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Sardegna Rally Race 2011

Commenti e curiosità dalle competizioni.

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jenk
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Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 29 mag 2011, 21:15

E' subito Marc Coma!
Ciarpaglini si rompe lo scafoide durante la prima speciale


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Prima tappa, per cominciare, non necessariamente durissima. Ma nemmeno una vacanza. 300 chilometri, due prove speciali. La prima sulle pendici del Monte Limbara, oltre 70 chilometri, ed una seconda a Nord Ovest, lunga meno della metà. Un arco di Paradiso teso tra Porto Cervo a Porto Conte. Nessun dubbio: la Sardegna è protagonista.
Grande, grandissima attesa alla vigilia, e finalmente la gara alza il livello della tensione, esprimendo d'un colpo i valori massimi della disciplina nata in Africa e cresciuta, viene in mente di dirlo, in Italia. Marc Coma vince entrambe le prove speciali, balza in testa alla prima classifica generale, e come succede da un paio d'anni a questa parte, offre alla competizione una fisionomia che è il riflesso del grande Campione in fuga. Si alza il ritmo, aumentano le velocità e la possibilità di fare errori, e si creano i primi distacchi. Non significativi, ma dal significato chiaro. Cyril Despres, che corre con una 530cc, è scivolato nella prima PS, ed ha perso qualche secondo anche a causa della navigazione "appuntita" della tappa. Paga all'avversario spagnolo 2 minuti e mezzo di ritardo. Niente di clamoroso, ma sufficiente a stabilire che ancora una volta sono loro due, l'Hispanico ed il Gallico, a contendersi la fetta più grossa della torta.
Come previsto, gli italiani, in Sardegna, fanno la voce grossa. Ed è ancora Andrea Mancini che prova a forzare il fronte straniero. Matteo Graziani ha spesso bisogno di una tappa di "riscaldamento, e va giudicato a partire dalla seconda. Fa impressione il fatto che Luca Manca, tornato alle competizioni internazionali proprio con il Sardegna Rally Race, si riveli così competitivo. Il secondo posto nella Speciale conclusiva della tappa, però, è eloquente.
Avvio "prudente" anche per Helder Rodrigues, Ruben Faria e Jordi Viladoms. Rodrigues, che è in testa al Campionato del Mondo dopo Abu Dhabi e Tunisia, ritiene che partire troppo forte, in una gara così complessa, può solo nuocere, e rimanda l'attacco. Più veloce di lui è il "portatore d'acqua di Cyril Despres, e più dei colleghi iberici sta andando Viladoms, ex "assistente" di Marc Coma.
Rimandato anche il verdetto "agonistico" per Stephane Peterhansel, Cyril Neveu e Franco Picco. "Peter" è caduto nel corso della prima Speciale, ed ha continuato sino alla fine con il tripmaster fuori uso. Nella seconda, molto tecnica e "nervosa", ha concluso all'ottavo posto. Peterhansel chiude la sua prima tappa del "rientro" al dodicesimo posto. È molto più che una "rimpatriata"!
La seconda tappa del Sardegna Rally Race è… solo l'inizio. Dopo la Prova Speciale di Foresta Burgos, un pezzo di antologia del Rally in Sardegna, infatti, ecco la Tappa Marathon. I piloti non potranno essere assistiti al termine della giornata, le moto vanno in Parco Chiuso ed anche per i meccanici è festa. Tutti si fermeranno al "bivacco" di Sa Itria, stupendo santuario a pochi chilometri da Gavoi e da Fonni. È la serata sotto le stelle del Sardegna Rally Race: il banchetto, il fuoco al centro del piazzale, la notte in tenda. Era la regola, ai tempi in cui nacquero le magnifiche corse del deserto.

fonte xoffroad.it
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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 30 mag 2011, 8:08

Marc Coma ancora primo a Sa Itria
Seconda tappa del Sardegna Rally Race. Due speciali, di 76 e 65 chilometri, ed un totale di 330. Out Andrea Mancini


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Marc Coma, in forma strepitosa, non finisce di stupire. Per chi parte per primo, e toccava allo spagnolo in virtù della vittoria nella prima tappa, il compito è sempre difficile. Aprire la pista "vergine", lasciando sul terreno le tracce del proprio passaggio, è quasi sempre un vantaggio importante che si è costretti a lasciare agli avversari. Ed in Sardegna, a causa della navigazione difficilissima, la situazione diventa ancora più delicata. Un piccolo errore può costare la gara, e non è un modo di dire. Stephane Peterhansel, che tornava ad una manche di Campionato del Mondo in moto dopo molti anni, e che pure occupa l'eccellente decimo posto, ha sintetizzato il concetto molto chiaramente: "In Sardegna puoi prendere la "dose" di errori di un anno, anzi di dieci! Stare attenti al road book, tenerlo perfettamente allineato al contachilometri, ed in più cercare di andare veloci, è davvero un'impresa. È la ragione per cui gli italiani, che hanno un loro Campionato, sono molto bravi, ed è anche una delle ragioni per cui il Sardegna è una gara unica, molto bella".
Ma torniamo a Marc Coma. Da un po' di tempo a questa parte la sua tattica è semplice e non negoziabile: partire forte, allungare, accumulare vantaggio e, possibilmente, fare il vuoto. È una condotta di gara particolarmente aggressiva, e carica di rischi, ai quali lo spagnolo sembra essere diventato refrattario. L'ennesima dimostrazione è venuta nella seconda tappa del Sardegna Rally Race, che il catalano ha concluso da dominatore. Dopo aver vinto la prima Speciale, Marc ha abbassato un po' il suo ritmo, e Cyril Despres, vincitore della prime due edizioni del Sardegna Rally Race, ne ha approfittato per avvicinarsi all'avversario "storico" e vincere la sua prima speciale. Al termine della tappa Coma ha un vantaggio di tre minuti e mezzo su Despres. Tanto? Poco? "Niente! – dice Marc – in Sardegna tre minuti e mezzo sono nulla. Se vogliamo trasformare il concetto in equazione, un piccolo errore di navigazione può costare dieci, una caduta da cinque a quindici a seconda della gravità e dei danni. No, in Sardegna un minuto è come un secondo".
Bene gli italiani, diceva Peterhansel, ma oggi per il migliore di questa edizione, Andrea Mancini, non è stata una bella giornata. Dopo aver chiuso al terzo posto la prima Speciale, il perugino ha "bruciato" la frizione, dicendo "addio" alla possibilità di ripetere, o magari migliorare, il secondo posto ottenuto nelle due precedenti edizioni. Migliore degli italiani è ora Paolo Ceci che, infortunato durante una prova dell'Italiano, corre con la frattura di un metacarpo.
Il ritiro di Mancini libera la strada ad Helder Rodrigues, vincitore del Tunisia, che va a ricomporre il trio dei piloti, in questo momento, più forti del mondo.
Poca fortuna per Jordi Viladoms che, quinto al termine della tappa d'apertura, è caduto nel corso della prima speciale, "sparendo" in fondo ad un burrone con un perone fratturato. Per fortuna, a sentire la moto che era rimasta accesa, è arrivato Luca Manca, che si è fermato ed ha assistito lo spagnolo sino all'arrivo dei medici di gara.
Una tappa stupenda, la seconda del "SRR11". Molto tecnica nello "stretto" della speciale "mitica" di Foresta Burgos, più scorrevole nel periplo del Lago di Gusana, con molta "navigazione" e lunghissima, quasi interminabile per l'argentino Lorenzetti, che l'ha conclusa alle 22:51, tra gli applausi dei "colleghi" al "bivacco" di Sa Itria, "intermedio" della tappa marathon. Sa Itria è l'incanto del Sardegna Rally Race. Una serata indimenticabile, la festa del Rally e dei rally. È il baccanale dei malloreddus, dei maialini arrosto, del formaggio e di quel un dito "clandestino" di mirto che aiuterà i piloti, infilati nei loro sacchi a pelo, a lasciar scorrere sotto le stelle quel sogno che vivono di giorno sulle piste del Sardegna Rally Race.

fonte xoffroad.it
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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 31 mag 2011, 10:06

Sempre più Marc Coma
Lo spagnolo precede Despres, mentre Ceci con la Beta insidia il terzo posto di Rodrigues


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Tra Sa Itria ed Arbatax, una delle tappe più delicate del Sardegna Rally Race. Tecnica ed intricata, con una navigazione particolarmente impegnativa, la terza frazione del Rally si è caricata dell'energia del Gennargenu, la Montagna Madre dell'Isola più bella del pianeta.
La speciale è lunga, oltre 140 chilometri, e con una sezione particolarmente difficile da decifrare dalle note troppo fitte del road book. Numerosi dislivelli e la natura stessa di un terreno "esplicitamente" duro, determinano una selezione ancor più chiara di quella espressa dalle tappe precedenti. Non influenza particolarmente, invece, l'incedere inaccessibile di Marc Coma, che vince la sua quarta prova speciale (su cinque) del Rally, ed incrementa ulteriormente il vantaggio su Cyril Despres. Dal canto suo il francese, che aveva ottenuto la migliore sommatoria della seconda tappa, può ben dire che il compito di aprire la pista questa mattina era particolarmente ingrato. I tre minuti concessi allo spagnolo sono l'esito di una giornata difficile, ma non modificano la sostanza della corsa comandata da Coma ed aggredita da Despres.
Meno felice la giornata di Helder Rodrigues che, in difficoltà sul tratto di navigazione, è ora insidiato da Paolo Ceci. Il pilota Beta-Dirt Racing, che pure aveva rischiato di non essere al via del Sardegna Rally Race per un infortunio alla mano, soffre soprattutto nei tratti molto sconnessi, ma ammette che il dolore non è così forte da impedirgli di essere lucido e performante. È quarto assoluto.
Ceci comanda la "pattuglia" italiana, oggi protagonista di alterne vicende. Andrea Mancini, che era rimasto fermo ieri con la moto in panne, è ripartito oggi dalle retrovie, ma ha presto ritrovato la testa della corsa ed ha concluso al terzo posto. Gli altri sono rimasti "intrappolati" in un punto del tracciato indecifrabile dal road book. Graziani, Ciotti e Lucchese sono comunque nei primi dieci del Rally.
Marc Coma in testa, Despres e Rodrigues alle sue spalle, Paolo Ceci alla caccia di un posto sul podio. Sono gli hilights del Sardegna Rally Race alla fine della terza tappa. Ma l'emozione più grande è stata veder riesplodere il talento di Stephane Peterhansel, che ha scatenato una vera e propria, "falsa" sindrome di Peter Pan. Parafrasando il romanzo di James Barrie, nel quale il bambino si rifiuta di crescere, è questo il caso "disumano" di una atleta che si rifiuta di inchinarsi al passare del tempo, rimanendo se stesso a prescindere. Stephane "Peter"hansel aveva chiuso con i Rally il 18 gennaio 1998, vincendo la sua sesta Dakar in moto. Da quel giorno non aveva mai più partecipato ad un grande Rally. 13 anni dopo, al via della corsa insieme alla compagna Andrea Mayer, senza alcuna velleità dichiarata che non fosse quella di divertirsi, Peterhansel-Volverine lascia di nuovo uscire gli artigli. Fino a tre quarti della tappa è terzo, nel finale quarto. Decimo ieri nella classifica generale, salta quattro posizioni ed è virtualmente ad un passo dal podio del Sardegna Rally Race, per il secondo posto del quale sono in corsa almeno quattro piloti. Per i "giovani", la constatazione che il fuoriclasse francese non ha perso molto dello strabiliante smalto degli anni d'oro, è rispettoso sgomento.

fonte xoffroad.it
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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 31 mag 2011, 10:08

Campionato italiano Raid TT
Mancini dalle stalle alle stelle
Dopo la sfortuna nel Mondiale, il pilota dell'Husqvarna vince la prima giornata del Campionato italiano Raid TT, davanti a Paolo Ceci e Matteo Graziani


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È iniziata oggi la sfida del Campionato italiano Raid TT, che si è "unito" al Sardegna Rally Race Mondiale partito tre giorni fa da Porto Cervo. Sessantasette piloti in totale, trentanove già inseriti nel Mondiale e ventotto verificati ieri a Gavoi, si sono dati battaglia sui polverosi e viscidi sterrati sardi che hanno condotto la tappa fino ad Arbatax, sulla costa orientale.
Una tappa di 244 chilometri, con un'unica, lunga prova speciale di 138 chilometri ha assegnato i primi punti del Campionato Raid TT.
Dopo la sfortuna di ieri, quando si è giocato un possibile podio nel Mondiale per un guasto meccanico, oggi Andrea Mancini è partito agguerritissimo e ha fatto segnare il miglior tempo assoluto. Ha superato una valanga di avversari, dato che partiva oltre la cinquantesima posizione, dimostrando ancora una volta di avere un passo simile a quello dei campionissimi Coma e Despres.
Il perugino ha preceduto di 2'44' Paolo Ceci e di 6'24' Matteo Graziani, insomma i tre piloti che in Sardegna hanno sempre dimostrato un passo superiore a quello degli avversari.
Quarta posizione per Manuel Lucchese, che nella parte finale della speciale ha "pascolato" un po' perdendo tempo prezioso. È, comunque, riuscito a precedere Fabio Benetti, il primo dei piloti partecipanti al solo Campionato italiano. Dietro al vicentino troviamo Simone Scarella e Niccolò Pietribiasi. Filippo Ciotti, Massimo Chiesa e Roberto Zanzi chiudono la top ten odierna.
Oggi la carovana del Sardegna Rally Race si sposta a Marina di Orosei, con la quarta tappa del Mondiale e la seconda dell'Italiano. In programma 352 chilometri complessivi, con due prove speciali rispettivamente di 43 e 65 chilometri.

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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 1 giu 2011, 9:15

Marc Coma imprendibile
Lo spagnolo si aggiudica anche la quarta tappa davanti all'incredibile Stephane Peterhansel


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Due prove speciali, e due volte vince Marc Coma, che si aggiudica "a mani basse" la quarta tappa del Sardegna Rally Race. Secondo è Stephane Peterhansel (un terzo ed un secondo), e terzo Cyril Despres (secondo e quarto). Niente da fare! Per quanto il Rally di Bike Village si riveli avvincente, proponendo ogni giorno un argomento "forte", il suo canovaccio sembra ormai "piantato" sui binari della supremazia di Marc Coma. Tocca ripetersi, ed ammettere che la strategia che lo spagnolo "svela" ad ogni tappa è semplice e ad un tempo "agghiacciante". Lo schema: partire per primo, attaccare, non commettere errori, concludere con una vittoria ed aumentare il proprio "bottino" di minuti di vantaggio. È la tattica primordiale della gara-capolavoro, o del pilota-fenomento.
Alle sue spalle la gara di Cyril Despres è impeccabile. Il francese ha probabilmente sbagliato moto, scegliendo la 530 che forse è troppo potente per le piste scivolose della Sardegna. Una scelta che risulta ancor più incongruente se confrontata con quella di Stephane Peterhansel, che senza mezzi termini giudica la sua 250 la moto ideale per questo Rally. Despres è quindi in difficoltà, e paga costantemente una differenza che cresce giorno dopo giorno. Intendiamoci: stiamo parlando del confronto tra i due "Titani", la gara di Despres è bellissima. Solo che quella di Coma è magnifica.
Il terzo posto del podio, venti minuti più in basso, è l'argomento scottante, ed il discorso si fa ben più complicato. Helder Rodrigues è terzo, Paolo Ceci quarto e… Stephane Peterhansel quinto. Rodrigues occupa la posizione "logica", quella che gli compete dal momento in cui si è guadagnato i galloni di unica, vera alternativa al monopolio dei fenomeni KTM. Il portoghese lo ha dimostrato vincendo il Tunisia un mese fa. Ceci, perché no? Sembrava, in un primo momento, che il romagnolo dovesse restarsene a casa a leccarsi le ferite rimediate nell'Italiano Motorally. Invece "c'è", in tutti i sensi. Pur stringendo i denti è veloce e non commette errori. Andrea Mancini è più veloce, ma bruciando la frizione nella terza tappa è fuori gioco. Ceci non "esagera", ma non si fa aspettare. Stephane Peterhansel. Pelle d'oca. 15° alla fine della prima Speciale del Rally, è caduto ed ha rotto il tripmaster, concludendo al dodicesimo posto la prima tappa. Poi, decimo il secondo giorno, sesto ieri e quinto oggi, con uno svantaggio che da dieci minuti si è ridotto a meno di tre. Sempre tanti, se si pensa che resta un giorno per recuperarli, ma non così tanti se si ha il privilegio di vedere come va in moto il 46enne recordman storico della Dakar.
Proprio così, in meno di tre minuti ci sono tre piloti con la stessa, inequivocabile ambizione: salire sul podio.
280 chilometri, una sola, lunga prova speciale di oltre 150 "bornes", San Teodoro. La giuria si è ritirata per il verdetto del 4° Sardegna Rally Race.

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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 1 giu 2011, 9:17

Campionato Italiano Raid TT
Mancini, sempre lui!
Il perugino primeggia su Paolo Ceci e Matteo Graziani. Oggi la giornata conclusiva porterà al podio di San Teodoro


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La seconda tappa del Campionato Italiano Raid TT ha presentato quanto di meglio la Sardegna può offrire in fatto di fuoristrada. Due prove speciali inserite in un percorso complessivo di 290 chilometri, hanno attraversato le zone più belle di Barbagia e Ogliastra, con paesaggi mozzafiato sulle creste delle montagne.
Ormai dimenticato il guasto nella seconda tappa del M ondiale, anche oggi Andrea Mancini non ha avuto rivali, coprendo le due prove spciali con un tempo di due ore e 45 secondi. Sufficienti per ripetere la vittoria ottenuta ieri, ancora una volta davanti a Paolino Ceci e Matteo Graziani. I tre sono certamente i piloti più in forma al momento, ma Mancini sui terreni sardi sembra avere una marcia in più.
Oggi ha preceduto Ceci di 1'21', mentre Matteo Graziani ha accusato un ritardo di 2'22', causato soprattutto da una caduta nella seconda prova speciale che lo ha rallentato. Tutto ok oggi per Niccolò Pietribiasi, che si è ben districato tra le pietraie ottenendo la quarta posizione assoluta, davanti ad Alex Zanotti e a Manuel Lucchese. Alle spalle del lanciatissimo pilota romano troviamo Uslenghi, Benetti, Scarella e Chiesa.
Andrea Mancini comanda così il campionato a punteggio pieno (ricordiamo che ogni giornata di gara assegna i punti), mentre per quanto riguarda la classifica generale del Sardegna Rally Race ha un vantaggio di 4'05 su Paolo Ceci e di 8'47 su Matteo Graziani.
Oggi è la giornata conclusiva del Sardegna Rally Race, con la terza tappa che porterà da Marina di Orosei fino a San Teodoro, non prima però di aver percorso una lunghissima speciale di 150 chilometri, nella quale può ancora succedere di tutto.

fonte xoffroad.it
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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 1 giu 2011, 22:03

Vittoria finale di Marc Coma
Sul podio anche Despres e Rodrigues. Peterhansel soffia il quarto posto a Ceci


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Marc Coma (KTM) ha vinto la quarta edizione del Sardegna Rally Race, 4 minuti e 15 davanti a Cyril Despres (KTM) e 24 su Helder Rodrigues (Yamaha). Una magnifica gara, senza storia e con mille, stupende storie. Il Marc del momento è come il Dottor Hannibal Lechter di Tom Harris: non batte gli avversari, li scuoia! In testa dalla prima all'ultima delle cinque tappe, con tre vittorie di giornata e sei di speciale sulle nove disputate, lo spagnolo e vincitore dell'ultima Dakar raddoppia in Sardegna, e si conferma, una volta di più, migliore del Mondo. Senza alcun dubbio. L'ultima tappa del Rally di Bike Village è stata, come sempre, un autentico thriller. Contrariamente alle altre corse del Mondiale, infatti, questa è l'unica che non concede mai al pilota di sentirsi al sicuro. Tre, cinque, dieci minuti di vantaggio, possono essere tanti o svanire nel vento di un errore, e questo i piloti lo sentono sulla pelle. Due speciali l'ultimo giorno, al posto dell'unica in programma. Ragioni di sicurezza, nell'attraversamento di un cantiere forestale "infestato" dai camion. L'organizzazione è scattata ed è corsa fulmineamente ai ripari, neutralizzando il tratto "incriminato". Marc Coma incorre in un problema con il tripmaster, e Cyril Despres ne approfitta scatenando, insieme al compagno di squadra Ruben Faria, un attacco risolutore che culmina con la vittoria di tappa di quest'ultimo sulle piste velocissime dell'unica giornata veramente favorevole alle potenti 530 KTM.
Despres ottiene così un grande secondo posto assoluto, e la vittoria nel Trofeo Open. Coma e Depres, che si sono stretti la mano sul podio di San Teodoro, condividono ora un altro record. Tre volte ciascuno i due fuoriclasse hanno vinto la Dakar, ed adesso due volte anche il Sardegna Rally Race. Terzo è Helder Rodrigues, fresco vincitore del Tunisia e leader della classifica di Campionato del Mondo. La paventata battaglia finale per il terzo posto, rimasto saldamente nella mani del portoghese, ha comunque prodotto il piccolo colpo di scena che ci si poteva aspettare da una situazione estremamente fluida. A farne le spese Paolo Ceci, migliore italiano e quinto assoluto che, all'attacco del podio lo ha visto allontanarsi per un piccolo, ma fatale errore di navigazione.
Quarto assoluto è Stephane Peterhansel, autentica spinta emotiva di questo magnifico Sardegna Rally Race. Al ritorno ad una gara di Campionato del mondo in moto, dopo tredici anni "sabbatici", il formidabile recordman della Dakar ha ritrovato gli automatismi del fuoriclasse. Partito in sordina, e rallentato da una caduta e dal malfunzionamento del tripmaster, Peterhansel si è poi riavvicinato inesorabilmente alla testa della corsa. Il risultato è eccezionale, ed aggiunge al grande libro del Sardegna Rally Race una pagina emozionante ed inedita. Ma quel che più conta è che Peterhansel ha ritrovato in Sardegna l'entusiasmo della sua passione per la moto, e già progetta di tornare l'anno prossimo, con una preparazione specifica, per mettere a frutto l'esperienza acquisita in questa edizione. Joan "Nani" Roma, vincitore della Dakar 2004 ed ora compagno di Squadra di Peterhansel nel Team X-Raid, promette di accompagnarlo.
Vittorie al Sardegna Rally Race anche per il russo Dimitrj Pavlov (quad), e per Andrea Mayer, compagna di Stephane Peterhansel, che ha ottenuto la migliore performance (23ma) nella classifica riservata alle Donne. "Onorevolmente" al traguardo anche Cyril Neveu e Franco Picco.
Cosa è piaciuto di più del Sardegna Rally Race? Dal punto di vista ambientale la magnificenza primaverile dell'Isola, da quello sportivo la varietà di terreni ed il road book "spaventosamente" preciso. In generale, la gara inventata da Antonello Chiara e Gian Renzo Bazzu è stata plebiscitariamente apprezzata per le speciali atmosfere createsi attorno ad una partecipazione qualitativamente e "storicamente" mai vista. Il risultato finale indulge alla retorica, ma bisogna riconoscere serenamente che è stato un Rally veramente indimenticabile.

fonte xoffroad.it
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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 1 giu 2011, 22:05

Campionato Italiano Raid TT
Mancini imprendibile in Sardegna
Il pilota Husqvarna domina in Sardegna e comanda il campionato a punteggio pieno. Sul podio finale anche Paolo Ceci e Matteo Graziani


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Con la terza tappa da Marina di Orosei a San Teodoro si è concluso oggi il Sardegna Rally Race "formato" italiano. Le tre tappe conclusive della prova Mondiale sono state infatti valide per il tricolore Raid TT che in Sardegna ha trovato il suo naturale terreno di scontro.
La tappa odierna di 290 chilometri prevedeva un'unica speciale di 150 chilometri, ma un problema in un cantiere forestale ha costretto gli organizzatori a spezzare in due tronconi la prova, accorciandola leggermente.
Già dominatore delle due precedenti giornate, Andrea Mancini anche oggi non ha avuto rivali ed ha realizzato un fantastico en plein che lo proietta al vertice del campionato. Il perugino ha vinto anche oggi entrambe le prove speciali, aggiudicandosi la giornata con il tempo totale di 1h48'. Alle sue spalle l'efficacissimo Niccolò Pietribiasi che finalmente ha potuto dire la sua in una prova molto enduristica, con pietraie a non finire. Meno di due minuti il suo distacco da Mancini, che diventa di 3'45 per il terzo classificato, Manuel Lucchese.
Anche oggi il giovane pilota romano ha tenuto un ottimo passo, prendendosi il lusso di precedere campioni del calibro di Paolo Ceci, Alex Zanotti e Matteo Graziani, terminati nell'ordine alle sue spalle.
La classifica finale del Sardegna Rally Race "nazionale" ha visto dunque il dominio assoluto dell'Husqvarna di Andrea Mancini, che ha preceduto Paolo Ceci di 8'13' e Matteo Graziani di 13'46'.
In Campionato il perugino comanda a punteggio pieno, 75 lunghezze contro le 53 di Paolo Ceci e le 42 di Matteo Graziani e Niccolò Pietribiasi. Gli ultimi punti per il Raid TT saranno assegnati a Demone (CN) il 25-26 giugno, nel doppio appuntamento con il Campionato Motorally che varrà anche come quarta giornata del Raid TT. Mancini è ovviamente il favorito, mancandogli solo tre punti per la certezza matematica del titolo che fu già suo lo scorso anno.

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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 3 giu 2011, 14:46











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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda ORANGE73 » 7 giu 2011, 11:41

grazie Jenk, immaggini spettacolari :wink:
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Re: Sardegna Rally Race 2011

Messaggioda jenk » 29 giu 2011, 12:41

RALLY & PROIETTILI

pierobatini@motocrossrivista.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot, abilitare Javascript per vederlo - Qui c’è una parte importante della verità. Quella che attiene ai fatti incresciosi e dal profilo drammatico che hanno avviluppato il Sardegna Rally Race ad una settimana dal via. I fatti visti e vissuti dalle “vittime”. Una storia che è rimasta nell’ombra, come un’ombra sul Sardegna Rally Race, fino alla fine del Rally, e che ha dell’incredibile se non fosse reale, e preoccupante, ed alberghi un angolo di sottocultura che ancora sopravvive nell’uomo che rifiuta evoluzione e civiltà, ma che soprattutto ha deciso di fare a meno dell’intelligenza.

Manca una settimana alla partenza, da Porto Cervo, della quarta edizione del Mondiale in Sardegna organizzato da Bike Village. Tutto è pronto, e tutto non è ancora pronto. La realizzazione di un Rally è un’operazione infinitamente complessa, e l’infinità dei dettagli attinenti alla buona riuscita di un evento di simile portata si prende fino all’ultimo minuto prima del primo conteggio alla rovescia. Valter Pinna, il tracciatore storico, Gianrenzo Bazzu, presidente di Bike Village, ed Antonello Chiara, deus ex machina del Rally, sono convocati dalle questure di Cagliari e Nuoro. Tutti e tre vengono messi al corrente del fatto che li accomuna tristemente: la Polizia Postale ha intercettato una busta loro indirizzata, contenente una lettera ed un proiettile. Il contenuto della lettera è agghiacciante, un messaggio di morte. Un invito a non andare avanti con il Rally con una minaccia esplicita alla vita, il messaggio di morte esteso ai familiari dei destinatari. Il messaggio intimidatorio non porta firma, naturalmente, è anonimo. Nella busta, a titolo evidentemente di rinforzo del messaggio, un proiettile calibro 7,62.

In un primo momento Pinna, Bazzu e Chiara reagiscono senza indugio, riponendo la missiva nel limbo delle scelleratezze senza conseguenze a cui non dare peso. In Sardegna, a quanto pare, le “lettere” di questo genere non si contano. Ma il tarlo del dubbio, ed il senso si responsabilità per il coinvolgimento dei familiari, scava nell’anima. A due giorni dalla partenza la risoluzione cambia direzione. Non ci si può permettere di lasciare andare avanti il Rally se questo può, in un qualsiasi modo, nuocere a madri, mogli, figli. Non è più una questione personale, né di orgoglio, ed in questo caso non resta che una scelta: annullare il Rally. I primi concorrenti, intanto, stanno arrivando a Porto Cervo, la macchina è in moto, e la cancellazione dell’evento un disastro per tutti quelli che, spinti dalla passione per uno sport, non meritano certo un epilogo di questo genere.

Sono ore concitate, drammatiche, nervose. La Polizia ha aperto un’indagine, e si lavora alacremente per dare ai fatti una misura il più possibile coerente con la realtà. Resta il tormento, il tarlo non della paura ma della preoccupazione e dell’intolleranza per un atto di follia incontrollabile che si è spinto fino ad associare sport e criminalità.

Si pensa anche ad una soluzione tangente, che sposti la mira della minaccia dalle persone alle istituzioni, annullandone efficacia e movente. Gli organizzatori e la Federazione Motociclistica Italiana si parlano, e Paolo Sesti si rende disponibile a prendere eventualmente in carico l’ufficialità dell’organizzazione del Rally. Non sarà così, ma il passo è importante perché, se il Co.Re. Sardo si farà sentire solo molto più tardi, a cose fatte e risapute, con una lettera formale di solidarietà, l’organismo centrale federale è con il Rally italiano più bello del Mondo.

Le Forze dell’Ordine non se ne stanno con le mani in mano. L’indagine fa passi avanti, e viene individuata un’area geografica dalla quale potrebbe venire un qualche pericolo. Il Rally sarà protetto, e lo si vedrà “discretamente” soprattutto durante la quarta tappa.

Manca un giorno alla partenza. Tutti hanno fatto quadrato attorno al Sardegna Rally Race. Chiara e Bazzu decidono: il loro Rally va avanti!

Il Rally va benissimo, è un successo incredibile.

Resta la domanda: come è possibile che sia accaduta una cosa del genere? È chi sono gli autori di un atto così infame e senza senso? Naturalmente non c’è una risposta, non ancora, altrimenti avremmo già letto i nomi sulle prime pagine dei giornali.

I fatti scemano, e lasciano posto alle circostanze, alle supposizioni basate sui fatti. C’è ostruzionismo per Bike Village, proprio in Sardegna. Ci sono motoclub dichiaratamente ostili, e personaggi che gravitano come satelliti malevoli attorno all’attività dei motoclub, che si sono già resi “protagonisti” di azioni demenziali e pericolose, più demenziali che pericolose. Si dichiarano “motociclisti”, “paladini” di non so cosa in nome di non so quale “passione”. Sono tiratori franchi, e vorrebbero esserlo letteralmente, perché hanno la mente malata. No, tranquilli, NON SONO MOTOCICLISTI, sono “infiltrati” pericolosi e nocivi, come quelli che vanno allo stadio con la pistola e si dicono tifosi. Gente che i motoclub devono isolare e prendere a calci nel culo.

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fonte motocross.it
A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio..
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