Rodrigues non molla
Seconda vittoria di tappa per il portoghese, ma Coma è sempre primo in generale
Il Pharaons Rally ha vissuto la sua quarta giornata con una boucle partita questa mattina dal bivacco di Sahl Baraka, per terminare, dopo 339 chilometri di prova speciale, con la famosa discesa di Fenouil, una lunghissima lingua di sabbia che dalla falesia di Farafra si getta a capofitto verso l'Oasi.
Per conoscere il vincitore odierno tra le moto si è dovuto attendere il controllo del GPS di Francisco Lopez. Partito undicesimo questa mattina, il cileno dell'Aprilia ha fatto segnare il secondo tempo assoluto, ma si è fermato ad aiutare il danese Jes Munk, caduto rovinosamente da un gradino sulla pista. Così, dopo il controllo della traccia, la giuria internazionale gli ha restituito il tempo perso, 1'17', che non sono stati però sufficienti a superare Rodrigues (Yamaha), autore del miglior tempo di tappa. Il portoghese ha così vinto la sua seconda giornata del Pharaons 2011, precedendo "Chaleco" di soli 36 secondi.
Arrivati assieme a Rodrigues sul traguardo, Jakub Przygonski (KTM), Jordi Viladoms (Yamaha) e Marc Coma (KTM) sono terminati nell'ordine alle spalle del cileno.
Alle spalle di Jacek Czachor, sesto al traguardo, hanno concluso i primi due italiani, con Luca Viglio e Andrea Mancini nell'ordine. Costretto a caricare la moto sul camion balai, per un problema al motore, Diocleziano Toia, fino a ieri vincitore "virtuale" del Dakar Challenge che mette in palio un'iscrizione alla gara in Sudamerica.
La quinta tappa riporterà la carovana a Tibniya, con la tappa più lunga del rally, 541 chilometri, 444 dei quali di prova speciale.
Jordi Viladoms (Yamaha 450): "Una bella tappa, sabbiosa e veloce, quasi tutta in fuoripista. Helder mi ha raggiunto dopo 60 km, poi assieme anche a Coma abbiamo guidato assieme fino all'arrivo."
Helder Rodrigues (Yamaha 450): "Era una tappa da "full gas" su e giù per le dune a dorso di balena. Ho raggiunto Jordi e Marc e per alcuni tratti ho aperto la pista, cosa che è stata un ottimo esercizio."
Marc Coma (KTM): "E' stata una giornata senza complicazioni. Ero davanti, tranquillo, non al massimo perché da ora in poi bisogna gestire il vantaggio fino alla fine. Era una tappa "open space", nel nulla, il vero deserto."
Francisco López (Aprilia): "Sono contento perché ieri i meccanici mi hanno messo lo steso motore che usavo l'anno scorso, così ho finito la tappa senza problemi. Ho raggiunto Jes Munk che era a terra a 30 km dall'arrivo. Ho controllato che tutto fosse a posto, poi lo ho aiutato a rialzare la moto e a salire in sella, raccomandandogli di aspettare qualche minuto a partire."
Oscar Polli (KTM): "Finalmente una buona tappa, l'unica senza problemi per me. Sono contento di come ho guidato."
fonte xoffroad.it