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Sei Giorni Enduro 2011 - Finlandia [update]

Commenti e curiosità dalle competizioni.

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jenk
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Re: Sei Giorni Enduro 2011 - Finlandia [update]

Messaggioda jenk » 13 ago 2011, 8:20

Sei Giorni 2011 - Day 5
Show finlandese. Italiani terzi di giornata nello Junior

Il Presidente Sesti annuncia un "nuovo progetto per l'enduro"


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In una giornata che non registra cambiamenti né nelle classifiche delle nazionali né individuali, c'è da segnalare il finale in crescendo dei ragazzi dell'Under23 azzurra che ottengono un piazzamento di onore a solo sei secondi dalla Gran Bretagna. Nella generale scalano un'altra posizione e sono ora settimi a poco più di mezzo minuto dalla Spagna.
Si è iniziato ancora una volta con l'annullamento di una prova speciale, quella di Uuperi, ritenuta dalla direzione di gara impraticabile. Si è ridotto, pertanto, di circa trenta minuti il tempo di percorrenza e, soprattutto, il numero delle prove cronometrate che è sceso a quattro. I protagonisti della giornata sono stati i padroni di casa, nel Trofeo Mondiale, e i francesi, nello Junior. Con i distacchi accumulati in questi giorni sarà quasi impossibile per le altre nazionali strappare dalle loro mani lo scettro, nella prova finale di motocross al "Karhula Track". Rimangono, però, aperte le battaglie all'interno delle classi. Lotta in casa finlandese in E1 tra Remes e Salminen; in E2 sfida extraeuropea tra lo statunitense Caselli e l'australiano Phillips; in E3, invece, si torna a parlare suomi con Tarkkala che può amministrare oltre tre minuti sullo spagnolo Cervantes.
Nella giornata odierna si è messo in luce il terzetto italiano dello Junior che è andato a un passo dal secondo posto di giornata, sfuggito per un soffio. Tra i componenti della pattuglia azzurra si sono confermati Jonathan Manzi (Team Ktm Farioli - E2J), migliore di giornata, e Andrea Beconi (Kawasaki Hp Moto Team - E1), leader della generale. Per domani fanno ben sperare, sia per il loro passato da crossisti che per il loro finale di Sei Giorni in crescendo, Deny Philippaerts (Hm Honda Zanardo - E2) e Giacomo Redondi (Husqvarna Ch Racing Monster Energy - E2J).
Presente a Kotka per la presentazione della Sei Giorni 2013 che la FMI organizzerà in Sardegna e, in quell'ottica, valutare in prima persona l'organizzazione finlandese, in un'intervista video il Presidente Paolo Sesti si è soffermato sulla prestazione degli azzurri e ha anticipato il progetto tecnico-sportivo che la Federazione Italiana avvierà dal prossimo anno: "Non mi aspettavo molto di più dal punto di vista dei risultati. Si annunciava una gara dura, poco adatta alle nostre caratteristiche e così è stata. I piloti italiani devono capire che questo è l'enduro, che non basta vincere in Italia per pensare di potersi affermare a livello mondiale. Devono abituarsi a queste gare. In particolare sono deluso da alcuni giovani ai quali evidentemente sfuggono gli sforzi che la Federazione e i Team stanno facendo nei loro confronti, investendo tanto per farli crescere. Da domani, finita la gara, si volterà pagina. Non dipende dai risultati, era già nei nostri programmi. Partirà una nuova fase e non ci tireremo indietro davanti a scelte importanti. Il progetto coinvolgerà non solo i giovani, ma anche i loro genitori, oltre ai tecnici federali e ai Team. A tutti chiedo fin d'ora la disponibilità a condividere quello che metteremo appunto nelle prossime settimane. Posso già anticipare che un primo punto, già concordato con il Settore Tecnico FMI: i giovani dell'enduro che saranno selezionati, in collaborazione con i loro team, lavoreranno nei mesi invernali insieme ai loro coetanei del motocross. Ritengo che la preparazione invernale sia fondamentale e imprescindibile. L'obiettivo della FMI è di far tornare la Nazionale Italiana, al massimo entro due o tre anni, nelle posizioni che merita vista la storia e la tradizione dell'enduro tricolore".

Le dichiarazioni

Gianlcua Martini (Beta Lunigiana Enduro - E2J): "Ero alla mia prima Sei Giorni e all'inizio ho pagato la poca esperienza. Sono cresciuto con il passare dei giorni e oggi ho fatto una buona gara, senza commettere errori e senza cadute. Domani voglio far valere il mio passato da crossista e togliermi qualche soddisfazione".

Alex Salvini (Husqvarna Ch Racing Monster Energy): "Ai compagni non servono i miei consigli, molti di loro vengono dal motocross come me ma anche gli altri sono preparati per la finale di domani. La pista è sabbiosa, con qualche pietra a dar fastidio, con qualche modifica rispetto al tracciato che abbiamo provato la scorsa settimana. Spero davvero che riusciamo a toglierci qualche soddisfazione dopo tanta sfortuna, magari vincendo una manche".

Le classifiche di giornata:
World Trophy - Day5: 1) Finland 2) Spagna a 6'17" 3) USA a 10'29"
Junior Trophy - Day5: 1) Francia 2) UK a 2'36" 3) Italia a 2'42"
Assoluta: 1) Remes 2) Salminen a 10" 3) Tarkkala a 38". Primo degli italiani Manzi a 1'47", poi Philippaerts a 2'37", Beconi a 2'39" e Redondi a 2'42".

Le classifiche dopo cinque giorni:
World Trophy dopo Day5: 1) Finlandia 2) Spagna a 27'15" 3) USA a 51'35" 4) Svezia a 1:03'53" 11) 6:54'05"
Junior Trophy dopo Day5: 1) Francia 2) Svezia a 12'20" 3) UK a 17'41" 7) Italia a 59'04"
Assoluta: 1) Remes 2) Salminen a 1'11" 3) Tarkkala a 2'06" 28) Beconi a 12'38" 29) Philippaerts a 13'09" 39) Botturi a 15'07" 44) Redondi a 15'50"

fonte xoffroad.it
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Re: Sei Giorni Enduro 2011 - Finlandia [update]

Messaggioda jenk » 13 ago 2011, 22:07

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Re: Sei Giorni Enduro 2011 - Finlandia [update]

Messaggioda jenk » 13 ago 2011, 22:20

Sei Giorni 2011
Trionfa la Finlandia. Alla Francia il Trofeo Junior

Edizione amara per l'Italia. Philippaerts unica nota positiva


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Dopo l'en plein nel 2005, le vittorie nel 2007 con il trofeo e nel 2008 nello Junior e il filotto di secondi posti, l'Italia non chiudeva così male una Sei Giorni dal 2006 in Nuova Zelanda. Anche in quell'occasione vinse la Finlandia. La Francia fa suo lo Junior e il Femminile.
L'ultima giornata di gara è stata dedicata alla prova di motocross che si è svolta al Karhula MX Track, a 15 km circa dal paddock di Kotka. Sotto un bel sole, l'abbondante pioggia caduta nei giorni precedenti ha mantenuto compatta la sabbia e i piloti non sono stati disturbati dalla polvere. Il terreno, però, si è presto riempito di canali e buche che hanno creato, insieme alle tante pietre, non pochi problemi ai piloti. Davanti a un numeroso pubblico, in festa per il trionfo della squadra di casa, è andato in scena un bello spettacolo, aperto in mattinata dalle finali dei club che hanno visto comportarsi positivamente gli italiani in gara. Bene i due del Motoclub Italia, Bruschi (Hm Honda Zanardo - E1) ha vinto la manche, Mori (Tm Racing - E2) ha chiuso terzo nella sua classe. A Maurizio Gerini del Oggiono MTG RS Racing, purtroppo, non riesce l'impresa e chiude con due posizioni che lasciano l'amaro in bocca: quarto nell'assoluta e secondo di categoria. La sua rimane, comunque, una Sei Giorni molto positiva.
Dopo la finale femminile, che ha visto al via solo sette ma agguerritissime pilotesse e la vittoria della compagine francese, si è partiti con le finalissime delle classi E1, E2 ed E3. La prima, dove per l'Italia c'era il solo Andrea Beconi (Kawasaki Hp Moto Team) che ha concluso la gara nelle retrovie, è stata una passeggiata trionfale per il finlandese Remes, dominatore della classifica assoluta della Sei Giorni.
Per l'Italia c'era molta attesa per la manche della E2, dove in pista c'erano ben cinque azzurri, alcuni dei quali con un passato molto recente da crossista. Il sogno di strappare a Caselli&co la vittoria di manche si è frantumato al via, quando un "mischione" ha coinvolto l'azzurro che era partito meglio, Deny Philippaerts (Team Costa Ligure Beta Boano), e, in parte, Giacomo Redondi (Husqvarna Ch Racing Monster Energy). Jonathan Manzi (Team Ktm Farioli) ha anticipato la partenza e ha avuto un problema al cancelletto che lo ha fortemente penalizzato. Nella prima parte di gara, si trovava insieme ai migliori un endurista puro come Edoardo D'Ambrosio (Hm Honda Zanardo), che però qualche giro dopo si è arreso alla stanchezza e ha concluso a metà gruppo. Dietro di lui Gianluca Martini (Beta Lunigiana Enduro) prometteva bene ma dopo un salto ha sbattuto forte il polso e a quel punto ha solo pensato a concludere la gara senza forzare, lasciandosi sfilare dagli altri.
I due azzurri che avevano avuto quel problema al via sono stati i protagonisti della manche. Redondi ha fatto un recupero importante, risalendo posizione su posizione, fino a cadere dopo il sorpasso all'australiano Phillips e chiudere undicesimo. Chi, però, ha realmente sorpreso per come si erano messe le cose, è stato Deny Philippaerts. Praticamente ultimo dopo la caduta di gruppo, con un passo strepitoso, una guida grintosa che sfruttava ogni occasione per piazzare un sorpasso, è risalito fino al sesto posto. Non poco in una gara che prevedeva appena sette giri. Senza quell'incidente sarebbe stato sicuramente in bagarre con i primi tre, Caselli, Correia e Price. Il piazzamento finale, ad ogni modo, lo fa risalire in classifica e lo decreta migliore degli azzurri. Prima del podio finale, che ha celebrato le vittorie della Finlandia nel Trofeo e della Francia nello Junior, è andata in scena la manche della E3, la classe con il minor numero di piloti al via, vinta da Tarkkala. Per l'Italia c'era il capitano Alessandro Botturi (Gas Gas Italia Enduro Team) che, a causa di un problema alla spalla dopo un contatto, ha concluso con molta fatica la gara nelle ultime posizioni.
In serata nel paddock a Kotka si è conlusa la manifestazione con la Cerimonia di Premiazione e il passaggio del testimone dalla Finalndia alla Germania, che il prossimo anno ospieterà la Sei Giorni 2012 al Sachsenring dal 24 al 29 settembre.

Deny Philippaerts (Team Costa Ligure Beta Boano - E2): "Peccato che alla prima curva ho trovato uno per terra e mi sono incastrato. Ho dato tutto quello che avevo, ho fatto un grandissimo recupero e senza quella caduta potevo lottare per i primi tre posti. Do un nove alla mia Sei Giorni, era la prima e piloti più esperti di me hanno avuto tante difficoltà. Sono contento di essere finito undicesimo nell'E2, la classe più combattuta con i migliori piloti. Ora voglio finire bene il mondiale".

Franco Gualdi (Coordinatore Enduro FMI): "Dal punto di vista organizzativo è stata una bella Sei Giorni. Per quanto riguarda l'Italia nutro molta amarezza per il nostro risultato, credo che il valore dell'Italia sia superiore a quello che dice la classifica. Abbiamo alcuni elementi buoni in squadra e altri da migliorare che non è una cosa semplice. L'Italia dell'enduro merita di più. Dobbiamo lavorare per ritornare ai vertici, non lasciare nulla al caso e, con umiltà, crederci".

Six Days 2011 - Risultati finali

World Trophy
1, Finland: Eero Remes, KTM Matti Seistola, Husqvarna Juha Salminen, Husqvarna Jari Mattila KTM Valtteri Salonen, TM Marko Tarkkala, Husaberg
2, Spain: Victor Guerrero, Yamaha Mario Roman, KTM Lorenzo Santolino, KTM Cristobal Guerrero, KTM Ivan Cervantes, Gas-Gas Oriol Mena, Husaberg
3, USA: Colton Udall, Honda Destry Abbott, Kawasaki Russell Bobbitt, KTM Jimmy Jarrett, Homda Kurt Caselli, KTM Nathan Kanney, KTM
4, Sweden: Johan Edlund, KTM Martin Larsson, Husaberg Daniel Persson, Husaberg Joakim Ljunggren, Husaberg Jakob Morhed, Husaberg Jonas Karlsson, KTM
5, Netherlands: Ralph Hubers, KTM Erald Lamertink, Husaberg Erwin Plekkenpol, KTM Hans Vogels, Husaberg Amel Advokaat, Husaberg Mark Wassink
6, Germany: Joerg Haustein, KTM Daniel Jud, Husaberg Dennis Schroeter, Husqvarna Otto Freund, KTM Ralf Scheidhauer Gerd Pfefferkorn, KTM

Junior Trophy
1, France: Alexandre Quereyre, Yamaha Benoit Fortunato, Yamaha Mathias Bellino, Husaberg Romain Dumontier, Yamaha
2, Sweden: Martin Sundin Carl Sjoo, Honda Johan Carlsson, Beta Karl Svensson, Husaberg
3, Britain: Jack Rowland, Husqvarna Alexander Rockwell, Husaberg Johnny Walker, KTM Danny McCanny, Gas-Gas
4, USA: Ian Blythe, Honda Cory Buttrock, KTM Andrew Delong, KTM Cody Schafer, Kawasaki
5, Australia: Scott Keegan Josh Ballard, Yamaha Mitcham Harper, KTM Mitchell Bowen, KTM

Women's Trophy
1, France: Ludivine Puy, Blandine Dufrene, Juliette Berez
2, Finland: Marita Nyqvist, Hanna Mertsalmi, charlotte Ljunglin
3, Australia: Jessica Gardiner, Alison Parker, Jemma Wilson
4, Sweden: Jessica Jonsson, Jessica Malcolmsson
5, USA: Nicole Bradford (KTM), Amanda Mastin, Kerrie Swartz (KTM)

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Re: Sei Giorni Enduro 2011 - Finlandia [update]

Messaggioda jenk » 22 ago 2011, 19:41

Casa Azzurra ci racconta la Sei Giorni della Finlandia
Casa Azzurra è volata in Finlandia per studiare al meglio l'organizzazione della Sei Giorni del centenario, che nel 2013 sbarcherà in Sardegna. Tante le curiosità dell'edizione 2011


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La mia prima Sei Giorni
Cosa ci fanno 2 sardi in Finlandia in pieno agosto? Il 90% di voi risponderebbe: a caccia di "fauna" locale. Ma per carità! Il capitolo donne possiamo già chiuderlo qui ed anzi, per chi abbia intenzione di partire con tali intenti, do il consiglio di rimanere in Italia, magari sulle nostre coste, almeno si evita 6000km di viaggio!
Io e il mio socio, Sergio, del Motoclub Gallura Off&Road siamo stati assoldati per far parte della spedizione della Casa Azzurra per la International Six Days of Enduro del 2011, per imparare, vedere, annotare e criticare tutto il possibile per la futura organizzazione della ISDE 2013 nella nostra Olbia.

Sveglia all'alba del 5 agosto e lasciamo la nostra calda e caotica estate, per dirigerci alla volta di Helsinki per poi raggiungere dopo 100km Kotka, sede dell'evento.
La sera arriviamo giusto in tempo per cena (in Finlandia è alle 6!) nell'albergo prenotato dalla Federazione Motociclistica Italiana, dove fra piloti della Maglia Azzurra, meccanici, CT e dirigenti, veniamo accolti da circa 50 persone, un imponente staff che da anni, organizzato di tutto punto, viaggia, coordina e supporta tutto il reparto sportivo dei nostri piloti azzurri.
Il sabato, sveglia all'alba (per modo di dire, dato che li il sole sorge alle 3 di notte e tramonta alle 23:30) e via in auto a fare le ultime verifiche dei luoghi di Prova Speciale per memorizzare sui GPS i luoghi esatti e il modo più rapido per raggiungerli e verificare gli stalli dove andranno posizionate le Assistenze e i Service pre e post speciale.

Di pomeriggio visitiamo il Paddock, realizzato sfruttando un porto mercantile di Kotka, con nostro stupore notiamo che l'attenzione all'immagine e alla comunicazione dell'evento a livello urbano, è stata pressoché ignorata! Non un arco gonfiabile di partenza, non bandierine delle nazioni sui lampioni, pochissima cartellonistica, insomma poco colore e poca vivacitá, ma ci dicono che ciò e normale nella loro cultura! Lo stallo di Casa Azzurra, al contrario, addobba mezzo paddock e contiene, oltre all'imponente hopitality, dove "pranzeremo" ogni giorno, anche tutti gli altri truck dei team e case che si sono resi disponibili per dare assistenza ai piloti della Maglia Azzurra.
La sera c'è gran fermento per la Cerimonia di apertura della ISDE con la tradizionale parata delle Nazioni, quindi rapida doccia, divisa e trasferimento ad Hamina, ex città-arsenale ai tempi dello Zar quando la Finlandia era per buona parte Russa. La parata si svolge in una bellissima e scenografica piazza d'armi circondata dalle antiche stalle dello Zar e coperta da una imponente tensostruttura con circa 5000posti a sedere. Sfiliamo insieme alle altre nazioni e sfoggiamo anche la nostra bandiera dell'Italia abbinata a quella dei 4mori della Sardegna e per 10 minuti ci sentiamo, anche noi, gli atleti della Nazionale.

Lo spettacolo di apertura è bello ed entusiasmante con artisti locali ed una banda che, più che militare, sembrerebbe pop.
La notte corre veloce fra i pochi locali della nostra Kotka, dove la vitalità della gioventù locale stenta a farsi notare, mentre emerge molto di più il loro lato introverso e notevolmente dedito all'alcool. Domenica, giornata di vacanza e la dedichiamo ad una classica gita fuori porta, verso il confine russo, a Lappeenranta, cittadina sul lago con i più grandi castelli e scenografie di sabbia della Finlandia. Di sera maxi riunione con i nostri Dirigenti della FMI per organizzare mezzi,personale e spostamenti,con tutto il necessario, per le varie Speciali. Il lavoro è complesso ma lo staff è composto da personale esperto quindi l'intesa è diretta e immediata e ognuno conosce il proprio ruolo. Non si sgarra e nulla si lascia al caso, stiamo lavorando per la Nazionale.

La notte c'è trepidazione perché lunedì comincia la ISDE e le Nazioni in competizione sono tante e molte sono davvero forti e assetate di successo.
Lunedì: sveglia alle 6:30, colazione, si preparano i panini per un breack di mezza mattina e via, alla volta di Sacsaangas, prima P.S. tutto bosco di pini e betulle, terreno sabbioso e a tratti fangoso, piove. Al primo passaggio i nostri e tutti i piloti lamentano tempi assai stretti dei controlli orari, dovuti al cambio delle condizioni del terreno che ha reso parecchio più complesso quello che prima doveva essere un trasferimento "da fare in bicicletta". Si prevede giornata dura.

I finlandesi Salminen, Remes, Tarkkala e Seistola mettono le ali e risultano una spanna sopra tutti, gli unici che riescono a tenerli testa sono il nostro Super-Salvini, lo spagnolo Cervantes e l'americano Casselli. Il giovane Oldrati, non pienamente in forma, abbandona la gara e al nostro Manzi si infila una vite nel pignone che lo porta ad una penalità di 20min con ulteriori 10 per essersi intrappolato in una fangaia mortale. Come prima giornata non c'è male! Il morale in Casa Azzurra è sotto i tavoli, il Vaso (il trofeo degli Under 23) ormai è perso. I dirigenti e i CT analizzano i tempi delle prove e gli scarti per ipotizzare gli sviluppi della gara.
Giornata 2: come la prima, ormai le speciali si distinguono per piste piene di woops dove conta tantissimo la resistenza e le doti crossistiche dei piloti. Oggi io sono alla P.S. di Kimi e dopo aver dato assistenza e preso i tempi ai piloti, mi godo i passaggi dei fuoriclasse che volano su questi terreni così complessi e tecnici e mi immedesimo con i piloti dei Club, che rappresentano il 50% degli iscritti, per lo più amatori che cercano di portare a casa, più che il risultato, la soddisfazione di aver finito una gara così epica come questa.

Il giorno 2 si distingue per il ritiro del nostro Salvini per un problema tecnico e al ritiro della patente a Maurizio Micheluz, che nonostante fosse collega del poliziotto finlandese, non è riuscito a cavarsela con le inflessibili Autorità di Polizia e con gli incomprensibili limiti di velocità. Amen questa 6 giorni è partita male, anche il Trofeo è perduto, ce ne facciamo una ragione e andiamo avanti.
A questo punto non ci rimane che tenere d'occhio le altre nazionali, facendo il tifo per i bravissimi Spagnoli che hanno combattuto fino all'ultimo per arginare la supremazia finlandese e dando supporto ai nostri Azzurri ormai decimati!
Il terzo,quarto e quinto giorno volano rapidi fra prove magnifiche su ex cave sabbiose e impianti sciistici pieni di fango.

I ragazzi del Vaso tengono duro per superare l'Inghilterra e il giovane Philippearts da il meglio di se sui tracciati crossistici ed è uno spettacolo vederlo volare sui salti, che grinta sulle woops, non molla mai! Nel Trofeo, Manzi non perde un colpo e da esempio di professionalità e tenacia, cercando di portare a casa in ogni speciale un tempo migliore per la squadra, bravo davvero! Anche D'Ambrosio, Redondi, Beconi, Botturi e Martini si impegnano ma i percorsi sono viscidi e scappa sempre qualche scivolone di troppo. Poi le sabbie finlandesi non perdonano, o ci si allena su percorsi simili o è una battaglia persa.
Venerdì sera, si esce, ormai con l'amaro in bocca ma ci si prova almeno a godere la movida locale: come non detto! alle 9 i ristoranti ci rimbalzano e dobbiamo accontentarci di pizza al taglio da un emigrante albanese che ha vissuto 8 anni a Bari. Ci racconta tutto sugli usi e costumi locali e non vede l'ora, anche lui, di rientrare in Italia o in Albania dove almeno non si va a -26 gradi e non si fa l'inverno con 4 ore di luce solare.

Sabato mattina, ultima giornata di gara, prova di cross a batterie di 40. Prima partono i club divisi per classi e per ordine di arrivo dei giorni precedenti: fast e slow. Fra questi spicca il nostro Maurizio Gerini, che ha dato prova di grande caparbietà portando a casa un ottimo risultato, degno di un pilota della Nazionale. Lo apprezzo soprattutto per lo spirito con il quale ha affrontato i giorni di gara, sempre allegro, sorridente, grintoso ed educato. Si guadagna un 9 in pagella. Arrivano le batterie del Vaso e uno strepitoso Bruschi ci ha sorpreso con una manche sorprendente: primo su tutti e gran distacco, Forza Italia.

È l'ora delle donne: delle 15 in partenza ne arrivano, al 6 giorno, solo 8. Tutte molto brave e tenaci che sicuramente hanno da insegnare anche a molti maschietti. Il tifo è tutto per loro, indistintamente dalla nazione.
Ora si fa sul serio E1,E2,E3: esplodono i finlandesi e stracciano tutti,ma a gran sorpresa i portoghesi Correjra e Felija fanno ottimi piazzamenti così come gli imbattibili Ivan Cervantes e Kurt Casselli. Peccato per il nostro Manzi che rimarrà bloccato al cancelletto senza poter rimontare troppo. Sensazionale il giovane Dany Phlippaerts che, bloccato in un maxi tappo alla prima curva, riesce ad uscirne quasi ultimo e concludere quarto, superando anche in volo 2 piloti. La classe è di casa! Bravo Dany, grande ragazzo,ottima promessa dell'enduro.
Si torna a casa, si preparano i bagagli e si va al Paddock a fare il tradizionale scambio-baratto delle maglie delle altre nazioni per poi dirigerci alla cerimonia di premiazione: Finlandia primi, Spagna secondi, USA terzi.

Bellissima e scenografica quanto pazza l'esibizione del gruppo dei Sheep Skulls dell'Isola di Man, storico gruppo di matti che da anni seguono le 6 Giorni con abiti vintage su motociclette ancora più vintage allestendo balletti e parodie in giro per le Prove Speciali. Obbligatoriamente invitati in Sardegna!
Non si dorme, l'aereo per l'Italia è alle 7 e tanto vale divertirsi con i nostri ragazzi che, seppur amareggiati dal risultato, sono pur sempre un'ottima squadra di divertenti Italiani.
L'esperienza acquisita è tanta. Abbiamo notato pregi, difetti ed esigenze di un'organizzazione e di un evento così complesso come la ISDE che ci ha dato tanti spunti di riflessione che dovremmo mettere a frutto nel miglior modo possibile. Ci si rivede in Sassonia, Germania per la ISDE 2012, ma dal 16 agosto siamo già al lavoro per la nostra ISDE del centenario. Siete tutti invitati!

fonte moto.it
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