Bello...commovente.
Perche' la Guzzi era veramente grande fino a quando
uomini capaci hanno saputo guidarla con passione.
Poi e' arrivato il buio portato da imprenditori che hanno
sfruttato il buon nome dell'azienda fino a distruggerlo.
Ci vorrebbe un nuovo Carlo Guzzi o un Giulio Cesare Carcano
a prendere per la coda quel che resta della Guzzi e tirarla fuori
da quel buco, da quella tana dove e' finita a rifugiarsi in attesa di tempi
migliori. Beh, ci vogliono uomini con la passione dentro come Filippo Preziosi
per disegnare l'arte fatta motocicletta. Ci vogliono i soldi ma sopratutto testa
e cuore per far tornare grande la casa che per anni e' stata il simbolo della
innovazione applicata alla motocicletta.
Voglio essere fiducioso e credere che un domani la Guzzi torni a far tuonare
le sue moto tra i cordoli delle piste di tutto il mondo e che le sue moto siano
d'esempio per chi voglia creare motociclette dove storia, tecnica e affidabilita'
sono mescolate con rara perfezione.
PS: se la Piaggio ci credeva veramente in Guzzi avrebbe fatto correrre la RSV4
con i colori di Mandello. Sai che eco mondiale avrebbe avuto un Biaggi che vince
dopo anni con una Guzzi il mondiale SBK ?
"Oggi é ricco chi é padrone del suo tempo. Buona vita.''