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Campionato italiano Enduro - Intervista con Thomas Oldrati

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jenk
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Campionato italiano Enduro - Intervista con Thomas Oldrati

Messaggioda jenk » 24 gen 2011, 23:22

Axiver ha incontrato e intervistato la giovane promessa dell'Enduro nazionale

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1. Ciao Thomas, benvenuto e grazie per la tua disponibilità innanzitutto. Prima di iniziare questa breve intervista per conoscerti meglio (anche se noi tutti ti seguiamo con molto entusiasmo), presentati al tuo pubblico.
Ciao a tutti sono Thomas Oldrati, ho 21 anni e abito a Petosino, in provincia di Bergamo, il cuore dell'Enduro nazionale. Ho corso con il team KTM Farioli per 3 anni e da uno sono entrato a far parte del team ufficiale KTM Enduro Factory!

2. Quattro anni fa il tuo ingresso nel Team Italia e subito al tuo debutto in un campionato internazionale hai conquistato il titolo nella classe E1 Junior e a soli 17 anni. Ora ne hai 21. Cosa è cambiato di te da allora?
Per prima cosa penso che dai tempi del Team italia a oggi la cosa che è cambiata maggiormente è senza dubbio l'esperienza con cui ora affronto una gara anche se, come allora, le emozioni e la tensione che ci sono prima di partire sono le stesse e penso che non cambino mai. Una cosa che, invece, penso sia rimasta sempre uguale con gli anni è la voglia di vincere e di dare sempre il massimo, forse anche grazie a quel primo anno nelle competizione internazionali dove ho vinto un campionato importante come l'Europeo E1 Junior.

3. Puchov 20 giugno 2010: una data indimenticabile per te. Dopo il titolo mondiale Junior conquistato nel 2008 è arrivata forse la soddisfazione maggiore: la vetta del mondo nella E2 davanti a due colossi dell'Enduro come Ahola e Cervantes. Raccontaci le tue sensazioni di quella fantastica giornata, soprattutto dopo la grandiosa speciale dove sei riuscito a recuperare ben 15 secondi su Ahola.
Potrei raccontarvi per filo e per segno tutte le 7 ore di gara, perché penso che quel giorno non lo dimenticherò mai nella mia vita.
Alla mattina mi sono svegliato e mi sono detto: "Oggi provo a vincere! I terreni sono i miei, quindi o va bene oggi o vincere una giornata prima della fine del campionato sarà dura", consapevole che su altri terreni Ahola e Cervantes avevano qualcosa in più.
Quindi sono partito all'attacco e la cosa pensata quella mattina, speciale dopo speciale, sembrava sempre più concreta. Al secondo giro, nell'Enduro Test, ho fatto veramente un tempo! Non so di preciso quanti secondi (e non mi piace nemmeno dirlo), so solo che ho guadagnato molto e da li ho solo cercato di stare concentrato e spingere fino alla fine, perché sapevo che anche con 30 secondi di vantaggio uno come Mika (ndr Ahola) non c'era da stare sereni. Alla fine però ce l'ho fatta e mi sono sentito troppo in alto! Tutto il lavoro che ho fatto quest'anno me lo sono ripagato lì, e penso di dover ringraziare tutto il team che lavora sempre alla grande per me, il "Belo" (ndr, Belometti) che mi aiuta sempre moltissimo e i miei genitori, che penso aspettassero questo momento da molti anni e con tutti i sacrifici che hanno fatto per me, credo che questa vittoria sia stata il mio modo per ripagarli!

4. Tu sei un endurista doc anche se da piccolo hai fatto qualche anno di Minicross (ricordiamo che non era ancora nato il Campionato italiano Minienduro), ma alla recente Six Days in Messico i migliori piloti (sia italiani sia no) sono stati degli ex-crossisti come Meo, Aubert, Salvini e Monni. Secondo te cosa sta cambiando nel mondo dell'Enduro? Come vedi i giovani enduristi di oggi, tu che sei in più la promessa del momento?
Sì, io ho iniziato con il Minicross e penso che anche al giorno d'oggi un ragazzino debba incominciare da questa categoria perché, senza nulla togliere al Minienduro, credo che il Minicross sia molto più formativo, anche a livello di carattere!
Per quanto riguarda la Six Days e le prestazioni di Aubert e Meo, due ex-crossisti, non si può dire molto poiché sono campioni dell'Enduro e sono due piloti molto veloci, come lo sono Salvini e Monni. Bisogna ricordare, però, che la Six Days è una gara molto impegnativa, soprattutto quella svoltasi quest'anno in Messico, con speciali molto adatte ai crossiti, con ben sei speciali Cross Test, senza un sasso o una sola prova estrema ed è forse per questo che sono andati più veloci loro.
Poi tutti noi sappiamo che i crossisti sono piloti molto forti, magari più veloci in tante situazioni, però abbiamo visto che non tutti sono arrivati e hanno vinto. Un esempio lampante c'è stato quest'anno, quando sono arrivati nell'Enduro due piloti della MX3: Renet, vincitore proprio del Mondiale MX3 nel 2009, che si è adattato alla grande all'Enduro finendo proprio dietro di me il Mondiale nella E2 e Julien Vanni che, dopo poche gare, ha lasciato per tornare nel Cross, perché credo non sia riuscito ad adattarsi all'Enduro!
Comunque in Italia penso che, sia nel Cross sia nell'Enduro, ormai i piloti ad alto livello siano ben pochi e che si faccia sempre più fatica a trovare giovani che arrivino in alto. Magari tanti che vanno forte non arrivano ad alti livelli perché manca quel qualcosa per fare gli ultimi passi.
Io personalmente sento che devo fare ancora un ultimo gradino, che spero di raggiungere presto con la costanza e la determinazione che mi caratterizzano.
Come ultima cosa, non condivido alcune scelte della Federazione; per esempio, perché nel 2011 fare la classe 125 Under 23 agli Assoluti d'Italia? Che problema c'è se Bazzurri a 44 anni si gioca ancora il campionato con Manzi, Redondi, Rota o Mangini? Questo, secondo me, deve essere solo uno stimolo per noi giovani, invece così al posto di aiutarli a crescere si fa il contrario. Se loro pensano così va benissimo, però poi non bisogna pretendere risultati dai giovani perché così è solo un modo per aiutarli a vincere facendo meno fatica.
Il vero problema non è che Bazzurri vinca ancora a 44 anni, anzi un grande applauso a lui, ma che un giovane di 20 anni non abbia la sua stessa grinta.

Grazie infinite per la tua disponibilità Thomas! Ci vediamo a Olbia il prossimo 12 e 13 marzo per la prima prova del Campionato italiano Assoluti d'Italia 2011.
Grazie a voi!


fonte xoffroad.it
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