Siamo praticamente in estate e si sa,si va tutti in moto.
Purtroppo come ogni anno sono gia iniziati I bollettini di guerra che riportano
sulle pagine della cronaca nera gli incidenti dove le vittime sono I centauri.
A volte questi caduti non hanno fatto nulla di male per cercar la morte su quel
pezzo di strada,forse e' il destino o piu' facilmente un automobilista
incurante della vita altrui che con non curanza,mentre sopragiungete con la
vostra bella moto,fa una inversione ad “U”,o svolta
d'improvviso senza mettere la freccia oppure da fermo ingrana la prima
e s'immette sulla strada mentre voi siete ad un metro da lui.
Incidenti assurdi,difficilmente evitabili con una estrema manovra di emergenza,
facilmente evitabili con un po' di buon senso,che costano
caro alle famiglie delle vittime,al sistema,a tutti noi e pure ogni anno,
questo bollettino c'e' e viene aggiornato.
Riporto dalla cronaca cittadina questa ennesima morte assurda dove
persino i vigili urbani riferiscono che il centauro viaggiava a codice e
inconsapevole di quello che stava per accadere.
Come sempre cerco di far riflettere,quindi prudenza.
Da: “IL PICCOLO” di sabato 16 maggio 2009.
Gli mancava un anno alla pensione,ha fatto una morte assurda.
Una perizia sulla dinamica dell'incidente in cui l'altro pomeriggio
e' morto il camionista Tullio Chinese,56 anni,sara' disposta
nei prossimi giorni dal pm. Montrone. Il magistrato vuole capire esattamente
quello che e' succeso sulla statale che da Trieste porta a Basovizza
sul Carso triestino all'altezza della cava Cok. Chinese viaggiava a velocita'
moderata in sella alla sua Suzuki Intruder 1400,intorno alle ore 16:00, si e'
trovato all'improvviso davanti il fianco di una Volvo V40 che aveva iniziato
la manovra di svolta a sinistra per imboccare la via Fabiani.
Probabilmente il conducente non ha visto l'arrivo della moto.
L'incidente si e' verificato lungo una strada rettilinea con ottima
visibilita' in quel momento.Chinese ha tentato una manovra di emergenza
e ha frenato ma non c'e' stato nulla da fare.L'impatto e' stato inevitabile.
La moto intraversatasi lo ha scaraventato violentemente con la faccia contro
il montante centrale della fiancata della Volvo facendolo cadere a terra esanime
e in una pozza di sangue.La moglie avvisata dai vigili urbani lo ricorda cosi':
'' Tullio conosceva bene le strade ed era uno prudente guidava i camion
cisterna in giro per l'Europa da una vita senza aver avuto mai un incidente.
La sua grande passione era quella moto che usava quelle poche volte che
era a casa aspettando il giorno della pensione per godersela per bene.
Amava le moto, ne aveve avute tante. E' morto a pochi Km da casa in un
modo assurdo. Mi e' crollato il mondo adosso. Una vita di sacrifici , tra un
anno finalmente saremmo stati liberi di stare assieme e invece lui
non c'e' piu'.”
Il conducente della Volvo subito dopo l'incidente ha chiamato dal celulare il 118
e il suo avvocato che giunto sul posto lo ha portato alla calma visto il forte
stato di schok nel quale versava. La moto invece non ha subito evidenti danni
ed e' stata portata via sul carroatrezzi a disposizione del magistrato.
Stiamo attenti a questi fenomeni che non guardano chi arriva prima di svoltare.
Purtroppo dobbiamo noi con la nostra attenzione far si che una bella gita in moto
rimanga tale.