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Sei Giorni Enduro 2012

Commenti e curiosità dalle competizioni.

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Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 10 lug 2012, 20:43

Six Days 2012

Le squadre al via
L'elenco dei primi team che parteciperanno all'International Six Days Enduro in Germania


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Finlandia
Trophy: Juha Salminen, Eero Remes, Marko Tarkkala, Matti Seistola, Roni Nikander and Antti Hellsten.
Junior: Mika Tamminen, Aleksi Jukola, Paavo Honkanen and Lauri Pohjanon.

Francia
Trophy: Antoine Meo, Rodrig Thain, Johnny Aubert, Christopher Nambotin, Pela Renet, Sebastien Guillaume.
Junior- Jeremy Joly, Mathias Bellino, Alexander Queyeyre, Kevin Rohmer.

Spagna
Trophy- Cristobal Guerrero, Victor Guerrero, Ivan Cervantes, Lorenzo Santolino, Mario Roman, Aaron Bernandez.

Stati Uniti
Trophy: Kurt Caselli, Mike Brown, Russell Bobbitt, Charlie Mullins, Bobby Garrison, Taylor Robert.
Junior: Thad Duvall, Steward Baylor, Andrew Delong, Travis Coy.

Australia
Trophy: Chris Hollis, Glenn Kearney, Daniel Miller, Matthew Phillips, Toby Price, Josh Strang.
Junior: Ben Burrell, Lachlan Stanford, Luka Bussa, Mitcham Harper

Olanda
Trophy: Hans Vogels, Mark Wassink, Amel Advokaat, Lucas Dolfing, Bas Klein Haneveld, Robin Nijkamp

Italia (lista non ufficiale)
Trophy: Simone Albergoni, Thomas Oldrati, Alex Salvini, Oscar Baletti, Fabio Mossini, Maurizio Micheluz, Gianluca Martini, Manual Monni.
Junior: Giacomo Redondi, Jacopo Cerutti, Jonathan Manzi, Edoardo D'Ambrosio, Rudy Moroni.

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2013

Messaggioda jenk » 10 lug 2012, 20:44

Sei Giorni

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Questa l'Italia
In attesa della comunicazione ufficiale che dovrebbe arrivare a giorni, saranno con tutta probabilità queste le squadre dell’Italia per la prossima Sei Giorni Enduro che si disputerà in Germania a fine settembre al Sachsenring. Trofeo Mondiale: Monni, Salvini, Philippaerts, Gritti, Balletti, Micheluz. Trofeo Junior: Bresolin,Conforti, Moroni. Mori. Alla gara tedesca hanno rinunciato con diverse motivazioni alcuni importanti team: Bordone-Ferrari con Oldrati, Manzi, D’Ambrosio; Iron Racing con Redondi, Mossini, Belotti; HM-Honda Zanardo con Albergoni.

fonte motosprint.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 18 lug 2012, 20:20

Ecco i convocati azzurri
La lista ufficiale dei piloti italiani che saranno in gara in Germania dal 24 al 29 settembre


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La Commissione Sportiva Nazionale della Federazione Motociclistica Italiana ha reso noti i nomi dei piloti convocati per partecipare alla Sei Giorni di Enduro 2012, in programma dal 24 al 29 settembre in Germania (dove torna dopo 23 anni). A seguire, i nomi dei piloti convocati dalla FMI per vestire la Maglia Azzurra in questa occasione:

Trofeo Mondiale
- Balletti Oscar, Beta, Team Beta
- Gritti Mirko, KTM, Team Treviza
- Michleuz Maurizio, Honda, Team NSM
- Monni Manuel, KTM, Team KTM Farioli
- Philippaerts Dany, Beta, Team Beta Boano
- Salvini Alex, Husqvarna, Team CH Racing

Trofeo Junior
- Conforti Guido, Yamaha, Team Treviza
- Bresolin Matteo, Husaberg, Team GP Motor
- Mori Nicolò, TM, Team TM
- Moroni Rudy, KTM, Team KTM Farioli

Squadra di Club
- Bruschi Nicolò, HM Honda, Team HM Honda Zanardo
- Soreca Davide, Yamaha, Team Beta Boano
- Martini Gianluca, Beta, Team Lunigiana Enduro.

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 13 set 2012, 20:53

L'Italia alla Sei Giorni 2012

Presentazione ufficiale ad Aviano
Azzurri pronti per l'ISDE 2013 che si disputerà dal 24 al 29 settembre a Sachsenring in Germania


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In occasione dell'ultimo round del Campionato Italiano Under 23 e Senior disputatosi lo scorso week end ad Aviano (PN), si è tenuto un interessante incontro pre Sei Giorni dei piloti convocati per l'ISDE 2013 che si disputerà dal 24 al 29 settembre a Sachsenring in Germania.
Ad Aviano, quindi, i piloti hanno posato per le foto ufficiali di rito ed hanno ricevuto le prime indicazioni tecniche e tattiche dai Tecnici.
Ricordiamo a tutti gli appassionati che sarà possibile seguire l'avventura tedesca della Maglia Azzurra alla Sei Giorni 2012 direttamente sul sito www.magliazzurra.it per gli aggiornamenti in tempo reale e su www.federmoto.tv per quanto riguarda le immagini più belle ed interessanti della Nazionale italiana.

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda corry » 14 set 2012, 9:36

jenk ha scritto:Six Days 2012

Le squadre al via
L'elenco dei primi team che parteciperanno all'International Six Days Enduro in Germania ...
Francia
Trophy: Antoine Meo, Rodrig Thain, Johnny Aubert, Christopher Nambotin, Pela Renet, Sebastien Guillaume. ...


... :shock: :shock: :shock: :idol:
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 14 set 2012, 16:50

corry sono i favori i Francesi.
Non è un caso se dominano nel Mondiale, hanno vinto 3 delle ultime 4 six days (l'anno scorso NON si sono presentati per difendere il trofeo detenuto).
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda superclod » 14 set 2012, 18:35

Mah.... :shock: E perchè lasciamo a casa i migliori (i vari Albergoni, Oldrati, Redondi)???
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 14 set 2012, 18:40

Oldrati è inserito nella junior con una Husaberg 250 FE :shock: .... news di oggi.
Prima era il team Bordone & Ferrari che l'aveva bloccato (inserisco il topic dopo cena).

Detto questo, non è la federazione a non averli convocati, alcuni team hanno (a ragione o torto) posto il veto ai piloti.
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 14 set 2012, 19:52

Sei Giorni di Enduro 2012

Cambiano i convocati azzurri
Gli infortunati Bresolin e Conforti sostituiti da Martini e Oldrati


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La Commissione Sportiva Nazionale della Federazione Motociclistica Italiana comunica alcuni cambiamenti nella lista dei piloti convocati per partecipare alla Sei Giorni di Enduro 2012, in programma dal 24 al 29 settembre in Germania.
I cambiamenti riguardano la squadra impegnata nel Trofeo Junior, causa infortuni occorsi a Matteo Bresolin e Guido Conforti, e quella di Club, causa il passaggio di Martini alla squadra "superiore".

A seguire, dunque, la nuova lista dei piloti convocati dalla FMI per vestire la Maglia Azzurra in questa occasione:
Trofeo Mondiale
Balletti Oscar, Beta, Team Beta
Gritti Mirko, KTM, MTC Motorace
Michleuz Maurizio, Honda, Team NSM
Monni Manuel, KTM, Team KTM Farioli
Philippaerts Dany, Beta, Team Beta Boano
Salvini Alex, Husqvarna, Team CH Racing

Trofeo Junior
Martini Gianluca, Beta 400 4t, Team Lunigiana Enduro
Mori Nicolò, TM 450 4t, Team TM Racing
Moroni Rudy, KTM 250 2t, Team KTM Farioli
Oldrati Thomas, Husaberg 250 4t, Team GP Motorsport

Squadra di Club
Bruschi Nicolò, HM Honda 250 4t, Team HM Honda Zanardo
Soreca Davide, Yamaha 125, Team Boano
Cerutti Jacopo, TM 250 4t, Team Mefisto.

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 14 set 2012, 19:53

OLDRATI ALLA SIX DAYS CON IL TEAM JUNIOR

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E’ la notizia del giorno: Thomas Oldrati correrà la Sei Giorni di Enduro con la Nazionale Italiana. Libero da impegni contrattuali con il suo ex team, il pilota bergamasco si è rimesso a disposizione del CT Christian Rossi nell’eventualità si dovesse liberare un posto in squadra da qui al 24 settembre. Che è arrivato in queste ore con il forfait di Guido Conforti, da tempo sofferente allla schiena. “Sono contento della convocazione. Dopo le vicissitudini con il mio ex team, ho parlato con il Commissario Tecnico della Nazionale per dargli la mia disponibilità, senza tuttavia prevaricare alcuna decisione presa in origine per rispetto di chi era già stato convocato per la Germania. Fortunatamente per me, ma mi spiace molto per Conforti, si è liberato questo posto e il CT mi ha chiamato”. Oldrati correrà per il Trofeo Junior assieme a Gianluca Martini, Nicolò Mori e Rudy Moroni con una Husaberg FE 250 appoggiato al Team GP Motorsport diretto da Chicco Piana. “Devo ringraziare Angelo Crippa (AD di KTM Italia) che si è interessato per farmi avere una Husaberg direttamente dall’Austria. Sono orgoglioso di vestire ancora la Maglia Azzurra della Nazionale e spero di far bene”. In bocca al lupo Thomas. “Crepi!”

fonte motocross.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda corry » 15 set 2012, 14:39

Per la Six Days 2013 affideremo le speranze di vittoria a ... Alessandro Gritti e Gualtiero Brissoni ed ai giovani promettenti Giovanni Sala, Mario Rinaldi e Stefano Passeri ! :?
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 17 set 2012, 21:24

Thomas Oldrati alla Sei Giorni

Al via con la Husaberg FE250


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Chiuso l'accordo tra il giovane campione italiano e Husaberg. Oldrati sarà al via della prossima Sei Giorni Internazionale in sella alla Husaberg FE 250 assistita dal team GP Motorsport e vestirà la maglia della Nazionale con la squadra Junior
Novità nel mondo dell'Enduro. Thomas Oldrati prenderà il via con i colori della Nazionale Italiana alla prossima Sei Giorni Internazionale di Enduro, in programma dal 24 al 29 settembre presso il circuito del Sachsenring, in Germania, in sella alla Husaberg FE 250 4 tempi.
Il giovane bergamasco, 23 anni, ha chiuso l'accordo con Husaberg tramite la filiale italiana di KTM Italia diretta da Angelo Crippa e sarà assistitito sul campo dal team GP Motorsport di Chicco Piana e Sabrina Giacobazzi. Al momento l'accordo prevede esclusivamente la partecipazione alla Sei Giorni.
Oldrati occupa attualmente la terza posizione nella classifica mondiale classe E1 preceduto da Thain da solo otto punti di distacco quando manca un solo GP da disputare. Nella classifica degli Assoluti d'Italia è secondo assoluto, ad solo 1 punto di distacco da Albergoni.
Alla Sei Giorni correrà con la maglia della Nazionale Italiana e farà parte della squadra Junior Under 23 in gara per la conquista del Vaso d'Argento, trofeo destinato alle rappresentanti giovanili delle nazionali.

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 18 set 2012, 20:32

Speciale Sei Giorni: ci sarà anche Oldrati! Intervista a Franco Gualdi
Apriamo una serie di interviste dedicate alla Sei Giorni in Germania dal capo della spedizione italiana, Franco Gualdi che ci racconta le aspettative di Maglia Azzurra. Anche Oldrati in gara con la Husaberg


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Speciale Sei Giorni Germania
Anche Guido Conforti salterà la Sei Giorni in Germania. Dopo la rinuncia di Matteo Bresolin per un infortunio alla spalla anche Guido Conforti è costretto a dare forfeit per un problema vertebrale alla schiena. Al momento però ancora non si sa chi lo sostituirà in squadra. Jacopo Cerutti, appena convocato dopo la debacle di Bresolin potrebbe salire in squadra Junior – con Gianluca Martini, Rudy Moroni e Nicolò Mori – ma a questo punto serve un pilota per la Club da affiancare a Davide Soreca e Nicolò Bruschi.
Notizia dell'ultim'ora è invece la partecipazione di Thomas Oldrati alla Sei Giorni tedesca.

Thomas Oldrati avrà la sua Sei Giorni !
Ieri al termine di una giornata laboriosa e 'vissuta intensamente' si è trovata la soluzione al problema Conforti. Thomas correrà con una moto nuovissima, addirittura non ancora in vendita. Partirà per la Germania con la GP Motorsport di Chicco Piana e correrà in sella alla nuovissima Husaberg 250 4T. "Per la moto si tratta di un'anteprima assoluta, di un vero debutto - spiega Franco Gualdi, coordinatore nazionale enduro - e verrà venduta solo dal 2013. Thomas la porterà in gara in anteprima mondiale".
La chiamata ad Oldrati ieri, è arrivata in giornata, ma non è stato facile approntare il tutto: "Anzi, direi che è stato difficile ma molte persone hanno dimostrato la buona volontà e siamo riusciti a portare a termine il progetto. Ne approfitto perchè voglio davvero ringraziare tutti quelli che hanno contribuito- prosegue Gualdi. - Li ringrazio personalmente per come hanno affrontato e risolto il problema.
In mezza giornata Oldrati stesso, Chicco Piana, Angelo Crippa ed i vertici della Husaberg sono riusciti a trovare un accordo e a far sì che il tutto si tramutasse in realtà".
Thomas Oldrati dunque, entrerà a far parte della squadra Junior perchè nonostante abbia già 23 anni, è anche vero che li ha compiuti quest'anno e quindi, siccome vale l'anno solare, può ancora correre nella Under 23.

L'intervista al capo della spedizione italiana
Franco Gualdi, 55 anni, è il coordinatore nazionale dell'Enduro in Italia ed è ovviamente il 'capo' della spedizione italiana alla Sei Giorni in Germania. Con chi, se non con lui, aprire questa serie di interviste dedicate alla Sei Giorni in Germania? Cominciando da Franco ascolteremo tutti i protagonisti di una trasferta che sulla carta si prospetta difficile, ma che potrebbe regalarci grandissime soddisfazioni. Franco Gualdi dunque, è il primo intervistato: giustamente si comincia con il più alto in grado !

Che numero è per te questa Sei Giorni?
«Deve pensarci su un pochino....”Sicuramente è un numero a due cifre, ed anche parecchio alto...ma così su due piedi non lo so, devo fare i conti” e ci rimugina sopra».

Circa?
«Bè sicuramente siamo oltre le trenta edizioni, ma oltre oltre...Se pensiamo che ho fatto la prima nel 1974 a Camerino, da pilota, e l'ultima, sempre da pilota, nell'89 e poi ho iniziato da Commissario Tecnico.... Ne ho saltate due: una perchè correvo con Cagiva e loro non avevano interesse a partecipare alla Sei Giorni ed un'altra volta invece perchè ci fermarono a Tarvisio perchè era il periodo della Guerra Fredda, noi eravamo Fiamme Oro – la squadra ed io con loro - e non ci lasciarono andare. Io ero già commissario tecnico, e con noi c'era Marco Rossi e non ci lasciarono passare: c'era una situazione delicata e il ministero non ci diede l'autorizzazione, per questioni di sicurezza...sai com'è l'Italia avrebbe comunque avuto dei poliziotti in un Paese ...pensa che Marinoni era già arrivato lì e lo fecero rientrare in aereo...».

In definitiva saranno più di 30 edizioni...?
«Credo 37 più o meno, troppe, vabbè però sono divise, da pilota e da commissario e coordinatore, quindi sembrano di meno...».

Troppe hai detto, non vorrà mica dire che sei stufo?
«Mah, diciamo che cominciano ad essere un po' pesanti. Questi ultimi 15 giorni - per esempio - ora cominciano a pesarmi perchè si sta via per tanti giorni, ma tutto sommato mi piace ancora, lo faccio volentieri. Certo l'entusiasmo che uno può avere a 20 o 30 anni va scemando, ma c'è ancora la voglia di esserci. Come tutte le persone non hai più quella carica che avevi all'inizio, da giovane, però mi piace ancora».

E poi comunque ogni anno conosci o scopri persone nuove, piloti nuovi con cui lavorare, ci sono ancora delle incognite in questo tuo lavoro?
«Bè il discorso qui si fa ampio. Lo sport serve proprio per queste cose: da un lato ci sono le amicizie di 30, 40 anni fa dall'altro conosci anche persone nuove. Devi cercare di capire – e sottolineo molto cercare – la mentalità dei ragazzi che oggi fanno sport. Dico cercare perchè diventa davvero complicatissimo capirli, ma è normale, probabilmente quando avevo io vent'anni quello di 50 non mi capiva e viceversa, però, detto questo, credo che lo sport aiuti ed avvicini le diverse generazioni. Si è tutti lì per ottenere il massimo dei risultati, che non significa per forza vincere ma significa ottenere il miglior risultato possibile. Nello sport credo che questo sia determinante e un'altra cosa importante è parlare dello sport a squadre, delle nazionali...».

In che senso? Questo discorso mi incuriosisce e nello stesso tempo mi coinvolge molto.
«Bè, io credo che in questo momento lo sport nazionale, di squadra, stia attraversando un momento difficile perchè ha perso un po'. Il fascino del tricolore si è un po' perso, indossare la maglia azzurra non è più così appetibile, sta perdendo molto...mi auguro che sia una cosa passeggera però si nota, lo vedo un problema, in tanti sport, non solo nel nostro. Però, è anche vero che rientriamo in un momento del mondo in cui non tutte le cose vanno come dovrebbero e questo ne fa parte...».

C'è meno innamoramento nei confronti della patria? Sempre per colpa di questa crisi secondo te?
«Mah, diciamo che il momento ti porta a questo...ne senti di tutti i colori. Senti dire che il mondo fa, la patria fa... e ad un certo punto uno dice, 'vabbè, io penso solo per me stesso', può capitare...».

Ma davvero? Sai che invece secondo me stiamo recuperando questa cosa? Penso alle Olimpiadi – che sono la massima dimostrazione di squadra, anche se le medaglie sono individuali.- Penso alla commozione, alle lacrime degli atleti.
«E' vero...secondo me adesso si sta ripartendo con un'inversione di tendenza. Abbiamo toccato il fondo, se così si può dire, e quindi adesso stiamo riattaccandoci alla maglia azzurra. E forse proprio le Olimpiadi ci hanno aperto gli occhi. Soprattutto le Paraolimpiadi, chi le ha viste non può non essersi innamorato della maglia: basta pensare che fino a due edizioni fa non sapevamo quasi che esistessero. Invece dall'edizione 2008 a quella di quest'anno le abbiamo scoperte ed amate, hanno avuto un successo quasi maggiore delle Olimpiadi, paragonando i due eventi. Credo che forse un ragazzo, un giovane sportivo, possa riflettere guardando il lavoro che stanno facendo questi para-atleti e capire cosa vuol dire la maglia, non perchè devono darne conto alla Federazione – nel nostro caso - ma proprio e solo per il fatto di indossare la maglia e rappresentare la Nazione insieme agli altri piloti...questo è lo scopo delle gare internazionali».

A proposito di squadra, parliamo un po' dei ragazzi di quest'anno.
«Sappiamo un po' come sono andate le convocazioni quest'anno, ma d'altra parte riconosco che la nostra è una disciplina difficile. Non devi convocare solo il pilota, ma comunque anche un team e non sempre tutti hanno lo stesso obiettivo. Per questo motivo un pilota si trova a dover rinunciare perchè un team dice no, o viceversa...La storia è complicatissima e ci sono stati dei problemi... per cui io considero – come già accaduto – che la squadra che rappresenta l'Italia sia la squadra migliore che è stato possibile mettere in pista. E' una buona squadra e sicuramente dovrà riscattarsi dal risultato dell'anno scorso (undicesimi !) che è stato negativo, non tanto per il valore quanto perchè le cose non sono girate nel senso giusto. Io non lo nascondo, abbiamo vinto delle Sei Giorni laddove non eravamo la squadra più forte, ma eravamo la più organizzata, ma è vero anche che ci sono, poi, dei momenti in cui oltre a non essere la squadra più forte ti va anche tutto male...Tra l'altro è una squadra molto giovane, anche se abbiamo dei nomi 'vecchi' perchè li sentiamo da anni, per esempio Micheluz, che comunque ha solo 29 anni. Non ne sono sicuro, dovrei informarmi meglio, ma non so se abbiamo mai portato una Nazionale alla Sei Giorni senza neanche un elemento di trent'anni! E' anche una squadra giovane, insomma».


Secondo te pesa su di loro questa polemica che si è innescata sul fatto che non sia una squadra di prima scelta?
«C'è solo da far capire che la squadra è questa. Loro sono comunque consapevoli del fatto che qualcuno sia entrato in squadra perchè gli altri non hanno accettato – fra virgolette – la convocazione. Ma si deve reagire a questo, anzi. E' proprio l'occasione per dire: anche se sono stato scelto all'ultimo momento io vi dimostro che comunque, ho meritato questa chiamata in extremis ed anzi, sono andato anche più forte di quello che pensavate !».

E la squadra junior, che ne pensi?
«Bè adesso il problema più grosso è la sostituzione di Bresolin che non può partecipare perchè ha la spalla malconcia – si è fatto male domenica. A questo punto i tecnici hanno deciso di spostare Gianluca Martini nello Junior e Jacopo Cerutti è stato ripescato e correrà nel club. Adesso però è un tour de force perchè manca l'abbigliamento, manca la moto...però Cerutti ha dato la disponibilità e questo ci fa molto piacere...Ora dobbiamo aspettare di risolvere altri due o tre problemi con altri piloti ma mi auguro che rientri il tutto».

E a questo primo problema ora si è aggiunto anche quello di Conforti e ci sono meno di due giorni per trovare una soluzione. Speriamo bene, dai, comunque è una buona squadra.
«Sì è una squadra buona.. Ripeto, certe volte l'Italia è partita con i migliori piloti e l'unico risultato possibile era il primo, con la squadra di oggi invece, arrivare quinti sarà un ottimo risultato e se poi arriviamo terzi sono contentissimo. - Ci pensa un attimo e aggiunge - E' chiaro che possiamo anche vincere, se i nostri vanno fortissimo e gli altri hanno qualche problemino...non dico che non vinceremo mai».

Bè, non dimentichiamo che arriviamo da un Europeo in cui abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere.
«Appunto, secondo me un bel risultato ci può stare. Sei giorni sono tanti...è una squadra che può fare un bel risultato...».

Come li vedi insieme? Mi sembrano affiatati, un bel gruppo e lo dico mentre li vedo che si stanno sfidando a calcetto, dentro il bar, giocando una partita all'ultimo sangue.
«Bè, è un po' presto per dirlo...anche se sì, è un bel gruppo, ma il gruppo vero si vede dopo una settimana di permanenza sulla gara perchè convivere 15 giorni, in squadra, non è facile. Ci sono delle regole, perchè quando si è in squadra è così, ci sono orari da rispettare e dopo una settimana cominci a capire se c'è questa amicizia. Il bello è anche divertirsi, certo che c'è la gara e che è una cosa seria, però si devono anche divertire insieme, specie nei giorni che precedono la gara».

Sapete cosa vi aspetta a livello meteo, e come terreni di gara?
«Sembra che ci siano stati problemi con gli ambientalisti e quindi hanno dovuto ritoccare alcuni tratti del percorso. Forse rendendoli più semplici. Se piove diventano difficili, ma se si vedono costretti a deviarli, magari sull'asfalto per non creare danni ed evitare le proteste degli ecologisti, allora diventa un pochino più facile, ma ancora non si sa esattamente. Però le prove speciali dovrebbero essere molto belle, ed anche molto difficili, vedremo».

Ultima domanda: un pronostico? Chi vincerà?
«Mah, io voglio dire...il pronostico per noi è il podio, se poi arriva il gradino più alto benissimo, ma sappiamo che ci sono squadre più forti di noi. Arrivare nei primi cinque sarebbe un ottimo risultato !».

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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 18 set 2012, 20:34

Speciale Sei Giorni: Intervista a Maurizio Micheluz
Abbiamo intervistato Micheluz, capitano della spedizione azzurra alla sei giorni. Il campione europeo 2012 E3, incoronato per la seconda volta a metà agosto, ci racconta le sue aspettative per questa sua ottava avventura


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L'ultimo mese è stato bello pieno per Maurizio Micheluz – campione europeo 2012 E3 a metà agosto, per la seconda volta – ed organizzatore ad Aviano della penultima prova di Campionato Under/Senior. 29 anni, di Aviano, in provincia di Pordenone, Maurizio è un po' stanco e nell'ultima settimana, prima di partire, ha tentato di riposarsi un po'. «Sono stanco in effetti- dice Maurizio - perchè da quando sono tornato dall'Europeo non ho avuto grandi momenti di relax. Prima eravamo stati in vacanza quest'anno, pochi giorni, in Francia dai suoceri a Perpignan, e poi dopo l'Europeo ho preparato la gara – ero parte fondamentale nell'organizzazione».

L'intervista al capitano Micheluz
E a fine gara c'è stata la due giorni di ritiro con la Nazionale
«Diciamo che è stata una settimana intensa e in più gli allenamenti con la Nazionale, con questo caldo fuori stagione, le prove speciali belle scavate dalla gara precedente, sì, direi un bell'allenamento in vista della Sei Giorni. Poi ho preparato un po' di cose prima di partire, non era nei progetti del team e quindi devo darmi un po' da fare».

Come sarebbe a dire, vuoi dirmi che la convocazione è stata una sorpresa? Te l'aspettavi, no?
«Sì, bè, diciamo che me l'aspettavo, e la speravo anche. Sono contento di poter far parte della nazionale anche quest'anno».

Quante ne hai già fatte di Sei Giorni?
«Ne ho già fatte 7 e quindi questa sarà l'ottava. Infatti, in virtù di questo, mi hanno nominato Capitano».

Ehi, bene, congratulazioni e cosa fa il Capitano in una squadra alla Sei Giorni? Di diverso dagli altri intendo
«Mah, niente - risponde sorridendo - diciamo che si assume un po' di beghe in più. Alla fine non cambia nulla, è una formalità, siamo tutti trattati nello stesso modo».

Non devi sbrigare formalità? Consegnare gagliardetti a centro campo?
Maurizio ride «Sì, è un discorso di formalità, più o meno. Comunque è un onore in più».

Bene, ora dimmi come la vedi 'sta Sei Giorni?
«Mah, la vedo dura. In Germania non sono terreni troppo congeniali – non dovrebbero – ma dipende sempre da come un pilota si può adattare. La Francia è la Nazione più forte, obiettivamente, e contro il loro strapotere si potrà far poco, però è inutile sperare in formidabili exploit, però si tratta sempre di una sei giorni e non è mai detta l'ultima parola. Quello che vince è la squadra e non il singolo pilota e quindi, vediamo».

Come parte questa squadra?
«Direi che il morale è buono, siamo venuti ad Aviano per fare gruppo e direi che l'obiettivo è stato raggiunto. Direi che andiamo su per fare del nostro meglio e quella è la cosa fondamentale».

Il risultato dello scorso anno pesa come un macigno sulla nostra nazionale...
«Bè sai, è chiaro che l'undicesimo posto è stato condizionato da due ritiri, il mio e quello di Salvini e anche se gli altri fossero andati fortissimo non si sarebbe riusciti a recuperare».

Un po' come una partita di calcio con 11 giocatori contro 9?
«Esatto, anche meno forse ! - E ridacchiamo -Perchè comunque quando un pilota prende la forfettaria sai che uno lo puoi ancora scartare, ma quando accade qualcosa ad un secondo pilota, allora quello lo perdi. E comunque andare in Finlandia, pensando di battere i finlandesi sul terreno di casa era già un'impresa - sarebbe stata un'impresa epica – ma io non la vedo come una gran disfatta. Bisogna essere obiettivi, la nostra capacità era quella di poter lottare per il podio».

E la capacità della squadra di quest'anno, qual'è?
«Bah, direi che comunque quest'anno se riusciamo a salire sul podio sarà un buon risultato, certo dobbiamo sempre sperare che tutto fili liscio ed essere in grado di poter dare il meglio di noi».

Spiegami una cosa, in una Sei Giorni ogni singolo pilota quanto tempo passa a studiare e leggere le classifiche?
«Ah bè, sempre! Ogni pilota vuole sapere prima di tutto il suo risultato - ed è quello a cui tiene di più - e poi quello che fa la squadra, che è la motivazione principale per cui andiamo su. Le strategie si facevano una volta quando le classifiche erano fatte con i distacchi nelle singole classi. Adesso invece vengono assommate le speciali e quindi ognuno dà il meglio che può, bisogna andare dentro in ps e dare il meglio di sé».

In caso di pioggia, tu come te la cavi?
«Bè, non sono un fenomeno però correrò con il 250 4 T nella E1 e quindi la moto si presta».

Nella vita di gruppo che tipo sei? Uno che dà consigli?
«Non mi sento un leader, però penso di essere. - piccola pausa - non lo so lascio giudicare agli altri».

Ci sono diversi giovani quest'anno con voi, ti chiedono consigli?
«Bè qualcosa ogni tanto mi chiedono, un po' di esperienza ce l'ho e quindi spero, penso».

Tu sei molto introverso, vero? Da buon friulano
Ride prima di rispondere facendo sì con la testa «Non mi piace dar fastidio a nessuno, sto un po' sulle mie».

Chi è il più espansivo?
«Salvini. Lui è abbastanza esuberante ed anche Martini. Sono tutti bravi ragazzi».

Che ne pensi di quelli che non ci sono, dei piloti che non sono venuti ?
«Quest'anno mancano alcuni piloti, è vero, ma se hanno preferito non venire, è una scelta loro, o del team. Penso che se un pilota preferisce non venire è meglio che stia a casa piuttosto che venire contro voglia. Il pilota deve venire qui per dare il meglio di sè e la nostra è la squadra migliore che si poteva mettere in campo».

Gli avversari da battere? Su cui concentrarsi?
«La Francia, senza ombra di dubbio, la Spagna ed anche i padroni di casa che vanno sempre tenuti d'occhio perchè la Germania ha alcuni buoni elementi che possono fare bene a casa loro».

Tu hai già dimostrato con l'Europeo che sei in ottima forma, ma mentalmente Sei giorni sono tanti?
«Sicuramente, sei giorni sono davvero tanti..snervanti sotto ogni punto di vista, mentale e fisico».

Pronostico sull'Italia, così a bruciapelo
«Direi che possiamo arrivare ad un secondo posto, sperando sempre di raggiungere il massimo risultato ma l'obiettivo, senza dover sognare, potrebbe essere quello».

La patente l'hai presa con te ?
«Non me l'hanno mai ritirata ! E quindi ce l'ho».

Fattene una con un altro nome, di ricambio
Ridacchiando mi risponde «ci penserò !».

fonte moto.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 19 set 2012, 21:21

SIX DAYS. ITALIA GIA’ SUL CAMPO

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I nostri ragazzi sono già in Germania. Stamani la Nazionale Azzurra di Enduro era già in ricognizione alle speciali della Sei Giorni che scatterà lunedì 24 settembre dal circuito del Sachsenring, in Sassonia (Germania Orientale). Sentito per telefono Thomas Oldrati, il pilota bergamasco, inserito “last minute” nella lista dei convocati per il Trofeo Junior assieme a Gianluca Martini, Nicolò Mori e Rudy Moroni, ci ha confidato: “Qui tutto bene, stiamo visionando il percorso, l’unico problema è che fa un freddo cane. Speriamo cambi il tempo da qui a lunedì”. Come già sapete, Oldrati correrà la Sei Giorni con la Husaberg FE 250, ma per la prossima stagione ha già delle proposte. Thomas è un pilota stimato nell’ambiente e di riconosciute qualità tecniche. Al momento lo vorrebbero Franco Mayr nel Team Honda HM Zanardo, Gastone Serafini nel Team TM Factory Racing (con il quale Oldrati aveva già avuto un contatto l’anno scorso) e Fabrizio Azzalin nel Team Husqvarna CH Racing, con il quale Oldrati vinse nel 2006 il titolo Europeo Junior E1 (125). Ora però, tutta la concentrazione di Oldrati è rivolta a far bene questa Sei Giorni. Come del resto lo sarà per tutti i nostri ragazzi impegnati in Germania, dai quali ci aspettiamo una prestazione che ci rendi orgoliosi. Nel frattempo, Azzurri, copritevi bene!

fonte motocross.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 20 set 2012, 21:50

Sei Giorni di Enduro 2012

Gli azzurri si preparano
Linee lunghe e selettive, tante radici, sassi e terra nera: ecco cosa attende i nostri piloti nei sei giorni di gara


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Sono giornate impegnative quelle che precedono il via della Sei Giorni di Enduro. I piloti e tutto lo staff azzurro impegnato in Germania sono impegnati a prendere visioni delle speciali dei sei giorni di gara. Oggi, ad esempio, sono state visionate le prove speciali del terzo e quarto giorno nei dintorni della mitica Zschopau, città di grande tradizione motociclistica dove hanno avuto o hanno sede alcuni dei marchi storici dell'industria motoristica tedesca ed Europea, parliamo della defunta DKW e della MZ Motorrad. Si tratta di un cross test e due enduro test da ripetere due volte.

Mario Rinaldi – Commissario Tecnico Trofeo: "Il percorso e' impegnativo, il classico enduro-teutonico, per come lo intendono da queste parti. Tante radici, sassi, terra nera che sembra compatta ma che può presto diventare fangosa con tanti canali. Le linee sono lunghe e selettive, mentre i fettucciati sono prati naturali in contro pendenza, insomma un tracciato difficile ma molto affascinante".

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 20 set 2012, 21:52

Speciale Sei Giorni: Intervista alla squadra junior
Un’intervista dedicata ai componenti della squadra Junior della Sei Giorni: Rudy Moroni, Nicolò Mori, Gianluca Martini


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Rudy Moroni
Cominciamo con Rudy Moroni: simpatico, sempre sorridente, amichevole. Alla prima domanda sull'età già ride.
«Ho 22 anni, sono di Bergamo e abito a Stezzano».

E' la tua prima Sei Giorni ?
Oltre ad essere emozionato è contento: «Sì ! E' bello perchè vai a correre per la tua nazione, c'è un bel gruppo, è una bella cosa».

Sei emozionato all'idea?
«Assolutamente sì, sono abbastanza emozionato e non vedo l'ora che ci sia la gara perchè voglio tenere alto l'onore dell'Italia».

Ti sei allenato in maniera particolare in questi ultimi giorni?
«No, mi alleno come sempre e cerco di usare di più la testa, più del solito almeno» ride.

Ti sei sottoposto a sessioni di allenamento più dure dopo il Mondiale (Svezia e Finlandia)?
«Per la verità dopo la Finlandia sono stato un po' fermo, ma poi ho ripreso negli ultimi dieci giorni».

Con chi ti alleni di solito?
«Giro intorno a casa, con i ragazzi che abitano vicino, Andrea Belotti per esempio, Giacomo Redondi e altri».

I ragazzi che si allenano con te ti hanno detto qualcosa a proposito della Sei Giorni?
«No, in effetti non siamo neanche entrati nel merito. Loro hanno scelto di non venire, o forse non esattamente loro, e basta».

Come ti sembra questa squadra?
«Cerchiamo di dare il meglio e dimostrare che noi valiamo».

Ti preoccupa il tipo di terreno che troverete in Germania?
«Più che altro ci preoccupa il tempo, dicono che pioverà e che quindi ci sarà fango... E io sinceramente preferisco l'asciutto».

Chi sarà il tuo meccanico?
«Cristian Ruggeri, con cui mi trovo bene ed è anche uno che ti carica. Io farò del mio meglio e cercherò di imparare. E' la mia prima sei giorni... mi aspettavo la convocazione e sono contento, ma anche emozionato, e voglio vivere al meglio l'avventura».

Nei prossimi giorni vi aspettano delle camminate bibliche: 50 km a piedi in 2 giorni.
«E, lo so, è la cosa più brutta, io poi cerco di passare anche 2 o 3 volte sulle speciali per guardarle bene. Al Mondiale a volte ripasso sulla stessa speciale anche 4 volte, voglio ricordarla. - e poi alza le spalle - Siamo abituati a camminare».

Come ti trovi con il resto della squadra? E con i "grandi"?
«In squadra c'è un buon rapporto con tutti: si scherza, si ride e spero che anche questo porti ad un buon risultato. Mi farò consigliare dai più grandi, da quelli che hanno più esperienza. I tecnici sanno quello che c'è da fare e tutti i piloti hanno più esperienza di me».

E tu sei uno che ascolta ?
«Beh... cerco di esserlo!» ride.

Gianluca Martini
Gianluca Martini, ha 22 anni e vive ad Aulla. Per lui è la seconda Sei Giorni dopo quella in Finlandia del 2011 ed esordisce: «Andare via per la Nazionale è sempre bello, già all'Europeo è stato bello, abbiamo vinto tutto».

Come stai fisicamente, la spalla è tornata a posto (un infortunio a Lumezzane), ti sei allenato molto?
«Mi alleno parecchio, sì, fino alla fine dell'Europeo ero abbastanza allenato, ora sto cercando di non perdere il ritmo, vado sempre in moto, cerco di abituarmi a stare per sei giorni di continuo in moto. La spalla è a posto. Ho fatto un paio di giorni in moto nel fine settimana. Andiamo via con altri piloti, qui nella mia zona, magari con Deny che abita vicino, o con Conforti. Di solito mi alleno con loro».

In Germania vi aspettano un bel po' di camminate.
«Davvero ! E ci sono 10 speciali – ride - e quindi dovremo camminare un bel po'...perchè direi che almeno due volte dovremo passarci. Per me è utile, memorizzo parecchio ed almeno nel primo giro la ricognizione dei giorni prima è importante. Se la sai già un po' a memoria è meglio».

Gianluca Martini preferisce i fettucciati o le linee?
«Il fettucciato, nei cross test sono sempre andato forte...però nella linea mi difendo».

Qual'è la cosa più stancante in una Sei Giorni?
«Sei giorni di gara sono duri, e bisogna prenderla bene. Io per esempio, l'anno scorso non sapevo bene come funzionava e dopo tre giorni ero già stanco. Quest'anno sono più allenato, ho capito che devo partire più piano. Sai, ogni giorno facciamo più di 150 km e dopo due o tre giorni si comincia a sentire la stanchezza, non solo fisica ma anche mentale. E' anche vero che se vai bene hai lo stimolo in più per migliorare».

Chiederai consigli? Ascolterai quello che ti diranno?
«Di solito faccio sempre di testa mia – ammette senza vergogna, al contrario - accetto i consigli, da chi mi fido di più, ma faccio sempre di testa mia...Però non mi dà fastidio se me li danno...tanto poi sono io che decido cosa fare. A volte li seguo, e sono giusti».

Nicolò Mori
Nicolò Mori, 21 anni, vive a Perugia ed è alla sua quarta Sei Giorni.

Visto che è la quarta Sei Giorni l'emozione non c'è più?
«Scherzi? L'emozione c'è sempre - e aggiunge subito con l'immancabile modestia - devo essere sincero, magari quest'anno mi hanno selezionato perchè sono mancati altri piloti e non avevo il merito, però sono contento».

Ti sei allenato? O preparato in maniera specifica?
«Non c'è stata una preparazione specifica anche perchè dopo il mondiale, fra il viaggio di ritorno, gli spostamenti, c'è stata subito la gara di Aviano e l'allenamento. La preparazione migliore rimane sempre quella delle gare».

Sei giorni in moto sono tanti però.
«La sei giorni è dura, è vero, ma è una gara diversa, non sono i percorsi delle singole prove di mondiale, e noi siamo tutti preparati. Lo sforzo principale in sei giorni è di testa: rallenti nei movimenti, nelle reazioni, e fisicamente, magari sei un po' più fiacco, dopo tutti quei giorni. Calcola che si sta in moto circa 7-8 ore al giorno».

Se però ottieni dei buoni risultati ti galvanizzi, è la mente che sostiene il fisico?
«Certo, otto ore in moto, per sei giorni, non è facile. E poi bisogna anche pensare alla moto, se va bene, o se invece hai un problema che ti devi portare avanti per sei giorni, ma è una gara talmente particolare e bella da fare che anche quando la finisci nonostante i problemi che puoi aver avuto è sempre bello. E pensi "Ho finito la Sei Giorni", è un'emozione!».

Cosa temi dai terreni tedeschi? E dagli avversari?
«Noi fra le squadre Junior magari non siamo i favoriti, poi sul fango...- e lascia in sospeso il discorso, poi riprende - dovremo forse temere la Spagna e gli svedesi che sul fango vanno forte. Vedremo».

Pronto per la grande camminata che vi aspetta in ricognizione?
Sorride «Quest'anno un po' meno. Mi ricordo l'anno scorso che siamo partiti alla domenica e abbiamo avuto più giorni per girare a piedi sulle speciali. Poi, sai, dipende anche dalle speciali, ce ne sono alcune più facili che guardi una volta sola, altre che hanno bisogno di più attenzione. Io sono uno che memorizza parecchio, magari nelle linee».

Arrivi dalla vittoria ad Aviano, nell'ultima di Under, sei in forma?
«Domenica ho vinto, ma non è che sia andato fortissimo. Ero un po' stanco dalla trasferta al mondiale, nelle ultime due speciali sono caduto come una pera...non ero più agile, però ci tenevo a far bene visto il ritiro di Matelica, volevo vincere. Il mio motoclub paga le trasferte e io ci tengo a correre e vincere per loro».

Cosa ne pensi della squadra ? (Ancora non si sapeva di Oldrati, NDA)
«Rudy è veloce, al mondiale è andato forte, direi che è l'alfiere della squadra dei "piccoli", poi sul fango c'è Martini che va forte, io e Guido speriamo di far bene».

Ma tu allora? Sei il più scarso della squadra?
«Quasi!» e si mette a ridere.

I pronostici dei componenti Junior
Rudy Moroni: «Dire l'Italia è un po' dura, la Francia è favorita, ma per l'Italia spero nel podio».

Gianluca Martini: «La squadra è buona, l'importante è non mollare, tenere duro fino alla fine e secondo me il risultato viene fuori».

Nicolò Mori : «La squadra è buona e credo che un bel podio ci stia. Io ci credo, sono convinto..penso che si possa fare».

fonte moto.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 24 set 2012, 20:35

Speciale Sei Giorni. Intervista a Mario Rinaldi e Alex Zanni
L'appuntamento con la Sei Giorni si avvicina e noi abbiamo intervistato i due tecnici che accompagneranno la spedizione azzurra


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Mario Rinaldi
Due giorni prima di partire per la Sei Giorni anche Mario Rinaldi si sottopone alla sessione di interviste, e lo fa come al solito, con la sua carica di simpatia. Ancora prima di cominciare mi dice: «Fai delle domande specifiche? » e alla mia risposta positiva conclude con un «Brava!».

Già alla prima domanda però lo spiazzo e mi dice, «Ferma tutto, ricominciamo da capo, devo fare il conto!» e la domanda era semplicemente: Quante Sei Giorni ci sono nel tuo passato?.
Ovviamente su due piedi non se lo ricorda, e utilizzando le dita della mano le conta una a una:
«Dunque... La prima nell'89, poi '90,'91,'92,'93,'94...una l'ho saltata, quindi ' 96 poi via via tutte le altre, ho saltato il 2002, poi nel 2003 Brasile – chissà come mai questa se la ricorda? - 2004 devo averla saltata e nel 2005 Repubblica Ceca c'ero. Allora da pilota 14, e non da pilota la prima lo scorso anno, in Finlandia».

Sempre da tecnico, nel 2011?
Risponde deciso, dapprima... «Sì, sì, tecnico – poi fa una pausa – Non ho capito bene il mio ruolo lo scorso anno - e ride – ma c'ero... facevo da autista ai ragazzini, seguivo la Junior, ma il mio ruolo non era tanto chiaro. Davo una mano, visto che era la mia prima esperienza. Come ai miei tempi ha fatto qualcun'altro con me, ho cercato di ricordarmi e di fare lo stesso».

Già a proposito, chi lo faceva con te quando eri "piccolo" (si fa per dire perchè nell'89 Mario aveva già 23 anni ! nda)?
«Eh, ce ne sono stati parecchi, gli ultimi me li ricordo bene... C'è stato il Nicoli, una volta Pellegrinelli, e poi mi ricordo bene Bartocci, che era fortissimo!».

Il tuo ruolo specifico di quest'anno?
«Seguirò i ragazzi del Trofeo. Avrò questo ruolo di accompagnatore, darò dei consigli, Alex Zanni farà il Vaso e io il Trofeo. Ma i due lavori si equivalgono, noi portiamo i ragazzi sulle speciali, e poi restiamo lì. Useremo due motociclette per avere più libertà ed essere più veloci nei movimenti fra una speciale e l'altra se ci sono dei problemi. Poi sai, magari in prova speciale con un mezzo 4 ruote ci si mette troppo, ora che lo parcheggi, invece con la moto ci infiliamo nei boschi e via. Anzi, mentre si andrà a fare ricognizione con i ragazzi anche noi due, tecnici responsabili, ci daremo da fare per trovare i percorsi alternativi per muoverci, cosa che si fa comunque e sempre durante le gare».

Però la ricognizione a piedi con i ragazzi la fate?
«Assolutamente sì. Forse quelli del Trofeo non hanno tanto bisogno né dubbi, ma i ragazzi giovani – quelli del Vaso - hanno sempre qualche dubbio, su certi passaggi, per cui il consiglio e la pacca sulla spalla fa sempre bene...».

Nel tuo caso invece, saranno i tuoi “ragazzi” a darti le pacche sulla spalla...
«Vero! I miei sanno il fatto loro e mi diranno, vai tranquillo, vai al bar, veniamo a prenderti quando abbiamo finito – e ride di gusto!».

Come la vedi la squadra?
«Bè, innanzitutto ci sono stati tanti cambiamenti, sai che sembrava dovessero esserci vari piloti poi alcuni sono stati rimpiazzati. Alla fine comunque, quella del Trofeo la vedo, non fortissima, ma un bel gruppo, che potrebbe dire la sua e portare a casa anche un bel risultato. Mentre il Vaso la vedo una papabile squadra per la vittoria. Quello che conta e che secondo me è importantissimo e potrebbe cambiare il risultato è che se sono uniti e hanno voglia di fare potrebbero cambiare molte cose, se invece non sono uniti e non ci si impegna a fondo c'è la possibilità che il risultato non venga come, magari, potrebbero meritare. E' un attimo dal podio scendere di 5 posizioni».

E il ritiro di Aviano ha funzionato proprio in questo senso, vero? Era da 5 anni che non se ne faceva uno?
«Esatto, è stato importante perchè si è cominciato prima della Sei Giorni a vedere un po' come si comportano questi ragazzi insieme. Posso dire, in effetti, che il primo giorno non c'era tanto affiatamento, poi però c'è stato il giorno successivo. Questa cosa sicuramente dà dei vantaggi perchè durante la Sei Giorni partiranno con un affiatamento diverso e credo che nel futuro sarebbe bene, tramite la Federazione, creare il gruppo dei papabili piloti trofeisti e cominciare a fare degli allenamenti collegiali, prima della Sei Giorni, durante l'anno. Ci daremo da fare in questo senso».

Abbiamo una nazionale molto giovane, tutti sotto i 30 anni, anche se già molto esperti, un fatto positivo?
«Sì, positivo perchè se c'è da ripartire con un'ottica orientata a crescere è giusto che si parta con dei giovani, che all'inizio magari arrancheranno un po' ...un giorno ci troveremo con dei ragazzi maturi e con un bagaglio di esperienza notevole».

Il tuo ruolo è quello di svegliarli un po', anche, nel senso di aprirli di più, agire sul loro carattere?
«Sì, non sarà facile...come quando ero io in Nazionale, il discorso è quello, hai un impegno da tenere presente. E' bello lavorare per raggiungere un obiettivo ma non devi trascurare il divertimento che ti fa anche rilassare psicologicamente. Noi ci impegnavamo ma ci divertivamo, ed è quello che cercherò di insegnare ai ragazzi».

Pronostico? Chi vince e cosa facciamo noi?
«Oddio mio ! Francesi favoriti, lo sappiamo tutti. Finlandia sempre forte, a mio giudizio, e poi a rotazione, Svezia, Spagna, Italia – voglio dire, è lì che potrebbe giocarsi sicuramente il podio, e poi via via gli altri».

Alex Zanni
Come ha detto Mario ad Alex Zanni, 39 anni, spetta invece il ruolo di tecnico per i ragazzi del Vaso, o meglio ex Vaso, come spiega lo stesso Alex che è alla sua quarta sei Giorni, dopo le precedenti disputate da pilota.
«Sono alla mia prima Sei Giorni da Manager. Il termine esatto è Tecnico addetto ai giovani, ex Vaso, oggi si chiama il trofeo junior, e si dice Manager del Trofeo Junior. Mi sento più vicino ai giovani, cercherò di fare gruppo...».

Tu ti senti ancora pilota dentro, però?
«E' vero, assolutamente. Infatti a tavola mi sbaglio sempre e vado a sedermi con loro mentre, avendo la camicia FMI, devo stare dall'altra parte. E' una soddisfazione per me essere dentro e il mio compito sarà seguire i piloti, fin da quando arriviamo, poi dovrò girare con la moto sulle speciali e nei punti difficili indicare loro il problema, ed è una cosa che mi piace tanto».

Che rapporto c'è con i ragazzi?
«Il rapporto con i ragazzi è buono, non ho mai avuto niente contro nessuno, né con tutti gli altri piloti, e con alcuni di loro ci conosciamo da anni, non solo nell'enduro ma anche da quando facevo cross, quindi direi bene».

Sei nervoso, o teso?
«Mah, sinceramente... da pilota forse c'era un pelino di tensione, ma io sono sempre stato uno così, ne ho sempre risentito poco, e spero di trasmetterlo questo. Non so perchè anche alle gare sono sempre stato poco agitato, mentre ci sono piloti che lo sentono molto».

C'è qualcosa che ti preoccupa?
«Bè, è la prima Sei Giorni da questo lato, non so bene cosa mi aspetta. Però penso sia una cosa che giorno dopo giorno mi verrà facile, non credo che sarà troppo difficile. Mi fa tanto piacere, e sarò con i ragazzi – come si dice? - sarò in sella con loro. Anche solo quando li vedo girare in moto in allenamento avrei voglia di essere lì con loro, in moto ancora a sparare qualche....- e sorride al pensiero - visto che ancora in moto ci vado».

Ti chiedono consigli? Oppure tu li dai a prescindere?
«Bè io li do perchè è il mio ruolo, ho anche una scuola, a casa, e ho visto quest'anno che sia nel mondiale, sia nell'italiano ho dato qualche consiglio a piloti di livello e poi mi hanno detto che erano giusti, e penso che lo farò anche alla Sei Giorni...Al momento vedo che sono tutti tranquilli, nei giorni prima di partire, sicuramente salirà la tensione ma appena partirà la gara passerà tutto, ne sono abbastanza sicuro. La tensione sarà al pronti via, poi passerà. Avranno più da pensare alla stanchezza e a come recuperare, vedrai».

Pronostico?
«Io parlo per i miei... spererei almeno nel gradino più basso del podio. Da pilota si parte sempre, già dalla prima giornata, con l'idea vincente, convinto di quello che fai. Dopo logicamente quello che viene viene, però si parte con l'idea di vincere. Ma una Sei Giorni è lunga e tutto può accadere, per questo devi dare il massimo fin dalla prima giornata. Abbiamo bravi ragazzi, e quindi perché no?».

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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 24 set 2012, 20:40

Sei Giorni di Enduro 2012

Si parte!
Dopo la cerimonia di apertura di ieri, oggi partirà la prima giornata di gara


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Oggi, lunedì 24 settembre, finalmente, aprirà i battenti l'edizione 2012 della Sei Giorni di Enduro al Sachsenrign che, fino al 29 settembre monopolizzerà l'attenzione degli appassionati dell'enduro.
Nella giornata di ieri si è svolta la sfilata di presentazione delle nazionali. Sono ben 477 i piloti in rappresentanza di 36 nazioni che prenderanno il via. Complessivamente saranno in gara 24 squadre nazionali nella classifica del Trofeo Mondiale, 19 nel Trofeo junior, 7 nel Trofeo Donne, 78 tra i Club mentre ci sono anche 4 piloti che correranno individualmente.
Gli italiani saranno 28 di cui 10 vestiranno la Maglia Azzurra nel campionato del mondo a squadre nazionali mentre gli altri gareggeranno nel trofeo riservato al club, sono in totale 6 tra i quali il Team Sardegna.
Numeri importanti, in netta crescita rispetto al recente passato, che la Federazione Motociclistica Italiana punta a superare il prossimo anno a Olbia quando dal 30 settembre al 5 ottobre si svolgerà l'edizione del centenario della sei giorni per la quale sono attesi al via ben 600 piloti.
La cerimonia è stata aperta dalle performance di due eccezionali free styler, Chris Chris Pfeiffer e Matthias Dolderer che hanno usato rispettivamente una moto ed un aereo per impressionare con spettacolari evoluzioni tanto diverse tra loro, ma molto adrenaliniche, i tanti presenti. Dopo una breve sfilata, così come visto alle olimpiadi, le nazioni sono salite una per una sul palco in ordine alfabetico, prima i rappresentati del Trofeo e poi della Junior, ed è stata chiusa dai padroni di casa con un'immancabile standing ovation.
Infine, dopo l'apertura ufficiale e il saluto di rito delle autorità è iniziato un simpatico spettacolo con due violiniste, un gruppo di danzatori del fuoco, un emozionante show con i laser e alla fine il concerto di una cover band dei Queen.

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2012

Messaggioda jenk » 24 set 2012, 22:17

Sei Giorni 2012

Day1: l'Italia è in testa nel Trofeo Junior
Nel Trofeo Mondiale guida la Francia. Italia quinta


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Al termine della prima giornata della Sei Giorni di Enduro 2012, in corso di svolgimento al Sachsenring in Germania, la Maglia Azzurra chiude con uno splendido 1° posto nella classifica Under23 ed al 5° posto nel Trofeo Mondiale, dominato dall'inarrivabile Francia, ma il podio è a portata di mano.
La SixDays 2012 segna un deciso ritorno al passato, a quella mitica competizione così sfiancante per il pilota e il mezzo meccanico che solo i migliori erano in grado di portare a termine. Le difficoltà sono iniziate sin dal primo giorno che ha registrato un tempo di speciali molto superiore all'ora, nonostante fossero appena sei. Esattamente 1°06'46" per il migliore di giornata, il francese Renet. A far la differenza è stata soprattutto la seconda prova, l'unico enduro test del percorso odierno, una speciale da 16 minuti, piena di rocce, ceppi e fango, che i piloti hanno affrontato due volte.
I "caschi rossi" hanno approcciato bene la gara, soprattutto i più giovani del Trofeo Junior che si sono aggiudicati la prima giornata. Il team composto da Thomas Oldrati, (E1 - Husaberg Team GP Motorsport), Gianluca Martini (E1 – Beta Racing Team Lunigiana Enduro), Nicolò Mori (E2 - TM Racing) e Rudy Moroni (E3 - KTM Farioli), infatti, è stato bravissimo a precedere gli agguerriti avversari grazie ad una grande gara fatta di costanza di rendimento, concentrazione e caparbietà. Da segnalare in particolare l'ottima prova di Oldrati che è stato per tutta la giornata il migliore all'interno del Trofeo Junior, chiudendo alla fine 17° nell'assoluta. Alle spalle dell'Italia si sono collocate la Gran Bretagna e l'Australia. Quarta la Francia, detentrice del "vaso" e favorita della vigilia, che ha pagato a caro prezzo il forfait di Rohmer e l'opaca prova di Bellino.
Per quanto riguarda il Trofeo Mondiale, il migliore pilota azzurro è stato Alex Salvini (E2 - Husqvarna - Team CH Racing) che ha chiuso in 13° posizione assoluta e 8° in E2 contribuendo a piazzare la Maglia Azzurra ad un buon 5° posto di giornata. Bene anche Oscar Balletti (E2 - Beta Racing) e Maurizio Micheluz (E1 - Honda Team NSN), sfortunato Manuel Monni (E3 - KTM Farioli) che nella quarta speciale per un piccolo problema tecnico ha perso quel minuto che diversamente lo avrebbe collocato nelle prime posizioni. In difficoltà ma con tanta voglia di riscattarsi già domani Deny Philippaerts (E2 - Beta Team Beta Boano).
La Francia, che si è presentata al via con una formazione infarcita di campioni del mondo, ha dominato la giornata facendo registrare distacchi più da fine manifestazione che da primo giorno. Da segnalare ad ogni modo la prova degli Australiani in grado addirittura di tenere dietro la Finlandia, campione lo scorso anno, e la Spagna. Alle loro spalle, l'Italia chiude un quartetto che può giocarsi il podio fino alla fine.
Domani, martedì 25, si ripeterà lo stesso percorso odierno, 250 km composti da un anello di 125 km da percorrere due volte e tre speciali anch'esse da affrontare sia all'andata che al ritorno. Ma si partirà sulla base della classifica assoluta di giornata e non in base alla classe come avvenuto oggi. Questo agevolerà i migliori piloti che non avranno "tappi" nelle prove speciali.

Classifiche Ufficiose al termine del Day1
Trofeo Mondiale
1) Francia
2) Australia a 4'13'
3) Finlandia a 5'34'
4) Spa a 5'37'
5) Ita a 7'49'
6) USA a 8'15'
7) Svezia a 8'49'

Trofeo Junior
1) Italia
2) Gran Bretagna a 1'10
3) Australia a 2'55
4) Francia a 4'11
5) USA a 4'31

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