati vengono letti e ricalcolati da una centralina con algoritmi estremamente complessi e sofisticati, pensati per agire come se fossero sottoposti ad una sola strategia e quindi tararsi in automatico per qualsiasi situazione, non più confinati al concetto del “riding mode”. Gestire le sospensioni, in definitiva, diventa più facile e nello stesso tempo la Aprilia Caponord 1200 può essere sia una confortevole turistica che una grintosa sportiva, senza nemmeno bisogno di un clic.
Dove si raggiunge il top è sulla sospensione posteriore che ha la capacità di regolare, anche qui in tempo reale, non solo l’idraulica ma anche il precarico della molla, diventando di fatto una vera e propria sospensione attiva. Morale, non serve più dire alla moto (anche se volendo i nostalgici potranno ancora farlo) se sulla sella c’è il solo pilota oppure anche la sua compagna con le motovaligie piene di abiti, scarpe , borsette, trucchi, phon e piastre per capelli. La Caponord è in grado di stabilire autonomamente quale sia il precarico giusto di volta in volta e se alla prima “sosta bagno” deciderete zitti zitti di svuotare le valigie laterali, abbandonandone tutto il prezioso contenuto vicino ad un bidone dell’immondizia, solo una delle due vostre compagne di viaggio se ne accorgerà al volo, indovinate quale…
A parte gli scherzi, un sistema così ben congeniato riesce davvero nell’impresa impossibile di mettere a disposizione di chiunque una moto che sappia essere sportiva quando il polso destro prude e confortevole in tutte le altre situazioni, mantenendo sempre un handling ottimale e senza richiedere a chi guida una laurea in ingegneria.
Tutte le opzioni possono essere comodamente gestite dalla strumentazione, finalmente di nuovo disegno, ricca di informazioni, ma con alcune indicazioni un po’ fuori standard, cui si dovrà fare abitudine.
I blocchetti sono i soliti di Aprilia, con il destro che gestisce anche le manopole riscaldabili ed il comodissimo cruise control (anch' esso essenziale e facile nell’utilizzo): a questo proposito sarebbe stato preferibile demandare ai blocchetti sul manubrio anche le funzioni (e sono tante) gestibili da strumentazione, così da uniformare l’interfaccia di comando.

Come va?
Già da ferma la Aprilia Caponord 1200 fa di tutto per rendersi amichevole. Nonostante un peso abbondante (228 kg a secco la versione con Travel Pack in prova) la sella alta solo 84 cm da terra aiuta molto nella gestione della moto da ferma. Una volta in movimento si percepisce subito un buon posizionamento delle masse: la guida diventa leggera e priva di sforzo come non ci si aspetterebbe da una moto di questa stazza e la posizione di guida davvero naturale per piloti di media statura migliore la confidenza ed il senso di sominio sul mezzo.
Purtroppo il meteo davvero inclemente non ci ha permesso di testare i limiti di guidabilità e motore della Caponord e si è potuto intuire poco del modo in cui le sospensioni elettroniche riescono a governare l’handling della moto. Di certo la scelta è stata quella di privilegiare una taratura sostenuta più che soffice, contando poi sulla capacità di ammorbidirsi ove necessario o, viceversa, irrigidirsi qualora le esigenze dinamiche lo richiedano. In compenso ci siamo potuti rendere conto di quanto le sospensioni aiutino la moto a mantenere un assetto ottimale in frenata, con ridotti trasferimenti di carico, effetto che migliora la sicurezza anche in termini di efficacia della frenata, con l’ABS che entra in funzione molto meno frequentemente del previsto pur in presenza di abbondantissima acqua sulla strada del percorso di prova. A questo contribuiscono anche le gomme di primo equipaggiamento, le Dunlop Qualifier II, ottime per grip su fondi bagnati e freddi e dalla resa kilometrica elevata. Il loro profilo svelto si sposa bene con la ciclistica tendente allo stabile, aiutandola specialmente negli inserimenti di curva e nei cambi di direzione, dove l'ADD fa la differenza rispetto agli altri sistemi semi attivi.
Altro attore chiamato in causa con una certa frequenza è stato il controllo di trazione, la cui spia gialla e lampeggiante di quando in quando richiamava la nostra attenzione in situazioni come le uscite di curva con il gas usato un po’ troppo allegramente. Il suo intervento è sempre stato apprezzabilmente morbido e non ha mai compromesso la stabilità della moto, rendendo anzi divertenti alcune situazioni che altrimenti sarebbero state da sudore freddo.
L’acceleratore si è sempre comportato in maniera prevedibile ed il motore è così lineare e mansueto sotto i 7.000 giri che non è nemmeno necessario usare la mappa Rain. Un po’ fastidiosa, al contrario, l’irregolarità di funzionamento a regimi bassissimi (sotto i 3.000 giri), con la catena che in accelerazione sbatte chiedendo a gran voce di scalare una marcia. Frizione e cambio peraltro funzionano come si deve quindi la cosa non pone problemi di sorta. Altrettanto fastidioso (ma rimediabile o con un aggiornamento software qualora fosse disponibile o più semplicemente facendoci l’abitudine) il freno motore, che è fin troppo abbondante appena si chiude il gas.
Il parabrezza è efficace contro il vento e la pioggia, adatto a piloti di bassa statura o corporatura snella. I più corpulenti probabilmente lo troveranno poco protettivo, mentre il meccanismo di regolazione con due viti è un passo indietro rispetto quanto a funzionalità e comodità. Si finisce per lasciare la vite di destra sempre aperta e stringere solo quella di sinistra. Allora forse tanto valeva metterne una sola…

Quindi come è?
Il meteo sfavorevole ha purtroppo permesso di mettere alla frusta solo alcune delle possibilità offerte dalla Aprilia Caponord 1200. Abbiamo capito che può essere una moto da turismo comoda e sicura, in grado di portare i propri passeggeri ovunque nelle migliori condizioni. Quello che ci manca è di verificarne l’anima sportiva, se davvero arrivati a destinazione possiate scaricare passeggero e valige e senza bisogno di un solo clic essere subito in grado di spremere il massimo del divertimento, raggiungendo valori uguali o superiori a quelli delle concorrenti più agguerrite. Conoscendo la bravura di Aprilia nel creare moto sportive e guidabili a livelli di eccellenza non facciamo fatica a pensare che anche la Caponord 1200 possa regalare momenti indimenticabili ma ci ripromettiamo di effettuare un supplemento di indagine non appena ne avremo un’altra a disposizione in un periodo più soleggiato. Nel frattmpo la potrete trovare nelle concessionarie Aprila già da questo mese di Marzo.

Aprilia Caponord 1200 Base: Euro 13.500 (con ABS, ATC, parabrezza e paramani)
Aprilia Caponord 1200 con Travel Pack: Euro 15.900 (come la base con ADD, cruise control, valigie laterali, cavalletto centrale)
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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda pave » 14 mar 2013, 9:04

Da tutto quello che leggo in giro pare proprio che sia una gran moto... cerro che l'estetica mi lascia perplesso...

Lamps
Se sei incerto... ci sarà un motivo !!!

La vera moto deve fare come le tro!e... deve fumare, bere, e muovere il culo !!!

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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda Dade » 17 mar 2013, 10:52

pave ha scritto:Da tutto quello che leggo in giro pare proprio che sia una gran moto... cerro che l'estetica mi lascia perplesso...

Lamps



Vorrei dirti che personalmente la trovo meglio riuscita della SM-T, tanto per citare un esempio casalingo :wink:
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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda Don » 17 mar 2013, 13:19

Dade ha scritto:
pave ha scritto:Da tutto quello che leggo in giro pare proprio che sia una gran moto... cerro che l'estetica mi lascia perplesso...

Lamps



Vorrei dirti che personalmente la trovo meglio riuscita della SM-T, tanto per citare un esempio casalingo :wink:


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Re: EICMA 2012 - Caponord 1200

Messaggioda emig » 19 mar 2013, 12:33

Ciao Ragazzi, vi segnalo questo video....
http://www.motoscootercity.com/video/vi ... onord-1200

:D

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